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Autore: alfa_beta    04/07/2017    0 recensioni
Non esistono poteri, ma anche in questo universo i nostri protagonisti si sono trovati e hanno stretto legami profondi uno con l'altro.
E' il 4 luglio e si festeggia in piena tradizione Americana.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James 'Bucky' Barnes, Natasha Romanoff/Vedova Nera, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Di ritorno a casa

 

Il profumo della carne sulla griglia ha invaso praticamente tutta la strada e le risate arrivano anche oltre. I bambini vanno avanti e indietro dalle case per giocare con gli amichetti. Le donne stanno a sedere in cerchio a chiacchierare spensieratamente con delle bottiglie di birra in mano, se non con qualcosa di più forte.
Gli uomini, con altrettanta birra tra le mani, sono posizionati davanti al barbecue parlando delle ultime novità sportive. Tutti ridono ,scherzano e pregustano il pranzo che da li a poco si gusteranno.
Ogni giardino delle case di quel quartiere presenta questa scena. Tutte tranne una.
C'è una casa in cui non si sentono schiamazzi, non si sentono risate, non ci sono bambini.
La carne non è ancora stata posizionata sulla griglia, il fuoco non è nemmeno acceso.
Il tavolo non è apparecchiato all'esterno, ma è stato messo sotto al porticato per liberare il posto.
Parcheggiate fuori ci sono macchine e moto, come se ci fosse in corso una grande rimpatriata.
Ma ancora niente chiacchiericcio.
Forse però qualcosa c'è. Bisbigli confusi. Delle voci che parlano piano per non farsi sentire.

"Il fianco è scoperto, dobbiamo procedere all'attacco da quella parte. Non possiamo perdere posizione"
"Capitano io punto sulla rossa" bisbiglia una voce femminile così che solo il gruppo attorno a lei possa sentirla.
"Volevo puntarla io!" urla il ragazzo accanto
"SSSH!!!" lo zittiscono tutti urlando ancora più forte
Dall'altra parte del giardino si sente ridere.
"Sfigati!!!" continua l'uomo che ha riso rompendo il silenzio surreale che si è creato.

"Taci Stark e fatti i cavoli tuoi!" gli urla di rimando l'uomo che stava dando le direttive poco prima
"Allora siamo d'accordo?Pronti"
Tutto il gruppo mette le mani al centro e fanno un urlo degno di un armata di orchi.
Si aprono e si sistemano in linea.
Dall'altra parte il gruppo avversario fa la stessa mossa e si posiziona frontalmente all'altra squadra.

Tony Stark con in mano la palla si avvicina alla sua squadra e si posiziona dietro a Sam Wilson, passandogli l'ovale.
"Stark non hai mai giocato a football al college e ora vorresti sul serio fare il quarterback? "
Steve canzona un pò Tony che gli risponde con un dito medio alzato prima di inginocchiarsi e posizionare le mani tra le gambe di Sam.
"Vedi di prendere la palla giusta eh Stark?!"
Tutti cominciano a ridere di gusto, tanto che Clint si butta per terra dando dei calci al terreno.
"Sam daaai!!! E' la quinta volta che proviamo a cominciare e ci interrompiamo prima dell'azione di inizio" gli urla Steve cercando di far alzare l'amico.
Dalla veranda sbuca la testa rossiccia di Pepper che richiama l'attenzione del gruppo.
"Ragazzi dai che è tardi, cominciamo a mettere su la roba! Sento salire la fame"
"Tranquilla Pep, ci pensa Tony a darti la salsiccia" urla Sam
Clint dopo essersi appena tirato su, si aggascia nuovamente per terra urlando e ridendo come un forsennato.
Tony invece comicia a ridere, ma si allontana dal centro del giardino per arrivare sotto ai gradini della veranda. Si sporge appena verso la balaustra.
Pepper si abbassa anche lei sporgendosi all'infuori.
"Mi piace al sangue grazie!" dice questa sottovoce e poi si sporge per dare un bacio casto a Tony, rimasto imbambolato come ogni volta che la sua compagna gli fa delle uscite di questo genere.
Steve intanto prende di forza Clint e lo posiziona su una sedia accanto alla veranda.
Oramai è già ciucco per tutto l'alcool che ha bevuto nel pre-partita.
Il football alcolico non poteva mancare il 4 luglio.
Sam, Bruce e Thor prendono il tavolo e lo posizionano in mezzo al giardino.
Pepper, Sharon e Natasha cominciano a portare la tovaglia, i bicchieri di cartone, i piatti di plastica, le posate e i tovaglioli.
Tony va verso la griglia insieme a Steve. Il sole comincia ad essere già caldo, con il fuoco l'aria diventerà veramente ustionante.
"Comunque per tua informazione, il football è questione di fisica. Io e Bruce riusciremmo a battere i tuoi muscoli ad occhi chiusi e con una mano legata!"
"Sogna Stark! Fisica o non fisica quello che conta è il fisico"
Steve prende il sacco con la carbonella e comincia a preparare la roba per il fuoco.
"Facciamo una prova allora"
Tony si tira su la maglia e prende anche la canotta di Steve e la alza scoprendo i suoi addominali, decisamente molto più allenati dei suoi.

