When the days are cold
And the cards all fold 
And the saints we see 
Are all made of gold

Freddo. Era questa l'unica cosa che sentivi. Nonostante fosse una notte d'estate, nonostante la felicità che avresti dovuto provare dall'uccisione di Fraudrin avevi solo gelo dentro te. Tutto era ghiacciato, e niente era al suo posto. 

 

Ora che avevi vendicato la morte di Liz, qual era la tua ragione di continuare a vivere?
Non c'era.
Sparita, come tutto il tuo calore.
Infranta, come tutti i tuoi sogni.
Non era rimasto nulla al tuo interno. Niente che ti permettesse di andare avanti. 
"Sono un guscio vuoto" pensavi insistentemente mentre sorseggiavi un boccale di birra. Ma nemmeno l'alcool riusciva a riscaldarti. Ormai sembrava impossibile farlo.
E con lo sguardo annebbiato avevi iniziato ad osservare le stelle, cercando una bellezza che per te era troppa. Una meraviglia che non avevi il diritto di ammirare, era il firmamento. 
L'immagine di Liz era apparsa nuovamente nella tua mente, ma nemmeno il suo dolce sorriso poteva qualcosa contro quella sensazione di essere sbagliato. E quegli occhi azzurri, limpidi come il cielo estivo, erano stati sostituiti da un altro paio rossi come il sangue. Erano occhi amici, ma distanti. Occhi che ormai non riuscivi a decifrare. Ma perché? Perché non potevi farlo?

 

Lo sapevi, ma non volevi accettarlo. 
Volevi ignorarlo come si faceva con i consigli indesiderati degli altri, ma non potevi. 
Tutto quel gelo e il fatto che il tuo corpo non accettasse più il calore dei tuoi compagni o l'amore era a causa di quello. 
E mentre ti tormentavi continuavi a bere, sperando che almeno l'alcol potesse mandare via il sapore delle lacrime prossime ad arrivare. Come avresti protetto tutto quello per cui avevi lottato tanto a lungo? 
Non potevi. 
Non potevi proteggere nemmeno te stesso. 
Non c'era alcun posto dove nascondersi.

 

Eppure volevi, lo volevi disperatamente. Volevi proteggere ciò che ti era rimasto, volevi aggrapparti a quel piccolo barlume di speranza che ti teneva ancorato al mondo. La presenza di Elizabeth ti faceva ancora pensare che prima o poi, avresti trovato un futuro felice. 
E poi sei esploso in un fiume di lacrime, incapace di tenerti dentro tutto quel gelo e riversandolo fuori, come se volessi rimanere privo di qualsiasi emozione. 
Liz, Ban e tutti i tuoi vecchi compagni d'arme uniti alla paura di ritrasformarti in quell'essere spietato che eri un tempo si erano tramutati in un fiume di parole che scivolavano via insieme alle lacrime. 
E quelle erano forse l'unico segno del fatto che fossi ancora umano. 

 

E in mezzo a tutta quella disperazione senza fine avevi iniziato ad avvertire un calore. Era la sensazione della speranza, vicina ma contemporaneamente lontana. Era la consapevolezza di avere una persona al tuo fianco, destinata a cadere in un vuoto senza fine qual era la tua oscurità. Ma sapevi che quello era sbagliato.
Che cosa volevi allora, Meliodas? Non eri mai soddisfatto dallo scorrere degli eventi. Ogni volta trovavi un pretesto per non essere d’accordo con il destino. 
Volevi qualcuno che ti consolasse, ma allo stesso tempo non lo volevi.
Volevi qualcuno che cadesse con te nelle fitte tenebre, ma non volevi che quel qualcuno si sacrificasse così per la tua persona.
Volevi semplicemente piangere e svuotarti di tutte quelle emozioni, ma volevi anche tenerti tutto dentro come facevi sempre. 
Volere e non volere.
Forse era solamente colpa dell’alcol. O di quella vendetta. Di quella inutile vendetta.
O forse nessuno centrava con quello che stavi provando. Avevi semplicemente bisogno di affibbiare quelle sciagure a qualcun'altro per poterti sentire più leggero, mentre il macigno dell’essere un qualcosa di errato diventava man mano più sopportabile e venivi così trascinato a galla, sotto la luce splendente delle stelle.









N.d.A.
Buona domenica a tutti! Era da un po' di tempo che volevo pubblicare questa fanfiction, e finalmente trovo il tempo per farlo ;^;
Ho trovato questa canzone azzeccatissima per descrivere i sentimenti di Meliodas nel capitolo 196, completamente distrutto e infelice nonostante abbia ottenuto la sua agognata vendetta. Mi è dispiaciuto tantissimo quando ha pianto, è stato un pugno in faccia! 
Spero che possiate apprezzare questa song-fic, e grazie in anticipo a tutti coloro che la leggeranno!
Merty