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Autore: Pixel    28/06/2017    6 recensioni
[AUhighschool]
Breve raccolta di flash scritte per descrivere gli umori adolescenziali di due giovani Jon e Sansa.
Con "The scientist" dei Coldplay a fare da colonna sonora, due liceali fin troppo introversi ci raccontano di emozioni e sentimenti a cui nemmeno loro sanno dare un nome.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jon Snow, Sansa Stark
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Nome Forum/ Efp: Sarabi./Pixel
Tipo di storia / rating : Raccolta di flash/Verde
Fandom scelto / ship: Il trono di spade/JonXSansa
Pacchetto scelto: High school
Note: /


1. Jon


"Heads on a science apart"

La vedi in biblioteca con lo sguardo piegato sul libro di scienze. Sta li da ore, la conosci abbastanza per esserne certo. Hai visto i suoi occhi blu immersi nello studio ogni giorno da anni ormai.
E la conosci tanto da sapere che tra tutte, quella è l'unica materia capace di metterla in difficoltà.
Il suo viso è totalmente diverso quando si perde nella letteratura inglese, nelle ballate che tanto ama fin da quando era bambina. Già, la conosci abbastanza bene da sapere anche questo.
Vorresti andare lì per offrlirle il tuo aiuto, ma tu sei sempre un passo indietro a lei, anche in quello che sa fare peggio. Ogni cosa ti ricorda che non è alla tua portata.


"Ehi, Snow! Ti ho cercato ovunque..." Ygritte ti compare alle spalle con la sua solita irruenza.
"Shhh, abbassa la voce, siamo in biblioteca." Le ricordi l'evidenza.
"Appunto, cosa ci fai qui?"
"Nulla, il professor Thorne mi ha mandato a prendergli dei libri." dici mostrando i due pesanti tomi
che hai tra le mani.
Lei sbuffa. "E io che volevo saltare la prossima lezione insieme a te."
Squoti la testa "Tu vuoi sempre saltare le lezioni."
"E tu sei sempre un piscia sotto, Jon Snow."
Ridi e le dai un leggero bacio sulla guancia che lei finge di voler evitare.
Vi dirigete verso l’uscita, ma prima ti volti a dare un ultima veloce occhiata alla ragazza, sicuro di vederla ancora intenta a sfogliare il libro di scienze. Ti meravigli di trovarla a chiacchierare sotto voce insieme al ragazzo dai capelli biondi, spende per lui dei sorrisi che tu non comprendi, forse non la conosci ancora così bene.
Ygritte continua a parlarti, ma tu non le stai più prestando attenzione da un po’ di tempo.
La testa è da un’altra parte.




2. Sansa


“How know how lovely you are”

Cammini a passo svelto per i corridoi della scuola. Vuoi approfittare delle due ore buche per andare in biblioteca a studiare per il test di scienze del professor Paysel.
Arresti la tua corsa solo un attimo, quando dalla porta socchiusa della classe di storia dell’ultimo anno lo intravedi. Senza farti notare aguzzi gli occhi per osservarlo.
Ha la testa appoggiata al muro e il solito sguardo profondamente perso. Sei certa che non si accorgerebbe che lo stai guardando nemmeno se non ci fosse la porta a coprirti, hai passato così tanto tempo a studiarlo che sai riconoscere i momenti in cui si assenta dalla realtà per perdersi in un mondo che solo lui conosce, il mondo di Jon.
Nemmeno Robb è mai riuscito a comprenderlo fino in fondo nonostante il forte legame tra loro, e da quando tuo fratello è partito per l’accademia militare Jon si è chiuso ancora di più in sé stesso. Non pensavi fosse possibile.
Quali demoni ti tormentano, Jon?”
Avresti voluto chiedergli così tante volte ma non ne hai mai avuto il coraggio perché tra voi c’è una distanza che nessuno ha realmente posto ma che entrambi rispettate con timore.
Anche se ogni volta che lo guardi, con il suo fare imbronciato, le braccia conserte che usa come scudo contro il mondo, con i suoi occhi impenetrabili e severi, vorresti sussurrargli all’orecchio “Non sai quanto sei adorabile, Jon.” e scappare via.




3. Sansa


“Come up to meet you...”


Tieni tra le mani un bicchiere di plastica rosso, ogni tanto sorseggi quel liquido amarognolo che nemmeno ti piace. Non hai idea del perché continui a bere birra, così come non hai idea del perché sei andata a quella festa. Probabilmente la risposta a queste domande è la medesima, lo fai perché lo fanno tutti.
Dopotutto le feste a casa Tyrell sono una tradizione, i due fratelli sono capaci di offendersi mortalmente se qualche invitato non si presenta senza un valido motivo. Persino Jon, che è esattamente il tipo di ragazzo che non ti aspetti di vedere alle feste, non ne ha mai persa una.