"Giudice uno" dice guardando Thor "quale dei due?"
"Mi dispiace Tony ma il Capitano è pur sempre un capitano e i suoi muscoli meritano molto di più"
Tony guarda Thor con una faccia corrugata.
"Giudice due tu cosa dici?"
"Per il fisico io voto per Natasha"
"Clint sei il solito!" lo rimprovera Bruce, avvicinandosi a Natasha
"Anche se effettivamente..." le sussurra facendo però finta di niente
Natasha lo guarda di sottecchi.
"Devo farti bere tre birre prima di farti sbottonare un pò?"
"Ricordami di non bere più, non voglio dire niente di compromettente!" ci scehrza su Bruce

Tra una risata e l'altra e una battuta squallida di Sam e una risposta acida di Tony sono riusciti a preparare il loro pranzo in un'oretta scarsa.
Ora tutti al tavolo con i bicchieri in mano brindano alla loro amicizia, all'Amercia e a Steve.
Il 4 luglio oltre ad essere festa nazionale è anche il compleanno del Capitano.

La carriera di Steve Rogers nell'esercito è stata fin da subito brillante e nonostante sia ancora giovane è già diventato Capitano e guida le sue truppe nel Medio Oriente oramai da anni.
E' un uomo semplice e ha pochi difetti, o meglio ne ha il giusto ma nessuno li vede perchè il suo animo gentile e la presenza da gigante buono nascondono qualsiasi lato oscuro. Sempre che di lato oscuro si possa parlare.
La cosa però più importante per lui sono le persone a quel tavolo. Non passa anno in cui lui non chieda un congedo temporaneo per passare il 4 luglio insieme ai suoi amici.
I commensali a quella tavola sono la sua famiglia e non li ha mai trascurati.

