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Autore: RagazzaPigra    19/06/2017    4 recensioni
Una maratona horror a casa di He Tian, che più di una maratona è un party... Un pigiama Party! Si insomma, serve davvero qualche altra ragione per dare una sbirciata?
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: He Tian, Jian Yi, Mo Guan Shan, Zhan Zheng Xi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NOTA INIZIALE: Sono in ritardo, lo so, terribile ritardo da fine scuola. In ogni caso, buona lettura!






La conversazione non sarebbe potuta essere più imbarazzante o forse si? In ogni caso il rombo di un tuono fin troppo vicino e la luce prodotta da un enorme fulmine riportarono il silenzio nella sala. E quella strana calma sembrava non volere cessare, i ragazzi fissavano senza emettere alcun suono quello spettacolo strabiliante e allo stesso tempo cupo e minaccioso che il cielo donava loro quella sera.
La luce traballava così come mondo la fuori, inconsciamente i quattro si avvicinarono gli uni agli altri.
“Ragazzi... forse dovremmo”
“E sta un po' zitto Jian Yi, rovini l'atmosfera” lo zittì He Tian avvicinandosi a Guanshan che, a differenza della solita prassi che gli rifilava, non lo allontanò neppure quando gli passo un braccio dietro la schiena fino a cingergli un fianco, attirandolo maggiormente a sé.
“Ma ragazzi...” provò a protestare il biondo rivolgendo lo sguardo al suo amico d'infanzia, Zhan Zheng Xi.
“Shhh, Jian Yi aspetta solo un momento”
Jian Yi si morse il labbro inferiore cercando di trattenere quello che andava detto, ma inevitabilmente si distrasse nel vedere He Tian che senza pudore alcuno, aveva simpaticamente abbassato la mano che, no, non era più sul fianco di Mo.
Il quale, troppo incantato nel guardare la tempesta piena di fulmini e saette, lo lasciava fare! Stiamo parlando di Mo Guanshan gente, mica robetta da tutti i giorni.
Jian Yi doveva ammettere che il moro sapeva prendere la palla al balzo, avrebbe potuto farlo anche lui in effetti... Ma c'era solo un piccolo cavillo che non riusciva a togliersi dalla testa.
“Non vorrei interrompervi” Dato che nessuno sembrava ascoltarlo, Jian Yi decise di dire quello che andava detto, prese fiato e...
“RAGAZZI! CI STA PIOVENDO IN TESTA, CHIUDIAMO ALMENO LE FINESTRE!”
In effetti erano zuppi di pioggia.
Guanshan fu il primo a ridestarsi e anche il primo a decidere di darsi una mossa ed inevitabilmente il primo a scivolare sull'acqua come un completo idiota.
He Tian ovviamente rise di gusto,
“Certo che sei davvero imbranato”ridacchiò non muovendo un muscolo per aiutarlo a rialzarsi, avendo notato i chicchi di grandine che erano sparsi sul pavimento intorno a loro.
“Molto utile,eh!”
“Oh, vuoi una mano piccolo Mo? Non ce la fai da solo?” lo stuzzicò He Tian sporgendosi verso di lui con fare beffardo.
“Fottiti, chi lo vuole il tuo aiuto bastardo pervertito!”
“Xixi le finestre! He Tian dove sono i bastoni per chiudere le finestre?” fece Jian Yi dirigendosi prudentemente verso lo sgabuzzino.
“Stai andando dalla parte giusta, sono dietro alla porta, quelli grigi!” lo guidò He Tian andandogli dietro attento a dove metteva i piedi, seguito a ruota da Xixi.
Guanshan ci rimase un po' male a vederli scomparire verso lo sgabuzzino, sapeva che sarebbero ritornati e che cavolo, ma qualcosa più che infastidirlo lo scosse.
Perché per quanto ci provasse, per qualche motivo ignoto non riusciva più a rialzarsi, sarà stato che la maggior parte della grandine si era depositata e continuava ad abbattersi attorno a lui. Quei maledetti pezzi di ghiaccio accidenti, ma chi glielo aveva fatto fare di togliersi le scarpe quel giorno? Tentò nuovamente di rimettersi in piedi, quasi con rabbia questa volta, ma appena riusci a raggiungere un precario equilibrio in una posizione semi eretta, bastò un solo movimento per farlo crollare nuovamente sul pavimento.
