Questi personaggi non sono miei ma di Leiji
Matsumoto. Questa storia è stata scritta senza scopo di
lucro.
Disciolto
nell’immobilità di questa quiete….
Dovrebbe
essere notte ma nello spazio
tutto
si suppone ironicamente senza certezze…
Sei
dove il Tempo morrà.
La
frequenza della tua radio dispersa
arriva
qui nei miei timpani, nelle mie narici, nella mia
gola
di desertici silenzi.
agli
innumerevoli pianeti che , simili ad un domino perpetuo,
spingono
nell’istinto di viaggi fumosi.
Tuttavia…ancora
mi smarrisco.
In
un calice di vino. Nello scricchiolio del timone.
Nel
sordido suono di questi stivali lividi.
So
che resti , lì, dove il
Tempo morrà.
Nel
mare privo di superficie, di fondali, di orizzonti.
L’universo
è così: incontenibile, inspiegabile, divorante.
Forse
il tuo feretro si è fuso nell’assoluto.
affinché
potessi scorgerti in questa baraonda
di
corpi celesti spogli di ossigeno.
L’aurea
del tuo nome significa “ verità”.
La
verità che combatto per un pianeta che odio,
che
aiuto , fuggo e non sento i ringraziamenti di bontà.
Evadere
le leggi…e per cosa?
Non
navigo su alcuna orbita.
che
sgorga dai denti del teschio sulla bandiera nera.
Voglio
tornare a indossare la carne
dell’infaticabile
soldato terrestre.
Il
ragazzo taciturno, inquieto e terso che amava soltanto te.
per
coprirti attraverso lo spirito.
Dicesti
che adoravi me, la mia anima, il mio corpo
e
quel fuoco che riuscivi a toccare
oltre
la corazza volante del mio sguardo.
Guarda
, quanta cenere c’è sotto le fiamme.
Mi
vergogno a mostrartela indurita sul mantello
e
sulle rapide della cicatrice.
Ricordi?
Urlavi di allontanarmi perché la battaglia
esplodeva…
Io
non volevo ascoltarti .
Me
ne infischiavo del dolore
che
si frantumava in fiumi sanguinosi.
Svenni
accompagnato dalla
tua immagine esile,
piegata e
luminescente
che tendeva la mano
oltre
la ruggine di quella
ringhiera pesta.
mi
strapperei l’unico occhio superstite adesso.
Da
cieco accarezzerei il tuo viso sottile, pallido, fresco
come
l’interno di un guscio di conchiglia.
Toccherei
le tue ciglia tenere e pungenti, la tua bocca rosa
che
mi ha protetto, rimproverato , reso il disgraziato
più
ebbro del creato.
che
abbandonassimo la nostra sostanza di spettri.
Magari
mi parleresti qui, accanto…
racconteresti
qualcosa che ti è piaciuto , che ti ha turbato,
qualcosa
di grande e impossibile o di semplice e piccolo.
cantami
qualsiasi canzone.
Ninna
nanna , filastrocca di bimbi, strofe meditative o
di
passione imperitura.
Potremmo
fare quell’amore arrossato dei pomeriggi assolati e pigri,
quell’amore
notturno e irrefrenabile che purifica dalle angosce,
o
quello dell'alba soave, umido e rarefatto…
Starai
sorridendo scherzosa e triste…
Eppure
andrebbe bene solamente sentire il tuo respiro dormirmi vicino,
coi
tuoi capelli che mi toccano le labbra…
Vuoi
essere severa. Sincera. Dolorosa.
Tu
m’ami tanto , lì dove il Tempo morrà.
lunghi
capelli un po’ dorati e un po’ nebbiosi
e
occhi scuri di un blu profumato e inestinguibile.
Attenderai
nel silenzio felice in cui ogni cosa scompare.
Verrò sorridendo libero da ogni angustia di rotta e missioni.
cadrò
nel tuo universo dolcissimo,
d’implacabile
purezza.
ciao
a tutti! ^^ piacere di conoscervi! Sono nuova di questa
sezione… è il mio primo
e piccolo lavoro che posto su Capitan Harlock ( che appartiene da un
bel po’
alla mia hit parade dei miti).
Di
solito scrivo in prosa ma , di tanto in tanto, adoro scrivere le
poesie.
Diciamo che già nella prosa inserisco molti espedienti
poetici. Questa la
potete considerare una poesia – monologo.
Ho
fatto riferimento al lungometraggio “l’Arcadia
della mia giovinezza” ,
collegandomi però alla serie classica e un po’
alla disillusione di “ The
endless odyssei “ per
quanto riguarda la
caratterizzazione di Harlock. Mi auguro di non essere stata OOC
^^”…la versione
del nostro eroe è basata su un personale missing moment di
assoluta solitudine
e introiezione…volevo mostrare un capitano che fa trasparire
la sua umanità ( sogni
e desideri di ogni tipo) e frustrazione in un attimo di silenzio in cui
nessuno
può sentire. Maya è l’amore e ho
desiderato tratteggiarla in bilico tra una
figura eterea e allegorica e una figura di ragazza semplice, innamorata
e
assorta.
Il
leit motiv del “Tempo” , l’ho ripreso dal
commovente commiato di Harlock: “
ci rivedremo dove gli anelli del Tempo si
ricongiungono” …il senso è
stato leggermente modificato con un’immagine di
annichilimento e pace in cui il protagonista spera di ricongiungersi
con la
giovane.
Spero
tanto possiate apprezzare….
Grazie
e salutoni! ^^