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Autore: LaPrincesseJasmine    04/07/2017    5 recensioni
STORIA INCENTRATA SU ALEX E MARC
Dal testo: "L'ipotesi era inconcepibile. Sfuggiva ad ogni logica ma, d'altronde, tutta quella vicenda era fuori dal comune.
Alex non sapeva cosa fare. La testa le doleva e non aveva più la forza di pensare: in poco tempo tutto il suo mondo le era crollato addosso."
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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QUESTA E' LA MIA PRIMA STORIA... SPERO VI PIACCIA! IN OGNI CASO MI FAREBBE PIACERE SE LASCIASTE RECENSIONI PER CRITICHE, APPREZZAMENTI O CONSIGLI! 
GRAZIE MILLE, BUONA LETTURA!

Auxi, Francia
6 marzo 1233
 
“No” disse Daniel. Il sorriso era sparito. Il tono si era fatto più freddo. “Mi dispiace. Alex è troppo giovane e lo sei anche tu, vi conoscete da pochi giorni: non è abbastanza per parlare d'amore e pensare a sposarsi. Posso capire l'eccitazione del momento, ma avrai modo di riflettere e ti renderai conto che la tua è una richiesta avventata. Tra qualche giorno capirai che ho ragione. Domani mattina io e mia figlia partiremo. E' deciso.”
Marc si morse le labbra capendo che non c'era più niente da fare: monsieur Daniel aveva preso la sua decisione per il futuro di Alex, e lui non era compreso.
Cercò gli occhi di Alex per trovarvi un po' di conforto ma la ragazza abbassò lo sguardo per evitare di incrociare i suoi occhi. Marc allora fece un rigido inchino a Daniel scusandosi per essere stato avventato e uscì dalla stanza sforzandosi di non mettersi a piangere come un bambino, mantenendo intatto almeno quel poco di onore che gli rimaneva.
Di colpo la stanza parve vuota e fredda. Ian guardava Alex con comprensione e Daniel mise una mano sulla spalla della figlia nel tentativo di rincuorarla, lei però saltò su come se quel tocco fosse stato avvelenato. “Ti odio.” disse a suo padre guardandolo negli occhi. Mai nella sua vita Alexandra aveva rivolto al padre parole così dure e si pentì subito di averle pronunciate non appena vide comparire nei suoi occhi un dolore mai visto.
Incapace di sostenere anche quello Alex scappò via in lacrime diretta al luogo più lontano che le sue gambe le avessero consentito di raggiungere.
 
Daniel, rimasto solo con Ian, finalmente abbandonò il freddo contegno che si era imposto e si abbadonò esausto sulla sedia di mogano portandosi le mani tra i capelli biondi.
“Forse sto sbagliando tutto.” disse in un sussurro.
“No Daniel.” sentenziò Ian avvicinandosi all'amico. “Alex è troppo giovane per sposarsi, per diventare moglie e madre, e anche Marc è giovane. A mio figlio non passerà facilmente ma dovrà farsene una ragione. E' il meglio per loro.”
Daniel si sentì in parte rassicurato dalle parole di Ian ma non disse nulla e rimane seduto, pensieroso.
 
Mentre Alex correva in lacrime andò a sbattere su una figura che camminava spedita nel verso opposto: Marc.
Alex alzò gli occhi umidi e Marc soffocò qualunque cosa avesse pensato di dire e le prese il viso tra le mani.
“Alex” riuscì soltanto a dire. “Io non ti dimenticherò mai. Mai.”
Poi il dolore prese il sopravvento e anche gli occhi di Marc si riempirono di lacrime. A quel punto non gli importava più nulla, degli altri, dell'onore, di suo padre: prese delicatamente il viso di Alex e iniziò a baciarla. Lì nel ballatoio del suo castello. Lì dove anche i muri avevano occhi e orecchie.
Lei inizialmente pose un po' di resistenza, imbarazzata, ma poi si lasciò andare sopraffatta dall'emozione.
Ad un certo punto Marc smise di baciarla e la guardò. Aveva le guance rosse e un' aria un po' allucinata. “Alex” chiese serio. “Mi ami?”
Alexandra non ci penso su nemmeno un secondo. “Certo che ti amo!”
Marc non se lo fece ripetere due volte, afferrò il polso di Alex e la trascinò nella stanza che si affaciava sul ballatoio, rendendosi conto di non essere in grado di pensare lucidamente e di fare una cosa sbagliata. Sapeva che stava per fare una di quelle cose avventate di cui si pentiva subito dopo ma decise di mettere a tacere il cavaliere che c'era in lui e di lasciarsi guidare dalle emozioni. Guardò Alex.
Lei era sconvolta almeno quanto lui ma amava Marc più di qualunque cosa al mondo e stava per perderlo per sempre. Di lui le sarebbe rimasto solo il ricordo.
Ricominciò a baciarlo e chiuse la ragione fuori dalla porta, sul ballatoio.
 
Ian si augurò vivamente che Marc si presentasse a cena. Poteva capire il suo dolore e la sua vergogna ma era pur sempre il figlio del Falco del Re, l'erede del castello, e non poteva assentarsi.
Se non fosse arrivato entro una manciata di minuti Ian si sarebbe trovato costretto a mandarlo a chiamare da alcuni servi e a trascinarlo nel salone come un bambino.
Per fortuna Marc apparve sulla soglia del grande salone. Salutò con rispetto tutti i commensali presenti al tavolo evitando accuratamente di incrociare lo sguardo con Daniel.
Marc era vestito in blu, con degli intarsi color oro, aveva ancora lo sguardo pieno di angoscia e dolore, Ian lo vedeva, ma vedeva anche un qualcos'altro in quegli occhi, qualcosa che non seppe identificare.
Marc mangiò a stento e parlò poco. Evitò Daniel ignorando la sua presenza per tutta la cena poi, quando venne congedato, salutò rispettosamente e si ritirò nelle sue stanze mantenendo per tutto il tempo un sorriso di circostanza che non ingannò di certo i suoi genitori. Isabeau, infatti, inviò per tutta la cena occhiate a Ian evidenziando gli strani atteggiamenti del figlio.
Alex non si era presentata accusando un mal di testa e Daniel non si era nemmeno sognato di andare a vedere come stesse. Non se la sentiva di affrontare la figlia dopo la conversazione avuta solo poche ore prime.
La freddezza e il disprezzo dei suoi occhi Daniel non avrebbe mai potuto dimenticarli e si augurò vivamente che Ian avesse ragione e che lui avesse davvero preso la decisione migliore per sua figlia.
Andò a letto presto sicuro che non avrebbe chiuso occhio pensando alla giornata di addii che lo aspettava.
   
 
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