“Cazzo”
Una mano tesa verso di lui fu la cosa più strana che Mo Guashan avesse mai visto in vita sua.
“Dai forza” lo spronò il biondino dalle strane sopracciglia; non aveva ne l'espressione derisoria di He Tian, ne quella ingenua e velatamente inquietante di Jian Yi.
Sembrava così dannatamente sincero in quello che stava facendo, senza doppi fini, senza l'intenzione ultima di portarselo a letto.
Guanshan afferrò la mano tesa in suo aiuto e un po' alla volta riuscì a uscire da quel casino.
Grazie” avrebbe voluto dirgli, ma non sarebbe stato Guanshan se lo avesse fatto, senza rendersene conto, però, un sorriso genuino gli si stampò in viso e quello a Xixi sembrò bastare.
Sorriso che svanì appena Jian Yi e He Tian riemersero dallo sgabuzzino.
“Oh, ma che bravo! Tutto da solo? Allora ti darò un biscottino più tardi~”
Guanshan neanche rispose, alzò semplicemente il dito medio nella sua direzione digrignando i denti.
Chiudere le finestre, in ogni caso,non fu un'impresa facile, si trovavano piuttosto in alto, persino He Tian dovette mettersi in punta di piedi.
Il vento che sferzava loro in pieno volto non aiutava, erano fradici, faceva freddo e quelle cose erano pesanti.
He Tian e Guanshan furono i primi a riuscire nell'impresa, il secondo dovette addirittura saltare per dare una spinta sufficiente affinché la finestra si chiudesse, mentre gli altri due sfaticati li guardavano dal divano mangiando popcorn.
“Ma seriamente?! Che diavolo fate, dateci una mano almeno”
“OH, usi già il plurale rosso?” sogghignò Jian Yi
“Ma di che parli adesso? Perché non dovrei usare il dannato plurale dato che solo NOI stiamo facendo qualcosa?!” chiese confuso quasi urlando Mo
“Ha detto noi, oh mio dio!”
“Quindi stiamo insieme” constatò He Tian raggiante,
“No! Piuttosto si può sapere che cosa spari senza alcun motivo?! E dove diavolo sono le tue ferite?”
“ Quali ferite? Io sono il personaggio figo della serie, guarisco in due minuti” spiegò He Tian
“Questo non ha alcun senso!”
“Ha molto senso invece” gli fece notare il moro, venendo messo alle strette da Jian Yi che appoggiava in pieno la sua tesi-
“Cosa vuoi sapere?”
“Quindi voi due state davvero ...”
“E quando lo avrei detto? Noi non stiamo insieme” li interruppe il rosso agitando le braccia,
“Ha detto di nuovo noi!”ricominciò Jian Yi tornando poi a confabulare con He Tian
“Avete davvero fatto sesso orale?”
“certo~”
“NO, certo che no, ma figuriamoci, mai nella vita, se lo può scordare, noi non abbiamo fatto niente!”
“Lo hai detto di nuovo!”
“Sta zitto!”
“Avete fatto porcate, eh? Com'è He Tian a letto? Ci date una dimostrazione?”continuò Jian Yi imperterrito
“E chi la vuole vedere” rifiutò categoricamente Xixi.
“Oh, andiamo che c'è di male? Gli occhi sono fatti per guardare”
“Jian Yi, lo stai mettendo a disagio” gli fece notare saggiamente Zhan, il quale aveva notato lo sguardo perso di Mo.
Il moro si girò verso di lui cercando di tranquillizzarlo con, beh, il suo orribile metodo.
“Dai tranquillo, non gli ho mica detto che sei adorabile sotto le coperte, non hai alcuna esperienza, sono stato il tuo primo bacio, la tua resistenza è ridicola e poi...”
He Tian continuava a parlare e a sfotterlo, chissà cosa diavolo stava spifferando adesso, poteva già sentire le risate isteriche di Jian Yi e di quell'altro.
