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Autore: Rinalamisteriosa    15/06/2017    0 recensioni
[Future-fic | Breve sequel del sequel di "Un'intera biblioteca da scoprire" | Personaggi: Asami Usui & Sora Shintani (i due OC)]
La calura estiva non risparmia nessuno, eppure lei non ha alcuna intenzione di rinunciare al piacere di bere la sua tazza di tè quotidiana, bollente e rilassante.
{Questa storia partecipa al contest “Caffè o Tè?” a cura di Fanwriter.it!}
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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La calura estiva non risparmia nessuno, eppure lei non ha alcuna intenzione di rinunciare al piacere di bere la sua tazza di tè quotidiana, bollente e rilassante.

Sarebbe come tradire le sue origini anglo-giapponesi, quindi puntualmente, quando si avvicinano le cinque del pomeriggio, qualunque cosa stia facendo, Asami la abbandona per afferrare il pentolino personale, riempirlo della giusta misura d’acqua e posizionarlo sul fornello a gas. Ne approfitta per cercare una pinza per capelli e raccoglierli sopra le spalle, poi attende pazientemente e in silenzio cinque minuti, e quando vede l’acqua in stato di ebollizione, scarta uno dei filtri pregiati che conserva con cura dentro un barattolo trasparente e lo ripone sopra il liquido incolore, mescolandolo grazie a un filo sottilissimo che culmina con un quadratino di carta.

Quando constata che il liquido contenuto nel pentolino ha assunto perfettamente il colore del tè nero alla vaniglia, Asami toglie il filtro, lo butta via per poi affrettarsi a riempire una tazza dal bordo leggermente ricurvo. Per finire, lei si appresta a mettere un solo cucchiaino di zucchero e mescola in senso orario il liquido marrone intenso con riflessi giallognoli spenti, che sa essere buonissimo, non vede l’ora di sorseggiarlo mentre si accomoda sulla poltrona dai cuscini morbidi e si gode un meritatissimo momento di relax, perché non permetterà al caldo afoso di rovinarle assolutamente il tè delle cinque.

Appena può, si sistema la spallina dell’abito prendisole leggero, tinto di blu elettrico, che indossa, spallina che le è scivolata oltre la scapola destra.

In realtà il Vanilla Tea non è l’unico tipo di tè che adora, al collegio inglese in cui studiava la viziavano spesso con Earl Gray e pasticcini, e apprezza molto anche il tè verde o il tè bianco, entrambi asiatici.

Adocchiando una foto che la ritrae insieme a suo cugino Sora, Asami sospira scocciata e ringrazia che lui sia uscito per conto suo, anche se immagina che fuori ci siano più di quaranta gradi, perché all’ombra quaranta gradi si sentono eccome.

 

 

 

In verità, anche lui sta cercando un po’ di ristoro dal caldo esagerato seduto sotto un ampio gazebo all’aperto, dopo aver ordinato un caffè al bar più vicino.

Il ragazzo in canotta grigia e bermuda di jeans, dai sudati e disordinati capelli castani e dagli occhi ambrati, di un colore più scuro rispetto a quello della cugina bionda, prende un sorso del suo caffè zuccherato dal bicchierino di plastica, mentre osserva, a pochi metri dalla sua panchina, una coppietta che si gusta due granite e intanto si racconta dettagli irrilevanti, almeno per lui che riesce a captare solo alcune parole.

Il suo pensiero è rivolto ad Asami, alla solitudine che l’avvolge costantemente, alla paura di non essere abbastanza, alla fuga dalla realtà attraverso la lettura dei suoi noiosissimi libri, ai suoi tormenti segreti e ai suoi incubi notturni.

Ha sperato con tutte le sue forze che l’idea di convincere la cugina a ritornare in Giappone, a frequentare la stessa scuola superiore, ad affrontare le odiose bambine, ormai cresciute, che la bullizzavano in passato, sarebbe servita a farla uscire dal guscio in cui si era isolata, ignorando però che Asami avrebbe accusato la dolce e brillante persona che gli stava accanto in quel periodo di essere una di quelle.

Impossibile, si è detto più volte Sora.

Shizuka, la sua attuale ragazza, si è trasferita da poco più di tre anni in città, prima viveva in un paesino di campagna con gli zii.

Shizuka è spontanea, tranquilla e ha un sorriso amabile, tanto che gli viene naturale tentare di imitarlo prima di sporgersi per darle un bacio sulla guancia rosea e compiacerla con mille premure e attenzioni.

Impossibile, si ripete di nuovo, alzandosi dalla panchina per buttare il bicchierino ormai vuoto, dove sono rimaste alcune macchiette del liquido scuro.

Non gli è ancora possibile stabilire chi stia mentendo e chi no, oppure se si tratta semplicemente di un fraintendimento di Asami, spera tanto sia così, poiché Sora è troppo buono per pensare di voltare le spalle all’una o all’altra senza un vero motivo.

Ritiene giusto, almeno per il momento, aspettare una svolta qualunque, una scossa significativa, un segnale importante.

Poi, sicuramente, lui prenderà la sua decisione definitiva.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Iniziativa: Questa storia partecipa al contest “Caffè o Tè?” a cura di Fanwriter.it! 

Numero parole: 697

Prompt/Traccia: Estate 2: anche con quaranta gradi all’ombra, A e B bevono i rispettivi tè e caffè.

 

Sembra che questo contest mi abbia addirittura ispirata su un sequel del sequel di "Un'intera biblioteca da scoprire", un momento che è ambientato ancora più in là, dato che qui i protagonisti hanno diciasette anni xD

Manca solo che mi decida a realizzare la luuunga parte mancante e sarà tutto più chiaro, lol. Comunque, spero di avervi incuriosito ^^ ah, un'altra cosa: il nome Shizuka è provvisorio e non ho ancora ben chiaro in mente il ruolo della fidanzata di Sora, in futuro potrei anche cambiare la parte finale, ma per adesso prendetela così com'è, avvolta dal suo mistero xD

 

Rina

 

 

 

Ecco a voi i due volti, più o meno, che io immagino per Asami e Sora:

 

 

 

  
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