Storie originali > Generale
Ricorda la storia  |      
Autore: 00Bei    14/06/2017    0 recensioni
cos'è veramente il gioco?
ogni nostra vita è un vero e proprio gioco, con vittorie e sconfitte, in cui incontriamo amici e avversari.
Genere: Generale, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Molti sono i giochi che ognuno di noi sperimenta da bambino, alcuni banali, altri in cui si risveglia la nostra creatività e si aguzza l’ingegno. Chi è appassionato della natura si mette in gioco all’aperto, immerso nelle meraviglie che gli sono offerte e scopre in prima persona il mondo che lo circonda; chi ama la scienza sperimenta con gli orti botanici e “l’allegro chirurgo”; chi pensa alla meccanica cresce giocando con le macchinine telecomandate. Nel periodo dell’adolescenza il termine gioco viene attribuito allo sport. Ogni ragazzo cerca la disciplina in cui riesce a mettere in pratica le proprie capacità e mostrare la propria personalità. Alcuni adolescenti, però, non riescono a mostrare al meglio se stessi, perché vengono travolti dai pregiudizi, come i ragazzi che amano praticare sport ritenuti femminili, e, viceversa, per le ragazze. Negli ultimi anni lo sport è diventato un business. Molti atleti e giocatori non praticano più una determinata disciplina perché sono travolti dalla passione e dalle emozioni, ma pensano solo a diventare soggetti di cui discutere e acquisire, così, fama; pensano alla fonte di guadagno, proprio come i calciatori che si vendono al miglior acquirente, a colui che gli offre di più e sono disposti ad andare dall’altra parte del mondo solo per il denaro. Tutto questo snatura il gioco, ma vi sono anche alcuni lati positivi, tra cui la possibilità che hanno gli atleti disabili di praticare lo sport che hanno sempre sognato e di competere in gare a loro riservate, dove possono sfidarsi alla pari, senza diversità di giudizio.
Esiste un gioco universale. Per tutti inizia il giorno in cui, per la prima volta, apriamo gli occhi e finisce il giorno in cui ce ne andiamo. La vita di ognuno di noi è un vero e proprio gioco, con sconfitte e vittorie, con delusioni e successi, durante la quale incontriamo amici e avversari. La vita sembra quasi una gara di atletica: fin da quanto siamo piccoli veniamo educati in modo tale da poter superare ogni ostacolo che incontriamo durante la nostra corsa; a volte le persone ci passano il testimone lasciandoci continuare il loro percorso già iniziato sperando di finirlo nel migliore dei modi. Non sappiamo come finirà il nostro gioco a causa degli imprevisti che ci capiteranno; molti riescono a vincere sconfiggendo i momenti infelici, altri sono più deboli e si lasciano abbattere da queste situazioni. Durante questo gigantesco gioco sperimentiamo ogni singola emozione, formiamo il nostro carattere e impariamo ad essere responsabili. Molte volte ci sembra più grande di noi, ci sentiamo in trappola, crediamo che non ci sia via di uscita. Ma una soluzione c’è sempre e ognuno di noi è in grado di trovarla: qualcuno con qualche difficoltà, altri più facilmente.
Questo è il nostro gioco.
Il mio gioco è un esempio, come, credo, la vita di ognuno. Nel mio percorso fino a oggi ho incontrato molte persone a cui ho voluto bene e gliene voglio tutt’ora, ma ne ho incontrate molte altre che inizialmente si rivelarono ottimi amici e successivamente svoltarono le spalle. Ho avuto molte delusioni amorose; non cerco il “principe azzurro” ma solo un ragazzo con cui posso stare serena, posso essere me stessa e mostrarmi per quello che sono. Molte persone, spesso, non si mostrano per quello che sono veramente, ma alla fine vengono smascherate, oppure essendo stufi del ruolo che stanno svolgendo si tolgono da soli la maschera. Pochi giorni fa ho incontrato un ostacolo, il più grande fin ora, quello per cui ci vorrà un po’ di tempo per superarlo. Il mio nonno è volato in cielo, ma so che da lassù sarà sempre al mio fianco e continuerà a guardarmi affrontare la mia vita come fosse ancora qui. Con il passare del tempo mi accorgerò che il dolore starà svenando, lentamente, ma comunque ogni cosa parlerà sempre di lui. Il mio angelo è orgoglioso di me: mi proteggerà da ogni tristezza, mi darà sempre la forza di superare altri grandi ostacoli che incontrerò nel resto della mia vita e mi aiuterà a sconfiggere il male attorno a me.  
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: 00Bei