Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: federicacassella    18/06/2017    0 recensioni
Lei vigeva come guardiano ma all'epoca era l’artefice di quei cataclismi che di naturale non avevano neanche l’ombra, il perché di tutto questo? Il dolore, dolore di una anima che era stata rifiutata poiché considerata una minaccia per l’intero pianeta, quando in realtà poteva essere la salvezza.
Genere: Erotico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L’ora era arrivata, e ben presto si sarebbero incontrati. Larissa aveva scelto un vestito giallo a fiorellini floreali, orrendo aveva pensato ma purtroppo non aveva molta scelta tra un grigio insipido e una tuta, si era ripromessa che doveva assolutamente andare a far shopping e tra l’altro nel fine settimana sarebbe arrivata Asia sua sorella maggiore, ebbene sì ella aveva una sorella ed era sua sorella fin dalle antiche scritture, Asia era la sua guardia del corpo e aveva chiesto al nostro angelo di farla rinascere per poterla proteggere anche in questa vita, dato che aveva compiuto i diciotto anni lei aveva appena riavuto tutti i suoi ricordi, insieme le due ragazze avevano dei doni inarrestabili, divise i loro doni erano dimezzati ma c’era un'altra profezia che in quell’altra esistenza si era avverata: una delle prescelte doveva trovare le ali del angelo spezzato nel luogo più remoto delle loro menti, a quel punto potevano usufruire appieno del loro potere singolarmente. La profezia citava codeste parole ‘’le ali del angelo devi trovare, se potere volere avrai, nella tua mente cercherai, luogo remoto le ali troverai, potere singolo avrai e maledizione delle sorelle spezzerai’’. Il vincolo dei poteri dimezzati singolarmente erano frutto di una maledizione lanciata dall’Artlas il giorno in cui Larise distrusse la madre di Argolas e Marine, ma ritornando al guardaroba della nostra perla, ella pensava che con l’arrivo della sua amata germana avrebbero rinnovato il guardaroba con dei vestiti almeno presentabili per delle ‘’uscite’’ così speciali come lo era quella per Larissa, era stata tutto il tempo a progettare a cosa fargli visitare e sperava che filasse tutto liscio come l’olio, con tutti questi pensieri si era già fatta l’ora dell’imminente incontro con Ermas, quindi prese tutto l’occorrente ovvero borsa, cellulare, sigarette e qualche mentina non si sa mai poteva tornare utile. Scese le scale di tutta fretta, salutò la zia al volo e uscì come un fulmine fuori di casa correndo come una pazza all’cancello davanti alla grande villa abbandonata che situava vicino alla scuola ma anche vicino al cuore di Manhattan. Qualche minuto dopo, anzi per essere precisi quindici minuti dopo arrivò al punto stabilito e lo vide in tutta la sua bellezza, emanava una quantità di testosterone che nemmeno uno dei più puri cavalli di razza potevano avere pensò Larissa. Tra un affanno al altro arrivò di fronte a lui con le mani sulle ginocchia per riprendere fiato. - Scusa sono in ritardo ma ho avuto… - - Un contrattempo, lo immaginavo. – Concluse Ermas per lei, d’altronde per anni ad ogni uscita o appuntamento che si erano dati le aveva rifilato sempre quella scusa quando invece era immersa nei suoi pensieri. - Come hai fatto? Cioè mi leggi nel pensiero? – Chiese la ragazza sorpresa, ella non poteva e non doveva ricordare il loro passato e le loro parole, ma a breve tutto ciò che non poteva rammentare le sarebbe riapparso per filo e per segno, era questione solo di giorni. Ermas scoppiò a ridere e scosse la testa in segno di diniego per poi prendere parola. - No immaginavo solamente, sai mia cugina Elisabeth quella che avevi scambiato per la mia ragazza, lo dice spesso per questo immaginavo. – Larissa sospirò e lo prese per un braccio trascinandolo verso il centro, lui non emise nessun segno di protesta anzi fu lieto di quel tocco, quanto le era mancata la sua vicinanza, in quel momento pensò chissà se in quella vita sarebbe riuscito a dichiarare i suoi sentimenti per la sua amata perla. - Andiamo Ermas, devo farti vedere tante cose, ho fatto un mini progetto, innanzitutto ti farò vedere i negozi più ambiti in dolciumi vari e poi per ultimi i musei e le sculture ma quelle magari un'altra volta. – Il ragazzo ridacchiò per la sua vitalità e la sua espressione a cuoricino quando gli disse dei dolciumi, per la sua espressione contrariata quando gli disse dei musei. Si ricordava bene che la storia non le era mai piaciuta su questo non era cambiata, le prese la mano e si lasciò condurre per poi risponderle: - Hey hey con calma abbiamo tutta la sera, e magari possiamo andare al cinema tanto hai detto che ci sarà un'altra volta no? Facciamo una cosa, quello che riusciamo a vedere oggi lo vediamo e domani vediamo l’altra parte del tuo progetto e non accetto un no come risposta. – Disse in tono serio che non ammetteva repliche, la ragazza non poteva far altro che annuire poiché era completamente immensa nelle iridi smeraldo del ragazzo. La giornata proseguì in totale armonia, e avevano scoperto molte cose in comune, anzi lei aveva scoperto poiché lui le sapeva già e cosa più strana non c’era nessuna traccia dell’Artlas e dei suoi componenti dunque la giornata era filata tutta liscia. I due ragazzi in questo momento si trovarono nell’multisala di Manhattan, avevano optato per una commedia romantica vecchio stampo e Larissa non faceva altro che insultare la protagonista per non essersi ricordata del protagonista maschile, fatto sta che quel suo commentare aveva fatto suscitare una clamorosa risata da parte di Ermas e fu così che furono cacciati dal cinema. - E tutta colpa tua Ermas, tu e la tua risata! – Esclamò la ragazza con un espressione imbronciata per poi riprendere la parola: - Mi stava anche piacendo quel film se non era per miss-nonmiricordodelmioragazzo Amber – Ermas dall’altro canto non smise di ridere, poi però si ricompose con molta fatica e parlò: - Colpa mia? Ma guarda che se tu non facevi quei commenti e te ne stavi buona buona a seguire il film forse io non mi sarei messo a ridere e non ci avrebbero cacciati dalla sala. – Ella incrociò le braccia e sfruttò una carta vincente, il suo famoso sguardo da cucciolo abbandonato in autostrada il giorno delle vacanze estive, il ragazzo si perse in quello sguardo ma in un momento di pura follia dimenticandosi di tutte le profezie, dei ricordi perduti e di tutte le altre facendo la baciò dolcemente come se avesse paura di affrettare i tempi della memoria perduta, in quello stesso istante Larissa ebbe una sorta di visione in cui vedeva la lei del passato e Ermas nella stessa identica situazione che stava vivendo, ad un certo punto ritornò nel presente e immediatamente si staccò come se avesse avuto una sorta di scosta, dall’altro canto il ragazzo sperava di non aver risvegliato nessunissima memoria di loro due precedentemente a quest’epoca. Furono un susseguirsi di sguardi Pieni di un sentimento che per ora non potevano permettersi di avere.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: federicacassella