Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Riza28    13/06/2009    13 recensioni
Si erano incontrati per caso, un'incontro piuttosto inusuale, si erano conosciuti ed era capitato un malinteso, si amavano, si volevano bene, riusciranno a stare insieme? riusciranno a sposarsi, o il destino ha riservato per loro un'altra strada?
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Non riusciva davvero a trovare una posizione comoda, ormai era da mezzora che si era svegliata ma teneva gli occhi chiusi per cercare di riaddormentarsi; improvvisamente si era messa seduta, portandosi le mani tra i capelli e sospirando
“ che c’è? “ si era girata sorpresa di trovare il ragazzo con gli occhi aperti
“ ti ho svegliato? “ lui aveva sorriso ironico
“ nooo, è solo da un’ora che ti continui a muovere “
“ mi dispiace Inuyasha, è solo che non riesco a dormire in macchina di notte e sono scomoda “
“ Kagome non c’è nessuno, di cosa hai paura? “
“ ma lo sai che almeno la metà dei film horror comincia con una coppia di fidanzati che pomiciano in macchina?? “ gli aveva detto con la voce quasi isterica facendolo ridere
“ noi stiamo dormendo non… pomiciando “
“ non è questo il punto! Siamo in macchina, in un posto deserto e isolato e di notte! E..e… “ l’aveva abbracciata cercando di calmarla e baciandole la fronte
“ quanto sei sciocca… “ l’aveva ripresa dolcemente baciandola sulle labbra
“ nessuno ti toccherà “ “ come fai ad esserne sicuro? “
“ rimarrò sveglio a controllare, d’accordo? “ “ lo faresti davvero? “
“ sì scricciolo, ma adesso cerca di dormire “ “ però tu non addormentarti “
“ Prometto “ si era accoccolata per bene tra le sue braccia e aveva chiuso gli occhi.
Erano passati sì e no dieci minuti e lei non era ancora riuscita a prendere sonno
“ stai dormendo? “ il ragazzo non le aveva risposto
“ Inuyasha! “ aveva detto rimettendosi seduta e facendolo svegliare
“ avevi detto che rimanevi di guardia e invece ti sei addormentato! Imbroglione.. “ stancamente l’aveva stretta al petto cominciando ad accarezzarle la schiena e i capelli
“ scusami scricciolo.. adesso sto sveglio ma tu dormi “
“ ma se tu ti riad… “ “ dormi “ le aveva ordinato tappandole la bocca
“ mmmmm “ aveva mugugnato lei cercando di togliere la mano dell’hanyou
“ ah scusami “ “ buonanotte “ aveva risposto acida girandosi e tirandogli una gomitata al petto.
Avevano passato quasi tutta la notte così, fino a quando lei troppo stanca per ribattere si era addormentata e l’aveva lasciato riposare in pace.
Proprio nel bel mezzo del sonno aveva sentito qualcuno chiamarla ma aveva fatto finta di niente
“ Kagome? “
“ dormire “ era riuscita a dire in coma
“ c’è la colazione “ stancamente aveva aperto gli occhi e si era trovata davanti Inuyasha con una busta; aveva provato a mettersi seduta e lo sguardo era finito fuori dal finestrino: pioveva forte e il cielo era oscurato
“ ma è ancora notte.. perché mi hai svegliato? “ lui si era messo a ridere e le aveva accarezzato i capelli
“ scricciolo sono le undici di mattina “ si era strofinata le iridi e aveva sbadigliato
“ io sono stanca “
“ e ci credo! Hai dormito sì e no sei ore, continuavi a svegliarti “ stava per rispondere ma aveva sbadigliato per la seconda volta
“ qui ci sono delle brioche calde e ho anche del caffè tiepido “ aveva detto porgendole la busta; subito Kagome aveva aperto il sacchettino e aveva addentato un cornetto e mentre si gongolava ad occhi chiusi col sapore dolce della marmellata, un dubbio le era balenato in testa; aveva aperto gli occhi all’improvviso e l’aveva fissato
“ quando sei andato a prendere la colazione?? Stamattina presto?? Non mi avrai lasciata sola in macchina in questo deserto a rischio di essere uccisa o peggio, violentata!! “ era rimasto senza fiato e dopo pochi secondi era scoppiato a ridere
“ quanto sei ingenua! Ti pare che dopo la testa che mi hai fatto stanotte avrei potuto allontanarmi di qui?? “
“ e allora come hai fatto? “
“ ho chiamato Miroku che ci ha portato la colazione mentre tu dormivi “ l’aveva fissato incredula e poi aveva sorriso contenta
“ grazie Inuchan! “ si era riempita la pancia mangiando le brioche e bevendo il caffè e il ragazzo non era stata da meno.
