30/06/2017
1 recensioniSi calò meglio gli occhiali sul naso e riprese ad appuntare le nozioni. La casa era silenziosa quella sera e l’unica luce accesa era quella sul suo tavolo.
“Papà?”
All’improvviso una vocina delicata richiamò la sua attenzione cogliendolo di sorpresa.
“Albafica!”
esclamò nel ritrovarselo davanti, il suo bambino aveva passi così leggeri che non lo aveva sentito arrivare.
Guardò l’orologio, era mezzanotte passata “Cosa ci fai ancora in piedi a quest’ora?”
Il bimbo lo guardò un po’ mesto “Avevo fame e non riuscivo a dormire”
Il padre allora ricordò che avesse mangiato pochissimo a cena, guardò nuovamente l’orologio e poi il tavolo, ma sì, poteva anche fare una pausa.
“Allora mettiamo su qualcosa. Ti va… una cioccolata?”
Gli occhioni del piccolo si fecero ancora più grandi e brillarono d’assenso.
Accese la luce della cucina e preparò l’occorrente. Erano solo in due quindi un pentolino anche più piccolo del solito sarebbe bastato, poi prese le bustine della cioccolata in polvere e il latte dal frigo. Albafica guardò il padre unire tutti gli ingredienti e già gli stava spuntando un sorrisone all’idea di ciò che si stava preparando.
Lugonis aggiunse il latte poco per volta, premurandosi di tenere il fuoco basso e sciogliere i grumi prima di iniziare a mescolare e quasi subito si diffuse nella stanza un profumino delizioso. Mescolò costantemente, sempre nello stesso verso, con cura e attenzione alla sostanza densa che si stava formando, poi quando tutto cominciò a bollire, spense rapidamente il fornello e versò il contenuto viscoso in due tazze.
Albafica che era rimasto per tutto il tempo sulla sedia con lo sguardo fisso sui fornelli, prese subito il pentolino e anche il cucchiaio che il padre affettuosamente gli porse affinché pulisse i rimasugli. Che buon profumo, il migliore del mondo dopo le rose del giardino. Veloce prese un biscotto dal pacco che il padre aveva portato e lo immerse nella cioccolata, la finì abbastanza rapidamente con aria assai soddisfatta e suo padre dovette trattenere più volte un riso nel guardarlo mangiare e pastrocchiarsi la bocca.
Dopo averlo ripulito e finito anche la sua, Lugonis mise tutte le tazze a mollo perché si lavassero meglio.
Lo prese poi per mano e lo accompagnò a letto, questa volta Albafica piombò nel sonno appena toccate le lenzuola e il genitore se ne andò dopo avergli dato una leggera scrollata ai capelli.
***
Albafica ricordava sempre con nostalgia quei momenti e un tenero sorriso gli sorgeva ogni volta che ci pensava, anche in quel momento.
“Che hai? Perché sogghigni da solo?” domandò Manigoldo a metà tra lo stupito e il divertito
“Niente niente…” gli rispose solo e riprese lo studio da dove lo aveva interrotto.
Però, era da parecchio che stavano entrambi sui libri quindi risollevando la testa lo guardò e gli chiese:
“Senti, ti va… una cioccolata?”
Angolo dell'autrice:
in realtà, al momento della pubblicazione è quasi l'una di notte ma volevo metterla perchè fa parte di quella serie di Fanfictions scritte tempo fa ormai che sto sistemando e pubblicando per liberare iìun po' l'archiovio del pc ^^
e niente, anche se fa un caldo boia io me la farei lo stesso una cioccolata X,D