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Autore: Juls18    11/06/2009    4 recensioni
certe storie sono fatte per essere tramandate, altre per essere mitizzate, altre per servire da insegnamento, altre semplicemente dimenticate... altre storie invece, vengono fatte dimenticare ma non sempre è possibile cancellarle per l'eternità. basta un piccolo indizio, un filo sfuggito al buio dell'oblio per farne rivivere il ricordo e per riportarla alla luce. è questo che capita ad un gruppo di amici. attraverso sogni che non sono solo sogni, ricerche e indizi che a volte non sembrano portare a niente, questo gruppo scoprirà che certe storie ci appartengono più di altre e che a volte i sentimenti e le emozioni sono fatti per superare i secoli e per rivivere, in un ciclo continuo di amore, amicizia, rivalità, invidia e inganno. cosa sarà più forte? l'amore o l'invidia?
Nuova versione della storia. si chiama "I ricordi del tempo"
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mimi Tachikawa, Yamato Ishida/Matt
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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L’inizio di una nuova storia

L’inizio di una nuova storia

 

In una normale mattinata estiva, in un parco, due bambini, due fratelli, stavano giocando allegramente, osservati dallo sguardo amorevole della loro nonna. La giornata non poteva essere più piacevole. Uno splendido sole riscaldava piacevolmente la giornata, il cielo azzurro, terso, era solcato ogni tanto da alcune nuvole bianche, candide. Il parco era animato da molti bambini che si divertivano giocando e godendo appieno di ogni singolo istante di quella giornata. La atmosfera che regnava in quella mattinata era così piacevole, che sembrava che niente potesse interrompere quel momento magico di perfezione, fino a che, ad un tratto, un pianto disperato non interruppe tutto.

-Dai Keisuke, non ti sei fatto niente, non esce neanche il sangue, calmati-

il bambino, Keisuke, preoccupato e con le lacrime agli occhi, alzo lo sguardo verso la sua nonna, e vedendola sorridere si calmo un pochino e, titubante, osservo il ginocchio in cui si era fatto male. Era vero, non c era traccia di sangue, e anche se gli faceva ancora male, cominciò a calmarsi, coccolato dalla sua nonna. A fianco a lui, suo fratello, osservava tutta la scena, preoccupato per il suo fratellino.

-Dai tesoro, ora passa tutto, non ti preoccupare. Che ne dici se vieni con la nonna a sederti su quella panchina?-

I bambini annui con la testa e, tenendo la sua manina in quella della nonna, si avviarono verso una panchina posto sotto un grande tiglio che con la sua ombra ricopriva interamente la panchina e la zona circostante.

Quando si furono seduti entrambi, la nonna, tirando fuori dalla sua borsa un fazzoletto, incomincio ad asciugargli le lacrime che ancora, birichine, non la smettevano di scendere copiose dai bellissimi occhi azzurri del suo bambino.

-Insomma Kei, la vuoi finire di piagnucolare? Non ti sei fatto niente, anche la nonna te lo ha detto...Sei il solito piagnucolone-

-Taro, non essere sgarbato con tuo fratello.-

Il rimprovero della nonna a Taro era servito a fare spuntare un piccolo sorriso sul viso di Keisuke, suscitando una occhiataccia da parte di suo fratello.

-Su, smettetela di fare cosi, voi due. Kei, ora smettila di piangere, e’ tutto passato.-

-Ma a me fa male!!!-

La nonna tirò un sospiro. Era sempre cosi, ogni volta che andavano al parco. Kei finiva sempre con il farsi male e non la smetteva più di piangere, e Taro lo rimproverava sempre. Erano proprio diversi come caratteri, ma anche come aspetto. Taro, che era il fratello più grande, aveva 7 anni e aveva due occhi marroni e dei capelli castano chiari. Aveva un carattere un po’ chiuso, non si apriva mai facilmente con nessuno. Pero era un ragazzo buono, che si preoccupava sempre per il suo fratellino, ed era molto determinato. Keisuke invece, era tutto l'opposto. Aveva cinque anni e aveva due occhi azzurri e dei bellissimi capelli biondi. Aveva l'aspetto di un angioletto, ma chi lo conosceva bene sapeva che era un bambino molto energico, esuberante, sempre sorridente ma che si cacciava sempre nei guai. Infatti, ogni volta che usciva di casa, ne rientrava con un livido nuovo, perché si cacciava sempre in qualche pasticcio. Ma anche se erano cosi diversi, si volevano molto bene, e questo la nonna lo sapeva benissimo.

