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Autore: Check    14/06/2017    0 recensioni
Un'amicizia a distanza che sta lottando contro la sessione esami e contro 22 anni vissuti in città diverse.
Riflessioni davanti ad un tramonto sul mare mangiando pasta al pomodoro, vale? Niente di più semplice e diretto
Genere: Drammatico, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una finestra sul mare:
2/4 palazzi
1/4 di cielo
1/4 di mare
Questa era la ricetta per un attimo di pace

Una felicità a portata di mano, bastava aprire i vetri e portar fuori il braccio…quello scorcio era tutto. Davanti agli occhi un’infinita distesa di acqua che rispecchiava il tempo molto più di quanto lo potessero fare le nuvole in cielo. Appoggiarsi al bordo e contemplare nel silenzio della sera l'umanità intera che si muoveva, il traffico, i clacson…e tutto spariva, restava lontano da quel panorama che tanti cuori aveva fatto sussultare con un "WOW! Che bella casa…E CHE FANTASTICA FINESTRA!"
Eeeeee già…capitava praticamente a tutti! Avrei potuto erigere una statua a memoria nazionale di quella finestra, un luogo di ritrovo per amanti e amici e birra!…tanta birra.
Tuttavia, nonostante quel portafortuna ne avesse viste tante (e intendo davvero davvero tante) gliene mancava una. C'era ancora una persona che non era passata davanti a quella finestra e SoloDioSa cosa avrei dato per averla lì. C'erano spesso momenti in cui mi isolavo dai compañeros, ammaliati da quella vista di cui godevo quotidianamente, e mi perdevo…mi perdevo e mi perdevo semplicemente a osservarli. Gli ultimi raggi di sole al tramonto che facevano strizzare loro gli occhi e mettere una mano sulla fronte come a voler guardare ancora più in là, le gocce di pioggia che ogni tanto venivano di traverso quando qualcuno non se l'aspettava, i refoli di vento che muovevano ciocche di capelli e aprivano grandi sorrisi sulle loro bocche…piccoli attimi in slow motion. E avevo visto chiunque lì davanti, ma dopo ogni festa o cena o attimo mi trovavo a pensare che comunque la guardassi…mancava sempre una persona lì.

E lo so che il romanticume è di passaggio, ma no…è davvero soltanto una persona amica, che mi manca tremendamente.

Da sempre vissuti in città diverse e con interessi lontanissimi apparivamo come amici improbabili - e probabilmente lo eravamo, lo siamo - ma qualcosa era scattato…l'organizzazione di una festa di laurea è stato lo start, il nostro blocco di partenza! E BAM! Partita la prova a cronometro: è stato un fare fiato a più non posso, respirare a pieni polmoni e di nuovo testa sotto per gli ultimi 100m…e 100…e ancora 100…perché la cosa non era mai finita. C’era sempre quello scatto finale che poi…finale non era. E così tra citazioni sportive e vite agli opposti è iniziata questa amicizia, fatta di argomenti tabù, del conoscersi piano e completamente, perché di tempo ce n’era poco. Del vedersi, perché sì, sarei già morta altrimenti. Ma il vedersi era sempre in compagnia, per non più di un weekend e con tempi sempre più dilazionati tra un viaggio in treno ed un altro.
Non capivo quando le persone mi dicevano che le relazioni a distanza sono difficili, insomma…non sono riuscita a far funzionare la storia col mio ex che abitava a 600m (ok, magari qualche domanda me la dovrei fare io)…ma ora sono convinta che le relazioni a distanza facciano schifo, anche se ogni tanto sembrano essere l'unica possibilità: siamo disposti ad investirci? Quanto ci stiamo giocando? Per quanto mi riguarda credo di averci investito qualche ora di sonno e probabilmente buona parte della mia dignità, perché la complicità si crea soprattutto nei piccoli attimi e a distanza (di chilometri) li condividi. Impari a condividerli. Impari a fare il passo in più, a romanzare anche le due ore che hai perso a fare la spesa…ogni scusa è buona per un messaggio, una foto scema o una chiamata nel tragitto campetto-casa, un "mi fai compagnia?" che ti arriva quando sei sommerso da infinite cose, che ti arriva e sai avere mille sfumature. E poi c'è qualcuno che molla, no? Un classico …Chennnnnoia la distanza, che fatica la vita, non mi capisci perché sei lì, esco con i miei amici, sto col moroso… momenti in cui scatta un "allora non ti disturbo" e al momento funziona, sta in realtà andando tutto bene, ma ti fa male il cuore, perché l'unica cosa che stai cercando è del tempo in più con quella persona. Del tempo vero, perché cominci a sentirlo…sui pollici con cui scrivi i messaggi al cellulare la tendinite è ormai tua amica.
E tutto ciò che vorresti…è un attimo alla finestra, da protagonista.

   
 
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