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Autore: k_Gio_    01/07/2017    4 recensioni
Verità e bugie sono alla base di tutto. Tutti camminano in sentieri semi oscuri ma qualcuno vuole far sapere la verità.
Sarà l'inizio di qualcosa di bello o l'inizio di un doloroso epilogo, starà a loro capirlo e scoprirlo.
Genere: Angst, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo


 

Era di nuovo Luglio e il caldo afoso che aveva oppresso la città in quelle settimane almeno per quel giorno aveva dato loro un po' di tregua.
Nel suo abito corto di un timido verde acqua guardava in disparte tutto quello che aveva guadagnato nrl giro di due anni. Aveva incontrato l'uomo che amava; aveva finalmente con se entrambi i suoi fugli e ora , da qualche mese, era arrivata anche la piccola di casa, che aveva rapito il cuore di tutti non appena aveva emesso il suo primo vagito. Era stato un momento davvero emozionante, Killian si era commosso e ,con sua sorpresa ,non  era nemmeno svenuto.
Guardava la sua famiglia e una sensazione di completa felicità la travolse, sopraffacendola senza che lei potesse fare alcunchè.
Si sentiva leggera come non era mai stata...complici anche i chili che aveva perso dopo aver partorito!
Decise di raggiungerli  sotto uno dei grandi gazebo bianchi che occupavano buona parte di quel grande giardino. Erano seduti al tavolo a loro assegnato e stavano cercando, invano, di far parlare la piccola.
«Dai Evelyn, dì: Pa-pà, pa-pa»
«No, no dì: Hen-ry, Hen-ry. Dai Eve lo so che ce la fai!»
«Ora dice Bae, volete vedere?! Ba-e!»
Per tutta risposta Evelyn iniziò a fare versetti strani e buffi senza alcun senso. Appena vide Emma arrivare cominciò a battere le manine contenta e a ridere con quella vocetta cristallina.
«Lasciate stara la mia piccolina, vi chiamerà quando avrà voglia di farlo. Mamma lo dici vero, tesoro?!» le chiese sorridendo mentre la prendeva in braccio e le baciava le guance paffute. Eve mostrò le gengive ridendo e battendo le mani sul volto di sua madre mentre questa le faceva facce buffe.
«E dai mamma, lo stava per dire!» disse convinto Henry mentre insieme al fratello si avvicinavano per giocherellare con la sorrellina.
«Sì, mamma, stava per parlare!» gli diede ragione Bae. Non appena Evelyn era arrivata a casa era diventata il loro giocattolino preferito, la trattavano come la cosa più delicata del mondo che avrebbe potuto rompresi con un nonnulla, ma si divertivano a farla ridere e a mostrarle i loro giochi.
«Come no, dai ragazzini andate a giocare che Grace sta arrivando» vide la bambina arrivare al loro tavolo e i suoi due figli che poi la seguivano verso l'altalena. Emma pensò che quei vestiti elaganti che gli aveva messo sarebbero tornati più sporchi che mai, almeno si sarebbero divertiti.
Killian si appoggiò completamente allo schienale della sedia vagando con lo sguardo su tutto ciò che i suoi occhi potevano osservare. Poi, come sempre,  finì nell'ammirare la ragione per la quale ogni giorno si svegliava felice e si addormentava con il sorriso. Emma, bella ogni giorno di più, dondolava  destra e a sinistra con la loro bambina mentre la guardava con occhi pieni d'amore.
Evelyn aveva preso i capelli biondi di Emma e gli occhi azzurri di Killian, sembrava un piccolo angioletto...lo era fino a quando non giungeva la notte e decideva che invece di dormire preferiva balbettare cose incomprensibili e piangere quando li vedeva che si appisolavano per cinque minuti. Ecco in quel caso perdeva tutta la sua aurea angelica.
Emma si accorse che lui le stava fissando «Cosa guardi? Vuoi tenerla tu?» gli chiese tranquilla scoprendo i denti bianchi.
Killian fece di no con la testa «No, sai farlo meglio di me...voglio godermi questo momento visto che so già che stasera non dormiremo. Voglio riposarmi» sorrise sghembo.
«Già perchè sei l'unico che non dorme, povero» lo prese in giro lei mentre lui assumeva una faccia addolorata da vittima. Gli si avvicinò sedendosi poi sulle gambe.
Eve allungò le mani verso la barba di suo padre allontanadosi repentinamente per quella sensazione di solletico per poi ritornarci sopra come se fosse un gioco. Killian invece faceva finta di mangiarle le dita ogni volta che gliele avvicinava alla bocca scaturendo in lei un moto di risa incontenibile. Emma li guardava e sorrideva, avrebbe voluto fermare la sua vita in quel momento, erano tutti così felici da far sembrare il tutto irreale. Si sporse per baciarlo e dopo che lo ebbe fatto si appoggiò alla sua spalla. Killian la strinse per i fianchi mentre continuava a fare lo scemo con Evelyn.
