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Autore: 9Pepe4    11/06/2009    4 recensioni
La seconda serie narrata da un punto di vista molto particolare.
Genere: Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ad Abigail94, perché idee del genere mi vengono in mente solo quando viene a dormire da me.



Quando uno è Speciale... è Speciale

La mia vita è stata un continuo succedersi di eventi. Appena mi dicevo che forse mi stavo avviando ad avere una normale esistenza, ecco che tornavano le complicazioni.
In altre parole, non avevo un attimo di pace, perché...
Come chi sono io? Non è logico? No?
Sono un anello. Ma non un anello qualsiasi; quindi si potrebbe anche dire che sono l’anello. Sono uno straordinario anello Latnok, non solo, sono l’anello Latnok di Adam Baylin.
Comunque, stavamo parlando della mia vita. Come dicevo, appartenevo a Baylin. Niente da dire, era un ottimo proprietario. Non era della categoria di quelli che parlavano con gli oggetti – credetemi, sono un vero strazio – ma gliene importava comunque di me. Non mi lanciava in giro, non mi buttava in acqua, non mi faceva impolverare, mi portava al dito anulare – perché non tutti hanno capito dove bisogna tenere gli anelli! – e non mi usava come giocattolo per chissà quale cagnolino. Ah, e sono certo che non si tratta di una coincidenza il fatto che io appartenessi al più geniale dei membri Latnok. Okay che aveva quel piccolo vantaggio, la gestazione di tredici mesi eccetera, ma era veramente ge-nia-le.
Quindi, la mia vita con Adam è stata una vita degna di un anello fedele. Poi le cose sono cambiate. L’esperimento ha preso una brutta piega – l’hanno presa alcuni dei finanziatori di Baylin, la brutta piega – e Adam ha dovuto nascondersi.
Poi d’improvviso sono stato avvolto in un fazzoletto e infilato in una scatola. Ho capito che Taylor – un amichetto di vecchia data di Adam – doveva darmi a Kyle, ovvero il “figlio” di Baylin. Sperai che avesse preso tutto dal padre. Ahimè, non era così, e gli eventi che si riscontrarono più avanti lo dimostrano.
Dicevo? Già, io nella scatola. Ci sono rimasto per più di un mese. Non è stato noioso, non è stato interessante. E poi è successa la tragedia! Hanno sparato ad Adam – sì, c’è gente che va in giro a cercare di ammazzare altra gente; gli umani sono proprio degli idioti – ed io dovevo essere tramandato a Kyle.
Arrivò il momento della consegna. Kyle mi liberò dalla scatola e dal fazzoletto. Ovviamente, il suo primo commento a me rivolto fu “È bellissimo...” (per essere pignoli la prima cosa che disse fu “È un anello”. Ma la trovo un’affermazione un po’ scontata). E quindi eccomi con un padrone nuovo di zecca. Aveva sempre un’espressione smarrita/confusa/turbata, ma almeno non era un pazzo assassino che mi avrebbe imbrattato di sangue.
E Kyle mi infilò al dito, come avrebbe fatto qualsiasi essere dotato di buon senso? No, mi appese ad un laccio e mi indossò al collo. Contento lui. Ma riuscivo a vedere molto meno di quello che accadeva in giro, e mi sentivo un po’ a disagio.
Vidi la luce per la prima volta dopo che ebbe salvato una ragazza da un incendio. Si era tolto tutti i vestiti bruciacchiati e si era piazzato davanti allo specchio con una candela, passandosi la fiamma sotto il palmo. Ovviamente si scottò.
Poi di nuovo giornate e nottate intere di buio, sepolto sotto magliette e canottiere. Prendevo un poco d’aria quando si cambiava, ma durava un attimo. Ah, sì. Nel caso ve lo stiate chiedendo, mi toglieva quando doveva lavarsi.