Erano rimasti abbracciati in macchina, mente fuori pioveva a dirotto e avevano lasciato scorrere il tempo come se l’unica cosa importante in quel momento fosse rimanere insieme, loro due.
Mentre stavano li a coccolarsi Kagome si era messa seduta
“ usciamo “ aveva detto tutto d’un tratto
“ dove? “ “ andiamo fuori, sotto la pioggia! “
“ ma sei matta?! Ci prenderemo una polmonite! “
“ avanti Inuyasha! Non fare il bambino “ lui l’aveva abbracciata
“ non faccio il bambino, faccio la persona intelligente “ l’aveva contraddetta baciandola a fior di labbra, ma la ragazza era sgusciata via dall’abbraccio e aveva aperto la portiera, uscendo sotto la pioggia
“ Kagome!! “ l’aveva chiamata lui e l’aveva vista girare sotto il diluvio; i vestiti le si erano completamente appiccicati al corpo, creando una sorta di seconda pelle e i capelli le si erano attaccati al volto.
Aveva alzato il viso al cielo chiudendo gli occhi e aprendo la bocca
“ è così fresca! “ gli aveva urlato all’hanyou mentre rideva e correva “ vieni anche tu Inuchan “
“ Kagome per favore.. ti ammalerai, torna qui “ si era fermata e l’aveva fissato maliziosamente
“ prima devi prendermi “ e dicendolo si era sfilata la maglietta
“ è no è… tutto ma non questo! “ era uscito dalla macchina e aveva cominciato a correrle dietro, mentre lei rideva.
Vederla senza maglia è praticamente tutta bagnata aveva risvegliato in lui una sensazione molto familiare provata la notte prima
“ Kagome “
“ avanti prendimi! “ gli aveva detto facendo finta di slacciarsi anche i pantaloni
“ non provarci neanche! Giuro che se ti prendo.. “
“ che cosa?? Mi vuoi punire? “
“ farò di peggio! Ti sculaccerò “ si era messa a ridere e aveva continuato a scappare dall’hanyou che dopo vari minuti era riuscito ad acchiapparla
“ adesso sei mia “ le aveva soffiato sulla bocca con voce roca
“ no ti prego… non farmi male “ aveva finto lei dimenandosi un po’ tra le sue braccia
“ oh mi dispiace signorina Higurashi, ma sarò costretto a darle una bella punizione “
“ farò qualsiasi cosa “ l’aveva implorato lei e lui aveva sorriso beffardo
“ non se la dimenticherà per tutta la vita “ e prima che la ragazza potesse anche solo parlare l’aveva baciata prepotente, stringendo tra le mani il fondoschiena di Kagome e soffocando con le sue labbra un gemito.
Aveva intrappolato il corpo esile e fradicio di lei ad un albero e le si era incollato addosso, facendo vagare le mani su tutta la sua pelle percorsa da brividi; le aveva morso un labbro ed era sceso a baciarle il collo
“ sei pronta per la tua punizione? “
“ sono sicura che sarai clemente, non è vero? “ le aveva mordicchiato un lobo dell’orecchio facendola sospirare e con una mano le aveva alzato una gamba, portandola a sbattere contro il suo fianco
“ no, no.. si vede che non mi conosci abbastanza “ aveva spinto il bacino contro la ragazza e l’aveva baciata con più passione di prima, accarezzandole con una mano il seno coperto ancora dalla stoffa
“ non sai quanto posso diventare violento “ le aveva sussurrato ad un orecchio mentre la girava e appoggiava il petto alla schiena nuda della ragazza; le aveva baciato una spalla e scostandole i capelli era risalito all’orecchio
“ o possessivo “ le aveva bisbigliato facendola rabbrividire
“ Inuyasha.. “
“ sssh.. “ con le mani le aveva accarezzato i fianchi, fino ad arrivare alla pancia e al bottone del jeans che lentamente aveva slacciato, facendo scendere anche la cerniera e facendo scivolare una mano all’interno.
