Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
Segui la storia  |       
Autore: Layla    12/06/2017    1 recensioni
Cinque anni dopo la sua incoronazione Elsa muore, ma il suo spirito rimane ad Arendelle a vegliare sul regno.
Passano i secoli, cambiano le cose, Arendelle diventa parte della Norvegia ed Elsa è ora uno spirito incatenato su questa terra senza prospettiva.
Fino a che Jack Frost non busserà alle porte del suo castello e la porterà dai guardiani che le proporanno di aiutare Jack nel suo ruolo. Ha una settimana per decidere se accettare o rifiutare questa proposta.
L'accetterà o la rifiuterà?
E l'amicizia che nasce con Jack è solo un'amicizia o quell'amore tanto desiderato da Elsa?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa, Sorpresa
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

5)La mia vita  mi stava conducendo da te.

 

La mia terra natale è avvolta dalla neve.
L’inverno è freddo, ma poetico, i paesi e le città hanno un’aria magica coperte da quel manto bianco, sembrano essere state trasportate indietro nel tempo dove macchine e tecnologia non esistevano.
Il mio castello è come l’avevo lasciato, risplende tranquillo sotto i raggi mattutini con i suoi colori pastello, è come un vecchio amico felice di rivedermi. È come se non me ne fossi mai andata.
Atterro dolcemente e apro il portone, la fontana di ghiaccio manda leggeri bagliori e l’azzurro delle pareti di ghiaccio mi fa sentire meglio.
Salgo al piano superiore e guardo tutte le mie statue: io e Anna; io, Anna e Kristoff; Anna e Kristoff; io, mia sorella e Rapunzel e altri soggetti tutti legati alla mia famiglia.
Io accarezzo quella di Anna e Kristoff, si guardano negli occhi con amore, proverò mai questo sentimento?
Guardo una statua con me abbracciata a un uomo senza volto.
“Povera, piccola, creatura affamata di affetto.
Tutto quello che vuoi  è solo qualcuno che ti accetti per quello che sei e un po’ di amore, ma non lo trovi mai.
Credi di trovarlo e poi ogni volta ti accorgi che è un’illusione, che è tutto solo nella tua testa.
Non sarai mai felice, avresti dovuto tuffarti nel mare come Anna, perché sei qui?
Per quali peccati stai pagando?
Non hai pagato abbastanza? Per quanto ancora dovrai soffrire?”
Mi siedo con la testa tra le mani, chiedendomi cosa ho scoperto di me stessa. Forse che alcune cose non cambiamo mai, come il mio bisogno di essere amata, e altre sono cambiate.
Adesso sono più sicura nell’usare i miei poteri, li controllo alla perfezione e so che possono essere utili a qualcuno se sono usati nel modo giusto.
Ma posso continuare a usarli così in compagnia del ragazzo che amo e che non mi ama?
Non lo so, sono stanca di soffrire.
Accarezzo la guancia dell’uomo senza volto e sospiro.
“Ce l’avrai mai un volto o sarai sempre e solo in desiderio?”
A questo non ho risposta, purtroppo.
Per un attimo sono tentata di fargli assumere le sembianze di Jack, ma all’ultimo momento abbasso la mano.
No, questo castello è un luogo solo mio e lui non entrerà se non come mio fidanzato, forse allora darò all’uomo senza volto il suo aspetto, non prima e non dopo.
Mi siedo su una delle sedie e mi tolgo le scarpe, sono strette e scomode; i riflessi, i giochi di luce e i deboli scintilii di questa stanza mi regalano un po’di pace.
Perché tornare al polo nord?
Non sono una guardiana, non sono vincolata da nessun contratto magico con loro – l’unico contratto che ho è con la mia gente e con il mio paese – perché tornare lì?
Non c’è nessuna ragione e sono stanca di soffrire per un motivo o per l’altro, credo sia meglio rimanere qui.
