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Autore: elesti    12/06/2017    4 recensioni
Una Parigi illumimata.
Il noto e famoso modello parigino Adrien Agreste.
La stagista di suo padre,la franco-cinese Marinette Dupain-Cheng.
I due kwami della creazione e distruzione ,impazienti di rivedersi,con il loro straziante sentimento che provano da secoli.
Scoperte rivoluzionarie di lui,decisioni importanti di lei.
Confessioni,amore,urla,rabbia,confusione,baccano,musica ad alto volume,bevande dal gusto ormai indistinguibile e una bottiglia vuota.
Una fabbrica di pensieri e idee in continua lavorazione.
Quale posto è meglio se non all'interno di un locale di Parigi,durante una festa di riconciliazione di una vecchia classe del liceo,per poter contenere tutto questo?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Plagg, Tikki, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Stava per farsi notte,e già Parigi cominciava ad accendere pian piano tutte le luci:quelle dei lampioni ,delle case e addirittura quelle dei locali aperti,che ben presto avrebbero fatto illuminare tutta Parigi con al centro la torre Eiffel ,che una volta accese tutte le sue luci,sarebbe stata la più luminosa di tutte come se fosse stata una stella. Non è che fosse un giorno festivo,come magari un periodo natalizio. Ma nemmeno era programmato per questa sera un mini concerto del famoso cantante rock più amato dai parigini Jarred Stones. Il punto era che Parigi offriva questo spettacolo di luci ogni sera, sempre illuminata come se non si spegnesse mai, anche se forse nessuno rimaneva così molto sveglio da assistere dall'accensione delle luci fino a quando venivano spente. Probabilmente crollavano prima per il sonno,per qualsiasi cosa li portasse a rimanere svegli. Anche le strade poi cominciavano a riempirsi,e anche più del solito in questo periodo. Da qualche giorno erano iniziate le vacanze estive, quindi i giovani studenti potevano permettersi di fare ciò che volevano per qualsiasi orario che volevano. E anche se non vedevi le strane lo potevi intuire dai mormorii delle persone,nettamente più forti e maggiori in confronto a un periodo primaverile. 

Questa  giornata stava per concludersi bene in fin dei conti. Nessun attacco di nessun genere, per una volta, e ciò aveva lasciato scappare un sospiro di sollievo ai due eroi parigini, che al momento stavano seduti sull'ultimo piano della torre Eiffel. Sempre vigili,sempre attenti,nel caso ci fosse stato bisogno di loro. Erano passati molti anni dalla loro prima apparizione a Parigi,abbastanza da poter dedurre che i due eroi,che all'inizio si notava avessero non più di quartodici anni adesso ne dimostrassero per lo meno venti-tre,anno più o anno meno. Inoltre la minaccia di Papillion e delle akuma era stata sventata dopo tre anni dalla sua apparizione. Nessuno era a conoscenza al 100% dei fatti accaduti durante la battaglia finale, a parte i tre possessori dei miraculous e al protettore di quest'ultimi,insieme ai propri kwami. Nessuno a parte loro era a conoscenza che Papillion fosse inoltre il grande stilista Gabriel Agreste portando non poca soggezione ai due eroi,uno per la parentela stretta con quest'ultimo,l'altra per la profonda ammirazione verso lo stilista il quale era per lei il proprio idolo a cui ispirarsi per andare avanti nel campo della moda. Si erano scoperte poi le sue motivazioni, il voler ritrovare la moglie perduta,che era tutt'ora introvabile, pensando che non fosse con loro contro il suo volere, e che grazie ai due miraculous della creazione e della distruzione in un modo o nell'altro sarebbe riuscito a ritrovarla,ovunque essa sia, dimostrando il forte amore che provava verso di lei che non era per nulla diminuito,ma semmai rinforzato. Promettendo e capendo i propri errori, promise di non sfruttare più i poteri acquisiti grazie al miraculous della farfalla e anzi di aiutare i due eroi nel caso ci sarebbe stato bisogno di lui, di conseguenza gli era stato permesso ti tenere con se Nooroo ,ma di consegnare il miraculous del pavone,al quale non voleva cedere sul fatto di come ne sia entrato in possesso. Quindi si poteva affermare che Parigi,grazie anche ai due eroi,era tornata a essere una città tranquilla e in pace.