«Vi state divertendo?! E tu piccolina, ti stai divertendo? Ma quanto è bella?!» Mary Margaret nel suo abito bianco gli si avvicinò sedendo su una sedia accanto  e iniziando a giocherellare con la bambina che per niente intimorita la assecondava.
«Certo che ci stiamo divertendo. E voi neo sposini?» chiese Killian guardando il suo amico David con suardo divertito.
«Sì, non possiamo lamentarci, anche se salutare tutti i parenti è una cosa lunga da fare» rispose lui mentre alzava gli occhi al cielo.
Dopo che Killian le aveva chiesto di sposarla Emma aveva voluto subito dirlo alla sua famiglia, e ciò comprendeva anche Mary Margaret. Ma una volta da sole anche l'altra avev vuotato il sacco. Quella cosa che Emma aveva visto negli occhi dell'amica la sera che Henry era tornato a casa era la stessa che ora lei stava per dirle. Erano tutte e due frementi e ciascuna voleva che fosse l'altra a parlare per prima, ma non servirono parole perchè ad entrambe cadde l'occhio su l'anello dell'altra. Scoppiarono a ridere entrambe abbracciandosi e con le lacrime di gioia agli occhi. Mary Margaret le disse che David glielo aveva chiesto due settimane prima ma a causa di tutto quello che stava succedendo avevano deciso di non dire nulla. Emma si era mostrata totalemente felice per quella notizia, non poteva essere più contenta per la sua migliore amica. Mary Margaret lo era altrettanto per lei e le aveva chiesto se voleva essere una delle sue damigelle d'onore. Emma aveva accettato rivolgendole poi la stessa offerta. Si sarebbe svolto prima il matrimonio della mora e di David, Emma preferiva partorire prima e sposarsi dopo, non che lo trovasse brutto , ma con il pancione che cresceva a vista d'occhio e il peso sempre maggiore temeva che non si sarebbe goduta appieno quel giorno e soprattutto lo stress per arrivarci non le avrebbe fatto bene. A Killian stava bene, si amavano e aspettare un'altro po' non avrebbe cambiato nulla anzi, sarebbe stato ancora più bello con la loro piccolina presente a tutti gli effetti.
«A quando il vostro?» continuò David mentre si sedeva anche lui vicino ai suoi amici. Emma guardò Killian.
«Quando recupereremo un po' di sonno immagino, che dici Jones?» chiese Emma guardandolo. Killian annuì.
«Assolutamente d'accordo. Penso che non appena andranno tutti e tre al college saremo pronti» scoppiarono a ridere tutti.
Al tavolo si unirono anche Anna con Kristoff e Elsa con Jefferson. Mary Margaret e David avevano invitato anche Ingrid ma alla fine non era potuta venire. Altro invitato al matrimonio era  Graham che dopo tutta quella vicenda era diventato amico di tutta la compagnia e la sposa insieme ad Anna avevano iniziato a confabulare su un possibile coinvolgimento amoroso tra lui e Ruby, amica sia di David che di Killian e diventata di conseguenza anche lei amica di tutti...forse un po' meno di Elsa che non gli era sfuggito quello sguardo magnetico capace di far cadere ai suoi piedi ogni essere di sesso maschile. Jefferson comunque non sembrava interessato particolarmente, era bella sì, ma lui aveva scelto Elsa.
Emma mentre cercava di togliere i suoi capelli dalle mani di Eve notò la faccia pensierosa di Graham «Qualcosa non va?».
Humbert alzò le sopracciglia quasi a volersi dare forza per quello che stava per dire. Si rivolse a lei guardandola negli occhi «Ho saputo ieri che Gold è riuscito ad uscire di prigione circa un mese fa»
Tutti i presenti a quella tavola si erano improvvisamente ammutoliti, solo Evelyn continuava a fare versetti e suoni di un infante. Emma non si scompose di una virgola, fredda aspettò che lui continuasse.
«Sì, beh, non ne so ancora molto perchè la notizia non è stata divulgata ma è stato facile per lui con tutti i contatti che ha. Anzi credo che in prigione ci sia stato giusto qualche mese e non era trattato come tutti gli altri detenuti»
Evelyn alzò gli occhioni azzurri su suo padre che aveva indurito la mascella e serrato le braccia intorno a lei e ad Emma.