Mi alzo dalla sedia e salgo al piano superiore a piedi nudi, arrivo alla mia camera e poi mi butto a letto, gli spiriti non hanno davvero bisogno di mangiare, solo i guardiani che sono delle specie di creature mitologiche.
Cado in un sonno senza sogni e mi risveglio al tramonto, lo guardo dalla mia terrazza. Rosa, arancione, oro si fondono in sfumature perfette che nessun pittore potrebbe creare.
Poi questi colori caldi lasciano spazio a una sottile striscia verde acqua che poi si fonde nell’azzurro e nel blu scuro della notte.  Le prime stelle si accendono come diamanti su un mantello di velluto, in ultimo la pallida falce di luna sorge a est e illumina debolmente il paesaggio innevato facendolo risplendere di una tenue luce.
Che pace!
Rimango a guardare ancora un po’, poi me ne torno dentro e mi siedo sul letto, probabilmente dovrei avvertire perché è tardi e Nord sarà preoccupato, a Jack non credo che importi molto e questa è la parte che fa più male.
Un ago di ghiaccio spunta dalla parete, mentre i colori all’interno cambiano dall’azzurro al rosso e al viola.
No, non lascerò che la paura mi sopraffaccia un’altra volta.
Stendo un braccio e l’ago torna nella parete e piano piano i colori tornano al loro posto, io sorrido stanca, non ho solo combattuto una battaglia con i miei poteri, ma con le mie paure.
Mi sdraio di nuovo e con una mano tesa verso l’altro compongo sbuffi eleganti di neve e ghiaccio, poi faccio assumere al soffitto un colore scuro e poi vi accendo tante stelle e una luna.
Mi perdo a guardare la mia nuova opera per non so quanto tempo, fino a che una folata di vento violenta spalanca la porta della terrazza.
Io guardo Jack entrare con il cuore che batte forte, i suoi occhi azzurri scintillano gelidi di collera e i capelli sono più scompigliati del solito.
“Si può sapere cosa pensi di fare?”
Mi chiede duro.
“Torno al mio posto. Io appartengo al mio popolo e al mio regno e non a voi.”
Rispondo distante.
“Stronzate.”
La sua parolaccia mi colpisce.
“Ah, sì? Perché sarebbero stronzate?”
“Perché stai scappando da qualcosa, come hai sempre fatto durante la tua vita.”
“E da cosa starei scappando?”
“Da me.”
Io sorriso feroce.
“Buffo, perché ho avuto l'impressione che tu stessi scappando da me da quando Nord ha fatto quell’innocente battuta. Non farmi la predica e vai via, io non sono legata da nessun contratto a voi guardiani.
Io sono l i b e r a.”
Dico scandendo bene le parole.
“Che cavolata!
La chiami libertà questa? Vivere circondata dalle cianfrusaglie del passato senza mai riuscire a liberarsene?”
“Almeno io un passato ce l’ho!”
“Fanculo! E sei piena di problemi per questo!
Vorrei che per una volta invece di scappare dai tuoi problemi, venissi da me.”
“E a fare cosa?
Tu non ci sei, tu hai paura dei legami che vadano al di là dell’amicizia.”
La statua dietro di me esplode in mille pezzi, uno dei quali taglia la mia lunga treccia, lasciandomi con corte ciocche di capelli a coprirmi il volto.
“Ora basta!”
Uso tutti i miei poteri contro di lui, lo faccio cadere dal balcone e quando lui si rialza in volo cerco di colpirlo, voglio fargli male, anzi, voglio che lui stia male come sono stata male io in questi ultimi giorni.
Lui urla qualcosa, ma io non lo sento, c’è solo la rabbia che pulsa sorda nelle vene, quando so che non dovrei, che la paura è la mia peggiora nemica.
“Elsa!”
Una terza voce inaspettata si inserisce nella conversazione, pietrificandomi.
Anna è in un angolo della stanza e con il dito mi indica il cielo, io seguo la direzione e mi accorgo che un fronte minaccioso di nubi si sta addensando sopra il castello.
