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Autore: Shadow_of_Nightmares    07/07/2017    1 recensioni
Breve one-shot sul passato di Chuuya Nakahara.
~Noraneko mitai ni
Doko kara kite doko e iku no?
(Sembriamo cani randagi;
da dove veniamo e dove siamo diretti?) Granrodeo, Trash Candy.~
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Chuuya Nakahara, Osamu Dazai, Ougai Mori, Ougai Mori
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con
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....Tsurete... i-ike yo kuusou no....k-kanata made b-boku no naka no taiman yo.... Saratte.... S-Saratte mo ii yo yume demo....Todoki sou de 
todokanai 
[...] 
K-Kuukyo na nichijou..... wa...kagayakidasu n-no ka....

Il ragazzino intonava a mente la sua canzone preferita, sperando di trovare conforto in quelle parole ironicamente attinenti alla sua misera vita.
Qualche volta si trovava a riflettere su questo, eclissando poi il discorso e ritenendolo una futiltá che non poteva permettersi.
Gemette sonoramente all'ennesima stilettata di dolore, serrando gli occhi e trattenendo tutte le lacrime che il suo corpo voleva lasciar cadere, mordendosi forte un labbro.
Doveva stare zitto.

M-Michibikeyo magiwa.... d-de hohoemu..... boukyaku y-yo......k-kowashite mo ii yo.... oki...o-oki ni mesu n-nara....

Non riuscì a soffocare uno squittio nel sentire quello schifoso caldo riempirlo, facendogli inarcare lievemente la schiena ed artigliare le lenzuola.
L'uomo dietro di lui ansimava pesantemente, restando con noncuranza all'interano del suo corpo.

Il più piccolo restò immobile, piagnucolando sottovoce di dolore. Sentiva scorrere lungo le cosce nude e chiare un sottile rivolo di sangue.
L'aveva lacerato di nuovo.
-Mh, oggi non ti sei comportato molto bene.-
Borbottò il responsabile del suo dolore, uscendo bruscamente e colpendo il ragazzino su una natica, lasciando l'impronta della mano.
Lui sussultò, stringendo di più i pugni e soffocando un gemito.
- M-Mi scusi...-
Sussurrò, sperando che l'uomo fosse di buonumore.

Se mai esistesse un qualche Dio, egli ascoltò la sua muta preghiera, facendogli scampare una punizione che non lo avrebbe fatto deambulare per un paio di giorni.
-Vestiti e torna da Ozaki, Chuuya.-
Lo zittì infatti l'adulto, lasciandosi cadere stancamente sul letto accanto al più piccolo e sospirando lievemente, godendosi gli effetti del post-coito.

Cosa che Chuuya non poteva fare.

Si era già alzato, raccattando da terra i propri vestiti e cercando di camminare normalmente, soffocando ogni verso di dolore.
-M-Mori-dono...?-
Chiamò pianissimo l'uomo, facendogli emettere un verso scocciato come risposta.
-Cosa devo dire a Dazai?-
-Che vi ho assegnato un'altra missione e che dovete muovervi entro sei ore.-

Il dodicenne si inchinò in segno di rispetto, tenendo i vestiti in mano.
-Vado subito.-
Detto ciò, sgattaiolò in bagno per darsi una rapida pulita e per vestirsi.

Ozaki si sarebbe arrabbiata con lui se avesse sporcato tutto di sangue e sperma.

Una volta finito uscì dalla camera del Boss e sbucò nel suo ufficio.
Superata quella stanza tornò nell'appartamento della sua tutrice, sperando di non trovarla in casa.

-Ehi, Chuchu! Eccoti! Dov'eri finito?!-
Una fastidiosa voce lo distrasse dai suoi pensieri, facendolo sbuffare.
-Ero dal Boss a ricevere alcuni ordini, Dazai.- borbottò il rosso, sistemandosi il cappello e girandosi a guardare l'altro dodicenne che gli veniva incontro lentamente a causa delle stampelle.

