Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: Kenjumma    20/06/2017    1 recensioni
Kim Taehyung è il solito adolescente ribelle che ama fare scherzi. Non ha amici e spesso si ritrova a girovagare da solo nella notte. Probabilmente nessuno riesce a capire le sue azioni, o semplicemente non ci provano nemmeno. Odia restare nella sua cosidetta "casa", ma ci ritorna per sua madre, l'unica che non la giudica e che gli vuole bene sinceramente.
Durante il compimento di uno degli suoi soliti scherzi incontra Byun Yoora, una ragazzina che stava cercando di fare il suo stesso scherzo. Così decisero di cooperare. Da lì cominciarono infastidire la gente insieme.
Ma c'è qualcosa di nascosto che nessuno dei due sa dell'altro.
(Oooook. spero che la trama non risulti banale, perchè non sono proprio brava a sintetizzare. comunque sia, è praticamente la storia sviluppata del short film di V (STIGMA) in Wings. Ma ovviamente è tutto frutto della mia malvagia immaginazione.
Spero che davvero che vi possa piacere, e siate clementi che è la prima volta che pubblico una storia T-T.)
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kim Taehyung/ V, Nuovo personaggio
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1.

Era la solita notte chiassosa del ‘Lo Story’, il night più in vista della zona, tra la gente che ballava e che si ubriacava, alcuni di davano alla pazza gioia drogandosi o limonandosi dietro qualche bancone.
La musica era di volume insopportabilmente alto, ma a nessuno fregava, perché non si sarebbero mai detti qualcosa di serio in un locale del genere.
Forse perché non gli interessava, o forse perché era ormai abituato, un ragazzo se ne stava in disparte dal resto dei festaioli.
Seduto da solo su uno dei tanti divani sporchi di vomito fissava quasi divertito la gente che davano di tutti i colori.
Ragazzo:” Cazzo, penso che me ne tornerò a casa… che noia…”
X:” mi fai pena” si avvicinò un ragazzo giovane, probabilmente delle sua età, porgendogli un drink.
Ragazzo:” e con questo..?” disse quasi ironico, prendendo la bevanda.
X:” amico, il tuo bel faccino è davvero sprecato. Ma sai quante ragazze potresti farti in un posto del genere?!” sembrava quasi arrabbiato.
Ragazzo:” come se con questa scarsa illuminazione qualcuno potesse notare il mio ‘bel faccino’” si alzò “e poi sai che a me non interessano queste cose. Sei tu quello interessato alla figa” mostrò una faccia disgustata dopo aver bevuto il drink “Hey ma non è analcolico...!”
X:” mi stai dicendo che… sei gay…?”
Ragazzo:” cerchi botte?” lo prese per il colletto.
X:” scusa, scherzavo..” “aish... è colpa tua, sei di bell’aspetto e non hai un briciolo di ragazza”
Ragazzo:” nessuna vorrebbe stare con me se sapesse del mio carattere”
X:” bhe , non hai tutti i torti” si sedette lui, guardando con disgusto una chiazza marrone ben visibile “persino io che ti conosco dalle elementari non so mai cosa ti passi per la testa..” Il ragazzo non disse niente, accennò un sorriso e continuò a guardare la gente che gli si parava davanti.
Ragazzo:” neanch’io so cosa mi passi per la testa… ma… nessuno mi starebbe vicino se sapesse delle mie vere condizioni..”
Restarono per un po’ in silenzio, osservando in giro cercando di non addormentarsi.
Ragazzo:” che palle…”
X:” ma perché sono finito anch’io qua seduto…?”

X:” hey!” lo tirò all’improvviso per la giacca.
Ragazzo:” che vuoi?”
X:” quella ragazza!” indicò una persona seduta al bar “non è niente male? daebak finalmente posso alzarmi da sto divano in decomposizione”
Ragazzo:” non è un po’ piccola rispetto alle tue solite vittime”
X:” chingu-ah (amico in coreano), l’età non conta se è carina. Tranquillo, se ti interessa te la lascio- …. Come ‘vittime’?!”
Ragazzo:” vado fuori” lo ignorò e lo salutò con il cenno della mano.
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La ragazza del bancone ordinò un Martini bianco e lo fissò ben cinque minuti prima di decidersi di berlo.
Ragazza:” Cazzo lo bevono tutti.. Anch’io …”
Bevve il tutto in un sorso facendola stare cosi male che dovette ordinare un bicchiere d’acqua.
Barista:” signorina. Lei non aveva detto di essere maggiorenne?” la scrutò bene mentre con le mani strofinava un bicchiere.
Ragazza:” un maggiorenne non può non saper bere alcool? E poi, tu mi credi?” disse sarcastica, sorridendo “ti sembro maggiorenne?... non sai quanti minorenni ci sono in sto posto che si stanno ubriacando” scese dalla sedia da bancone andando verso l’uscita “chiuderete presto”
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°°° ANGOLO AUTRICE °°°
Allooooora. Sembra ancora molto banale e prevedibile come storia ma spero che abbia catturato la vostra attenzione (per i pochi che lo avranno letto).
è la prima volta che pubblico una ff sul sito e non sono sicura della mia grammatica. Penso che ci siano giusto un paio di erori, ma sono troppo pigra per ricontrollare (evviva alla pigrizia).
Ho fatto in modo che i pensieri dei vari personaggi sia scritto in corsivo così da poter essere distinto. Allora è raccontato in terza persona e spero il mio stile narrativo sia di vostro gradimento.
Accetto ben volentieri le critiche quindi spero che commentiate ;)
   
 
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