Sembra la replica della tempesta che ha colpito Arendelle duecento anni fa.
“Accidenti.”
Mormoro.
“Vattene via!”
Urlo a Jack.
“No, che non me ne vado.”
“Vattene, prima che io perda il controllo e scateni quella.”
Gli indico la tempesta alle sue spalle.
“Ti posso aiutare.”
“No, non mi puoi aiutare, è una cosa che devo risolvere da sola.”
Lui sembra voglia dire qualcosa, ma alla fine rinuncia e se ne va, per fortuna.
Io alzo lo sguardo verso il cielo, impietrita.

 
Affrontare i propri demoni è qualcosa di orribile per tutti e i miei sono fatti di neve, gelo e ghiaccio pronti a riversarsi su di un paese innocente.
Mi concentro e cerco di far sciogliere quello che io ho creato, ma probabilmente la rabbia è comunque più forte delle emozioni positive perché non sparisce nemmeno una nuvola.
Continuano ad accumularsi con lentezza, pacifiche e indifferenti ai miei sforzi e ciò è molto frustrante.
Mi concentro ancora di più e ci metto tutta la mia energia il potere scorre libero nelle mie mani e si lancia ad attaccare la mia stessa creazione.
Qualche nuvola si dissolve, è già un risultato, ma devo essere più aggressiva, più convinta.
Urlo e concentro ancora il mio potere, altre nuvole si dissolvono e la tempesta diminuisce nella sua portata, il che è un ottima cosa, significa che i miei pensieri positivi stanno prendendo il sopravvento sulla rabbia e sulla paura.
Cerco di riportare alla mente ogni mio ricordo felice, di pensare solo all’amore che provo e che qualcuno nutre ancora per me. tutto intorno a me diventa bianco, un bianco accecante cha spaventa anche un po’, ma non demordo.
La tempesta deve sparire.
Chiudo gli occhi e urlo mettendoci tutta me stessa, sento l’energia venire trascinata via da me con violenza, ma so che non mi devo opporre. Non posso morire sono già morta.
Quando anche l’ultimo granello di energia è uscito dal mio corpo sento una specie di esplosione, non appena torna la calma vedo che la tempesta è scomparsa: c’è un cielo sereno.
Sospiro soddisfatta, poi le forze mi abbandonano, la mia vista si fa confusa e precipito.
Non posso morire, sono già morta una volta, giusto?
Mi dico prima di perdere conoscenza.

 

Tutto è bianco di nuovo attorno a me e tutto è pesante e opprimente, una cappa di nebbia che incombe sulla mia mente.
Cosa mi è successo?
Ah, sì. Ho fermato una tempesta di neve e ho probabilmente usato i miei poteri fino al limite estremo e ora sono in questo limbo.
Sento le voci di Nord e Jack come se venissero da una radio sintonizzata male, a volte sono così vicine che cerco di rispondere alle loro domande, a volte sono così lontane che mi sembra inutile persino provarci.
Non posso morire perché sono già morta, ma allora perché questo sembra tanto un coma?
“Non è un coma.”
La voce di Anna mi fa voltare verso di lei.
“Anna! Anna mi dispiace di averti fatto tornare dal regno dei morti un’altra volta.”
“È tutto ok, Elsa.
Non ti devi preoccupare di questo, ma ci sono delle risposte che devo darti. Questo non è un coma, per prima cosa, gli spiriti non vanno in coma.”
“E allora cosa è questo posto?”
“Un attimo e ci arrivo.
Tu sei rimasta in forma di spirito sia perché avevi una missione, sia perché i tuoi poteri avevano un’essenza così forte da impedirti di raggiungere l’aldilà. Tu hai quello che i guardiani chiamano centro, questo significa che anche dopo la fine di Arendelle tu sei destinata ad aiutare gli umani.
Quando hai eliminato questa tempesta ha quasi distrutto il tuo centro.”