L’aveva sentita sussultare sorpresa di quel gesto e aveva sorriso soddisfatto, accarezzandola da sopra la stoffa; Kagome si era spinta indietro, andando a sbattere contro il corpo statuario dell’hanyou
“ Inuyasha..no “ aveva detto soffocando un gemito, ma lui non si era fermato e le aveva baciato il collo, mordicchiandone la pelle.
La pioggia continuava a scendere fitta e loro due stavano vicini a quell’albero bagnati fradici a procurarsi piacere, un piacere clandestino, un piacere agognato, misterioso e doloroso; aveva continuato ad accarezzarla lentamente e lei aveva appoggiato il capo sulla sua spalla, socchiudendo la bocca e chiudendo gli occhi
“ ti prego “ aveva sussurrato in delirio, la testa le girava e sentiva la gola secca
“ cosa c’è scricciolo? “ le aveva chiesto infilando la mano all’interno dei suoi slip e sfiorandole la carne calda
“ ah.. Inuyasha… basta, ti prego.. “ la voce era bassa e rotta dei sospiri
“ perché? Mi piace.. “ le aveva sussurrato all’orecchio “ farti impazzire “ le aveva mordicchiato il lobo e con la lingua era sceso sul collo, facendola rabbrividire ed emettere un gemito strozzato; con una mano aveva continuato ad accarezzarla là dove era più sensibile, mentre con l’altra era salito a massaggiarle un seno nascosto ancora dalla stoffa
“ oh mio dio “ gli aveva stretto la maglia zuppa d’acqua e istintivamente aveva aperto di più le gambe
“ sì, comincia ad implorare “ le aveva detto ridendo appagato.
Aveva continuato a torturarla per minuti interi, il tempo le sembrava non passare mai e la bolla di piacere aumentava ogni secondo di più, tanto che le sembrava di impazzire; quei baci bollenti, quelle carezze suadenti, quella voce così roca e provocante.. la situazione era assurda, decisamente imbarazzante, ma altamente eccitante e così pericolosa quanto invitante.
Era la cosa più appagante che gli fosse mai successa, stare li, con Kagome tra le braccia persa nel desiderio, sottomessa a lui, alle sue carezze, ai suoi baci, alle sue attenzioni, che sospira il suo nome mentre cerca di contenersi; si sentiva forte, sentiva di averla in pungo, sua e sola s-u-a e la situazione di certo contribuiva ad elettrizzare il suo stato d’animo: la pioggia fitta, stare così allo scoperto e poi quell’odore… dio se gli piaceva! Lo mandava al manicomio, lo drogava, lo ipnotizzava; quell’odore di femmina, quel profumo di eccitazione, così squisito, così invitante, lo chiamava, lo sentiva implorare di compiacerlo e faticava a trattenersi.
Era calda, era morbida e tremava per lui, spasimava per le sue torture.
Aveva aumentato il ritmo delle spinte e quando l’aveva sentita contrarsi aveva infilato un terzo dito, facendola gridare; aveva avuto l’orgasmo più lungo e più potente di tutta la sua vita e faticava a riprendere il controllo.
Si era appoggiata con entrambe le mani all’albero respirando profondamente e lasciando che quel piacere intenso si diffondesse piano piano in tutto il corpo fino a diminuire, quando una voce l’aveva riportata alla realtà
“ sei sfinita “ non era una domanda, ma un’affermazione
“ ho bisogno di sdraiarmi “ era riuscita a bisbigliare e lui l’aveva abbracciata stretta da dietro
“ come è stato? “ le aveva chiesto baciandole una spalle e accarezzandole la pancia piatta
“ devastante.. esplosivo.. è stato… “ lui aveva riso divertito “ ti è piaciuto? “
“ mio dio, sì.. “ erano rimasti qualche secondo in silenzio poi lei si era girata, gli aveva preso il viso tra le mani e l’aveva guardato negli occhi, era bellissimo con il viso bagnato e i capelli incollati alla pelle, i vestiti sembravano essersi fusi con il suo fisico statuario e perfetto e gli occhi.. quegli occhi del colore dell’oro erano a dir poco stupendi, vitrei e specchi di passione; l’aveva baciato con prepotenza, aggrappandosi al suo collo e circondandogli la vita con le gambe e l’hanyou l’aveva stretta più forte tra le braccia, scavando con la lingua nel suo palato e gustandosi quel sapore zuccherino.