Tornando ai due eroi,ancora non sapevano l'identità dell'altro,come Papillion non sapeva che il proprio figlio e che la stagista dell'università di Moda che seguiva fossero Chat Noir e Lady Bug. Le loro "divise da lavoro" poi erano leggermente cambiate in alcune zone, visto che con gli anni che passavano di conseguenza anche i loro corpi mutavano e non era più molto adeguato il loro out-fit attillato, persino il grande e irrefrenabile Chat Noir si sentiva in imbarazzo,il che è tutto dire per la sua compagna di team. Persino le loro acconciature erano cambiate:i capelli del gatto erano cresciuti tanto da portarsi alla nuca un piccolo codino e immutata era la frangia da gatto selvatico;mentre quelli della coccinella erano divenuti più mossi e si notavano anche solo dai due codini che erano rimasti,la frangetta invece prima ordinata,unita e lineare era ora più sbarazzina. Le loro doti di combattimento erano aumentate, come la praticità di come usare i loro poteri, facendo così che tutti i loro interventi finisse sempre nel migliore dei modi.  I loro rapporto nelle vesti di eroi era l'unica cosa a non esser cambiata. Il gatto nero continuava insistentemente ad ogni loro incontro a provarci con la coccinella, facendo notare ancora il suo interesse per lei,interesse ovviamente non ricambiato. Sebbene questo continuo flirting il loro rapporto era il più solido che mai. 

Bene o male erano questi i pensieri che vorticavano al momento dentro la testa bionda di Chat Noir, che aveva volto il suo sguardo ora non più su Parigi ma verso la sua compagna di team che ancora non sembrava essernese accorta delle attenzioni del gatto. Si, andava tutto bene. Parigi era al sicuro. Non c'era alcuna minaccia. Sapeva nettamente utilizzare meglio Cataclisma. Si era ormai abituato all'odore di formaggio puzzolente preferito di Plag. Il suo rapporto con Lady Bug era perfetto anche se ancora voleva sapere chi ci fosse sotto la maschera di cui si era innamorato. Anche la sua vita nei panni di Adrien Agreste andava a gonfie vele. Aveva rialacciato i rapporti con il padre , anche se era indeciso di rivelargli di essere Chat Noir. La sua carriera da modello si era ampliata dai semplici set fotografici a sfilate e set pubblicitari,sempre nel campo della moda. Frequentava l'università che desiderava,non per forza legata al mondo della moda. Aveva molti più amici e solo per quello era felicissimo. Il rapporto con Nino,il suo migliore amico, andava alla grande. E in casa sua...beh a casa tutto era cambiato in meglio, come la presenza di Marinette! E tutto perchè lei dopo il liceo, pote iscriversi all'università di moda più importante e prestigiosa di Parigi se non di tutta la Francia stessa! E ciò fu stato possibile anche grazie al proprio padre, che dopo altri concorsi al Dupain, come quello della realizzazione della bombetta, aveva notato le grandi qualità e abilita della sua miglior amica,prendendo a cuore la situazione dicendo molte volte che si rivedeva in lei alla sua età, tanto da permetterle di istruirsi per il meglio per il campo della moda, passando infine dei lunghi periodi di stage nell'impresa Agreste, affiancando il rinomato stilita ad ogni sfilata o alle realizzazioni dei bozzetti dei modelli, addirittura dandosi consigli a vicenda. E per facilitare gli spostamenti di Marinette,visto che la sua casa era ben distante dalla villa Agreste, per quei periodi viveva lì. Le era stata data una camera sempre libera per lei,anche se ogni tanto ostinava a voler tornare a casa sua,e quella dei suoi genitori,pur di non disturbare o approfittarne.E si può dire che partecipava a quasi tutte le attività dove partecipava la famiglia Agreste se poteva, in modo non invadente ovviamente. Se prima il giovane Agreste passava momenti di solitudine, grazie alla giovane erano momenti ormai lontani. Passavano la maggior parte del tempo insieme, e ciò sembrava giovare la ragazza che finalmente riusciva a parlargli normalmente,senza l'utilizzo di linguaggi sconosciuti, anche se ogni tanto riemergeva il dolce balbettio sempre accompagnato dalle gote arrossate. Certo,tutt'ora non capiva il cosa sia dovuto il suo balbettio. All'inizio lo associava alla timidezza, ma adesso? Erano migliori amici e si conoscevano da ormai quasi dieci anni,quindi perchè tutta questa insicurezza? C'erano giorni che addirittura si preoccupava se non balbettava in sua presenza. Oltre tutto pensava che Plag ne sapesse qualcosa sul comportamento della mora. Ogni volta che in privato affrontavano l'argomento cominciava a sghignazzare elogiando la tontaggine e stupidità del proprio padrone in alcuni momenti mentre in altri lo riempiva di domande assurde e dopo che il biondo dava una risposta alle sue assurde domande, il Kwami rispondeva con un altra domanda ancora!