Nessuno sapeva cosa dire, in fin dei conti se lo erano aspettati che non sarebbe marcito in prigione ma ci avevano sperato davvero tanto. Dopo che gli agenti li ebbero lasciati finalemente in pace e tutti i documenti e le testimonianze firmate non avevano più voluto sapere nulla di quell'uomo. E di sicuro non era tra le loro priorità quando si alzavano la mattina, avevano imparato a vivere più tranquilli e senza quella sensazione oppressiva di essere seguiti o perseguitati. Ma ora sarebbe stato ancora così?
«Graham dobbiamo preoccuparci? Pensi che potrebbe tornare e crearci problemi?» chiese lei con calma apparente.
Lo vide scuotere la testa «Non credo proprio. So che è partito verso non so dove per raggiungere una delle sue filiali. Ma è tenuto d'occhio quindi se dovesse tornare qui lo sapremo e prenderemo tutte le eventuali precauzioni. Ma ripeto, non penso abbia intenzione di tornare sotto le luci della ribalta per essere di nuovo sotto assedio. Anche perchè non ne ricaverebbe nulla da voi. Potete stare tranquilli, davvero». Tirarono tutti un sospiro di sollievo. Quella notizia non avrebbe incrinato l'andamento gioioso di quella festa. Erano davvero tutti più sereni nonostante avessero appreso che fosse di nuovo libero, ma non si preoccupavano più come prima. Avrebbero continuato a vivere quella loro nuova vita senza temere più nulla.
La piccola orchestra che avevano ingaggiato per quel giorno speciale riprese a suonare e i neo sposini si alzarono per iniziare le danze invitando anche loro ad unirisi. Emma scorse Jefferson che stringeva il fianco di Elsa e le faceva segno di andare verso la pista. La bionda aveva sorriso timida, per quanto fosse sempre impeccabile nei modi, sua cugina alla fine si scioglieva come neve al sole quando qualcuno si mostrava palesemente interessato a lei e gli dimostrava amore. Quando  si erano decisi ad uscire allo scoperto nessuno era stato più felice di Ingrid . Avrebbe avuto tre generi diversi uno dall'altro ma del resto con tre figlie così non poteva aspettarsi nulla di differente.
Le danze iniziarono e dopo che gli sposi ebbero dato il via alle danze anche gli altri ospiti iniziarono a danzare. Emma cercò Henry e Bae per vedere se fossero ancora dove li aveva visti l'ultima volta. Stavano ancora giocando indisturbati, correndo e ruzzolando a intervalli ma ridendo come solo dei bambini spensierati sapevano fare.
«Posso avere l'onere di ballare con lei?!» fece galante Killian una volta che si furono entrambi alzati.
«E con Evelyn?»
«Ma io infatti lo stavo chiedendo a lei!» rise lui quando vide il sopracciglio di Emma alzarsi «Dai principessina , ho capito, il primo ballo alla tua mamma gelosa e poi sarò tutto tuo» la prese dalle braccia di Emma per poi tempestare di baci quelle guanciotte rosee, lei rideva facendo urletti divertiti. La depose tra le braccia di una sorprsa Ruby che non si era aspettata una così totale fiducia da parte di lui. In effetti aveva pensato di passarla ad Anna e Kristoff ma immaginava volessero ballare anche loro...
«E' in buone mani Emma, non ti preoccupare e poi c'è anche Humbert» disse Ruby cercando aiuto nell'uomo che le sedeva accanto. Quello notò una punta di panico in quegli occhi sapientemente truccati...non le avrebbe di certo negato il suo aiuto anche se lui di bambini non ne sapeva proprio niente..ma era solo per pochi minuti. Emma acconsentì anche se un po' titubante...non avrebbe perso  di vista neppure loro.
Killian tornò da lei, ripronendole  il suo invito a ballare e quando questa acconsentì prendendogli la mano si avviarono anche loro verso le altre coppie danzanti.
Emma sentiva le mani di Killian che la stringevano gentili mentre si muovevano, lei un po' titubante, lui sicuro nei suoi gesti. Gli si abbandonò completamente, guardandolo e portandogli le braccia intorno al collo accarenzandogli i capelli.
«Sai che sei davvero affascinante vestito così»
«E io che pensavo di esserlo sempre» sogghignò mentre non smetteva di guardarla«Tu invece sei più bella che mai Emma».
«Mi stai adulando Jones?»
«No, dico solo la verità.» e con fare dolce e travolgente al tempo stesso si unì alle labbra di lei.