Ma come aveva potuto anche solo pensare di fidarsi di uno così? Uno che lo aveva bullizzato e picchiato gratuitamente per settimane, uno che gli aveva rubato il suo primo bacio solo perché gli andava quel giorno.
E si era pure fatto toccare da uno così, ma scherziamo?
Puoi fidarti”
No, non avrebbe dovuto farlo.
Mo non si degnò neanche di colpirlo, come si meritava.
Sospirò pesantemente posando lo sguardo sul pavimento bagnato, i chicchi di grandine si stavano lentamente sciogliendo, girò i tacchi si diresse verso il bagno senza ascoltare le grida degli altri che lo chiamavano per farlo tornare indietro, specialmente He Tian.
Chiuse la porta in faccia al moro e girò la chiave, potevano anche morire tutti.
Cercò di controllarsi, cercò di non piangere perché, no, He Tian non meritava le sue lacrime.
Appena si voltò verso la doccia, che era più che intenzionato a farsi, rimpianse decisamente di essere entrato lì dentro.
Una desert eagle puntata alla testa, bel modo di iniziare.
Sollevò lo sguardo fino ad incontrare un paio di occhi freddi che lo fissavano. Davanti a lui c'era un uomo alto e muscoloso che Guanshan era sicuro di aver già visto da qualche parte.
“Ragazzo, dimmi un solo motivo per cui non dovrei ficcarti una pallottola in fronte ”
“E tu chi diavolo sei?” riuscì a sussurrare il rosso in preda al panico.
“Puoi chiamarmi He Cheng... e questa è casa mia”
“B-buon a sapersi”
Il maggiore degli He abbassò l'arma, intimandogli di chiudere la bocca borbottando qualcosa sul fatto di odiare gli adolescenti e Guanshan scivolò lungo la porta fino a sedersi a terra.
“P-posso andare?” riuscì a chiedere con il cuore in gola
“No, chi mi dice che non farai la spia sul mio conto?” chiese abbassandosi al suo livello senza mai distogliere gli occhi dai suoi, intimidendolo ulteriormente.
“S-se questa è davvero casa tua, cosa te ne frega?” disse il rosso a voce bassa.
He Cheng sorrise davanti a quel marmocchio fradicio e balbettante che , nonostante tutto, stava dimostrando molto coraggio.
“Saranno affari miei, non credi?”
Mo annuii e distolse lo sguardo non riuscendo più a sostenerlo.
“Conosci il mio fratellino?” riattaccò bottone il più vecchio,
“A-a malapena” mentì Guanshan,
“Beh dubito tu possa capire, nonostante le apparenze è terribilmente appiccicoso, non voglio che mi veda fino alla cerimonia dei diplomi”
“Don't close mountain~ dai aprimi cucciolo, sei arrabbiato?”
“Posso capire” assentì Mo
“E così lo conosci a malapena” costatò con sarcasmo il maggiore,
“Va bene lo ammetto...” sospirò Guanshan
“State assieme?”
“No, mi molesta da mesi”
He Cheng ridacchiò con aria piuttosto afflitta, mantenendo comunque uno sguardo minaccioso, mentre con la mano giocherellava con l'elsa della pistola.
“Ah, non è cambiato dalle elementari!”
“Le elementari?”
“Non lo sai? E' stato bocciato in prima perché baciava tutti i bambini maschi”
“Oddio, tutti così in famiglia, eh?” gli scappò dalle labbra,mentre tra sé e sè pensava solo:
"Lo sapevo che non poteva avere 14 anni, lo sapevo!"
He Cheng lo fulminò con lo sguardo che questa volta Guanshan riuscì a sostenere, anche se con una certa difficoltà.
“Io non sono gay, ragazzino” fece presente l'adulto.
“Allora perché hai un'erezione?”
“Me lo sto chiedendo anche io”




Nota finale: Lo so, i miei capitoli diventano sempre più strani, non ci posso fare niente ;) He Cheng mi incuriosisce troppo e quindi ho voluto scriverci qualcosa... Ma in fondo perché mi sto giustificando? 

 
   
 
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