Il Finto Soldato
A te,
perché anche se non ti ho più con me,
anche se te ne sei andato,
non riesco a dimenticare il tuo sguardo
e le tue mani
di quella sera di giugno
Il finto soldato
un giorno di giugno
scoprì d'esser uomo.
Capì sbigottito
d'aver dentro al cuore
dolcezza sopita,
bisogno d'amare.
Levò la divisa,
e caddero i muri,
sospiri d'intesa
e sguardi insicuri.
Carezze sul volto
e baci innocenti
al morbido guscio
di un' anima lesa.
Toccò con la mano
intrepida e lenta
la schiena mia tesa,
scoperta.
Ma quella sera
il finto soldato
solo dagli occhi mi amò,
solo con gli occhi scavò,
nell'animo mio
nudo e indifeso
che al suo s'accostò.