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Autore: _ Angel _    12/06/2017    1 recensioni
[AnastasiaxDmitry] [Musical!]
Anastasia si risveglia dall'ennesimo incubito che vede come protagonista la rivoluzione che ha portato alla distruzione della sua famiglia. Dmitry, udendo il suo urlo terrorizzato, si precipita nella sua camera lei per consolarla, finendo per raccontarle di come egli da bambino sia riuscito a far sorridere la bellissima principessa Anastasia durante una parata e per scoprire in seguito che in realtà quella stessa principessa di cui è sempre stato innamorato si trova di fronte ai suoi occhi.
Dal testo:
«Ho paura, Dmitry. Ho paura.» gli sussurra stremata dall’ennesimo incubo.
«Ci sono qui io, tranquilla.» prova a rassicurarla lui, continuando a tenerla stretta a sé non allentando la presa, come per paura che ella possa svanire davanti ai suoi occhi da un momento all’altro.
“Come già successo in passato” inizia a ronzargli in mente.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anastasia, Dimitri
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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In a crowd of thousands.

“Once upon a December...”

Le ultime note di quella canzone risuonano come sempre nella sua mente, provocandole purtroppo dei raccapriccianti incubi da cui continua a svegliarsi sudata e terrorizzata.
Urla, sangue e poi il nulla.
Come sempre.
Questa
volta però Anya non si accorge di aver urlato così forte da aver spaventato Dmitry, il quale si è recato nella sua stanza immediatamente.
Apre la porta di getto, la guarda e corre verso il suo letto, stringendola subito tra le braccia incurante della porta che si è richiusa dietro di lui sbattendo rumorosamente.
In un primo momento la ragazza resta immobile; ha ancora ancora gli occhi spalancati dalla paura e delle lacrime solcano il suo viso. Si riscuote dopo qualche secondo, iniziando a singhiozzare.
«Ho paura, Dmitry. Ho paura.» gli sussurra stremata dall’ennesimo incubo.
«Ci sono qui io, tranquilla.» prova a rassicurarla lui, continuando a tenerla stretta a sé  non allentando la presa, come per paura che ella possa svanire davanti ai suoi occhi da un momento all’altro.
Come già successo in passato” inizia a ronzargli in mente.
Dmitry non riesce a capire la motivazione di questo pensiero, non ancora, ma decide di non indagare per dare tutta la sua attenzione alla ragazza che tiene fra le braccia.
Decide di allontanarla da sé solo per un secondo, solo per guardarla in viso ed asciugarle le lacrime con un tocco leggero del pollice sinistro, mentre con la mano destra le accarezza rassicurante la spalla.
Si ritrova a pensare a quanto sia bella e di colpo anche a quanto egli sia sciocco.
Non è il momento né lo sarà mai per pensare ad una cosa simile. Dopotutto ella resta solo la ragazza che lo porterà alla ricchezza, giusto?
Ed allora perché non riesco a non preoccuparmi per lei? Perché sento questo calore nel mio petto quando sono in sua compagnia?” pensa ancora.
«E’ successo di nuovo, ho visto di nuovo il sangue, le urla, le persone che mi chiamavano e che mi strattonavano. Ho paura Dmitry, sono terrorizzata.» ricomincia a parlare lei, stavolta con una voce un poco meno scossa dai singhiozzi.
«Io…» inizia a dirle il ragazzo, bloccandosi però subito dopo. Non sa cosa dirle, ha paura di fare qualcosa di sbagliato che possa indurla nuovamente alle lacrime portandole alla mente orribili pensieri.
Allora, anziché darle parole di rassicurazione che di conforto hanno in realtà ben poco, considerato che se non induce la sua mente a pensieri positivi una volta riaddormentata potrebbero venirle di nuovo in mente quelle tremende immagini, Dmitry inizia a raccontarle una storia.
«Sai, voglio raccontarti un episodio della mia infanzia.» inizia, sedendosi meglio sul letto nel quale si era appoggiato malamente per la fretta. Si mette di fronte alla ragazza, questa volta prendendo le mani di lei nelle sue, accarezzandole lievemente e accennando ad un sorriso.
Anya abbassa la testa verso le loro mani. Ella ha percepito una lieve scossa piacevole che non aveva mai provato prima d’ora quando queste si sono intrecciate.