“Quindi sono morta del tutto?”
Lei scuote la testa.
“Sei in un limbo, puoi decidere se seguirmi e andare avanti oppure rimanere qui e continuare la tua missione. La decisione è solo tua.”
Io rimango in silenzio, scioccata.
Soppesando le due possibilità: se seguissi Anna rivedrei i miei amici e i miei genitori, ma non potrei più vedere Jack.
“Credo che ci sia qualcosa che ti trattiene qui, Elsa.”
“Io… io mi sono innamorata, Anna.”
“Ma questo è meraviglioso! Ho continuato a sperare che succedesse anche a te!”
“Non so se lui mi ricambi, è sfuggente, forse farei meglio a venire con te.”
Lei scuote la testa.
“Il tuo cuore ha già deciso un’altra cosa.”
Io la guardo senza capire, lei mi saluta e poi – all’improvviso – il pavimento sotto si me si rompe in mille schegge e io precipito di nuovo urlando.
Ho davvero paura questa volta, non so dove si fermerà la mia caduta, e se precipitassi all’inferno?
Fortunatamente non arrivo lì, ma nel mio corpo che mi sembra pesante come se fosse fatto di cemento, vorrei alzare le palpebre o muovere almeno un dito, ma non ci riesco.
“Riposati.”
Mi ordina una voce nella mia testa.
Sto iniziando a impazzire?
Sembra che purtroppo non possa fare a meno di darle retta, immediatamente la sonnolenza mi invade e inizio a sognare sogni confusi. Rivivo gli eventi più importanti della mia vita da spettatrice in un caleidoscopio impazzito in cui ricordi di quando ero ancora viva e altri in cui sono un spirito si alternano.
Sento come se tutto questo volesse dirmi qualcosa, ma non capisco cosa.
Alla fine mi sveglio perché sento del calore su una guancia, apro miracolosamente gli occhi e mi accorgo che sono nel mio letto ed è mattina.
“Ben svegliata.”
La voce di Nord ha una nota di preoccupazione.
“Ciao, Nord.”
“Sono felice che tu abbia deciso di rimanere qui, per un attimo ho pensato che tu saresti andata avanti.”
“Per un attimo l’ho pensato anche io.”
“Sarai stanca, ti faccio servire la colazione.”
Lui si alza.
“Nord!”
Lo richiamo io.
“Jack, dov’è?”
“È appena andato a riposare, ti ha vegliato per tutto il tempo.”
“Capisco.”
Dico meditabonda.
“Era davvero preoccupato per te, qualsiasi cosa sia successa tra di voi io la metterei da parte.”
“Nord, i guardiani possono innamorarsi?
Cioè, è permesso o c’è qualche regola che lo vieta.”
Lui mi guarda intensamente per qualche minuto.
“Ah, dunque è questo il problema.
Non c’è nessuna regola che vieti ai guardiani di innamorarsi, ma non è mai successo.”
Io sbuffo, in parole povere nessuno saprebbe come comportarsi.
“È per questo che te ne sei andata?
Ti sei innamorata di Jack?”
“Sì.”
“E lui?”
“Lui ha iniziato a evitarmi e a scappare.”
“Lui non sa come affrontare questa cosa, è morto troppo presto per sapere cosa fosse l’amore, devi avere pazienza con lui.”
Io mi lascio cadere sconfortata sul cuscino.
“Su, non ti demoralizzare. Adesso ti faccio portare la colazione.”
“Va bene.”
Poco dopo arriva un vassoio portato dai minuscoli elfi con una tazza di latte e cioccolato e cookies, io bevo e mangio tutto avidamente, non credevo che avrei avuto così fame.
“Non ti preoccupare, è normale avere così fame dopo quello che ti è successo.”
“Ok. Adesso cosa faccio?”
“Stai a riposo. Non appena Jack si sarà svegliato gli dirò di venire da te, anche se è molto probabile che sarà lui a precipitarsi da te. Mi ha persino chiesto se gli spiriti possono morire.”
