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Autore: scaramouch_    20/06/2017    1 recensioni
Un piccolo pensiero per la mia Vampira Ciambella
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E boh, eccomi qua a scriverti due righe, che sono sicura saranno strane, anche perché sai che non sopporto la prima persona e non ci so neanche scrivere, ma ci provo perché ci tengo troppo a te e volevo fare qualcosa di speciale per dimostrartelo.
Ti chiederai perché ho scelto il giorno prima dell’inizio degli esami, mi rendo conto che non sia una cosa propriamente convenzionale, ma non amo particolarmente le ricorrenze comandate, in un certo senso mettono ansia, e poi spero che queste parole abbiano il fine di rincuorarti in qualche modo, adesso sarai immersa nell’ansia e lo capisco perfettamente, tuttavia ti chiedo di respirare e pensare che puoi farcela ad affrontarli, hai affrontato cose peggiori. Credo che gli esami segnino l’inizio di qualcosa che non puoi controllare, sono quel punto che prima o poi arriva, che ci ha sempre aspettato, e domani arriverà per te, con questo non voglio farti agitare, ma quando varcherai la soglia scolastica, sarà il primo piccolo grande passo verso la crescita, verso l’essere adulti, verso il mondo esterno, che è molto diverso da ciò che abbiamo dentro, ovviamente non arriva in un attimo, ci vuole tempo perché nasca quella consapevolezza di essere grandi, quel momento in cui pensi “cazzo, sono cresciuta sul serio”, ed è momento che può arrivare  partendo da questo inizio e la cosa bella è che nel mentre neanche te ne rendi conto e forse è anche giusto così, le cose assumono importanza dopo, certe volte. Questa è la prova che attesterà il tuo valore, quello per cui hai lottato per ben cinque anni della tua vita, ma non credo che il valore dipenda dal voto, credo dipenda da come affronti questo particolare momento, da come superi un pezzo di “vita vera”, come riesci a portare a termine le cose. So già che sarai bravissima e dimostrerai quanto hai da offrire, perché hai veramente tantissimo dentro e vorrei che tutti lo vedessero nel modo in cui l’ho fatto io perché me lo hai permesso.
Che poi questa idea mi frullava in testa da un po’, mi è venuto tutto in mente ascoltando una canzone dei Queen, “Innuendo”, mi hai detto di amarla e per inciso credo che sia la tua canzone, non so, all’inizio ci sono toni gravi, profondi, potenti, fa quasi paura, non sembra una canzone dei Queen, ma poi, piano, piano, si va ad addolcire, mano a mano che le parole scorrono, non è subito percepibile, devi sentire bene, e poi c’è quel momento in cui sembra che sia finita, che non ci sia più niente da sentire, ma poi percepisci quei suoni che sembra che si stia aprendo uno scrigno con dentro un tesoro e infatti comincia quella parte che lo è, un’esplosione, una poesia, molto diversa dall’inizio, la parte “flamenco”, come dico io per scherzare, che sicuramente è un termine sbagliatissimo, ed è meravigliosa, un tripudio di suoni armoniosi, dolci, colorati, divertenti, surreali, e vorresti che non finisse mai, ma poi piano si trasforma di nuovo nella melodia iniziale, non senza prima deliziarti di un po’ di suoni alti; bene, quel “ritorno alle origini”, ti fa ricordare che quello che appare grave, in realtà non lo è, che è solo la tua percezione perché non conoscevi tutto resto, ed è solo meravigliosamente bello, ed eri tu non averlo capito prima. Anche a me è successo, ricordo di aver snobbato questa canzone, forse anche perché non ero mai riuscita a sentirla bene fino alla fine, ma appena partiva, la toglievo subito, invece, qualche tempo fa, l’ho sentita di nuovo per caso e l’ho adorata e appunto ho pensato fosse tua, anche se quando ci siamo conosciute non ho pensato neanche un attimo di “voler saltare la canzone”, ad ogni modo ti avevo associato solo per la musica inizialmente, perché sì, sono una di quelle persone che prima si fissa con una canzone e poi si va a cercare il testo per bene, e quindi, leggendo le parole, non ho più pensato fosse tua, ma direttamente che fossi tu. In ogni frase c’è del positivo senza dimenticare il negativo e secondo me tu sei così, mi hai raccontato di quella settimana delle vacanze di Pasqua, di quando hai capito di voler cambiare, di volver mettere da parte le cose brutte che ti erano successe e andare avanti, di lasciar perdere quella parte oscura e depressa che era in te, la Sharon triste e cupa ti stava stretta e hai avuto il coraggio di cambiare te stessa, e la cosa straordinaria è che ci sei riuscita, ti ammiro tantissimo per questo, hai avuto una grande forza, non è cosa da poco, non è facili rivoluzionarsi, né farlo con tale consapevolezza e coraggio, e invece tu sei qui adesso e hai continuato a sorridere e stata libera da te stessa, proprio come diceva la canzone. Spero di aver azzeccato, non vorrei che ti ritrovassi a pensare che ho fatto una grande cagata ad abbinarti a questo brano, in caso chiedo venia, anche se venia non viene mai, e noi lo sappiamo.
Sei una persona speciale anche se certe volte, per colpa di un po’ di convenzioni sociali, lo dimentichi purtroppo. Sei la persona con cui si può sclerare per ciò che si ama, se quella con cui si può parlare di qualunque cosa, sei quella che ha idee geniali che non ti verrebbero mai in mente, sei quella che nel mezzo di un discorso se ne esce fuori con domande che non c’entrano nulla ma sempre interessanti, sei quella che scrive storie che ti fanno sentire come se fossi immerso tra le righe e tra i pensieri dei personaggi, sei quella che mette passione in ciò che fa, sei quella che non ti giudica, sei quella che se hai un’opinione diversa dalla sua non crede che tu sia idiota, sei quella che “fangirla” in modo adorabile, sei quella che crede di essere stalker, sei quella che va oltre le apparenze, sei quella che ama Stephen King e “Il Barone Rampante”, sei quella che mi riesce sempre a strappare un sorriso con roba come “i teoremi di Wonglë”, sei quella che anche se non lo da a vedere, soffre per certe cose, sei quella dolce più di quanto si immagina e più di quanto dice e sei quella che io considero un’amica vera, sincera ed importante.
Ci conosciamo da poco più di un anno, e non voglio ripercorre come sia successo, perché lo abbiamo fatto molte volte privatamente, soprattutto ringraziando efp e Frerard, ma voglio ricordare il dopo, ovvero tutte le piccole cose che mi fanno sentire fortunata ad averti conosciuto, perché non c’è bisogno che siano cose enormi, bastano solo le cose che risultano più insignificanti, come le volte che durante la giornata ti sei preoccupata perché non rispondevo da tanto, oppure a quanto aiuto mi hai dato nella stesura delle mie storie e all’autostima che mi hai trasmesso quando non ero convinta, o anche quando mi hai sostenuto nelle cose che ho dovuto fare.
E niente, finisco qui prima di commuovermi, so che è venuta una cosa molto striminzita e forse stucchevole, ma spero che ti possa aiutare, domani, quando sarai seduta davanti a quel banco, con la penna in mano, che niente è insuperabile, che per quanto le cose siano difficili, si devono affrontare restando se stessi e ricordandosi del proprio valore.
Ti voglio bene vampira. 
  
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