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Autore: Chameleon94    22/06/2017    2 recensioni
Salve a tutti! Questa è la mia prima fan fiction su Total Drama, e la prima dopo tanto tempo. Parla di un gruppo di 14 ex concorrenti al di fuori del Reality, in vacanza in una nuova isola, Silent Island, piena di misteri da scoprire. Tra i personaggi abbiamo Duncan, Owen, Harold, Courtney, Lindsay e molti altri, inclusi i personaggi di Pahkitew. La storia è vagamente ispirata alla serie tv Dead of Summer (2016).
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Duncan/Courtney
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale
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CAPITOLO 1 – Un’accoglienza stranamente piacevole

 

Mentre lo Yacht si allontanava, e con esso tutto il suo lusso e benessere, i quattordici giovani si apprestavano a lasciare il molo per avventurarsi in questa nuova isola, chiamata Silent Island, e soprattutto, in una nuova fantastica esperienza. Si erano salutati prima di incamminarsi, non tutti si conoscevano bene quindi alcuni si presentarono tra loro, Duncan cercò di salutare Courtney o almeno di attirare la sua attenzione, ma non ci riuscì, voleva dimostrare qualcosa come al solito, quindi abbracciò Owen (che quasi lo stritolò) e si presentò ai ragazzi di Pahkitew Island.

<< Ciao, io sono… >>

<< Sappiamo chi sei Duncan, ti abbiamo visto per 4 stagioni in TV >> Asserì Scarlett con saccenza; un anno non aveva affatto cambiato la rossa psicopatica, dopo la lezione subita al Reality Show era tornata al suo solito umore, non più da maniaca, ma da intellettuale arguta.

Alcuni saluti tra coppie del passato furono molto ambigui, come quello tra Dave e Sky, che si scambiarono un mezzo sorriso e poi incrociarono altri ragazzi, mentre Owen e Izzy non persero tempo a riabbracciarsi dopo tanto tempo, con un rapporto ormai mutato, Owen senz’altro avrebbe stretto a sé tutti, anche Courtney a cui non andava molto a genio.

<< Ehi, Cynthia, come stai? >> Chiese una bionda rivolta verso Courtney;

<< *sigh* Sto bene, Lindsay, ma mi chiamo… lascia perdere, già devo sopportare la presenza di Duncan, quindi non mi dispiace rivederti, tu come stai? >> Courtney sapeva che Lindsay sbagliava i nomi di tutti, quindi non si curò della gaffe della bionda svampita, quel complimento fu il massimo della cortesia che potè esprimere, aveva poca pazienza ma, allontanata dalla competizione, era una persona diversa, non più concentrata sul vincere, bensì sul godersi la vacanza… ad ogni costo.

<< Dave! Senti, volevo parlarti un momento >> Si rivolse Sky al ragazzo poco più alto di lei.

<< Si certo, già. Non ora però, dobbiamo andare al campo estivo >> Dave non volle farsi coinvolgere in quel pasticcio sentimentale che aveva combinato l’anno prima, né volle perdonare la ragazza per averlo manipolato al fine di vincere il milione. Dave fece per andarsene e si affrettò a raggiungere la casupola che avrebbe dovuto trovarsi al centro dell’isola, almeno secondo le indicazioni.

Sugar fece la sua solita scenata da reginetta o, ancora meglio, da boss, ma nessuno dei suoi compagni originali la pensò, invece fu salutata da Cody, che era entusiasta per l’assenza di Sierra, finalmente poteva godersi una vacanza in pace senza quelle sue oppressioni.

Shawn e Jasmine erano stati gli ultimi a scendere dalla nave, si avvicinarono l’un l’altro per un tenero bacio sulle labbra, la donna gigante lo stringeva a sé, e lui fu così felice che per un attimo si dimenticò dei non-morti.

<< Finalmente la nostra prima vera vacanza insieme, è così eccitante! Speriamo che stavolta non ci sia nessuno zombie… >>

<< Shawn, ma la scorsa volta non c’erano… vabbè, hai ragione >> Acconsentì l’australiana.

 

Dopo una sola ora di cammino, raggiunsero molto facilmente il campo estivo, da lontano furono salutati da una donna bionda sulla quarantina.

<< Salve a tutti! Io sono Liz e sono l’amministratrice di questo campo, insieme organizzeremo un mucchio di splendide attività che vi divertiranno e vi terranno intrattenuti per 3 settimane! Adesso entriamo nella sala principale che ho preparato da mangiare per tutti voi! >>

<< Evvai! Da mangiare >> Esultò il semplice Owen.