Io arrossisco.
“Va bene.”
Prendo uno dei miei libri e inizio a leggere, fuori nevica, il fuoco acceso nel caminetto diffonde un piacevole calore e rilassarsi è facile in queste condizioni.
Non mi accorgo del tempo che passa, a mezzogiorno e mezzo un bigfoot mi fa capire a gesti che è pronto il pranzo. Io esco dalla mia camera, in sala da pranzo c’è solo Nord, io mi siedo e lo guardo senza capire, lui mi fa cenno di aspettare.
Poco dopo si sentono dei passi e un Jack dai capelli scompigliati appare sulla porta e fissa il suo sguardo su di me.
“Lieto di vedere che stai meglio, ho pensato che saresti morta.”
“Gli spiriti non possono morire.”
“Nord mi ha detto il contrario, tu ci hai provato seriamente a morire, ma sono felice che tu sia qui.”
“Grazie, anche io.”
Si siede anche lui e iniziamo a mangiare un delizioso stufato con le patate cercando di mantenere un clima rilassato e leggero, c’è sempre tempo dopo per litigare.
Il cibo è ottimo e non mi posso lamentare e Jack fa del suo meglio per essere gentile, calmato probabilmente dalla presenza di Nord.
Finito il pasto mi guarda dritto negli occhi.
“Io e te dobbiamo parlare.”
Scandisce chiaramente, io annuisco.
“Sì, lo penso anche io.”
“Già.”
Usciamo insieme dalla sala e io inizio ad avere paura di quello che succederà dopo.
E se mi dicesse che non gli interesso o che mi vede solo come un’amica?
Non credo che reggerei, ormai lui mi piace troppo per essere solo sua amica, raggiungiamo una stanza deserta e la mia paura cresce di una tacca. Lui si siede su un divano e poi mi guarda, io vorrei saper leggere nel pensiero per capire cosa gli passi per la testa.
“Elsa,  mi dispiace di averti ignorato ultimamente.”
“Perché l’hai fatto?”
Lui si prende la testa tra le mani.
“È complicato.”
Borbotta.
“Io ho tutto il tempo del mondo, all’incirca.”
Lui sospira.
“Mi sei piaciuta fin dalla prima volta che ci siamo incontrati, forse perché abbiamo poteri simili o forse perché entrambi abbiamo sofferto, seppur in modi diversi, per questi poteri. Io volevo che la gente mi vedesse e tu non volevi che la gente sapesse.
Solo che io non so nulla dell’amore, non sono mai stato innamorato prima di diventare spirito e non sapevo cosa volesse dire. Poi abbiamo iniziato a trascorrere del tempo insieme e ho scoperto quanto fossi stupenda, sei ferma, ma gentile, simpatica, dolce, ironica e fai delle bellissime decorazioni con la brina.
E poi sei bellissima, la ragazza più bella che avessi mai visto.
Non sapevo come classificare o reagire a questi sentimenti, non capivo cosa significassero.”
Prende un attimo fiato e si guarda intorno.
“Poi Nord ha fatto quella battuta e tutti i pezzi sono andati al loro posto, mi stavo innamorando di te o forse ti amavo già e mi sono spaventato.
Io non so come si ama in modo romantico, te l’ho già detto, e ho pensato che la cosa migliore fosse allontanarmi da te. Se non fossimo stati sempre insieme forse questi sentimenti se ne sarebbero andati e avremmo potuto tornare a essere amici come prima.”
“Ma la cosa non ha funzionato.”
Mormoro, lui mi guarda stupito.
“Sì, non ha funzionato. Più volevo non pensarti e più ti pensavo, non sapevo cosa fare.
Poi te ne sei andata e tutto è diventato chiaro, non volevo perderti.
Lo so che ho combinato un disastro, ma io ti amo, per favore dammi una seconda possibilità!”
“Tu mi ami?”