Ed ecco che Kyle ebbe la geniale idea (qui puntualizzo una cosa. Quando uso “geniale” con Adam, voglio dire proprio “geniale”. Quando lo uso con Kyle... voglio dire “idiota”) di mostrarmi alla sua amica Amanda. A quanto pare sperava di mettersi con lei, perché era innamorato cotto – secondo me era lesso – e tutte quelle altre faccende da adolescenti. Così, quando lei spiegò che voleva indietro quel suo braccialetto che le avevano rubato solo per valore affettivo e “è da sciocchi, lo so”, Kyle è saltato su: “No, ti capisco”. Mi ha sfilato dalla maglietta e mi ha mostrato alla sua riccioli d’oro. “Anch’io tengo a quest’anello”. E questa, signori e signore, era una novità. Avrebbe dovuto dimostrarmelo. Mi fece sfiorare da Amanda e quando lei gli chiese se ero un regalo di famiglia rispose di sì e mi ripose nella maglietta.
In quel momento mi era venuta nostalgia dei bei tempi, quando la sola cosa della quale dovevo preoccuparmi era della remota improbabilità di scivolare dal dito di Adam. Ma il peggio non era ancora arrivato! Saltò fuori che il braccialetto di Amanda era stato venduto da sua madre ad un negozio. E cosa fece Kyle? Denunciò la donna? Macché. Portò me al banco dei pegni. Sì, avete capito bene. Mi barattò per prendere quel comune braccialetto d’oro. Ebbi il mio momento di gloria quando il negoziante commentò “È una bellissima pietra”, ma stavo anche andando nel panico e mi sentivo molto indignato.
Inutile specificare che Adam Baylin non si sarebbe nemmeno lontanamente avvicinato a fare quello che fece Kyle. Ascoltai irritato il ragazzo che assicurava “Tornerò a riprenderlo” e fui riposto tra un mucchio di altri anelli. Quel marmocchio non aveva la più pallida idea di quanto ero importante!
Ovviamente, non fece in tempo a tornare a riprendermi, perché arrivò a comprarmi nientemeno che Taylor! In tutta onestà fui abbastanza felice di essere preso da lui. Senza dubbio mi assicurava una vita più degna di quella con Kyle. Non era una pacchia, anche perché Taylor aveva già il suo anello Latnok, ma mi trovavo abbastanza bene. Rilassato. Ma poi saltarono fuori un paio di cosette delle quali non ero a conoscenza a complicare le cose. Ad esempio, venni a sapere che Taylor aveva tradito Adam Baylin. E se avevo un bel po’ di cosette da ridire su Kyle, non potevo certo negare che il povero ragazzo (se vi chiedete perché “povero”, guardate un po’ la sua espressione quasi onnipresente. Capirete) provasse qualcosa di simile all’adorazione per il suo creatore. Era molto scosso dalla morte di Adam, povero ragazzo (vedi sopra). E poi, Kyle somigliava a Baylin, e questo giocava a suo favore, senz’ombra di dubbio. Fatto sta che iniziai a dirmi che forse valeva la pena di soffocare sotto una maglietta...
Ma, essendo un anello, non possedevo gambe per sgattaiolare via. Mi sorbii Taylor. Quel cretino di Kyle, intanto, aveva creduto che io fossi stato comprato dal capo del suo padre adottivo. Ma quello che lui credeva fossi io era un altro anello Latnok. Il caro capo del padre adottivo lo aveva ereditato da suo padre, ex membro dei Latnok – ex perché non era più tra noi.
Ora vi starete sicuramente chiedendo come Kyle potesse confondermi con un altro anello. Me lo chiedevo anch’io, ma evidentemente il povero ragazzo aveva qualche delicato problemino. E così fui costretto a starmene con Taylor per molto altro tempo.
Puntualizzo una cosa: ora sono di nuovo da Kyle. Ma pensate che sia tornato a lui perché il ragazzo si era reso conto dell’errore nefasto? Come no. Taylor – che intanto aveva adottato Jessi, una ragazza come Kyle, ma più intelligente – decise chissà perché di portarmi da Kyle.
Il ragazzo mi prese con uno scatto, domandando: “Questo dove lo hai preso?!” Idiota, decretai io, mentre Taylor raccontava tutta la storia. E Kyle ancora “Se questo è l’anello che mi ha dato Adam...” (spiegatemi voi cosa c’entra il “Se” posto all’inizio della frase. Io sono l’anello di Adam. Sono il solo e unico e insostituibile anello di Adam!) “Allora di chi è questo?”
