Non aveva mai detto a nessuno di cosa provava, di quel peso che si era ostinato a trascinare da solo anche dopo che, una dopo l'altra, delle persone avevano cominciato ad entrare prepotentemente nella sua vita, almeno fino a quel giorno, quando aveva incontrato King per sbaglio mentre tornava a casa: in tutta onestà, Saitama era sempre stato convinto che, semmai avesse deciso di aprirsi con qualcuno, la prima persona a cui ne avrebbe parlato sarebbe stata probabilmente Genos, e non era proprio per una questione di amicizia o altro, semplicemente conosceva lui da più tempo rispetto agli altri, anche perché il rapporto tra i due era tanto formale da poterlo chiamare al massimo un fastidioso conoscente che era riuscito ad incastrarlo andando a vivere insieme a lui senza preavviso.

Ciò che però aveva notato, in un certo senso, era che con King era diverso: non c'erano formalità, non c'era alcun tipo di secondo fine in quest'ultimo, semplicemente si ritrovavano a giocare ai videogiochi e a parlare del più e del meno in un modo così naturale che si era ritrovato a chiedersi se quell'atmosfera così leggera, sicura e in qualche modo familiare che si era creata non lo avesse aiutato a parlare di ciò che lo turbava.

Diamine, quell'otaku lo aveva ascoltato, provando ad aiutarlo, gli aveva dato consiglio senza chiedere nulla in cambio e lo aveva invitato a giocare ad un picchiaduro per farlo sentire meglio, proprio come un amico.

Già, un amico, si ritrovó a pensare: il primo che avesse mai avuto in tutta la sua vita, che era entrato prepotentemente nella sua vita senza preavviso, senza che la sua forza lo avesse attirato o senza che lo costringesse a parlare solo di questioni serie, semplicemente aveva trovato una persona con la quale svagarsi con qualche hobby.

«Saitama,» la voce possente e forse fin troppo rilassata di King lo riportò alla realtà in un modo tanto brusco da farlo rispondere con un «hm?» poco convinto, mentre si girava verso il suo interlocutore «se vuoi, per aumentare l'handicap posso lasciarti provare a fare una combo infinita»

Quell'affermazione lo aveva infastidito quasi più di quella sull'utilizzare solo due dita per rendere la sfida più equa: lo trovava davvero così scarso?

«Io giuro che ti farò il culo con la migliore delle combo infinite, non ti darò nemmeno il tempo di respirare!»

In realtà, non aveva la più pallida idea di quello che aveva appena detto.

L'angolo dell'autrice:

Flashfic che mi vengono in mente a caso, in un momento dove, praticamente, stavo pensando a Saitama e a quante persone riuscirebbe a considerare amici tra quelle che ha conosciuto nel corso della serie; per quanto lo shippi con Genos, è evidente che il vero rapporto da best buddies lo ha solo con King, in quanto non ci sono secondi fini ed entrambi si vedono solo per svagarsi.

Poi King legge Boku no Hero Academia quindi si merita già il massimo rispetto solo per quello.

Ovviamente è spoiler dell'ultimo capitolo del manga, oltre ad avere un piccolo riferimento al webcomic che non guasta mai~

Grazie per aver letto questa cosa brutta!

Un abbraccio,

Angie96