Accanto a lui siede Sam Wilson, anche lui un combattente. Un pilota di aerei oramai congedato con onore dopo una missione nel sud africa in cui ha salvato diverse vita.
Ora la sua occupazione è quella di dare supporto ai veterani di guerra o a quei militari tornati a casa con DSPT. Non è come lavorare sul campo di guerra, ma la mente di certo non riesce ad allontanarsi da quei massacri che ancora oggi dominano certe parti del mondo.
Vicino a lui c'è Sharon Carter agente della CIA che è entrata a far parte della combricola da quando si è trasferita nella casa accanto a quella di Steve. E' una ragazza molto dolce, anche se ha un caratterino tosto, tanto che è stata subito presa nella squadra di Steve di football alcolico.
Accanto a lei Natasha Romanoff. Immigrata dalla Russia qualche tempo fa quando la sua azienda di sicurezza privata ha aperto una succursale in America.
I capelli rossi e il fisico da urlo che si ritrova hanno fin da subito attirato l'attenzione di Clint Barton. I due si sono conosciuti in un negozio di armi, la rossa doveva fare un contratto con il commerciante per avere una fornitura di armi per la sua azienda mentre invece Clint doveva comprare delle frecce per il suo arco.
Clint Barton, uno dei migliori arceri dello Stato. Quest'anno è addirittura riuscito ad essere selezionato per partecipare alle olimpiadi.
I due erano usciti un paio di volte, poi Clint aveva fatto l'errore più grosso della sua vita. Aveva presentato Natasha al gruppo degli amici.
E qui arriva il triangolo. Bruce Banner genio della chimica, della biotecnlogia e di tante altre branche che neanche lui sa più distinguere.
Bruce è il contrario di Clint. Un uomo chiuso, timido e che spesso si tiene dentro tutto. Per riuscire a farlo aprire bisogna veramente che sia arrivato al limite della sopportazione. Il problema è che se succede non c'è più un posto sicuro per nessuno. Parte come un treno e distrugge tutto.
L'unico che riesce a tenerlo un pò sotto controllo è Tony Stark.
Genio , miliardario, filantropo e play boy. Così si era sempre definito. Pepper ,però, ha dato una ritoccatina al fattore playboy e l'ha sostiutito con compagno fedele. Non che a Tony dispiaccia tanto, visto che per la prima volta nella sua vita ha finalmente trovato una donna degna di questo nome. Una donna sicura, forte, intraprendente, con i piedi per terra e piena di amore nei suoi confronti. Non quell'amore che provano le ventenni, quelle che si appostano sotto casa sua e gli lanciano regiseni e gli fanno proposte oscene.
L'amore vero, quello che va oltre alle maschere che una persona come lui è sempre stato abituato a portare.
Thor invece è un nuovo acquisto nella famiglia. Aveva strinto amicizia con Steve in palestra e parlando erano venuti fuori interessi in comune. Ora è abbastanza integrato nel gruppo, anche se il primo periodo è stato un pò traumatico per il resto del gruppo, o meglio lo è stato per me.
 

Chi sono io?
James Buchanan Barnes.
Vi starete chiedendo cosa ci faccio dietro alla siepe della casa di Sharon.
Mi sto godendo la felicità del mio gruppo di amici. Li vedo ridere, li sento fare battute.
Cominciano a mangiare tutta la carne che hanno cucinato e l'alcool comincia a dare alla testa ai più. Io non me la sento di rovinare tutto questo.
Sono appena tornato a casa dopo una missione segreta in Siberia, missione che mi ha distrutto e che sono sicuro distruggerà anche tutti loro.
Guardo il braccio metallico appoggiato contro il fianco del mio corpo.
In quella fredda distesa di neve e ghiaccio non ho perso solo un braccio, ho perso un pezzo di me. Certe volte mi sveglio e mi sembra che tutto sia come prima, poi provo ad alzare il braccio e lo sento pesantissimo e l'incubo ricomincia. Sembra quasi come se non fossi umano.
Le protesi in ambito militare non sono di certo una novità, ma per me è un grosso problema.
Avrò sempre un pezzo di metallo freddo e insensibile che mi porterà a fondo.
Ecco perchè sono qui e non vado dagli altri. Loro non mi hanno ancora visto in queste condizioni e ho paura di cosa penseranno di me.
Cosa penserà Steve?
Steve è il mio compagno, il mio uomo. Ma vorrà avere accanto una mano più fredda di quella di un morto? Vorrà ancora essere tra un mio braccio caldo e tra quello con la protesi? Non lo so. Questo mi spaventa.
"Bucky"
Mi viene un colpo e mi giro di scatto.
Vedo Peter che mi guarda sorpreso.
Peter Parker ecco chi avevo dimenticato. Questo adolescente magrolino che ha abbassato l'età media del gruppo. E' stato adottato da Tony e da Pepper qualche ano fa. Subito eravamo rimasti tutti esterrefatti della scelta del miliardario, ma poi abbiamo capito che era successo qualcosa tra i due. Entrambi con un passato turbolento e un'innata abilità con la meccanica. Se si può dire è stato amore a prima vista. Tony ha abbassato tutte le sue barriere con quel ragazzo e l'ha accolto come se fosse veramente figlio suo.
"Bucky? Che ci fai qui?"
Il suo sguardo scende sul mio braccio. Ecco ci siamo.
"Oh mio dio! Ma è stupendo! Hanno fatto un ottimo lavoro. Posso?"
Lo vedo prendere tra le mani l'arto metallico e rigirarselo, scrutando ogni singolo centimetro.
"Si be normale" gli rispondo rimanendo fermo immobile.
Poi lo vedo alzare lo sguardo nei miei occhi.
"Ma che scemo che sono! Ben tornato!!" Mi salta al collo in un abbraccio sincero.
Un sorriso mi si disegna sul volto. Forse mi sono complicato io la testa.
"Dai muoviti che andiamo da Steve. Ma lui lo sa che saresti tornato oggi?"
"No, non sa assolutamente niente"
Finalmente il mio corpo si risveglia dal gelo. Il cuore comincia a battere fortissimo pensando che finalemente dopo mesi lontani rivedrò Steve. Sembra passata un'eternità.
Seguo il ragazzo passando per il vialetto laterale della casa.
 

