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Autore: VeRoFuSa    14/06/2017    0 recensioni
Fin dall'antichità c'era una divinità che veniva raffigurata come il male. I nomi in cui si rispecchia il Diavolo sono molti, in ogni religione c'è un Dio e un Diavolo. Uno l'opposto dell'altro, se vive uno vive l'altro, se muore uno muore l'altro.
In questi tempi non tutti credono in Dio e di conseguenza neanche nel Diavolo, altri, invece, sono fanatici e credono solo nell'uno o nell'altro.
Io? Sono tra chi ci credere in entrambi, perché? Semplice, sono la figlia di Lucifero.
Genere: Fantasy, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima o poi gli farò passare la voglia di infilarsi nella mia mente e leggere i miei pensieri, e gli toglierò anche quell'aria da superiore con cui se ne va in giro.

Davvero spero ancora che torni da me? Dovrei smetterla di sognare ad occhi aperti come ho fatto finora.

-Torniamo in quella casa... prima che sia io a compiere una strage- dico avviandomi verso quell'edificio puzzolente.

-Quell'idiota non vale neanche mezza vita umana.-

Faccio finta che non avesse neanche aperto bocca.

-Va bene, argomento idiota chiuso, per oggi. Comunque se vuoi qualche idea su chi sarà il primo, perché non prendi in considerazione il tuo “amico” umano. Scommetto che muore dalla voglia di immolarsi nella causa “salviamo la razza umana”.-

-Punto primo: non è mio “amico”. È solo un umano troppo curioso che ha deciso di infilarsi nei guai. Secondo: “ salviamo la razza umana” da cosa? Sai forse qualcosa che io non so?-

Si porta davanti a me bloccandomi la strada fissandomi con gli occhi completamente verdi: -Avanti Nica non dirmi che non ti è venuto in mente la stessa cosa. Sai perfettamente a cosa serve uccidere umani!-

-Non hai le prove che quel pazzo di Caronte abbia in mente di eseguire un evocazione. Di chi poi? Lucifero? Satana? Belzebù? Andiamo sono tutti...-

La presenza di un umano davanti a noi distoglie l'attenzione di entrambe dal discorso. La giornalista in cerca di scoop, di bramosia, di fama.

-Ci sta forse pedinando?- chiedo con tutta la poca grazia che conosco.

-Mi avete solo incuriosita- risponde ignorando del tutto il mio tono, con il suo lavoro deve sentirne di tutti i colori. Devo trovare parole più “carine” per una come lei.

-Non starà pensando che centriamo qualcosa?!- sbotto.

-Beh, chi può dirlo.- Fa una pausa prendendolo dalla borsa il suo taccuino, osservando quello che aveva scritto con aria da Sherlock Holmes:- Molti testimoni dicono di aver visto due uomini che brandivano katane giapponesi con una caratteristica fuori dal normale: una lama troppo sottile per spade di quel genere. E quasi tutti giurano di aver visto i loro occhi diventare rossi come il sangue-

-Avranno fumato troppe canne!- risponde Archangel acida come al solito. -Continuo a non capire cosa c'entriamo noi?!-

Sorride beffarda fissandola: -Davanti all'aeroporto hai detto che bisogna essere senza cervello per fare una cosa simile e adesso la tua amica parla di Satana.-

Porto una mano al volto cercando di nascondere la mia irritazione. Bisognerebbe sfatare questo mito che esiste solo Satana e che sia l'unico malvagio. Ma per farlo bisognerebbe mettere mano nella storia della religione e risulterebbe impossibile.

-Perché si deve sempre mettere la religione davanti ad ogni azione malvagia che uno compie? Quei due non possono essere pazzi scappati da un manicomio? Ex galeotti con il piacere di uccidere gente. No, Satanisti.-

-È quello che...-

-Oh no!- la interruppe Archangel: -Io non ho mai parlato di Satanismo e la mia amica nemmeno!-

-Ha nominato Satana!- esclama puntandomi il taccuino contro: -E se vuoi la verità credo che voi sappiate più di quanto vogliate far credere.!- aggiunge scoprendo le sue carte.

Sorrido scostando la mano dal volto.

Sapevo che nascondeva qualcosa.

-A volte è meglio non conoscere la realtà.- dico fissandola.

-Io sono una giornalista! Scoprire la verità è il mio lavoro!-

-Eppure molti di voi distorcono la verità a proprio favore.- rispondo.

Fa per replicare, ma il mio telefono suona e interrompe questa stupida conversazione. Solo vedendo il nome sul display mi si gela il sangue nelle vene. Azazel, uno dei preferiti di mio padre e mio tutore. Non ha gradito molto il mio soggiorno sulla terra. Preferisce che mi concentri sullo studio e lasci perdere i primati senza peli e senza cervello, come li definisce lui.

Che ci fa sulla terra?

Rispondo alla chiamata venendo subito ripresa per aver lasciato squillare il telefono più del dovuto.