Liz era una tipa a posto, così fece impressione a tutti i concorrenti, dai più gentili come Sky e persino quelli più scettici come Scarlett e Courtney, sembrava davvero molto accogliente e simpatica. Gli ex concorrenti non sprecarono tempo ed entrarono subito nella struttura in legno per sfamarsi al più presto.

Nei piatti di ognuno di loro Liz mise una specie di sboba bianca con quelli che parevano cereali, qualcosa sicuramente di nutriente ma poco gustoso. Gli sguardi dei campeggiatori erano fissi sui piatti, sbalorditi e schifati al tempo stesso.

<< Non fate complimenti, andiamo, mangiate tutto e poi ci prepariamo per stasera >> Li aizzò Liz.

<< Ma sicuri che non è la cucina di Chef? Su, tirate fuori l’omone di colore, dov’è? >> Domandò con ironia Dave.

<< Tu scherzi, mingherlino, ma Chef ci rifilava quella roba per chissà quale motivo, in realtà lui sapeva cucinare bene, preparò un bel pranzetto durante il finale di Azione a me e a Beth… sicuramente meglio dei pasti che ho provato in prigione >> Rispose Duncan.

Owen continuava ad esultare per il cibo, nonostante la sua qualità, insieme ad Izzy e a Sugar, i tre decisero di fare a gara a chi avrebbe finito prima, con il grassone che scommetteva su sé stesso. Izzy escogitò uno strano modo per far finire la sboba direttamente nel suo stomaco… attraverso… meglio non dirlo. A sorpresa di tutti finì prima Sugar.

<< Wow! Non ci credo, anche tu Sugar sei un fenomeno quando si tratta di mangiare! >> Owen fu conquistato dalla ragazza di campagna, chi amava il cibo come lui non poteva non essere sua amica.

<< Non posso mandarlo giù, non ce la faccio >> Disse Cody << se ci fosse qui Sierra, lei mangia di tutto, è una forza della natura… eh? Perché sto pensando a lei, mica mi manca? >>. Cody scostò il suo piatto, poi, per non offendere la signora dai capelli biondi decise di buttare il contenuto sotto il tavolo, dove un paio di viscide creaturine si riunirono per assaggiare la sostanza bianca, e sembrò che le piacque parecchio, poiché la finirono in pochi secondi, si può dire fossero le versioni animali di Owen, che di per sé era già metà animale, per i suoi modi, probabilmente sarebbe stato un orso.

Sky e Courtney avevano finito il pasto, Courtney si vantava di avere sempre con sé il suo stomaco di ferro, Sky emise un grosso rutto che spostò i capelli della ragazza perfettina, che cercò di non scomporsi, ma nel profondo era veramente arrabbiata nei confronti dell’atleta canadese. << Mi sa che io e te non andremo d’accordo, i tuoi modi non sono esattamente… eleganti >> Rimproverò Courtney. Sky le chiese scusa e Courtney fece vedere di accettare la sua proposta di pace.

Max contestò subito il piatto, dicendo che un genio del male come lui non avrebbe mai potuto mangiare una roba del genere, meritava di più di questo, e Scarlett gli consigliò di finirlo tutto, possibilmente, perché << Mi sa proprio che non riceverai altro cibo fino a domani, ahahahah! Perdente! >>. Max si indignò con la rossa peperina, ormai si era creato un rapporto di sfida tra i due a chi fosse il più perfido, come dicevano gli altri ragazzi, “erano praticamente una coppia sposata”, come quelle vecchie coppie consolidate ma arrugginite dagli anni, che battibeccavano e si punzecchiavano a vicenda. Eventualmente, entrambi finirono il proprio piatto.

<< Mi fa piacere che abbiate tutti finito il cibo, non sono esattamente una brava cuoca, me ne rendo conto, spero possiate perdonarmi, stasera cercheremo qualche frutto nel bosco, ci sono poche risorse qui al campo, è la prima volta che apriamo dopo tanti anni, quindi il budget è molto basso, se questa occasione avrà successo avremo più denaro per un alloggio migliore l’anno prossimo! >>  Liz sembrava entusiasta, nonostante il servizio non fosse per niente di qualità, credeva davvero nel campo di Mysterville, voleva che si evolvesse in qualcosa di meglio, e la sua unica possibilità erano questi quattordici campeggiatori.

 

 

Arrivò la sera, i ragazzi si erano riposati nelle loro tende, il sole era tramontato da un po’ e dovevano andare in giro a cercare della legna per poter creare un falò attorno al centro fuori dal campo; Liz aveva una bustina di marshmallow per fare uno spuntino, da mangiare insieme ai frutti selvaggi che avrebbero trovato insieme alla legna, sapeva che lo avrebbero apprezzato.