-Io mi annoio nonna.. non mi va di stare qui con questo piagnucolone!!!-

-Io non sono un piagnucolone.... mi fa male-

-visto, sei un piagnucolone.... PIAGNUCOLONE, PIAGNUCOLONE-

Una risata spontanea usci dalla bocca della nonna. I due fratelli si girarono di colpo, osservando la loro nonna che stava ridendo, felice, come non l'avevano mai vista. Anche le lacrime che prima uscivano copiose dagli occhi azzurri di Kei si fermarono di colpo, stupite anche loro da quella inaspettata reazione.

-Cosa c e nonna, perché ridi ora?-

Taro, come sempre, aveva subito ripreso il controllo e superato lo smarrimento iniziale, ora osservava con uno sguardo strano sua nonna. Che fosse impazzita di colpo, si chiedeva?

-Scusatemi ragazzi, non sto ridendo di voi. E che voi assomigliate cosi tanto a due persone che conoscevo che, per un attimo, mi avete fatto ricordare una cosa molto divertente che li riguardava...-

-Che cosa? Lo voglio sapere anche io nonna.....-

-Oh, e una storia molto lunga..-

-noi adoriamo le storie!!! Vero Taro???-

Il fratello si limitò ad annuire con la testa.

-visto, anche Taro la vuole sentire... su nonna, ce la racconti?-.

La nonna osservò per un attimo i suoi due nipoti, seduti vicini sulla panchina, che la osservavano, aspettando la sua risposta. Per un attimo, un altro flashback le torno in mente, proprio di due ragazzi cosi simili a loro...  

-Perchè no? Infondo, prima o poi e una storia che avreste saputo comunque. Va bene, ve la racconto, ma siete pronti ad iniziare un’avventura che sarà ricca di sorprese e di colpi di scena, d’avventure incredibili e di posti fantastici da scoprire?-.

I bambini si limitarono ad annuire, gia presi da quella storia che ormai li aveva affascinati.

Ma la nonna si era ancora zittita, come a volere aspettare ancora qualche cosa prima di iniziare il racconto.

-Uffa nonna, ti vuoi decidere a raccontare questa storia?-

Kei, come al solito, non aveva molta pazienza e gia smaniava per sapere cosa la nonna gli avrebbe raccontato. Ma la nonna non rispose, persa in chissà quali ricordi. Aveva lo sguardo assente, come a volere riordinare certe idee.

Kei e Taro si guardarono e, un po’ preoccupati dallo strano atteggiamento della loro nonna, la ripresero a chiamare.

-Nonna????Nonna Mimi, ci sei, vuoi raccontarci questa storia???-

-NONNA MIMI CI SENTI??????-

Riportata bruscamente alla realtà, Mimi osservo i suoi nipotini e con un sorriso, inizio il suo racconto.

-Allora, sappiate che questa storia e” successa davvero, quando avevo circa 15 o 16 anni. Preparatevi a sentire qualche cosa di straordinario, ma credetemi, tutto quanto è successo davvero. Allora siete pronti?-

-Si nonna, siamo pronti!!!-

-Bene, allora preparatevi perchè stiamo per fare un tuffo nel passato. Torneremo indietro di molti anni, e precisamente nel 2005, quando in una calda mattinata la mia vita e quella dei miei più cari amici fu sconvolta da un evento assolutamente incredibile, magnifico e magico....

 

 

 

 

 

 

 

**********************

 

Salve a tutti!!!!^^

Spero di avervi incuriosita almeno un pochino con questo piccolo prologo e scusate se sono stata molto noiosa in alcuni punti, ma dovevo dire tutte quelle cose!!!

Se volete lasciare un commento siete sempre liberi di farlo, anche se volete solo criticare.

Al prossimo capitolo, naturalmente chi vuole ^^

Un bacio, la vostra Juls18

  
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