-Non cominciare a rompere. Parlare con te al telefono è sempre un supplizio, quindi dimmi che vuoi e chiudiamola in fretta-

-Attenta a quello che dici mocciosa!- risponde con calma innaturale: -Se non vuoi finire di nuovo nel Limbo a far compagnia a Cerbero-

-Non ho intenzione di andare da nessuna parte!-

-Bene, allora abbassa i toni.-

Mi mordo la lingua : -Perché mi hai chiamato?-

-Per chiarirti la situazione in cui ti trovi. Punto uno sappi che io ero del tutto contrario a alla decisione di far sapere la verità all'umano.-

Questo lo sapevo benissimo di mio. Se fosse per lui torturerebbe tutti gli umani solo per divertimento.

-Punto secondo: vedi di mettere giudizio riguardo a quel traditore. Non sono più disposto a tollerare le tue indecisioni!-

-Questi non sono affari che ti riguardano! Le scelte sono le mie e la vita è mia!-

-!?oraihc otats onoS !eraf ioup non asoc e ioup asoc odiced ehc OI onoS !erotut out li onos oi e irefni ilged ecirtarepmi arutuf al ieS !oreficuL id ailgif al ies uT-

-Esatto! Sei il mio tutore! Non mio padre!-

Mi pento subito di avergli risposto in quel modo. Se vuole può farmi patire pene dell'inferno che nessun Demone può immaginare.

Per fortuna deve sapere che sono in compagnia di un'umana a cui è meglio evitare mostrare cose di cui ci vogliono spiegazioni elaborate per convincerla.

Finge che non abbia nemmeno parlato e continua: -Tra due giorni sarò lì. Vedi di non farmi trovare brutte sorprese in casa.-

Chiude la chiamata senza lasciarmi neanche il tempo di replicare. Mi mancava solo lui a completare il cerchio delle complicanze della mia vita.

Non bastavano Caronte, quei due idioti, Alexander e gli umani troppo curiosi.

Finita tutta questa storia voglio una vacanza, sui monti Glaciali e restare lì fino a quando gli umani non evolveranno la loro stupidità.

-Andiamo a casa, quell'idiota sta arrivando e se non metto a posto il casino che ho combinato, mi farà passare un brutto quarto d'ora.- dico avviandomi: -La nostra conversazione finisce qui!- aggiungo aumentando il passo verso quell'abitazione.

-Ti sbagli!- urla la donna per farsi sentire bene: -La nostra conversazione è appena iniziata!-

La saluto alzando il braccio in tono di scherno. Sono sicura che le nostre strade si incroceranno di nuovo. Entrambe siamo alla ricerca della verità, ma lei non potrà mai scoprire la mia verità. L'intelletto umano si rifiuterebbe di accettarla. Molti scettici mettono in discussione l'esistenza di Dio, figuriamoci l'esistenza di Diavoli e Demoni.

Il percorso a ritroso non dura molto, schiocco le dita disattivando la barriera, entrando in casa come un uragano. L'umano se ne sta seduto sulla scala rigirandosi tra le mani il crocefisso. Alza lo sguardo quasi subito, fissandomi con uno strano fuoco che prima non avevo visto.

-Ti sei dato una calmata?- chiedo

Si alza di scatto portandosi a pochi centimetri da me. Percepisco chiaramente l'odore della paura che trasuda da ogni poro.

-Che pensi di fare?-

-A te non interessa il futuro della razza umana!- mi urla in faccia.

Ghigno avvicinando meglio il mio volto al suo. Lascio tornare gli occhi al loro colore naturale: -Il futuro della razza umana? Mettiamo in chiaro alcune cose che mi sembra tu stia trascurando. Io sono la figlia di Lucifero e del vostro futuro non mi interessa proprio niente! Passate la vostra intera vita a farvi la guerra. Ad uccidervi tra di voi per futili motivi. Buttate via la vostra vita come fosse spazzatura. E non saranno certo una decina di vite a farmi cambiare idea. Ti è chiara la situazione?-

Digrigna i denti, caricando un destro che blocco senza nessuno sforzo.

-I tuoi genitori non erano neanche nati ed io già combattevo tra i Legionari. Non puoi competere con me.-

Lo lascio andare malamente continuando però a fissarlo: -Non fare l'eroe. Non metterti contro forze che non puoi sconfiggere. Resta nascosto nell'ombra, insieme agli altri della tua razza.-

Il suo sguardo d'odio non mi tocca minimamente. Non esiste creatura che non mi abbia rivolto quell'espressione.

-Noi due abbiamo chiuso!- esclama uscendo sbattendo la porta.

Si sbaglia. Noi due non abbiamo mai iniziato niente. Non sa niente del mio mondo o della mia vita. E non è mai stato mia intenzione renderlo partecipe.


Angolo autrice.
Senza rendermene conto sono passati tre anni da quando ho pubblicato l'ultimo capitolo ^^" ops.
Era da tanto che volevo aggiornarla, ma non sapevo mai come continuare. C'era sempre qualcosa nella trama e nei personaggi che mi mancava. E a furia di pensarci e ripensarci sono riuscita a delineare finalmente una trama che sembra funzionare u.u "leggermente" differente da quella iniziale già pubblicata. Piano piano saranno i personaggi a farla entrare nel binario giusto. Fatemi sapere che ne pensate lasciandomi una rencensione piccina picciò ^^

  
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