Potrete anche non crederci, ma il tizio si era appeso al collo quell’estraneo anello anonimo. E se fossi stato un cane (ma ovviamente sono meglio come sono) avrei ringhiato.
Seguì la discussione su Jessi. Taylor si perse nella descrizione di Adam Baylin – quello a cui appartenevo io, ricordate? – ma poi ritrovò la strada di casa. Ah. Ah. Ah. Capite? Si perse.
Comunque Kyle riprese a portarmi appeso al collo. Qualche giorno dopo ritornò la sua Riccioli D’Oro – noterete una certa mia antipatia nei confronti di quella là, ma non potevo dimenticare di essere stato venduto al banco dei pegni a causa sua! – e sembrò che sua madre volesse impedire a Kyle di vederla. Io già esultavo, ma quell’idiota si impegnò e trovò il modo di vedere lo stesso la sua Amandina. Stavo per vomitare quando iniziarono a baciarsi, ma per fortuna vennero interrotti da mamma cara di Amanda.
E così pensavo fosse finita. Kyle era in punizione. Stava per ricevere una mail segreta dai Latnok che Amanda bussò alla finestra e lui la fece entrare. Saltò fuori che la poverina non aveva avuto il coraggio di prendere l’aereo per New York ed ora era terrorizzata dalla possibile reazione di sua madre. E Kyle le propose di rimanere per la notte.
Le offrì di dormire nella sua vasca. Lei accettò, pur titubante perché non voleva disturbarlo, e Kyle si mise sul pavimento. Ma poi Amanda lo invitò ad entrare nella vasca con lei. Ero convinto che l’indecente fosse già stato superato, ma... mi sbagliavo. Lui entrò nella vasca con lei, accogliendola sul proprio petto.
Capite? Quindi io mi trovavo con le dita e i capelli di ‘sta tizia su di me. Fu una nottata orrenda. La giornata dopo fu snervante, tra assistenti sociali e adolescenti che nascondevano bottiglie di birra. Arrivò Jessi che, fra le altre cose, urlò a Kyle “Io ti assomiglio più di chiunque altro qui dentro! Più dei Trager, e molto più di Amanda!”
Il giovincello allibito replicò: “Ma perché la prendi come una competizione?!”
E lei, sull’orlo della disperazione (Kyle fa questo effetto): “Non dovrebbe esserci una competizione!”
Okay. Dopo una frase come questa, voi cosa pensate? È chiaro che Jessi è innamorata di Kyle. Ma lui, pensate l’abbia capito? Ehm. Ma fatemi il favore! Manco se glielo avesse sbandierato sotto il naso senza tregua avrebbe afferrato! In conclusione ero un anello ma capivo di amore molto più di quanto riuscisse a comprendere Kyle.
Alla fine Amanda fu scoperta da mammina e dovette trovarsi un lavoro. Bene. A questo punto devo comunicarvi una cosa spiacevole. Ma molto, molto spiacevole. Kyle ha... ha... ha baciato... Amanda... mentre... Dite che se lo comunico in un fiato è meglio? Quel cretino di Kyle stupido ragazzino che non è altro ha baciato facendomi rischiare un colpo Amanda mentre ascoltava la canzone! La canzone! “She could be you”! La canzone che Adam ascoltava con Sarah! Dio mio. Non pensiamoci più.
Dunque, Amanda era stata assunta al “The Rack”. Kyle arrivando le disse “Sono qui per la tua prima volta”. Questo giovane non ha speranze. Quel giorno fu orrendo. Pieno di Amanda amore e baci nel magazzino. Amanda accusò Jessi di aver rubato e se la prese con Kyle. E poi accadde. Alla luce del sole, il delitto più orrendo. Kyle parlò ad Amanda di Adam. Sacrilegio! Imperdonabile sacrilegio! Poi, tutto contento – quel deficiente non si rendeva conto della nefandezza appena commessa – la accompagnò a casa. Mi sorbii un altro bacio e poi si salutarono ed arrivò un messaggio e Kyle corse via.
Entrando nel magazzino dove si era allenato con Foss urlò “Foss! Ho ricevuto il tuo messaggio!”
E una voce replicò: “Non era di Foss”.