“Ehi, amica!” grida in lontananza Margaery agitando l’esile braccio nel far segno di raggiungerla.
“Bellissima festa.” Dici appena ce l’hai di fronte.
“E tu come lo sai se te ne stai tutto il tempo seduta in un angolo?”
Arrossisci leggermente come una bambina appena beccata a dire una bugia.
“Su, vieni con me, stiamo iniziando a giocare...”
Decidi di non fare domande perché tanto ti sta già trascinando in un’altra stanza per fare qualcosa che tu non potrai rifiutarti di fare. Nessuno può opporsi a Margaery quando si mette in testa una cosa.


Una decina di ragazzi sono già disposti in cerchio e subito diventa tutto chiaro, pensi di scappare immediatamente, quando Loras arriva alle vostre spalle e si mette in mezzo a voi due stringendovi in una sorta di abbraccio “Adesso che ci siamo tutti possiamo iniziare.” E in un attimo ti ritrovi a far parte del cerchio.
Il primo a far girare la bottiglia che si trova nel centro è un ragazzo riccio e dalla pelle scura, non lo conosci bene perché è arrivato nel vostro liceo solo quest’anno, fa parte di un programma di scambio culturale, non ne sei sicura ma ti sembra si chiami Tristan Martell.
La bottiglia finisce il suo movimento indicando la bella e dolcissima Myrcella, che nonostante l’imbarazzo iniziale non sembra disdegnare il bacio con Tristan.
Il gioco procede sempre nello stesso modo, detesti essere finita tra quei ragazzi e ringrazi che la bottiglia ancora non ti abbia mai scelta.


“Uh, il gioco della bottiglia? Fateci spazio, giochiamo anche noi.” Senti una voce di ragazza alle tue spalle, ti sembra vagamente di conoscerla ma non ti volti per vedere a chi effettivamente appartenga.
“Non se ne parla, Ygritte.”
Ti si gela il sangue perché riconosci immediatamente il tono grave del ragazzo.
“Non essere il solito guastafeste, Jon Snow.” lo apostrofa lei seguita dagli altri ragazzi che li intimano ad unirsi a voi.
Quando vedi Jon prendere posto in quel cerchio non puoi crederci, e anche lui appare decisamente
sorpreso di trovarti lì.
Cercate di ignorarvi mentre il gioco procede, ma tu non puoi fare a meno di notare il suo sguardo contrariato mentre Ygritte scambia un bacio con Loras Tyrell.
“Togliti quell’espressione, Jon Snow. È solo un gioco.” Dice sorniona prima di passargli la bottiglia “ora tocca a te.”
Con pochissima verve la fa girare.








3.1 Sansa




“...tell you I’m sorry”



“Oh porca vacca!” L’esclamazione e la risata sguaiata di Ygritte è l’ultima cosa che riesci a distinguere bene prima dello scoppio di un generale vociare ilare e del sopraggiungere della vergogna più assoluta.


“Non posso.” senti la sua voce e non sai dove trovi il coraggio di alzare lo sguardo verso di lui.
Puoi leggere nei suoi occhi lo stesso panico che ti pervade.
“Non posso.” ripete “è praticamente mia sorella.”
“Sorellastra!1” lo corregge Renlly, prima di dargli una spinta nella tua direzione.


Lui cerca il tuo sguardo, chiedendoti con gli occhi il permesso di avvicinarsi.
Non sai in che modo, ma sei sicura di averglielo accordato.


Pensavi che la distanza tra di voi fosse insormontabile, eppure la mano che Jon ha posato sul tuo viso ci mette un secondo ad attirarti verso di lui. E quando le vostre labbra si toccano, non esiste più distanza.
Jon ti bacia delicatamente ma sempre deciso, ti sfiora e poi ti stringe. Assapora le tue labbra come tu stai facendo con le sue. Sfiori la sua guancia ruvida con il palmo, sai che tra poco finirà tutto, ma non vuoi.
Quando inizia a mancare il respiro lentamente le vostre labbra si allontanano, ma ancora si sfiorano per qualche attimo prima di staccarsi definitivamente.