«Tanto tempo fa, quando avevo appena dieci anni, c’è stata una parata nella nostra città. San Pietroburgo era allestita a festa e c’era talmente tanta gioia e serenità che anche il cielo pareva festeggiare: non vi era alcuna nuvola quel giorno, né segni di possibili temporali. Il cielo era limpido e volavano in esso delle splendidi rondini.»
Anya tira su con il naso. «Come mai mi stai raccontando questo?»
«Perché vedi,» inizia Dmitry «in quella parata vidi una bambina. Una splendida bambina con occhi azzurri e capelli rossi, quasi biondi. Penso si dica ramati. Non potrò dimenticarmelo mai. Era su una carrozza, la carrozza dello Zar, e seppur ella aveva appena otto anni, ho visto in lei la stessa tenacia e la stessa serenità che vedo in te ogni giorno. Una forza d’animo che non tutti posseggono. Io ero solo un povero sguattero, eppure riuscii a farla sorridere.»
«Riuscisti a farmi sorridere nonostante quello fosse uno dei giorni più caldi che abbia mai vissuto e di conseguenza io stessi morendo di caldo. Oltretutto, la folla non aiutava affatto. Come potrei mai dimenticarmelo?» parla Anya sorridendo senza neanche rendersi conto di ciò che ha appena detto. «Il bambino che lavorava nelle cucine, ma che stranamente vedevo sempre gironzolarmi attorno, era stato l’unico a riuscire a farmi sorridere. Nemmeno mio padre… solo quel bambino. Il bambino che riuscivo a trovare sempre in quella folla composta da migliaia di persone.»
«Vostra altezza…?» sussurra sorpreso e alquanto sconvolto il ragazzo.
Anya si riscuote e lo guarda con gli occhi colmi di lacrime, continuando però ancora a sorridere.
«Io… Io ricordo, Dmitry, ricordo!» afferma abbracciandolo.
«Principessa…» continua a sussurrare lui, ricambiando l’abbraccio.
«Oh Dmitry, grazie. Grazie infinitamente.» lo ringrazia lei. «E’ solo grazie a te e a Vlad che io sono stata in grado di ricordare. Mi avete ridato me stessa
Dmitry sorride, poi inizia a staccarsi dall’abbraccio, pronto a ritornare nella sua camera, visto che la ragazza si è finalmente tranquillizzata e l’incubo non è più nella sua mente, cancellato da dolci memorie ed una nuova importante consapevolezza.
Sta quasi per girarsi ed inchinarsi, consapevole delle mura che sono state erette tra di loro, quando Anya afferra saldamente la manica del suo pigiama. Il ragazzo alza lo sguardo da terra e la guarda.
«Non te ne andare, ti prego.» sussurra lei alzando lo sguardo pregante verso di lui. «Resta.»
«Non mi sembra il caso…» prova a dire lui, facendo uso del buon senso che gli impone di allontanarsi il prima possibile da quella ragazza adesso irraggiungibile.
«Ti prego. Ho il timore di rivedere quelle scene.» non demorde lei.  “Per favore, Dmitry. Non lasciarmi.»
Non me ne andrei da te per nulla al mondo, se potessi.” le risponderebbe  lui, ma si limita ad annuire.
Anastasia gli fa spazio nel letto mettendosi da parte e alzando le coperte, Dmitry si sdraia accanto a lei.
Sono uno di fronte all’altra, si guardano, poi Anastasia prende una delle mani del ragazzo e la stringe forte nella sua.
«Grazie.» gli dice nuovamente, stavolta però riferito ad altro, al fatto che egli non l’abbandona mai, al suo essere sempre al suo fianco.
«Di nulla.» le risponde di rimando lui, dandole un lieve bacio sulla fronte una volta che ella ha chiuso gli occhi.
Infine, si avvicina di più a lei in modo tale da stringerla in un abbraccio con il braccio libero, addormentandosi anche lui.

Note dell’autrice;

Ho deciso di scrivere riguardo questa parte di musical poco dopo aver ascoltato il pezzo “In A Crowd Of Thousands” (che vi incito ad ascoltare poiché è di una meraviglia senza precedenti.)
Purtroppo non ho ancora avuto l’onore di vedere il musical, di conseguenza non so come si protrae in realtà la scena in esso.

Vi lascio dunque l’introduzione alla scena che si trova nell’albo poco prima del testo di tale canzone. Come potrete capire, è stata anche questa piccola parte a darmi l’ispirazione:

“Anya’s hotel room. The night before the ballet, Anya has a nightmare in which eerie figures from her past appear. She screams, and Dmitry runs in and comforts her. He tells her that she reminds him of a young girl he saw once in a royal parade, and encourages her to tell the same story as though it happened to her.”

 

Grazie per la lettura. Se vi fa piacere, lasciate una recensione/critica costruttiva.

_ Angel _

  
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