I maschi: Duncan, Cody, Harold, Max, Dave e Shawn andarono a tagliare la legna dagli alberi mentre le ragazze raccoglievano i frutti dai tronchi. Owen e Izzy aiutarono Liz con alcune faccende all’interno della casupola.

La nuova missione fu un ulteriore occasione per i ragazzi di interagire fra loro e scoprire vecchie affinità o rivalità. Dave e Shawn erano stati amici sull’isola di Pahkitew, ma ora Dave era un po’ geloso del fatto che Shawn si fosse preso la ragazza mentre lui ancora non aveva fatto nulla con Sky, poi ripensò a quello che era successo con la ragazza canadese l’anno prima e si ricordò la ragione per la quale non era accaduto niente fra loro, Sky l’aveva usato per motivarlo e completare la sfida per vincere il milione, l’aveva raggirato, questo non poteva perdonarlo ancora, però sperava allo stesso tempo di potersi riavvicinare alla ragazza, sicuramente aveva sentimenti contrastanti. Il rapporto con Shawn alla fine non era cambiato molto, erano ancora in buoni rapporti, Shawn era uno dei pochi normali come lui, tralasciando la fobia/paranoia per gli zombie.

<< Allora, geniaccio, pensi di riuscire a usare quest’ascia per tagliare il legname? >> Duncan provocò Harold come al solito.

<< Duncan, hai rotto, non riesco a lavorare bene con te che mi parli di continuo >> Harold si aggiustò gli occhiali e continuò ad agitare l’arma.

<< Se non ci riesci magari dovevi andare con le ragazze, ha ha! >> Duncan non riusciva a starsi zitto, era un vero passatempo quello di prendere in giro il povero Harold, non poteva trattenersi dal farlo, anche perché voleva dimostrare sempre di essere un bad boy, non poteva più rovinare la sua reputazione come era già accaduto in passato.

<< Dai, ce la puoi fare Harold! Io credo in te! >> Incitò Cody, lui ed Harold erano amici, Harold lo aveva sostenuto quando lui arrivò alla finale a 3 insieme ad Heather e Alejandro, da lì in poi si sentirono spesso al di fuori del programma.

<< Siete entrambi patetici, parola di Duncan. State a vedere >> Duncan in poco tempo riuscì a far cadere l’albero e a tagliarlo, dividendolo in diversi pezzi più piccoli, ma la verità è che non ce l’avrebbe mai fatta senza l’aiuto degli altri ragazzi, lo riconobbe ma non volle dirlo assolutamente, doveva pur sempre mantenere… rullo di tamburi… la sua ostentata reputazione.

<< Scostatevi, lasciate fare al vero genio qui >> Max impugnò l’ascia pensando di poteri abbattere il tronco con un solo colpo, ma non riuscì neanche a colpirlo, infatti roteò su sé stesso finchè non cadde per terra. Deluso, si arrese. << Non è possibile, un essere malvagio come me non può essere sconfitto da un albero! No! >> Gridò con il braccio rivolto verso l’alto.

<< E’ davvero brutto quando una persona si fissa su qualcosa, come ad esempio di essere malvagio >> Osservò Shawn. Dave rise malamente perché era proprio il caso del ragazzo con il cappello, in quanto era ossessionato dai morti che camminavano; non capendo il motivo per cui rise Dave, rise anche Shawn e i due scambiarono un bel momento di legame, a discapito di quell’esaltato di Max.

Nel frattempo le ragazze cercavano la frutta esotica, sui rami erano attaccate delle more, e in altri c’erano prugne. Sky era molto bassa, ma ebbe l’idea di salire sopra le altre ragazze, Sugar si prestò all’azione, in realtà avrebbe voluto lanciarla verso l’albero ma si trattenne, quindi prese Sky e la fece salire sulle sue spalle, salì anche Lindsay che riuscì ad afferrare qualche piccolo frutto e metterlo nel cestino. Jasmine era davvero alta quindi riusciva a prendere la frutta senza problemi, e poteva anche facilmente arrampicarsi sugli alberi grazie alle sue doti naturali di esperta scalatrice, era addirittura abituata a dormirci, sugli alberi.

<< Quindi tu sei una atleta, è così??? Dev’essere davvero eccitante gareggiare, vorrei farlo anch’io >> Sognò Lindsay << Ma credo proprio che mi stancherei subito, e mi sporcherei i miei preziosi capelli e le mie unghie curate… no no, non voglio gareggiare >> Ritirò subito quello che aveva detto. A Sky piacque la conversazione con Lindsay, non la trovava davvero stupida come le altre ragazze.