-Mori-dono mi ha sgridato perchè tu non eri presente.- lo avvertì poi, roteando gli occhi ed osservando la nuova ingessatura attorno alla gamba sinistra del nuovo arrivato.
-Quanto siete noiosi, tu e Mori!- esclamò lui, guardandolo dall'alto in basso con un sorrisetto.
Chuuya strinse un pugno e ricambiò orgogliosamente l'occhiata, nonostante la differenza di statura più che lampante e sempre al centro delle battutine fastidiose di Dazai.

-Cos'hai fatto lì?- cercò poi di cambiare discorso, ammiccando al gesso.
-Mi sono rotto la gamba cadendo dalle scale.- mentì lui, risultando dannatamente convincente come al solito.

Convincente per tutti tranne che per Chuuya.
Loro si conoscevano praticamente da quando erano nati, ed erano obbligati da Mori a fare tutti insieme.
Beh, tutto tranne soddisfare le voglie dell'uomo. 
Quello era compito esclusivamente di Chuuya.
Tra i due era quello dai lineamenti più femminili e delicati, ed Ougai gli faceva tenere i capelli più lunghi rispetto a Dazai per accentuare ancor di più questo particolare.
Il ragazzino ormai ci era abituato, e quasi non faceva caso al dolore proveniente dal suo fondoschiena e dal suo bassoventre.
Oltre ad usarlo senza la minima preparazione, Mori non si preoccupava nemmeno di fargli raggiungere l'orgasmo.

Comunque, Chuuya non investigò oltre riguardo l'infortunio del partner, sapendo benissimo che Dazai avrebbe puntato tutto sul farlo innervosire e sviare così il discorso.

-Che ordini abbiamo?- sbuffò improvvisamente Dazai, scocciato.
-Solite cose. Dobbiamo andare alla baraccopoli per finire un compito lasciato a metà dalla Lucertola Nera.- rispose lui, sospirando piano.

-Ma non sanno fare niente, quelli?!- 
Dazai sbuffò ancora e guardò Chuuya, curioso di conoscere la sua risposta.
-Avevano altro da fare...- sussurrò piano, a sguardo basso, ripensando con un brivido al rapporto che era stato obbligato ad avere con il capo della squadra sia prima che dopo la missione.

-Eh? Chuchu? Tutto bene?- Dazai poteva sembrare un idiota, ma era più intelligente di tutta la Port Mafia messa insieme.
Come del resto lo era anche Chuuya.

-Sì, Sì, tranquillo. Andiamo?- il più basso scosse lievemente la testa come per scacciare alcuni pensieri, guardando subito dopo il castano.

-Andiamo!- Dazai ridacchiò e lo afferrò da un braccio, piano, incamminandosi a passo spedito e trascinandoselo dietro, facendolo arrancare.
Chuuya mugolò per i lividi, cercando di stare in piedi e di seguirlo.

-Sai dov'è, vero...?-
-Ma ovvio che no! Sai che mi perderei in casa mia, baka!- ridacchiò Dazai, fermandosi improvvisamente e facendo sbattere il rosso contro al proprio corpo.

Un'altra differenza tra Dazai e Chuuya era l'abitazione: Dazai viveva in un appartamento della Port Mafia, a volte da solo ed a volte con Mori, mentre Chuuya, come giá riferito prima, abitava nella casa della sua tutrice.
Kouyou Ozaki era una donna che sapeva essere sia dolce ed amorevole che rendere la vita del ragazzino un inferno più di quanto non fosse.

Chuuya la adorava.
La considerava quasi come una madre, ed il fatto di non aver praticamente conosciuto quella biologica lo indirizzava a cercare un rapporto somigliante ad uno famigliare con la donna.

Ozaki aveva solo un difetto, ai suoi occhi: si stancava troppo presto.
Chuuya sapeva che appena qualche altro moccioso avrebbe attirato anche solo vagamente l'attenzione di Kouyou, lei lo avrebbe lasciato a cavarsela da solo in quel mondo che tanto odia per andare ad accudire il nuovo arrivato.

Questo era l'incubo peggiore del ragazzino, ed era quello che stava succedendo.

Ozaki gli aveva insegnato tutto ciò che sapeva, dal leggere allo scrivere, al combattere.
Era lei la sua insegnante di atti marziali, dopotutto, e lei l'aveva reso il migliore.