"OOH!! C'è Peter!! Dove l'hai messa la ragaz..." Sam si interrompe di colpo quando mi vede"oh santo cielo!"
Lo vedo cominciare ad indicarmi senza però riuscire a dire niente.
Tutti si voltano e rimangono paralizzati.
Tutti tranne Steve. Lui si alza dalla tavola di scatto.
"Bucky?"
Sul suo volto posso cogliere stupore, felicità e commozione.
"Hey Steve"
Continuo ad avvicinarmi a lui visto che rimane fermo come un pesce lesso.
Finalemente anche lui si muove. Una scena da film.
Io nascondo il braccio dietro alla schiena per non rovinare il momento.
"Non ci posso credere!"
Steve apre le braccia e mi chiude nell'abbraccio più dolce possibile.
Io lo stringo con il braccio buono.
Finalmente sono a casa, sono con la mia famiglia.
Steve mi prende il viso e mi da un bacio profondo, tanto che mi ritrovo a corto d'aria.
"A Barnes!!" Tony rompe il momento alzando il bicchiere per fare un brindisi.
Ci ritroviamo tutti a ridere e a bere.

Il resto della giornata è passata abbastanza tranquillamente. Tutti felici a raccontare di storie passate che oramai sappiamo tutti a memoria, ma c'è sempre un valido motivo per ripescarle e raccontarle ancora una volta. Succede sempre così ed è proprio questo il bello di una famiglia. Rimanere a bocca aperta per una storia sentita milioni di volte, ma di cui non ti stanchi mai.
Clint e Thor sono fuori gioco, collassati sulle sedie nella veranda.
Tony e Pepper sono dentro alla vasca idromassaggio che cercano di convincere Natasha e Bruce ad entrare. Peter è al telefono da quasi un'ora e non da segno di voler agganciare quell'aggeggio.
Sharon sta parlottando con Steve.
Io mi ritrovo solo all'interno della casa. Sembra veramente passata una vita dall'ultima volta in cui ci sono stato.
Comincio a girare avanti e indietro per riportare alla mente tanti ricordi. Ricordi di quando tutto era diverso, perchè la sento ancora quella bruttissima sensazione di cambiamento.
Prendo il borsone che ho abbandonato in sala e mi dirigo verso la camera da letto. Appoggio tutto sul grande materasso al centro della camera, ma in uno scatto d'ira prendo il borsone e lo faccio volare dalla parte opposta della stanza, facendo fuoriuscire tutti i vestiti e gli oggetti stipati.
Tutta la tensiona accumulata in quei giorni mi abbandona e rimango come svuotato. Mi butto sul letto e mi sento sprofondare. Probabilmente grazie all'alcool o al fatto di essere finalmente nel mio letto cado in un sonno privo di sogni. Finalmente anche gli incubi sembrano volermi dare pace.

