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Autore: DD_Diddi    22/06/2017    0 recensioni
E' il ballo della scuola, Clarissa si trova lì e sulle note della famosa canzone di Louis Armstrong vivrà un momento magico, molto adolescenziale e principesco.
Diciamo che è una storia per chi ammettendolo o no sogna in parte quell' amore da fiaba. Ma voglio ricordarvi che è la realtà, quindi dovrà per forza finire male? Ditemelo voi.
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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What A Wonderful World

 

Clarissa è seduta in un angolo della sala, sola mentre tutti gli altri ballano. Ci sono canzoni tipiche di ragazzi di quell' età, senza contenuti e fatte per ballare. In fondo è il ballo della scuola, l' ultimo anno per molti come Clarissa. Riesce a vedere come si divertono, come ridono, alcuni si baciano sotto l'occhio vigile degli insegnanti pronti a intervenire se diventano troppo "intimi". E' stupendo. Hanno affittato un locale visto che la palestra della scuola era troppo piccola per ospitarli tutti, l'hanno decorato per una serata magica. Lo è. Anche per Clarissa, che è sola a guardare gli altri in quel momento. Le sue amiche stanno ballando con i rispettivi fidanzati e riesce a sentire l'amore, la gioia di quel momento anche se non la sta vivendo. Non le importa davvero non essere in loro, anche se un po' avrebbe desiderato che il ragazzo che le piace nell' ultimo periodo l'avesse invitata. Invece lui sta passando la serata con i suoi amici, a volta balla con qualche ragazza, probabilmente amiche.
Poi il ritmo della musica rallenta, parte "What a wonderful world" di Louis Armstrong. Il tempo della canzone le ricorda un lento, un valzer anche se probabilmente non lo è. Non ne capisce molto di musica, ma come ogni ragazza capisce che se dall'altra parte della sala il ragazzo che ti interessa ti sorride e ti tende la mano puoi solo fare una cosa: ballare con lui.

 

 

I see trees of green,
red roses too.
I see them bloom,
for me and you.
And I think to myself,
what a wonderful world.

 

 

 

Gli si avvicina sorridendo, gli avvolge le braccia al collo e lui la prende per la vita. Senza toccare troppo in basso, nè troppo in alto, come per dire "mi piaci, ma è solo un ballo".

 

 

I see skies of blue,
And clouds of white.
The bright blessed day,
The dark sacred night.
And I think to myself,
What a wonderful world.

 

 

Quante volte hanno ballato per scherzo. Dal nulla e ogni genere. Hanno ballato come idioti. A volte in classe e a volte in corridoio si passavano vicini e intonando il verso di qualche canzone ballavano. A volte senza toccarsi nelle canzoni più scatenate, a volte nelle più tranquille si prendevano le mani, ma per gioco. Molte ragazze non la pensavano così come lasciavano intendere gli sguardi di invidia che Clarissa incrociava subito dopo.

 

 

The colors of the rainbow,
So pretty in the sky.
Are also on the faces,
Of people going by,
I see friends shaking hands.
Saying, "How do you do?"
They're really saying,
"I love you".

 

 

Questa volta era un vero ballo, come nei film. Sembrava che il resto degli studenti fosse lì a fissarli in silenzio, complici di quell' armonia. Avrebbe potuto controllare, ma non era il momento: era incantata dagli occhi di lui. Da come la guardava, come se fossero stati lì solo per stare insieme.

 

 

I hear babies cry,
I watch them grow,
They'll learn much more,
Than I'll ever know.
And I think to myself,
What a wonderful world.

 

 

La canzone finisce e nel film dovrebbero baciarsi. Lui dovrebbe dirle che aveva paura del suo rifiuto e per questo non l'aveva invitata. Che nel momento in cui l'ha vista quella sera non ha potuto farsela scappare. Gli altri avrebbero dovuto applaudire. Ma non succede nulla di tutto questo. Semplicemente si sorridono, lui fa un piccolo inchino con la testa e ognuno va per la sua strada.

 

 

Yes, I think to myself,
What a wonderful world.
Oh yeah.

 

 

Non si parleranno più fino al giorno degli esami e anche in quei giorni faranno finta che non sia successo nulla. Non per pentimento, ma solo perché quel momento è stato bello per quello che era: uno dei loro balli, speciale sì, ma uno di addio. Diciamo una piccola cortesia per quello che non è mai successo, perché in verità se a lui fosse piaciuta avrebbe passato la sera con lei e l'avrebbe baciata. Le ha regalato uno dei migliori ricordi della sua vita, cosa c'è di male?

  
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