 

* * *

Sei distesa sul tuo letto, guardi il soffitto da circa un’ora. È chiaro che non riuscirai a dormire.
Senti bussare alla porta “Arya non dovresti dormire?”
“Non sono Arya.” La sua voce ormai non fa altro che provocarti sussulti. “Vieni pure.”
Sai perfettamente che si tratta di lui, ma non riesci ad esserne sicura finché non lo vedi entrare in camera tua.
“Sei scappata dalla festa prima che potessi chiederti se volevi un passaggio per tornare a casa.”
“Si, mi stavo annoiando.”
“Capisco, anche io non sopporto queste genere di cose, ma se prima mi ci trasportava Robb ora lo fa Ygritte...” ti rendi conto che sentirlo parlare di lei ti infastidisce “Avevi bisogno di qualcosa, Jon?”
Non sei solo una bambina, Sansa.
“Volevo scusarmi...” dice con gli occhi bassi e la tua freddezza di poco fa ti sembra improvvisamente sciocca.
“Per...” hai quasi timore a dirlo, come se temessi di esserti immaginata tutto “quel bacio?”
“Già”
“È stato strano.” Bellissimo. È stato bellissimo.
“Strano...” e per un secondo ti sembra una domanda più che una reale affermazione “Si, strano.” conferma e il cuore ti si spezza.










4. Jon


“Nobody said it was easy,
It's such a shame for us to part…
Nobody said it was easy,
No one ever said it would be this hard”



La vedi scendere le scalinate avvolta da un meraviglioso abito blu notte, la fulva chioma le ricade come una cascata intorno al collo. É una principessa, proprio come hai sempre pensato.
“Lady Stark.” Dici prima di improvvisare un baciamano.
“Lord Snow.” Risponde lei divertita. Quando riesci a farla sorridere così pensi che forse un giorno potresti anche meritarla. Il suono del campanello ti riporta alla realtà.
La vedi correre ad aprire la porta e abbracciare il ragazzo biondo in smoking. Si scambiano un bacio veloce che per te è una tortura interminabile.
“Non fate tardi!” si raccomanda Catelyn.
“Non si preoccupi Miss Stark, con me Sansa è in buone mani.” dice l’idiota prima di portarla via.


“E tu non dovresti andare a prendere Ygritte?” domanda Catelyn.
“Ci vediamo direttamente lì, sai che non è molto il tipo che ama certe formalità.”


La serata è straziante esattamente come l’avevi preventivata. Il tanto atteso ballo di fine anno fa schifo, proprio come ogni anno. Ygritte è già ubriaca e balla in pista con chissà chi. Hai smesso di essere geloso di lei da tanto tempo ormai, è uno spirito libero e lo sarà per sempre. Per questo già sai che quando dopo il diploma partirai per l’accademia militare la vostra storia rimarrà qui, tra le mura di questo liceo.


La band inizia ad intonare le prime note di “The Scientist” dei Coldplay, finalmente qualcosa di bello, pensi.
Vedi le coppie che iniziano a stringersi, forse dovresti cercare Ygritte per ballare con lei un ultimo lento.

 
* * *

Ti dirigi verso l’inconfondibile chioma rossa che vedi tra la folla, sfiori la spalla della ragazza con una mano per farla voltare.
“Jon?”
“Che ci fai tutta sola?”
“Joffrey è sparito...”
“Ma tu adori questa canzone.”
“Già.” dice leggermente rattristata.
Tu sorridi, dicono che non lo fai spesso e la sua espressione stupita te lo conferma.
“Lady Stark...”
“Lord Snow?”
“Mi concede questo ballo?” Dovresti sentirti stupido ma il bianco del suo sorriso annulla ogni vergogna.


Le posi le mani sui fianchi, lei circonda il tuo collo con le sue braccia esili. Non eravate così vicini dal giorno della festa a casa dei Tyrell. Hai ripensato talmente tante volte a quella notte, ne hai custodito gelosamente il ricordo sicuro che un altro attimo di paradiso non ti sarebbe stato concesso, ti sbagliavi.
Lei appoggia la testa nell’incavo del tuo collo, vieni pervaso dal suo profumo fruttato e senti il bisogno di sapere se anche il suo sapore è rimasto lo stesso di quella sera. Ti mordi il labbro, sapevi non sarebbe stato facile resistere se ti fossi avvicinato troppo a lei, ma non pensavi sarebbe stato così difficile.


“Jon...”
“Si?”
“Non voglio che tu vada via di casa.”
Ti dice con tenerezza mentre si stringe di più a te. Tu l’abbracci, e per quanto difficile sia, sai che devi proteggerla, sopratutto da te.
La ami troppo per rischiare di farla soffrire.
 

"...Oh take me back to the start..."

















































 
1In questo mondo AU ho immaginato che la famiglia Stark avesse preso in affidamento Jon Snow, percui i due non sono legati da nessun tipo di parentela se non dal fatto di essere cresciuti insieme come fossero fratelli.
  
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