A riportarlo in cima alla torre Eiffel fu lo spostamento della sua Lady verso di se,che segui con lo sguardo finché non la vide sedersi affianco a lui. Era così cambiata in quei anni. Il corpo della compagna aveva acquisito più curve,che secondo il biondo ,erano perfette e al punto giusto. E il viso divenuto più aggraziato lo faceva impazzire,sopratutto quando le gote arrossivano oppure quando le sue labbra,oh quelle labbra,in certi momenti perdeva contro la tentazione di sfiorarle con le proprie,erano così fini e rosee che avrebbe voluto rubargliele,ogni volta che queste si stendevano per sorridere. La sua LadyBug era perfettamente perfetta ai suoi occhi. Anche lui però poteva dire di essere messo abbastanza bene!Più che bene! I suoi muscoli erano diventati più tonici,come a un ragazzo della sua età dovevano essere. Anche se,per come affermava lui, nessuno poteva essere così bello e irresistibile,per non parlare senza la maschera! Il viso poi aveva perso i lineamenti da ragazzino,divenuti più pronunciati,da uomo, affermando che era da quello che partiva la sua infinita bellezza. Di conseguenza,solo perchè il suo corpo cambiava,non voleva dire che il suo ego smisurato sarebbe scomparso,figuriamoci se si sarebbe paragonato a un ragazzo qualunque nel caso di bellezza.  

 Sin da quando si erano incontrati presso Notre Dame quel giorno per iniziare la solita ronda per assicurarsi che tutto andasse bene,anche dopo la sua solita battuta pronta per provarci con la sua coccinella, lei aveva un sorriso stampato sulle labbra e ciò voleva dire che,oltre al non essere in quel periodo del mese in quale era quasi impossibile parlarle, era serena. Istintivamente il gatto stava sorridendo,perchè se lei si avvicinava in questo modo a lui di sua volontà,voleva dire che era davvero serena,senza alcuna preoccupazione, rilassata insomma. E se la sua Lady era felice, lo era anche lui di conseguenza. La continua ad osservare inclinando la testa di lato avendo ancora il sorriso sulle labbra mentre aspettava che fosse lei a parlare per prima per rompere il religioso silenzio in cui erano.

<< Un altra giornata conclusa bene senza il nostro intervento.. >> esclama rilassando finalmente le spalle continuando sempre a osservare i parigini. 

<< E' tutto puuuuur-fettamente puuuur-fetto LadyBug! >> ottiene in risposta << ma mai come la mia lady quando sorride! >> .

<<  Non demordi mai,vero gattino? >> ridacchia lei facendo partire da dentro la testa del biondo mille pensieri sul quanto possa essere bella quando anche solo accenna una risata. 

<< Sempre per servirla,my Lady >> ammicca lui per poi finalmente distogliere lo sguardo da lei e osservare il sole ormai prossimo a sparire. 

<< Chat...>>

<< Dimmi Lady Bug >>

<<  Credo di essermi decisa.. >> osservò il compagno guardarla confuso << Oggi ci sarà una specie di festa tra amici,come un anniversario, e li sarà presente una persona...di cui sono innamorata da moltissimo tempo,ecco... >> risponde arrossendo con il sorriso sulle labbra mentre aveva rivolto lo sguardo verso il basso iniziando a muovere le gambe in avanti e indietro nell'aria << Gli dirò ciò che provo per lui... >>

Erano questi discorsi che il gatto sperava di non parlare mai con lei,mentre la vedeva sorridere e arrossire per un ragazzo che non era lui,ma cosa poteva farci? Non poteva costringerla a ricambiare i propri sentimenti,anche se al momento il proprio cuore,molto lentamente si stava incrinando << Sono...sono felice per te my lady...sono sicuro che lui- >> ma non ebbe mai il tempo di finire il suo discorso ,forse per incoraggiare più se stesso che la donna accanto a se,che lei lo interruppe.