E di chi era? Di Adam! Non sono mai stato così vicino ad un infarto in tutta la mia esistenza. Era proprio Adam, come mi confermò la voce estasiata di Kyle – che disse, appunto, “Adam” – e poi lui rispose “Ciao, Kyle”.
Confesso di aver invidiato i cani. Volevo balzare fuori dalla maglietta di Kyle e correre in tondo attorno ad Adam e uggiolare contento e scodinzolare come un matto.
Era vivo! Sperai che ciò volesse dire che avrei potuto tornare alla mia antica vita di armonia e serenità, senza adolescenti in crisi esistenziale con gli ormoni a mille. E invece no.
Kyle e Jessi fecero una gita all’università. E io con loro. A Kyle andò il cervello in pappa e non gli venne in mente di chiamare Adam – io lo invocavo da un secolo. Dovette chiamarlo sua madre adottiva. E scoprii che Adam mi aveva sostituito con un altro anello – molto antipatico e nemmeno lontanamente mitico come me. (Ripeto: Io sono l’anello di Adam. Sono il solo e unico e insostituibile anello di Adam!)
Sarah tornò dal mondo dell’aldilà. Io non ci trovavo nulla di eccezionale. L’aveva già fatto Adam, no?
Poi Kyle si fece una bella passeggiata con Adam. Io volevo tornare dal mio primo proprietario, ma nessuno lo capì. Anche perché ero – come al solito – sepolto sotto una maglietta. Adam disse che se ne andava. Io ero disperato.
Ad un certo punto disse: “Sai, ti chiederei di venire con me, ma sappiamo entrambi quale sarebbe la tua risposta”. Io implorai mentalmente Kyle di dire qualcosa tipo “No. Voglio venire con te!”
Il giovincello non recepì il messaggio e chiese, esitante: “Non ti dispiace... Che io non voglia lasciare i Trager?” Passai a supplicare Adam di rispondere “Sì che mi dispiace!” Ma l’altruismo del mio primo proprietario era troppo grande. Voleva troppo bene a quel marmocchio.
Rispose:
“Un giorno tornerò... quando verrà il momento di riprendere l’addestramento. Nel frattempo, voglio che tu resti qui perché tu abbia quello che io non ho mai avuto”. Speravo aggiungesse qualcosa del tipo “Ma ridammi l’anello”. Purtroppo non lo fece.
“Vale a dire?” domandò Kyle. Ovviamente non aveva capito cosa Adam non aveva mai avuto, ed era una delle cose più stupide delle quali fossi mai stato testimone. Era così ovvio...
“Una vita” rispose Adam.
Troppo generoso. Io avrei lasciato il marmocchio a macerare nel dubbio.

E così, siamo all’epilogo. Kyle ha detto a Nicole “Adam mi ha creato. E sarà sempre il mio mentore e la mia guida. Ma siete voi la mia famiglia”.
Pardon, non notate piccole contraddizioni? Quando Amanda chiese a Kyle se io ero un regalo della sua famiglia rispose di sì, ma ora sosteneva che Adam non era la sua famiglia. Il piccolino aveva le idee confuse.
Ha passato una serata con Amandina. Lei è appena stata rapita e Kyle ha trovato un anello Latnok – ciao, compare! – sull’asfalto. Sembra dunque che i carissimi Latnok abbiano rapito Amanda. Quelli non ne sbagliano una, eh.
Credo andrà a salvarla, ma spero di no. Infondo la speranza è l’ultima a morire.
Io me ne sto qui, sotto lo smoking, aspettando quel che Kyle farà. In realtà, attendo solo che torni il momento di riprendere l’addestramento, e con esso Adam.
Lo so, lo so, Adam ha un altro anello. Ma io sono l’anello. Non mi arrendo. Dopotutto, c’è ancora tanto da vedere. Intanto, ce ne stiamo qui, all’aria aperta, mentre Kyle cerca di capire dove trovare Amanda.
Non sarebbe male se il tempo si bloccasse a questo punto. Ma il tempo continua a scorrere, e posso solo sperare che il futuro mi premi per la mia capacità di sopportazione.
Un saluto a tutti voi che avete ascoltato con pazienza la mia storia.
  
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