<< Hai ragione Lindsay, probabilmente non è una cosa adatta a te, mi ricordo la prima sfida in All-Stars, dove ci facesti perdere perché non riuscivi a trasportare le persone sul passeggino >> Ricordò Courtney.

<< Eri stata tu a scegliermi per trasportarti! E comunque non voglio più parlare di quel Reality, ho chiuso con quella roba, volevo il mio intero negozio di lucidalabbra ma non ne vale la pena, non si vince mai a quel gioco >>. Lindsay era fiera della sua decisione, e Courtney era d’accordo sulla difficoltà del gioco, neanche lei aveva mai vinto, pur essendoci andata sempre vicina.

Scarlett non parlava molto con le altre donne, cercò di isolarsi, a suo parere era tutte idiote, non solo Lindsay, ma tutte al di sotto del suo quoziente intellettivo, che era davvero speciale. Alla fine solo con Max si trovava bene, il che era tutto dire.

 

Dopo qualche ora, accesero il fuoco e si riunirono tutti attorno ad esso, insieme a Liz. Duncan e Courtney erano il più lontano possibile l’uno dall’altra, Courtney si assicurò di questo, odiava il ragazzo da quando lui l’aveva tradita con la sua amica. Dave e Sky furono stranamente vicini, per il sollievo di Sky; Owen e Sugar erano ansiosi di mangiare marshmallow insieme.

<< Sembra proprio come i vecchi tempi, non è vero? C’è il falò, ci sono questi dolcetti bianchi gommosi, ci sono i ragazzi e le ragazze, c’è il vecchio Owen che mangia di tutto, non manca proprio niente! Vero? Provo nostalgia del gioco! >> Esultò Cody, voleva cercare un po’ di complicità con gli altri per l’esperienza che avevano vissuto, ma non la trovò.

<< Io no, per niente >> Disse Duncan; sorprendentemente Harold fu d’accordo con lui, anzi, tutti furono d’accordo con il teppista punk.

<< Ecco cosa manca, l’eliminazione! >> Osservò Lindsay, e subito le vennero i brividi, si ricordò dell’ultima volta quando venne scaricata da un gabinetto gigante, non voleva provarlo mai più, a tutti i costi.

<< E poi manca quel coglione di Chris… anzi, non manca a nessuno >> Scherzò Duncan.

<< A me manca tanto, vorrei tornarci nel gioco, mi mancano le sfide, l’adrenalina, e il poter fare le mie pazzie di fronte a milioni di spettatori, mostrare a tutti chi è Isabella “Izzy”! >> La ragazza dai capelli arancioni e il vestito verde non si rese conto davvero di quello che stava dicendo, che, nel frattempo, aveva ammesso di essere un po’ schizzata, “un po’ “  è essere clementi.

<< Dai, dobbiamo tornarci quando ci sarà una nuova stagione. Io ci sarò! >> Promise Owen, lui aveva già vinto ma la competizione era il suo pane, oltre al pane normale di cui si cibava in quantità esagerate.

Tutti quanti risero al commento di Owen, con un po’ di malinconia, forse.

<< Adesso vi racconto una storia… dell’orrore >> Rise Liz, poi proseguì: << Molti anni fa, quando ero ragazza, venivo in questo posto come campeggiatrice, proprio come voi, era bellissimo… >>

<< E questa sarebbe una storia dell’orrore? Mi aspetto di meglio, voglio qualcosa che faccia paura, questa mi sembra solo una porcheria sdolcinata e nostalgica! >> Si lamentò Duncan, lui era un vero esperto di storie spaventose.

<< Duncan, perché non la fai continuare invece di comportarti come tuo solito… >> Rimproverò Harold.

<< Non fa niente, tesoro. Arriverò dritta al punto: si diceva in giro che ci fossero qui nei dintorni un gruppo di uomini lupo, licantropi, forse? Noi tutti ridevamo a queste storie, però probabilmente un po’ di paura c’era dentro di noi. Le storie narravano che ogni qual volta, su quest’isola, ci fosse la mezzaluna perfetta si manifestavano strane creature metà lupo e metà uomo, tormentate come fantasmi, che cercavano, proprio a Mysterville… cercavano, qualcosa, forse sangue umano? Forse volevano mangiarci tutti? Oppure volevano qualcos’altro, non saprei dirlo, mi sembra che le storie dicessero che i ragazzi sparivano di notte, mangiati dai lupi. Qualcuno ci credeva. >>

<< Io non me la bevo, cioè…. È una storia mediocre, ma solo una storia, io sono un esperto di queste cose, non mi è piaciuta molto. E francamente dubito sia reale, anche se fossero semplici lupi, non ne ho visti qua in giro, ho visto pochi animali, forse degli scoiattoli inoffensivi, tutto qua. Volete sentire una storia davvero tremenda? >> Chiese Duncan, tutto eccitato.