<<  Non è...non è questa la decisione che ho  preso,Chat... >> dice in fretta cominciando a mordersi il labbro inferiore,che cominciava a gonfiarsi << E' ormai troppo tempo che cerco di farmi notare da lui...o per lo meno far notare ciò che provo per lui. Sebbene ci vediamo tutti giorni sembra non averlo capito, oppure lo ha fatto ma non ne parla perchè forse non corrisponde i miei stessi sentimenti e non vuole farmi soffrire... >>.

<<  Credo sia impossibile >> 

<< Non contarci troppo... >> accenna un sorriso voltandosi a guardare il compagno << ho deciso che se ricambierà andrà tutto bene ma... >> ferma il suo discorso sbattendo più volte le palpebre, facendo morire il compagno intuendo un prossimo pianto di lei ,sopratutto per gli occhi azzurri lucidi,al quale non saprà come reagire , e non gli resta altro che darle tempo per finire il
discorso,annuendo con la testa e prendendole una mano,che inizialmente era impegnata a torturare l'altra, per farle capire di non avere fretta e di parlare con calma. Poi lei finalmente proseguì << nel caso contrario dovrò rassegnarmi...mettermi l'anima in pace... >> dice dopo aver fatto un enorme respiro come per darsi forza da sola. << anche se...sarà molto difficile visto che non potrò non incontrarlo tutti i giorni e...e dietro la maschera non sono forte Chat..non lo sono e..e so già che sara difficile cercare di dimenticare il mio primo amore...ma devo...non posso continuare ad aspettarlo e... >>con un movimento veloce da far invidia ai riflessi da gatto di Chat Noir la mora si portò la mano libera a strofinarsi un occhio forse per bloccare una lacrima che stava per scappare<< pretendere che lui corrisponda..devo andare avanti... >> ora la sua mano era davanti alle labbra,magari per trattenere i singhiozzi,ma non ci stata riuscendo.

Rispetto al respiro di Ladybug che era diventato frettoloso man mano che parlava quello di Chat Noir era sospeso a un filo, addolorato per la situazione della sua Lady capendo a pieno ciò che stava passando, perchè alla fine era quello che passava lui stando affianco alla donna di cui si era innamorato senza mai poterle dire ''ti amo'' per paura di un suo rifiuto e quelle poche volte che ci aveva provato veniva sempre interrotto,così tante volte ci aveva provato da lasciar perdere e amarla in segreto sperando che lei lo capisse e che si innamorasse anche lei di lui. Non riuscendo più a trattenersi e per non mostrarle gli occhi verde smeraldo ,che sentiva pizzicare, l'abbraccio di scatto con la sorpresa di lei,ma che poco dopo ricambiò la stretta rintanandosi nel petto nero in pelle di lui continuando a trattenere il pianto,probabilmente per non farsi vedere più debole di quel che era. Con le mani aveva iniziato ad accarezzarle i capelli corvini e la schiena in tutta la sua lunghezza , e non appena era riuscito a controllare le proprie emozioni e assicuratesi che la voce non mostrasse cedimenti, aveva cominciato a sussurrarle parole di conforto, dolci,assicurandole che sarebbe andato tutto bene,e che ovviamente avrebbe corrisposto i suoi sentimenti,perchè anche se non la conosceva senza la maschera,sapeva per certo che era una ragazza fantastica tale e quale alla Lady Bug che conosceva,e che se l'avesse rifiutata era solo uno stupido per essersi fatto sfuggire dalle mani una ragazza del genere. Lo invidiava quel ragazzo,avrebbe pagato oro per essere al suo posto pur di poter amare liberamente la sua lady,che continuava a stringere a se e a rassicurare.

Questo comportamento non era passato inosservato dalla ragazza. Non faceva vedere spesso questo suo lato dolce quando era nei panni dell'eroina dal costume a poins,ma semmai nei panni di Marinette,quando ogni tanto la sera veniva a trovarla quelle volte che dormiva a casa dei genitori. Ma al momento voleva solo sentirsi al sicuro tra le braccia del suo amico e compagno. Era riuscito a calmarla,non sentiva più l'insopportabile pizzichio che provava agli occhi e il respiro si stava calmando e al momento non voleva altro che un abbraccio da parte sua.

