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Autore: multifandomiana    28/06/2017    0 recensioni
Ebbene si sono tornata. Il sequel di “Come tutto cambiò” è arrivato!!!!
Dove porterà questa volta il Destino i nostri due giovani fidanzati??
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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GENERAL POV camp hal-blood Erano passati due mesi, due mesi in cui lei si era abituata alla vita del campo. Aveva legato molto con tutti i ragazzi, ma soprattutto lei era definita la “preferita dei sette più Nico” e questo perché, proprio grazie a loro, era riuscita a gestire i suoi nuovi poteri e loro passavano il tempo sempre assieme. Erano una famiglia, anche se dopo le due settimane successive i Pernico sarebbero diventati una famiglia a parte. Eh si! Due settimane al Grande Giorno del Grande Matrimonio del Campo. Era stato nominato GGGMC da quasi tutti e i mezzosangue erano alle prese con i preparativi, ma non Percy e Nico, gli era stato imposto di restare separati e quindi di andare dalle loro famiglie. Percy sarebbe stato una settimana da Sally e una da Poseidone e Nico una settimana da Ade e una da Sally. La donna ormai era diventata come una seconda madre e questo faceva davvero piacere a Percy. Lo si vedeva nei suoi occhi. Almeno, lei lo vedeva. Annabeth frequentava un ragazzo, ma si vedeva che aveva uno strano luccichio negli occhi al solo nominare Reyna e questo causava in lei un moto di gelosia, si sentiva come attratta da lei e le piaceva molto, anche se la cosa era, o sembrava, reciproca lei non voleva fare del male a nessuno poiché aveva paura della leggenda della maledizione di Zeus lanciata su di lei al concepimento, non sapeva se era vera o no visto che ne Apollo ne Ade o qualsiasi altro dio aveva dato segni di vita... Comunque anche Leo l’attirava, come una calamita e quando c’erano Lui, Lei e la figlia proibita lei impazziva... perciò scappava e non era divertente visto che una volta dall’imbarazzo, non sapendo ancora controllare bene i suoi poteri, era stata risucchiata dalle ombre ed era diventata completamente invisibile. Capitava anche a Nico da quando il padre risvegliandolo gli aveva donato nuovi, nuovissimi poteri che un figlio degli Inferi poteva lontanamente sognarli. Lui diceva che era stupendo, poteva contattare Percy, Electra o altre persone telepaticamente quando voleva, era come un messaggio iride e lei aveva imparato a far apparire la sua figura davanti alle persone. Era figo. Punto. Non c’era nient’altro da dire. “Electra! Ehy ciao! Volevo chiederti se ti andava di fare un giro, tipo sulla spiaggia. So che non hai nulla da fare...” era stata Reyna a parlare ed era così bella con la maglietta viola, i lunghi, lunghissimi capelli intrecciati in una coda di lato e dei fiori dorati tra i capelli. Era stupenda. “OH. Ehm, ci..ciao! Reyna! Come stai?” chiese lei diventando rossa “Io bene, ma non tergiversare, dai ti prego vieni con me!” la praetor di Nuova Roma fece una sorta di faccia da cucciolo in stile Percy ed era troppo tenera quindi disse: “Si okay, ma non vale fare quella faccia! Anche se Perseus la fa mooolto meglio!” si girò e i suoi capelli corti, ricci e castani si mossero spinti dal vento in modo etereo. Poi scoppiò a ridere. Una risata splendida, solare, realistica, come se fosse qualcosa da tutti i giorni. “Hey Ele, sembri davvero Nico quando rimprovera Percy!” e rise anche Reyna, ma al contrario di Electra lei rise in modo più dolce e melodioso, e ciò fece pensare ad Aria che pur essendo la figlia della dea della Guerra lei avrebbe fermato qualsiasi cosa con quella risata. E cosi non resistette si avvicinò improvvisamente e le strinse la mano, lei ricambiò la stretta, in modo dolce e in quel momento, che potevano essere ore, minuti, secondi, qualsiasi cosa, Electra si sentì leggera, ma poi si ricordò di Zeus, di Afrodite e della promessa che le aveva fatto, cosi si stacco la guardo negli occhi e Reyna disse: “Sei come l’aria per me Electra Aria Greco” ma appena finita la frase Aria scappò, scappò nella penombra, dove lei amava stare. GENERAL POV pernico Percy era da Poseidone e Nico da Sally, amava il fatto che lui adorasse sua madre e la cosa fosse reciproca e amava ancora di più il pensiero che entro due settimane sarebbero stati sposati, con una bambina e mille responsabilità. Ma aspettate, non con una bambina qualunque, una dea, figlia di Nico, Percy, Era e tutti gli dei. Bianca. Lei era Bianca. Bianca Sea di Angelo. Percy avrebbe preso il nome di Nico, era meglio così, voleva essere suo e basta, sapeva che lui a Nico apparteneva, quindi andava bene ad entrambi. Era come se fossero una cosa sola, sempre, quando facevano l’amore, quando si baciavano, quando si abbracciavano, quando facevano qualsiasi cosa anche da soli si sentivano insieme. Era qualcosa che andava contro loro stessi. Avevano passato di tutto, tutto ciò che le Moire gli mettevano davanti loro lo superavano. Insieme. Poseidone entrò nella stanza e appena vide il figlio sdraiato nel letto con una faccia da ebete fu il colmo. “ Che fai con quella faccia Percy?” chiese sedendosi sul letto. “Beh, pensavo. Ci credi che diverrò padre? Tu sarai nonno! È.. è... è magnifico.” Disse il figlio del Mare e il padre rispose serio: “Lo so e sono davvero felice per te e Nico, davvero” al solo nominare Nico, Percy si perse di nuovo nei suoi pensieri e vedendolo nuovamente sorridere il padre uscì, decidendo di aspettare a dire a Percy quello che lo preoccupava di più.
   
 
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