Mentre lo guardava pensava che forse era tutta lì la felicità. Essere stretta dall'uomo che amava e che la contraccambiava forse anche di più. Guardare i loro due ometti di casa mentre giocavano felici e sapere che sarebbero rimasti e cresciuti sotto lo stesso  tetto.  Era sapere che da quel loro amore era nata una splendida bambina di cui erano follemente innamorati. Era vedere tutte le persone a loro care che vivevano serene. Sì, era quella la felicità. Continuarono a danzare, incuranti delle altre persone , si muovevano come se ci fossero solo loro. Completamente assorbiti l'uno dall'altra, non esisteva più niente e nessuno che potesse distrarli. Nessun brutto pensiero che potesse distrugere la vita che si erano costruiti con tanta fatica.
Un acuto che avrebbe potuto distruggere un servizio completo di bicchieri riuscì a farli uscire dalla loro bolla. Si voltarono preoccupati in direzione della piccola di casa e si riscoprirono per l'ennesima volta a sorridere come scemi. Evelyn li guardava e rideva contenta battendo le manine. Ruby e Graham avevano spalancato gli occhi sorpresi di quei suoni così assordanti che potevano generare i bambini. Killian andò  a prenderla per poi tornare dalla sua futura moglie e improvvisando un ballo a tre. Parve piacere a tutti quell'ondeggiamento. Improvisamente si sentirono  placcare alle gambe. Henry e Bae un po' sporchi di terra abbracciavano i loro genitori, ancora ansanti e sudati per il troppo giocare.
«Volete unirvi alle danze?» propose Killian guardandoli dall'alto in basso. Cominciarono a ballare in un modo un po' scemo fino a quando i piedi cominciarono a dolere per i troppi calpestamenti.
E così, in quell'intricato gioco di bugie, piano piano la verità era riuscita a farsi strada, tra ostacoli che tentavano di far gettare la spugna e giornate non sempre luminose, alla fine ce l'aveva fatta. Forse l'uomo cattivo della storia non era stato sconfitto definitivamente ma la loro battaglia l'avevano vinta. E così avrebbero fatto per quelle future. 

Fine



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Ebbene questa settimana doppia razione di capitolo :') visto che parto e che sto senza internet ho preferito fare così.
È un capitolo tranquillo a mio avviso e anche pieno di love ahahha
Sì beh all'inizio volevo far morire qualcuno ma poi mi sono detta facciamo per la prossima Lol. Per quanto riguarda Gold, io direi che ci sta, i lieto fine sono sempre un po' irreali quindi non potevo permettermi di crearne uno u.u sappiamo che non esistono, ci possiamo andare vicino, questo sì, ma non credo che ne esistano di assoluti. Tanto non torna fidatevi xD
Altra cosa a cui ho pensato solo dopo aver finito di scriverlo è stata: e  Neal?...lui non so che fine abbia fatto, magari un giorno Emma glielo dirà...o magari guarderà il telegiornale e farà due più due, non so. Però posso dirvi che probabilmente non rientrerà nella lista degli invitati del matrimonio di Emma e Killian u.u sempre se si rifarà vivo.
Altro punto è il nome della bambina. Allora, io ci ho pensato un po' perchè i nomi sono cosa importante. Non so se ci sono altre ff dove glielo hanno già affibbiato ma la mia è stata una scelta calcolata u.u detta così sembra una cosa intelligente. Praticamente, come è facile intuire alla fin fine xD, ho cercato un nome che avesse le iniziali o finali dei genitori, E(mma)velyn(Killian), si sono un genio Lol.  E poi è un nome carino no? A me non dispiace.
Per il resto penso non ci sia molto altro da dire...o almeno a me non viene da fare nessun'altra precisazione.
Passando alla parte importante di questo angolo io devo ringraziarvi tutte, a parer mio questa storia ha avuto alti e bassi, a volte mi sono persa e l'ispirazione mi ha abbandonata ma grazie davvero a voi che avete letto econ le vostre parole e presenza mi avete aiutata. Spero che la storia vi sia piaciuta, o che almeno vi abbia tenuto un po' di compagnia. Quindi vi ringrazio dalla prima all'ultima, voi che mi avete sempre recensito, voi che avete recinsito ogni tanto, voi che avete inserito la storia nelle varie categorie e a voi che avete semplicemente letto in silenzio. Un mega grazie. Siete stati tutti importanti :)
Penso che mi prenderò una pausa dalla scrittura, sicuramente mi ritroverete però nelle recensioni, quello è strasicuro u.u Posso dirvi con assoluta certezza che mi mancheranno le chiacchierate nelle recensioni e di questo vi ringrazio ulteriormente.
Bene, prima di avere una crisi di pianto isterica x'D io vi auguro buone vacanze e ci si vede in giro!
Alla prossima gente!
Gio

  
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