Non sapeva per quanto tempo rimasero abbracciati,ma quando finalmente si separarono il sole ormai era sparito lasciando posto alla luna che cominciava a salire nel cielo. Chat le stava accarezzando la guancia,per assicurarla,per donarle una coccola,e pure per cancellare la presenza delle poche lacrime che le erano scappate, incoraggiandola sempre con un sorriso dolce, tutto per la sua lady, che al momento teneva gli occhi chiusi come per fare mente locale. A destarli furono gli avvertimenti dei propri miraculous prossimi al cedimento,che già da qualche minuto avevano cominciato ad avvertirli. E il primo che si sarebbe trasformato sarebbe stato quello di lui. Prima di salutarla come suo solito,con un vertiginoso inchino e un dolce bacio sulla mano guantata di lei il tutto accompagnato dal saluto da galantuomo pomposo ed esagerato che solo lui sapeva e poteva fare, si voleva assicurare che lei fosse pronta,che stesse bene e di poterla lasciare da sola tranquillo. A rassicurarlo fu il sorriso che era tornato ad impadronirsi sulle labbra di lei. Era più sereno adesso, anche se il proprio cuore non aveva smesso di soffrire, visto che continuava a penare per chi fosse il fortunato ad aver conquistato il cuore che tanto bramava. Dalla fretta data dal miraculous della sfortuna del gatto nero,lascio la ragazza e corse verso la villa Agreste. 
Non appena il ragazzo era entrato nella sua camera dalla finestra ormai perennemente aperta non ebbe nemmeno il tempo di toccare il pavimento che Plag annullo subito la trasformazione e atterrò nei panni del modello parigino.

<< Tu! >>disse il piccolo esserino nero dopo essere atterrato nelle mani del proprio portatore indicandolo << Dillo che vuoi portarmi allo sfinimento!Per lo meno una scorta di squisito camember potranno farmi tornare in forze! >> quasi subito il ragazzo lo adagio nella scrivania e dopo aver preso da dentro un cassetto di essa il tanto desiderato formaggio puzzolente fece per allontanarsi pur di scampare al suo rimprovero secondo lui esagerato visto che non aveva nemmeno attivato il Cataclisma << E non azzardarti a- >> la piccola divinità pluricentenaria non ebbe il tempo di finire la sua predica che si senti la porta bussare,che mise entrambi in allerta non facendo caso di chi fosse la voce che chiamava il ragazzo,troppo impegnati a non farsi beccare.

Non ottenendo alcuna risposta la porta leggermente si aprì e fece capolino da dietro di essa il capo della mora Dupain-Cheng,richiamandolo << Adrien,sei qui?? >> ottenendo poi l'attenzione del biondo che subito alla vista della sua miglio amica sorrise. 

<< Marinette!Vieni entra! >> rispose raggiungendola.

<< Scusa se sono arrivata solo ora ero...emh..ero..impegnata si!Ero proprio impegnata eheh... >> cercò di scusarsi per la sua assenza entrando nella camera,chiudendosi la porta alle spalle.

<< Tranquilla Marinette,non devi mica giustificarti con me!Non sono mica mio padre! >> cerco di scherzare per tranquillizzare l'amica.

<< G-già... >>rispose iniziando a torturarsi le mani ed arrossire in modo dolce agli occhi del modello,che notò il come il genere di
tortura fosse simile a quella della sua Lady.<< Beh ecco..se-sei già pronto per andare alla festa?Così possiamo avviarci insieme-Sempre se vuoi ecco!Se non vuoi perchè dovresti andarci per forza insieme a me!Possiamo andarci anche separatamente! Oppure devi ancora prepararti e io ti sto facendo perdere tempo prezioso e trattenendo te trattengo pure me e nessuno dei due inizierà ad andare alla festa e ritarderemo e e e- >> ed ecco la sua cara e dolce Marinette che faceva rotta verso la più grande storia, più catastrofica che ci sia ,mai raccontata nella storia di tutta l'umanità. Quello di lei era rimasto per la gioia del biondo,che sarebbe stato ore e ore ad ascoltarla per quanto assurde potessero essere! E anche adesso l'avrebbe fatto,ma come aveva detto lei dovevano andare alla festa organizzata da Nino e Alya, dove avrebbero incontrato tutti i membri della vecchia classe di quando frequentavano il liceo, presso uno dei locali dove lavorava come dj il suo miglior amico. Continuò ancora per qualche minuto ma poi il ragazzo sorridendo poggiò le mani sulle sue spalle interrompendo una storia nata da un ritardo che aveva portato all'intervento dei pompieri.

