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Autore: Revil96    15/06/2017    5 recensioni
Limitarsi a guardarla, fingendosi una semplice amica era un supplizio. Esserle indifferente, e non oltrepassare il limite era quasi impossibile, ma fu quando si rassegnò all'idea che lei non potesse mai essere sua che un semplice gioco rimescolò tutte le carte in tavola.
[Swanqueen]
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avvertenze

 

La linea del tempo in questa storia è distorta, e alcuni personaggi presenteranno un carattere OOC. Precisamente la storia si colloca diversi mesi dopo al ritorno di Emma ed Henry a Storybrooke, e inoltre diversamente dalla serie, tra Robin e Regina non sarà accaduto nulla tranne che il salvataggio di Roland nella Foresta Incantata.

Gli altri dettagli che differiscono dalla trama originale verranno poi spiegati con il proseguirsi della storia. 

Alla Prossima 😊👋🏻

 

 

 

           

                Bet On The Queen

 

 

Afferra la stretta di qualcuno che ti aiuterà, e poi utilizzala per aiutare qualcun altro.

(Booker T. Washington)

 

 

~ PoV Emma

 

[Drin; Drin; Drin;]

Emma fermò il suono della sveglia, e ringraziò che quella sera, Henry avesse deciso di trascorrere la serata da Regina. Quella serata trascorsa insieme a Ruby le aveva lasciato solo ricordi frammentati, e una forte emicrania. I ricordi si affollarono, e di alcuni sperava fossero solo lo scherzo creato dalla vodka. 

"Sei una sciocca se pensi che lei sarà sempre lì ad aspettarti."

Quella frase le fece ricordare del perché fosse così sconvolta.

 

~ Flashback

 

Erano passati mesi da quando le loro vite erano ritornate alla normalità. Nessuna minaccia, nessuna preoccupazione. Forse fu per quello che quella sera bevve più del solito, o forse era solo per distrarsi, dalla noia costante che la opprimeva. 

La musica, insieme alla compagnia delle amiche di Ruby, fece sì che lei si sentisse normale. Quella sera non era né la Principessa, né la Salvatrice, ma solo Emma Swan. Una ragazza apparentemente felice, che viveva in una sorta di favola moderna.

Quella sensazione svanì a fine serata, quando la sua mente seppur offuscata dall'alcool, si accorse delle strane trattative, e del passaggio di soldi avvenuto in sua assenza. La sua mente pensò ai peggiori scenari, e non potendo fare finta di nulla, avvicinandosi a Ruby, le strappò il contenuto  che stringeva tra le mani.

"Emma!"

Le sue supposizioni erano sbagliate, non c'era nessuna droga nascosta, almeno ai suoi occhi. Erano solo fogli, nei quali non c'era nulla. Lesse velocemente una frase che la fece allarmare, e contemporaneamente vide lo spavento negli occhi di Ruby.

Leggendone il contenuto, la sua rabbia aumentò. Non credeva che potessero farle una cosa del genere.

"Emma, è solo uno scherzo. Non allarmarti."

I suoi occhi si posarono su di loro, e spaventati dalla reazione che potesse avere, con una scusa si defilarono, abbandonando il tavolo.

"Scommettere sulla vita sentimentale delle persone è disgustoso, ed è illegale."

"Potremmo uscire, e parlarne con calma?"

"Non sarò calma finché non annullerai ogni scommessa, e restituirai tutte le puntate."

Ruby la trascinò nel parcheggio. L'aria fredda le colpì e furono costrette a rifugiarsi nel maggiolino di Emma.

"Non dirle nulla Emma, lei potrebbe scuoiarmi viva, e usare la mia pelliccia per arredare il suo salotto."

I tratti del suo viso le trasmisero quanto fosse spaventata all'idea che lei rivelasse la verità a Regina, e conoscendo il carattere di quest'ultima, non poté non darle ragione.

"Cosa penserebbe Henry se venisse a scoprire che sua madre è il premio di una scommessa?"

"Non lo scoprirà mai, e poi non è nulla di scandaloso, forse."

 

~ PoV Ruby

 

Ruby usò di proposito un linguaggio che non infastidisse Emma, per non rischiare che il suo piano fallisse, e che la sua amica fosse infelice, e se per riuscirci avrebbe dovuto forzare un po' il destino, non avrebbe esitato. I loro sentimenti erano visibili a chiunque le conoscesse, ma entrambe fingevano indifferenza. Al ritorno di Emma a Storybrooke, vide nei suoi occhi una profonda infelicità, che si dissipava solamente in presenza di Regina, ma nelle ultime settimane entrambe sembravano volersi ricostruire una vita diversa, da quella che sarebbe stata perfetta per loro. Se quel piano non avesse funzionato lei avrebbe rischiato molto, perché quella scommessa non era una finzione. Per far si che tutto sembrasse reale, l'aveva resa reale. A differenza degli altri però, lei aveva puntato interamente la sua fiducia su Emma Swan, con la sicurezza che non l'avrebbe delusa.

 

~PoV Emma

 

"Nessuno avrà il coraggio di avvicinarsi a lei, a causa del suo passato, e quando lo scoprirà sarà ancora più frustrante. Non otterrai nulla, se non la sua ira."

L'agitazione era palpabile. Vedeva i dubbi e la rabbia sul volto di Emma, ma non riuscì a ritornare sui suoi passi.

"Sei ingenua se credi che lei non si rifarà una vita, solo a causa di questo motivo. Non puoi saperlo perché non eri lì, ma nella Foresta Incantata il fascino della Regina non è passato inosservato."

Il viso di Emma assunse un pallore che rispecchiò perfettamente il suo stato d'animo.

"Il ladro più famoso della foresta di Sherwood, Robin Hood non è della tua stessa idea. Sembrano essere anime gemelle, quasi come se la loro storia fosse già scritta. Come il classico cliché del vissero felice e contenti."

Tutte le sue certezze crollarono. Non poteva ritenersi sorpresa se Regina volesse riprendere in mano le redini della propria vita, ma egoisticamente non avrebbe mai voluto che lei smerciasse uno dei suoi rari sorrisi, a chiunque che non fosse lei.

"Se lei è felice, non c'è molto su cui puntare, e dalla delusione che traspare dal tuo viso sembra che le sue scelte non siano state poi così prevedibili."

Sul viso di Emma si dipinse un sorriso forzato. Sperava che le sue emozioni non trasparissero, e che potesse ingannarla fingendosi felice per lei.

Sbadigliando, i suoi occhi minacciarono di chiudersi.

"Forse ma..."

 

~ PoV Ruby

 

Vedendola crollare decise, che per quella serata le sarebbero bastate le informazioni di cui già era venuta a conoscenza.

Accompagnandola nell'appartamento, nel quale Emma si era trasferita al suo ritorno a Storybrooke, ripensò all'imprevedibilità della vita, e a come le espressioni che la Salvatrice assunse nell'ascoltare le parole del licantropo non erano dissimili a quelle della stessa persona che inconsapevolmente aveva reso quella partita più interessante e imprevedibile.

 

~ Fine Flashback

 

 

 

  
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