Ora però lei si stava annoiando.

Chuuya aveva fatto del proprio meglio per imparare tutto in fretta, per farla contenta e renderla orgogliosa di lui, ed ora la donna nin aveva più nulla da insegnargli.
Era diventata sempre più fredda, non gli lasciava più quelle furtive carezze che il ragazzino adorava, anche se non l'avrebbe mai ammesso. Non lo chiamava più "Chuchu", non gli parlava quasi più.

Non lo considerava più.

E per Chuuya, questo era peggio della morte.

Partendo da sua madre, una prostituta che l'ha venduto alla Port Mafia in cambio di soldi per accudire il suo secondo figlio, preferito rispetto a Chuuya, ad arrivare a Dazai, Mori e tutti gli altri, lui non era mai stato preso in considerazione.

Prima era semplice merce di scambio per i viveri del preferito di mamma, poi una semplice bambola del piacere.

Un soprammobile da usare a piacimento.

La cosa peggiore è che a lui andava anche bene.

Non cercava più di ribellarsi alle carezze maliziose che riceveva sulla schiena e sul sedere, alle strette non tanto sporadiche di quello stesso punto, ai nomignoli ed alle battutine perverse, ai video che gli facevano ed alle foto.

Oltre ad esserci abituato, ormai, c'era anche un secondo motivo per cui lui non reagiva.

Dazai.

Giá, quel moccioso castano influenzava la vita di Chuuya più di quanto lo facesse Mori; si poteva dire dipendente da lui.

Nonostante l'etá sapeva di provare per quel ragazzino qualcosa che andava oltre al semplice affetto.
Ne sentiva gli effetti quando premiavano Dazai anzichè lui.

Osamu non muoveva quasi mai un dito durante le missioni. 
Dopotutto lui serviva solo a riportare Chuuya alla ragione, nient'altro.
Mori non poteva permettersi la morte del rosso, in fondo.
Comunque, se una missione particolarmente difficile veniva portata a termine, i meriti andavano tutti a Dazai.

La cosa strana, e che secondo Chuuya era una conferma del suo amore nei confronti del castano, era che a Chuchu questo non importava.
Gli andava benissimo concedere tutti i propri meriti e sforzi a Dazai senza nemmeno ricevere qualche incoraggiamento.
Non gli pesava più di tanto.

E così, mentre Chuuya sprofondava lentamente, Dazai percorreva la via in discesa che il rosso aveva spianato per lui.

Ma a Chuuya non importava di essere sfruttato anche dalla persona che amava.

Nonostante Dazai gli lanciasse spesso frecciatine, lo ferisse a piacimento e lo abbandonasse ogni volta che nei paraggi c'era Odasaku, Chuuya stava male, certo, ma non lo dava a vedere e si comportava come sempre.

Qualcosa di buono nella sua vita voleva farlo, e farsi trattare così da tutta la Port Mafia veniva da lui reputato il prezzo perfetto per evitare che facessero la stessa cosa a Dazai.

Lui tanto ci era avvezzo.

Lui, tanto, era solamente una bambola.
 

Spazio autrice~

"[...]
Fallo, mia noncuranza, 
spazzami pure lontano, 
ai limiti di questa fantasia; 
anche se è solo un sogno. 
Sembra a portata di mano, 
ma anche così lontano, 
[...]
Magari, così facendo, questi giorni 
vuoti cominceranno a brillare.
[...]
Sorridendo sul vuoto, mio oblio,

mostrami la strada; 
va bene finire distrutto, 
pur di sentirmi soddisfatto." Granrodeo, Trash Candy.

Ho scelto questa canzone perchè è l'opening della prima stagione di Bungou e perchè il cantante dei Granrodeo dà la voce a Chuuya *^*

E tipo, io mi immagino Chuuya che canta l'opening *^*
E tipo, gli scleri *^*

o scelto questa canzone perchè è l'opening della prima stagione di Bungou e perchè il cantante dei Granrodeo da la voce a Chuuya *^*E tipo, io mi immagino Chuuya che canta l'opening *^*E tipo, gli scleri *^*

 

A presto, gente~

🕇De hoc Satis🕇

  
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