Goodnight, Doctor.

 

 

«Pity. No stars. I hoped there’d be stars.»
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Sei stanco, pensi mentre il tuo corpo resta disteso sul suolo, circondato da fiamme, desolazione e tanto silenzio, come il sereno che arriva dopo la tempesta, ma questa volta non c’è un lieto fine a tutto ciò. Non c’è mai nessun lieto fine, non dopo una guerra, non quando nell’aria si percepisce ancora la sensazione profonda di odio.

E cerchi qualcosa a cui aggrapparti, mentre senti il tuo corpo farsi sempre più debole e la vita scorrerti via ogni istante che passa. Fissi il cielo fatto anch’esso di fiamme, sperando di scorgere qualche stella, ma nessuna sembra popolarlo, neanche una.

E con questa constatazione, esali il tuo ultimo respiro, mentre i tuoi vecchi occhi rispecchiano fiamme scarlatte. Hai vissuto abbastanza, pensi ancora una volta.

Adesso sei senza speranza, senza testimoni, senza ricompensa, rifletti mentre i tuoi occhi stanchi si chiudono e il rumore delle fiamme che ti bruciano intorno, ti culla in un sonno infinito.

Buonanotte, Dottore. Buonanotte.




Angolo autrice.
Salve!
Sono tornata con un breve scritto senza pretese, ma che mi ha aiutato a superare quest'ultima puntata davvero intensa e molto bella. In particolare mi ha colpita la scena dove Twelve è disteso sul suolo, aspettando la sua inevitabile morte. In quel momento, sperava che nel cielo ci fossero le stelle, ma non ne trova nemmeno una. E niente, credo di aver spiegato tutto, solo vi consiglio di leggerla ascoltando la base strumentale che trovate sotto la citazione; secondo me regala quel tocco in più.
Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate tramite una recensione, spero a presto.