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Autore: Fangirllost_infandom    24/06/2017    1 recensioni
Piccoli episodi di vita quotidiana, di una coppia tanto bizzarra quanto equilibrata. :p
P.s= fa cacà, l'ho scritta millenni orsono (??)...scrivo meglio adesso, giuro.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane, Presidente Miao
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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                         ~Someone like you:Adele~

Magnus aveva le braccia piegate dietro la testa con le mani tra i capelli, le gambe incrociate e lo sguardo fisso, sul tetto. Era disteso sul letto e pensava, lui e Alec avevano appena litigato e lo stregone riusciva a sentire i passi di Alec sulle scale, veloci e silenziosi. Lui amava Alec, più di qualsiasi altra cosa, il problema era che lo Shadowhunter voleva sapere del suo passato, si cose che Magnus non poteva raccontare, ne ad Alec ne a se stesso, non dinuovo, certe esperienze lo avevano segnato profondamente e riviverle era atroce. Era questo che non riusciva a capire Alec, Magnus non voleva avere segreti, ma certe volte negava a se stesso la capacità di rivelare la parte più profonda di se stesso alle persone che ama, per proteggere loro e se stesso; l'importante è sorridere anche se ci si sente cadere e sorridere ancora quando le cose si fanno complicate e non si atterra mai ma si continua a precipitare. Questo era il suo segreto fingere indifferenza al dolore morale, nessuno doveva vederlo soffrire, nemmeno Alec, doveva vederlo forte in ogni situazione e trovarlo come punto di riferimento e quando Alec se ne andava Magnus crollava , cadeva in un vuco nero, senza fine.
Perchè Alec non riusciva ad accontentarsi del presente? 
Scese dal letto nel quale si trovava, corse a prendere il cappotto e scese li scalini due alla volta, incurante del freddo che provava a contatto con la strada, correva, correva a piedi nudi per i marciapiedi di Brooklyn in cerca del suo Shadowhunter dagli occhi blu.

《ALEC!》Urlò disperatamente, fregandosene degli sguardi di alcuni cittadini che guardavano male un povero stregone con un cappotto argento, pantaloni leopardati, il petto e i piedi nudi che correva per le strade di Brooklyn per raggiungere il suo amato, sotto la pioggia e senza un ombrello.
《ALEXANDER!!》Appena vide un cappotto blu e una testa corvina, urlò e corse più veloce che potè, cercando disperatamente di raggiungerlo prima che prendesse la metro.
《ALEC GIDEON LIGHTWOOD VOLTATI O TI FACCIO VOLTARE IO!》Alec abbassò lo sguardo e iniziò a camminare più veloce di prima.
《Devo iniziare a fare ginnastica...》Magnus rallentò , riprese fiato e riniziò a correre. 
《ALEX...PORCA LILITH!》 Magnus affondò il piede in una pozzanghera iniziando a saltellare.
《Ormai bagnato lo sono già, chissene frega...ALEXANDER NON FARE FINTA DI NON SENTIRMI! VOLTATI IMMEDIATAMENTE! SONO STANCO DI CORRERE SOTTO LA PIOGGIA, MI PRENDERÒ L' INFLUENZA! ABBI LA DECENZA DI ASCOLTARMI ALMENO》Una volta finita la frase si bloccò sul posto coprendosi il capo con con il capotto, sperando che il buon senso di Alec si facesse vivo. Si fermò finalmente, e Magnus emise un sospiro di sollievo.

Lo Shadowhunter raggiunse lo stregone con la testa china e le mani in tasca cercando di coprirsi il più possibile dalla pioggia con la sciarpa che Magnus gli aveva regalato per Natale.
Sempre con lo sguardo basso pronunciò la seguente parola. 
《...Dimmi》
《Non scappare più da me, se abbiamo dei problemi risolviamoli subito. Non voglio vederti scappare dal mio e.. ormai anche tuo loft, la notte non dormo e non riesco a lavorare perchè penso a te e sbaglio ogni volta qualche cosa nelle pozioni. Io ti amo Alexander e so che vuoi sapere di più del mio passato e io vorrei raccontartelo ma è difficile per me aprirmi a qualcuno e raccontare cose che io vorrei dimenticare e cerco, non riuscendo spesso, di far finta che non facciano parte di me quei ricordi, ma non posso, posso provarci, ma nel mio profondo so che senza quelle dannatissime esperienze io non sarei quel che sono, ci saremmo incontrati lo stesso noi due, ne sono sicuro, due cuori lontani come i nostri avrebbero fatto di tutto per incontrarsi, in circostanze diverse magari però ci saremmo comunque innamorati, il destino non sbaglia mai...》 Magnus prese il mento di Alec e incontrò il suo sguardo, azzurro e giallo, uno spettacolo di fuochi d'artificio sia nei loro occhi che nei loro cuori.
《...io ti amo con tutto me stesso e so che un giorno il mio passato verrà fuori e ne parleremo, ma adesso non sono pronto, non sono pronto a mostrarmi in tutte le mie fragilità, viviamo il presente e pensiamo al nostro futuro, non...》
《 Come faccio a pensare al futuro? Io ho paura di pensare a tutto ciò che potrebbe accadere per esempio: se non mi amassi più? Se ti accorgessi che non vale più la pena di passare o addirittura sprecare il tuo tempo con me? E se invecchiando non sarei più lo stesso? Cosa succederà quando io sarò pieno di rughe, il bastone tra le mani, i capelli grigi e gli occhi spenti? Mi amerai ancora? Se la risposta è no, come farò a vivere senza di te? È? Ci hai mai pensato? È questo che mi spaventa, non parlo mai del futuro perchè è difficile per me pensare ad una vita senza di te. Sono uno dei tanti, mi dimenticherai e continuerai a vivere la tua vita. Per questo mi e più facile pensare al passato che al presente o al futuro. Posso sembrare egoista, ma io ti voglio tutto per me, nonostante la tua immortalità voglio che tu abbia il mio nome marchiato nel cuore, un segno indelebile nel tempo. Magnus. Io ti amo più di ogni altra cosa, ma il mio problema è che non riesco a passare momenti felici se il mio tormento è: goditeli perchè potrebbero essere gli ultimi》
Magnus rimase a bocca aperta, pensava davvero questo? Per quale motivo pensava che non lo avrebbe più amato anche nel futuro? Per qualche ruga e i capelli grigi? Sarebbe sempre stato lui, il suo Alexander, il suo Alexander Lightwood con gli occhi blu. L'amore non ha età. E Magnus glie lo avrebbe fatto capire.
《Alec》 Si avvicinò a lui e gli prese il viso tra le mani.
《Come puoi pensare questo? Io ti amo e ti amerò per sempre, e si hai già lasciato un segno indelebile nel mio cuore. Devi capire che ti amo...》disse dandogli un bacio sulla fronte.
《...ti amo》questa volta toccò al naso.
《...ti amo》poi alla guancia.
《....e beh ti amo Alexander》e infine alle labbra.

Si baciarono a lungo, incuranti della pioggia che continuava a scendere dal cielo fino alle loro pelli, che inzuppava i loro vestiti e che non poteva riempire i loro cuori perchè troppo pieni del loro amore, l'amore che ognuno provava per l'altro.


 
   
 
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