<< Marinette davvero va tutto bene! >> disse sorridendo cercando di tranquillizzarla << Non hai interrotto nulla,anzi anch'io stavo venendo da te per chiederti se ti andava di andarci insieme! >>

<< Sul serio..? >> chiese guardandolo con quei bellissimi occhi da cerbiatta che solo lei poteva riuscire a fare. Se solo lo volesse,avrebbe alla mercé milioni di ragazzi. E ne era grato che non lo facesse,perchè sapeva che ne sarebbe stato geloso di chiunque si avvicinasse a lei. Era come la sorellina che non aveva mai avuto,e di conseguenza ne era tremendamente geloso.

<< Mai stato più serio,Mari >> rispose sistemandole alcuni ciuffi sfuggiti dalla solita frangetta e cominciò a pettinargliela  per sistemarla con le dita,sotto gli occhi della mora che pian piano sentiva le guance andare a fuoco. Nel mentre gliela sistemava poi,gli era venuta l'insana idea di fare un piccolo esperimento che subito mise in atto,separando i ciuffi dalla solita frangetta unita rendendo simile a quella della sua lady. E finito il suo operato, iniziato per gioco, si ritrovo a spalancare gli occhi;se non fosse stato per i capelli ,che invece di essere raccolti nei vecchi codini ai lati della nuca, erano attualmente tirati nell'alto chignon, le bastava la maschera rossa a poins neri e sarebbe stata la copia sputata di LadyBug! Pure i suoi occhi,erano gli stessi!Stessa tonalità,e ne era sicuro visto che molte volte si era ritrovato abbastanza,e pure troppo,vicino al suo viso in quei non pochi tentativi di rubarle un bacio. Ma no,non poteva essere!Dopo anni che si conoscevano se ne sarebbe reso conto che la sua migliore amica fosse in realta l'eroina di Parigi!Anche se questo discorso non reggeva..se no anche lui sarebbe stato scoperto da molto tempo...No,non poteva essere vero,e poi come la si metteva con Alya e il suo LadyBlog?? Se ne sarebbe di certo accorta se la sua compagna di banco del liceo fosse stata LadyBug!Vero..? Non sapeva più che pensare! Gli venivano in mente tutti i motivi più disparati per cui poteva essere lei  non!  Non appena trovava una prova schiacciante che affermasse che non poteva essere lei,per esempio il carattere,subito veniva infranta,perchè anche lui nei panni di Chat Noir era diverso rispetto nei panni di Adrien Agreste!Non poteva sapere nemmeno se tutte le volte che appariva LadyBug ,Marinette fosse presente siccome non ci aveva mai fatto caso!Era troppo impegnato ad occuparsi di sistemare il cattivo per le feste! 

<< A-Adrien..? >> fu la voce di lei a destarlo << Ti senti bene...?Sei diventato tutto pallido..sicuro di voler andare? >>

<< S..si si sono sicuro Marinette non preoccuparti! >> cercò di essere il più credibile possibile! Non poteva fare conclusioni affrettate! << Iniziamo ad andare o arriveremo davvero in ritardo! >> rispose in tutta fretta ridacchiando nervosamente per cercare di mascherare il suo disagio,  e prendendola per mano cominciò ad avviarsi fuori della stanza e successivamente dalla villa, tutto sotto lo sguardo confuso della mora che lo seguiva.
Doveva distrarsi dal collegare LadyBug a Marinette. E cosa poteva esserci di meglio che una festa per distrarre la propria mente?





Angolo Autrice:
Emh...salve o meglio buongiorno!Mi presento,sono EleSti,ed erano molti anni che non scrivevo una storia che poi avrei pubblicato!Quindi possiamo dire che è come la prima volta!
Chiedo già scusa per la struttura del testo se è tutta unita,ma sto avendo dei problemi anche utilizzando l'htlm che non mi fa andare a capo i paragrafi! 
Sono un disastro per questo genere di cose! E se per favore qualcuno mi potesse dire dove sbaglio,gliene sarei eternamente grata!
E beh,che dire,spero enormemente che questa  storia vi possa piacere e che non ci siano troppi errori di tutti i generi! Aggiornerò  molto presto il secondo  capitolo in settimana,sperando di aver risolto i problemi tecnici!
Detto questo,ringrazio chiunque abbia letto l'inizio  di questa storia in questo nuovo fandom!
Al prossimo capitolo,EleSti
   
 
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