Si erano baciati bramosi, con dolore quasi, togliendosi il respiro, mordendosi le labbra e rincorrendosi.
Inaspettatamente lui l’aveva schiaffeggiata sul fondoschiena, facendola spaventare; si era staccata da quel bacio e aveva gridato sorpresa
“ e quella cos’era? “
“ una sculacciata “ aveva detto ridendo “ ti ho detto che ti avrei punito per bene “
“ brutto.. “ aveva iniziato a dimenarsi per cercare di staccarsi dal corpo del ragazzo, mentre aveva preso a colpirlo sulle braccia
“ scricciolo stai calma! “ gli schiaffi di Kagome erano carezze, ma si divertiva a vederla così irritata e non riusciva a trattenersi dal ridere
“ ok basta adesso “ le aveva detto facendole appoggiare la schiena all’albero e bloccandole i polsi sulla testa “ sei davvero una piccola peste “
“ e tu un idiota “ lui aveva scosso la testa avvicinandosi al suo collo e risalendo con una scia di baci all’orecchio
“ questo non è il ringraziamento per poco fa “ si era morsa le labbra e si era persa a fissarlo, era così dannatamente sexy quando faceva lo stronzo che non riusciva ad essere arrabbiata con lui; d’un tratto si era allungata e l’aveva baciato, costringendolo a schiudere le labbra e mordicchiandolo, leccandolo e godendosi quella bocca carnosa.
Si era staccata respirando affannosamente e l’aveva visto leccarsi le labbra
“ mmm.. così va molto meglio “
“ non ti illudere, non mi lascerò sculacciare da te! “
“ non era esattamente quello il mio obiettivo “ le aveva confessato tracciando con la punta del naso una linea immaginaria sul suo collo
“ ah sì? E a cosa avevi pensato? “ l’aveva baciata con prepotenza, strappandole un gemito e avvinghiandosi, se possibile, ancora di più al suo corpo
“ avevo pensato di fare del sesso selvaggio con te sotto la pioggia e in macchina ancora se ne avessi avuto voglia “ l’aveva baciata a fior di labbra
“ e sulla spiaggia “ di nuovo l’aveva baciata “ su di un prato, o in un cinema “ aveva fatto scivolare le mani sui suoi fianchi, facendola sospirare
“ e anche in un ascensore, su un tavolo, sulla lavatrice, in un parco, in piscina, in un bagno pubblico e in altri centinaia di posti, basta che sia con te “ aveva riso teneramente e l’aveva baciato con una tale dolcezza da incantarlo
“ il cinema mi piace.. “ era scoppiato a ridere anche lui e l’aveva abbracciata stretta
“ d’ovunque, anche in capo al mondo, basta che sia con te “ gli aveva bisbigliato Kagome al’orecchio facendo scivolare una mano sull’apertura dei suoi pantaloni; il ragazzo le aveva dato una mano e appena libero, impaziente, era sprofondato in lei, godendo di quella sensazione così calda e familiare.
Si era sentito avvolto da lei, da tutto ciò che la riguardasse e non aveva resistito al richiamo di quella bocca così dolce e rossa, fatta apposta per baciarlo.
E come la prima volta si erano uniti, si erano accarezzati, si erano baciati, si erano amati in quel modo che solo loro conoscevano, in quel modo che solo loro avevano e alla fine stanchi, si erano trascinati alla macchina e si erano addormentati sul sedile posteriore, coccolati dalla melodia della pioggia che batteva sui vetri.


Maddddona mia, quano tempo è passato???
Lo so, lo so, sono imperdonabile, però voi non mi avete abbandonato, vero?? speriamo T_T
Questo capitolo è corto, mi sono solo fermata su questa scena che mi piaceva, la pioggia, la passione... boh! voi che dite??
Credo che d'ora in poi gli aggiornamenti saranno così, come potrei postare domani, potrebbe passare ancora un po', mi dispiace, spero solo non vi stufiate di seguirmi!
Vi ringrazio per i commenti, per chi mi ha messo tra i preferiti e nei seguiti e a chi legge!!
Adesso vado a letto perchè è tardissimo, un bacione e... lasciatemi qualche recensione, anche " era ora che ti rifacessi viva, pensavamo fossi morta " ^___________^
  
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