<< NO. >> Lo fermò Courtney.

Owen era veramente spaventato dalla storia di Liz, Izzy ne era divertita, voleva sentirne altre di queste storie del terrore, Sugar si mise a ridere, disse che la dentiera di sua nonna faceva più paura di questa storia, Owen si mise ancora più paura dalla descrizione di Sugar.

Cody era l’unico davvero pietrificato da questa narrazione, tanto che si fece sotto dalla paura, non volle farlo vedere a nessuno, così si allontanò in silenzio, ma Liz lo notò << Tesorino, è meglio che non ti allontani di notte, è pericoloso stare da soli, e non per via delle storielle >>.

<< Già, ti mangeranno i lupi >> Disse Duncan.

 

Cody se ne andò, con il volto inorridito ma anche imbarazzato per il suo problema, cercò di allontanarsi il più possibile, non voleva in nessun modo che qualcuno lo seguisse, senza pensare a come ritrovare la strada per tornare indietro al campo, o meglio un po’ ci pensò, memorizzò gli alberi secondo la loro forma.

<< Un po’ di tranquillità, davvero mi manca, quest’isola è l’unico posto dove Sierra non può raggiungermi, sono così felice…! Posso pisciare in santa pace >> Cody si pulì con delle foglie, e finì quello che aveva iniziato durante il racconto di Liz.

Gli piaceva l’idea di avventurarsi da solo nel bosco di notte, voleva provare a tutti quanto fosse figo, ma anche a sé stesso, quell’isola era diversa da Wawanakwa, non sapeva perché ma c’era qualcosa di strano, e di sicuro non si trattava di un’isola meccanica come Pahkitew, all’apparenza sembrava ordinaria, forse c’erano davvero i lupi? O dei licantropi? Si aspettava che le storie di Liz fossero vere, temeva che lo fossero, ma al tempo stesso voleva vincere quelle paure, pensava che avrebbe attaccato i lupi, e sarebbe stato lui a sbranare loro; si mise a immaginare la scena, a imitare i lupi e il suo presunto coraggio, fece finta di mangiare quei mostri, di squarciarli con le sue unghie e poi divorarli, per poi riportare la loro testa al campo come trofeo, e provare a tutti chi era davvero, e non solo a una fanatica come Sierra.

Ma subito fu interrotto da una scia di pipistrelli che svolazzarono sopra la sua testa, e immediatamente fu preso dal panico e si aggrappò ad un albero, abbracciandolo come fosse la sua mamma.

<< Vi prego non mangiatemi, ritiro tutto ritiro tutto! >> Poi si accorse che non erano né lupi, né mostri, né vampiri, ma solo un paio di topi con le ali, e si ricompose, aggiustandosi la maglietta, e vedendo se si era di nuovo sporcato i pantaloni… purtroppo sì.

Come non detto, d’un tratto sperava ci fosse Sierra lì a prendersi cura di lui, a cacciare via quelle creature della notte, a riportarlo a casa sano e salvo. All’improvviso sentì un altro rumore…

<< Sierra? Sei tu, vero? Lo sapevo, mi hai seguito anche stavolta, dai, vieni fuori che ti perdono >> Sentiva dei bisbigli, mescolati a suoni di animali, non riusciva a capire cosa fossero. Posto che non si trattava di Sierra, pensò che fosse soltanto la sua immaginazione, ma poi vide delle strane figure.

<< Okay, mi hanno drogato, la sboba non l’ho mangiata, quindi devono essere stati i marshmallow! Chissà cosa contenevano, presto succederà la stessa cosa agli altri, ne sono sicuro >> Cody si tranquillizzò per un attimo. Poi urlò. Poi il nulla.

 

Tornando al campo, i ragazzi si erano appassionati ai racconti di Izzy, che narrava le sue vicende in cui lei era perseguitata dal governo e dall’esercito, vicende che gli ex naufraghi erano sicuri fossero vere perché avevano visto più volte i militari prelevare Izzy dal gioco.

<< Quindi potrebbero essere anche qui i militari, Isaac? >> Chiese Lindsay sbagliando il nome della ragazza.

<< Nah, questo è un nascondiglio sicuro, non troveranno neanche le armi illegali che ho portato con me >> Izzy era sicura e tranquilla.

Anche Courtney dovette ammettere che la narrazione di Izzy era avvincente, non le piaceva molto quella ragazza ma le sue storie erano “da pazzi”, letteralmente.