Sento dei rumori provenire da qualcosa vicino a me. Apro gli occhi e vedo che la luce che prima permetteva la vista della stanza è sparita. Al suo posto una piccola lampadina accanto al letto rende appena visibile l'ambiente. Stringo forte gli occhi per abituarmi e piano piano riesco a riconoscere la figura di Steve infondo alla stanza mentre sta raccogliendo della roba per terra.
Non si è ancora accorto che mi sono svegliato e da questa posizione riesco a vedere la sua faccia preoccupata. Come se fosse triste.
"Mi dispiace, avrei messo in ordine io"
Steve si volta sorpreso. Mi guarda con un sorriso accennato e alcune preoccupazioni sembrano scivolare via dal suo volto.
"Lascia stare, torna a dormire. Avrò tutto il tempo per metterti in riga e farti fare i lavori di casa"
Mi sistemo meglio sul materssso appoggiandomi con la schiena contro il legno della testata del letto.
"Non ne abbiamo parlato..." rimango vago ma spero che Steve capisca a cosa mi sto riferendo dato che è una cosa importante.
Il biondo smette di sistemare la mia roba sparsa per terra e si siede infondo al letto e punta gli occhi azzurri dritto nei miei.
"Ne vuoi parlare? Sai che non c'è fretta"
"Invece si che c'è fretta. E' cambiato tutto" abbasso lo sguardo perchè è tremendamente difficile sostenere quello di Steve.
"Si qualcosa è cambiato" a queste parole non posso che sentire una fitta allo stomaco che mi fa pentire di aver bevuto così tanta birra prima, ma Steve non sembra aver finito e infatti ricomincia a parlare con un tono di voce molto basso, appena udibile "ma non è tutto"
Steve si avvicina a me gattonando. Tutte le volte mi stupisco di come un uomo delle sue dimensioni possa avere dei movimenti così fluidi ed essere quasi impercettibile nei rumori.
Si ferma e si mette a sedere davanti a me e prende tra le mani il mio braccio metallico.
Cerco di fare resistenza, ma lui tiene stretta la mano insensibile tra le sue.
"Fa male?" mi chiede
"No"

"Sembra fatta molto bene" la sua voce è strana, forse neanche lui sa come far procedere questo discorso, sembra come se non mi volesse ferire, come se stesse tastando il terreno per vedere fino a che punto può spingersi.
"Tecnologia all'avanguardia, effettivamente sembra che sia un braccio normale. Solo più pesante e freddo"
"Hanno dato fondo al conto del pentagono?" cercò di scherzare Steve e anche io non riesco a non ridere
"Sono importante per l'esercito, sai altrimenti si dovrebbero accontentare di un certo Steve Rogers. Un tipo mediocre sai, non adatto all'azione vera"
Il mio viso cerca di mascherare lo sforzo che ci metto per non scoppiare a ridere seduta stante.
"Potevano lasciarti il braccio e prenderti il senso dell'ìumorismo, di quello non avrei sentito la mancanza di certo"
La mano di Steve comincia a percorrere tutto il braccio metallico. Sembrerà stupido ma i brividi cominciano a farmi formicolare la schiena. L'arto metallico è insensibile, ma le attenzioni di Steve sono qualosa che riescono a risvegliare anche il freddo di quella protesi.
"Sai che anche per me sei importante? E che avrei dato tutto per essere al tuo fianco, per proteggerti? E che mi mancavi? E che ti amo?"
Non posso non sorridere. Riesce sempre a farmi esplodere il cuore. Ogni volta riesce a farmi tornare il sorriso e l'amore per la vita.
Il mio corpo si muove autinomamente e provo a fare una cosa che fino a quel momento mi aveva paralizzato anche solo al pensiero.
Alzo il braccio metallico e porto la mano sul viso caldo di Steve. Vedo che gli si appoggia incurante che quello non sia il mio vero braccio.
"Riuscirai ad amarlo?" gli chiedo con voce bassa e un pò tremante.
"Fa parte di te ora e quindi sì lo amerò, ma ora baciami perchè non posso sopportare neanche un secondo in più"
Mi avvicino a lui e appoggio le mie labbra sulle sue. Con la mano metallica spingo la sua testa verso la mia e ci metto un pò troppa forza e ci troviamo coinvolti in un bacio improvvisamente molto intenso.
Mi stacco un attimo da quelle labbra dolci, sono sicuro che la mia carnagione ha assunto un colore rosato.
"Scusa, devo prenderci ancora le misure"
Steve mi sorride e in un lampo mi si butta addosso.
"No non ti scuso, hai svegliato il Capitano e ora vuole il suo regalo di compleanno"

Dopo ore passate a fare l'amore su quel letto i nostri muscoli ci chiedono di fermarci e sdraiato sulla schiena con la testa di Steve appoggiata alla spalla non posso che essere felice di essere a casa.
Qualcosa è cambiato, ma le cose più importanti sono rimaste tali e quali.


note autrice: 
Vorrei essere stata invitata a quella tavola!!!!
Buon compleanno Cap <3

  
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