Chiedo scioccata perché so di essere ricambiata.
“Sì, ti amo Elsa.
Tu mi ami?”
Io lo guardo a occhi sgranati.
“Perché credi che io me ne sia andata?”
“Non ne ho la più pallida idea.”
“Perché ti amo, Jack! E non ce la facevo più a vederti così distante, preferivo stare da sola che ignorata da te.”
Lui spalanca la bocca, la richiude e poi si dà due sberle sulla testa.
“Che sciocchi che siamo stati, che sciocchi!
Io ti amo, tu mi ami e abbiamo fatto un tale casino!”
“In effetti…”
Lui prende le mie mani tra le sue.
“Elsa di Arendelle, vuoi essere la mia ragazza?”
“Sì, Jack Frost.”
Ci baciamo e io sento le farfalle nello stomaco.
Finalmente tutti i miei anni di solitudine assumono un senso, erano solo un percorso di preparazione per trovare lui.
Continuiamo a baciarci fino a che non ci manca il fiato, allora ci stacchiamo rossi e sorridenti.
“Credo che dovremmo dirlo a Nord.”
Dice piano.
“Lo credo anche io.”
Usciamo mano nella mano dalla stanza, il guardiano del Natale è seduto nel suo ufficio, intento a intagliare un trenino di ghiaccio.
“Nord.”
Lui si volta e nota le nostre mani intrecciate.
“Ah, avete risolto, ragazzi.”
“Sì, io e Jack adesso siamo una coppia se questo  non viola qualche regola.”
“Nessuna regola violata, Elsa.
Sono così felice per voi.”
Ci abbraccia tutti e due rischiando di stritolarci.
Rimaniamo a chiacchierare per un po’, poi stringo la mano di Jack.
“C’è una cosa che devo fare prima di venire a vivere qui definitivamente e mi piacerebbe che tu mi accompagnassi.”
“Va bene.”
Usciamo dalla stanza e io gli faccio cenno di seguirmi fuori dalla finestra.
Iniziamo a volare verso Arendelle e lui se ne accorge.
“Come mai vuoi tornare al castello?”
“C’è una cosa che devo fare, te l’ho detto.”
Lui annuisce perplesso, ma mi segue, voliamo sopra paesaggi innevati fino a che non arriviamo alla vista familiare del mio castello di ghiaccio.
Atterriamo e io apro la porta, lui si guarda intorno meravigliato per un attimo, forse ammirando la fontana e le colonne di ghiaccio. Io salgo ai piani superiori fino alla stanza dove ci sono le mie sculture di ghiaccio e quella che cerco è in prima fila. Rappresenta Anna, Kristoff, Rapunze, Eugene, me e un uomo senza volto, con un sorriso che mi va da un orecchio all’altro do a questo fantomatico personaggio le sembianze di Jack.
Lo guardo soddisfatta per qualche attimo, poi il mio ragazzo mi abbraccia da dietro e osserva la mia opera.
“Davvero bella, era questo che dovevi fare?”
“Sì, dovevo chiudere il cerchio. Adesso so che non ho ragioni per tornare definitivamente a vivere qui, anche se mi piacerebbe visitarlo ogni tanto.”
“Lo faremo.”
Ci baciamo ancora e sento che il cerchio è davvero completo, ho trovato quello che cercavo da una vita e non potrei essere più felice.
Ora so cosa significa l’amore e ho uno scopo nella vita.
Va tutto alla grande e il futuro sarà anche migliore.
Cerchio chiuso, promessa di felicità.
Io e Jack sorridiamo insieme mano nella mano e poi voliamo via.
Verso la nostra nuova vita.
Insieme.


Angolo di Layla

E questo è l'ultimo capitolo! Spero che il finale vi sia piaciuto.

Grazie a Zouziusfan7 per la recensione e a chiunque abbia mostrato interesse per questa storia^^

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio / Vai alla pagina dell'autore: Layla