<< Per quanto mi riguarda, sono riusciti davvero a trovarmi e ad arrestarmi, più di una volta >> Ammise Duncan <>.

<< Magari ti ci rimandano! >> Sperava fortemente Harold, sperava che la polizia sbucasse dal nulla e lo arrestasse di nuovo, così lui avrebbe potuto ridere a crepapelle sulla sua faccia. Era un pensiero davvero malvagio da parte sua, roba che Max avrebbe invidiato.

<< Sembra davvero una vacanza normale, abbastanza tranquilla e… >> Lindsay fu interrotta.

<< Ma… Cody? Non è più tornato? >> Notò Sky, apprensiva.

<< Ho visto che si era fatto la pipì sotto, è per questo che se n’è andato! Gna ha ha >> Rideva Sugar come una maialina.

<< Davvero, perché lo dici solo ora? >> Chiese Owen, divertito.

<< Perché, non lo avevate capito? Ha ha >> Sugar continuava a sbellicarsi dalle risate.

Liz era preoccupata, tutti quanti lo notarono, di sicuro la scomparsa di un ragazzino non avrebbe aiutato la sua iniziativa. << Dobbiamo andare a cercarlo, subito! >> Disse.

Tutti si misero in movimento immediatamente, anche Duncan si diede una mossa. Si alzarono dai loro cuscinetti, il tempo del fuoco era finito, adesso una nuova avventura li attendeva. Nel cuore della notte, i tredici ragazzi gridavano il nome di Cody, sparpagliati nel bosco. Liz rimase al campo, furono tutti d’accordo su questo, non potevano permettersi di perdere anche la loro guida.

Prima di partire Liz si avvicinò a Duncan e Courtney:

<< Voi due, sembrate i più adulti e responsabili, prendete questi walkie talkie per comunicare tra di voi >>

<< Numero uno: Duncan responsabile e adulto? Mi ha tradito con la mia amica Gwen! Numero due: non parleremo MAI tra di noi >> Rispose Courtney indignata con le mani sui fianchi.

<< Se è per questo neanche io voglio parlare con Miss Perfettina >> Duncan incrociò le braccia, chiuse gli occhi e girò il capo dal lato opposto della ragazza.

<< Dovrete mettere da parte le vostre divergenze per trovare Cody, e tenervi in contatto è importante, non potete rischiare di perdervi quando è buio…. >>

I due ragazzi accettarono reclutanti l’offerta della loro guida.

Anche se non erano minimamente interessati al ragazzo dalla testa rotonda e il bel ciuffo, Scarlett e Max lo cercavano ugualmente, a modo loro, ma lo facevano. Scarlett ne approfittò per stuzzicare il ragazzo dai capelli viola.

<< Max, ci sei tu dietro tutto questo? E’ il tuo piano malvagio? Hahaha! >> Disse Scarlett ironica.

Max si arrabbiò sul serio, promise di fargliela pagare una volta fosse diventato il nuovo padrone dell’isola al posto di Liz, gli avrebbe mostrato di avere davvero imparato qualcosa durante quell’anno, dopo la vergognosa espulsione dal Reality per colpa sua.

Dave non andò a cercare Cody, rimase di nascosto al campo, erano successe troppe cose, aveva bisogno di sfogarsi con qualcuno, ma non si fidava della prima generazione dei concorrenti, decise di rinchiudersi nella cabina-bagno vicino al campo, e di far finta che quello fosse il confessionale e che fosse sparso di telecamere.

<< Allora? Ne vogliamo parlare? Stava andando tutto bene, e poi quel ragazzo scompare, che sta succedendo? Non voglio dire con questo che ho paura ma… ma… cosa succederebbe se non lo trovassimo? E cosa diavolo combinerò con Sky? Non sapevo ci fosse anche lei in vacanza, altrimenti non sarei venuto, ma da un lato sono contento che ci sia, un po’ mi è mancata, ma non la voglio perdonare così in fretta, no no, non posso, ce l’ho un po’ di orgoglio, no? Per quel che riguarda Cody, mi dispiace per lui ma io non voglio avventurarmi nel bosco, con tutti quegli animali schifosi, credo proprio che resterò qui, nel posto più sicuro di tutto Silent Island. >>

 

<< Cody! Cody! >>

I ragazzi si erano divisi in due gruppi, da un lato Duncan, Harold, Lindsay, Shawn, Jasmine e Sugar; dall’altro Courtney, Sky, Max, Scarlett, Owen e Izzy.

Il primo gruppo andò verso il sentiero di sinistra mentre il secondo si avventurò in quello di destra, forse più minaccioso dell’altro.

Duncan rubò la torcia dalla mano di Harold, rimproverandolo che non era neanche in grado di fare luce, in realtà il giovane occhialuto era molto più esperto in esplorazioni e illuminazioni, sia letteralmente che concettualmente. Lindsay non era a suo agio, sia per la sparizione di Cody, sia perché si stavano muovendo nelle tenebre.

<< Beh, per fortuna con noi ci sono due esperti in sopravvivenza! >> Esultò Lindsay.

All’improvviso si sentì un rumore misterioso.

<< Ah! Z-zombie! >> Shawn rimase immobile, congelato. Jasmine lo prese per le spalle e lo confortò, dicendogli che se avesse visto qualche zombie lei lo avrebbe protetto, e lui ne fu felice. Nel frattempo Lindsay poggiava le sue mani sugli occhi, disperata.

Duncan e Harold continuavano a litigare per il possesso della torcia, non riuscivano a mettersi d’accordo affatto.

<< Possibile che tu debba essere sempre così cocciuto, dammi la torcia! >> Implorava Harold.

<< Neanche per sogno, STRONZO >> Gli negò Duncan. Al contrario che in tv le parolacce non venivano più censurate dagli acuti “beep”.

Sugar troncò la conversazione, e anche il tira e molla dando uno spintone a Duncan e prendendo in mano la situazione. Li mi entrambi in riga, come un pastore verso il suo gregge, e lei era esperta in mettere a posto gli animali, venendo da una fattoria. Adesso Sugar aveva la torcia, ma la usava più che altro per cercare altri animaletti sugli alberi, oppure i lupi, licantropi, o qualunque cosa si nascondesse nella foresta, lei voleva scovarli e addomesticarli, forse anche mangiarli se fossero stati appetitosi. D’un tratto si ricordarono del motivo per cui erano lì: Cody, e si rimisero a gridare il suo nome.

<< Foresta maledetta, dacci un segno che ci indichi dov’è come-si-chiama… Cody! >> Urlò Sugar.

E l’isola rispose, attraverso un lampo improvviso, proprio sopra di loro. Fu molto strano perché non c’era neanche un accenno di nuvole sulle loro teste. Si fece tutto bianco. Immediatamente divenne giorno.

Tutto il gruppo era steso a terra, Duncan si rialzò per primo, domandandosi cosa fosse successo, e il perché era già diventato giorno, avevano davvero passato tutta la notte a cercare il loro compagno di sventure?

L’unica certezza del delinquente era che in quel momento soffriva di un atroce mal di testa, come se avesse sbattuto il capo, cosa molto probabile visto che si era risvegliato steso.

Si notarono delle gocce di sangue sul suolo. Tutti spaventati, si chiesero da dove provenissero.

<< Sono… sono venute dal mio naso?! >> Aveva notato Jasmine, colta da uno spavento e incredulità.

Stavolta fu Shawn a confortarla, mentre tutti gli altri non capivano più niente, erano soltanto confusi. Harold spiegò che probabilmente aveva avuto una grossa botta al naso, Duncan fu costretto a dargli ragione, ma a un certo punto una goccia di sangue cadde anche dal naso di Harold; Duncan si promise di fargliene uscire altre dallo stesso posto per aver dato una spiegazione errata. Per fortuna il mal di testa svanì presto, ma questo non spiegò molto. Cosa era gli era avvenuto?

Appena si sentì meglio Duncan riprese la ricetrasmittente, voleva accertarsi che non si fossero persi.

<< Courtney, bellezza, riesci a sentirmi? >> Domandò il ragazzo con il suo solito atteggiamento, ma allo stesso tempo un po’ turbato, sia dalla ragazza che dalla situazione in cui si trovavano.

<< Non risponde. C’è qualcosa che non va >>

<< L’unica cosa qui che non va è la tua voce! Non voglio più sentirti! >> Rispose la ragazza inferocita.

Duncan tirò un sospiro di sollievo e riprese la comunicazione.

<< Dove siete voi? Noi crediamo di aver dormito fino a che si è fatta mattina >>

<< Mattina? Mi prendi per il culo, vero? E’ ancora notte! Non è divertente, Duncan, qui ci siamo pieni di paura, per Cody e per noi stessi >>

Duncan rimase scioccato, come poteva essere ancora notte se sopra di loro c’erano raggi di sole? Lui pensò subito che si trovassero in posti diversi, non credeva che Courtney lo stesse prendendo in giro, ma se così fosse gliel’avrebbe pagata.

<< Sei tu che mi stai sfottendo, qui è giorno >>

<< Qui? Dove siete esattamente? >>

“Qui”, quella parola lo aveva particolarmente colpito, anche Courtney ormai non capiva più nulla di quella conversazione, era convinta che fosse uno scherzo.

<< Siamo sempre nel bosco, solo che è giorno >>

<< Addio >> Courtney riagganciò, non ne voleva più sapere niente di quel bel mascalzone, e non pensò veramente che era un bel ragazzo, corresse subito la sua riflessione, era un delinquente e basta.

Duncan buttò la ricetrasmittente per terra, imbufalito. Harold gli urlò in testa, era sicuro che in quel modo aveva rotto l’apparecchio, quindi lo riprese, cercò di parlare con la ragazza ispanica, ma nulla da fare, lei aveva chiuso le comunicazioni.

<< E’ tutta colpa tua! Avrei dovuto parlare io con Courtney! >> Gridò Harold.

<< Tu non la conosci affatto! >> Disse Duncan.

<< Tu invece conosci proprio tutte le parti di lei >> Duncan colse il doppio senso e saltò addosso al ragazzo con gli occhiali, i due si azzuffarono, Duncan stava avendo la meglio, con Harold steso per terra, gli aveva bloccato le braccia e gli stava per dare una testata. Ma Lindsay li interruppe, dicendo che erano immaturi e dovevano andare a cercare il loro compagno smarrito.

Shawn e Jasmine nel frattempo si erano arrampicati su di un albero, per cercare Cody ma soprattutto per vedere dove si trovavano. E tutto ciò che videro furono alberi, nient’altro. L’unica cosa che scovarono fu una zona scavata e priva di vegetazione, forse era da lì che erano venuti?

Dunque tornarono indietro, Cody non si trovava, tutto quello che potevano fare per comprendere la situazione era fare ritorno al campo di Mysterville. Camminarono, e camminarono, e camminarono ancora, finchè non raggiunsero il luogo dove si trovava il campo, solo che lì non c’era niente.

<< Qui c’è il nulla, che scherzo è questo? >> Si domandò Jasmine preoccupata.

<< Gli scherzi continuano, dov’è la casupola? >> Duncan si mise le dita sul mento ricoperto dal pizzetto per scrutare la scena.

<< Oooh, io ho capito, la hanno demolita stanotte! >> Disse Lindsay convinta di aver trovato la soluzione all’enigma.

<< Forse semplicemente ci siamo persi e non è qui che si trova l’accampamento >> Shawn questa volta fu la voce della ragione, si rifiutava di credere che, in qualche modo, gli zombie c’entrassero con la faccenda.

<< Che facciamo ora? >> Chiese Harold.

 

Duncan propose di aspettare che tornassero le comunicazioni con l’altra parte del telefono, per attendere istruzioni, magari gli altri sarebbero tornati al campo e avrebbero chiesto aiuto a Liz che dell’isola era esperta, pensò il ragazzo, tranquillizzandosi.

 

Nel frattempo il secondo gruppo continuava a cercare nel mezzo della notte, sei di loro che camminavano come sonnambuli, ormai era arrivato anche il momento di dormire, ma non potevano tornare da Liz a mani vuote, dovevano pur trovare qualche traccia che li indirizzasse verso una pista.

Convinti di andare nella direzione giusta, i campeggiatori continuavano proseguendo dritti.

<< Come mai hai staccato con il walkie talkie? >> Chiese Sky.

<< Io non ce la faccio più con quel tipo, credo che non lo capirò mai. Voi come state ragazzi? >>

<< Io ho fame. >> Come potrete immaginare fu Owen a dire questa battuta.

Izzy decise di prendere in mano la situazione, voleva trovare Cody a tutti i costi, si mise il cappello da militare e balzò sopra un albero per perlustrare la zona.

<< Caleidoscopio in azione! >> Rispose affermativamente, poi scese dall’albero e iniziò a fiutare come un segugio. Andava avanti così velocemente che gli altri la stavano perdendo di vista, poi si fermò.

I ragazzi la raggiunsero: << Venite. Izzy ha trovato qualcosa >> Disse Scarlett.

C’erano diverse tracce di sangue, stavolta non provenivano dal naso di nessuno, sull’asfalto videro una mano mozzata, di chi poteva essere?

<< Beh, io Cody non lo conosco molto bene, ma è un ragazzo di piccole dimensioni, questa è una manina, fate due più due… > Calcolò Scarlett.

<< Questo vuol dire che è stato… oh no… >> Courtney si mise le mani davanti alla bocca, inorridita.

Era proprio la mano di Cody? Cosa era successo davvero al ragazzo? Continuate a seguire il prossimo capitolo e ci sono delle possibilità che le vostre domande riceveranno risposta! O almeno qualche indizio!

 

FINE PRIMO CAPITOLO

 

 

 

 

   
 
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