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Autore: warblerslushie    07/07/2017    1 recensioni
"Kurt rompe il fidanzamento e lascia Blaine... 3 anni dopo è in uno strip club a festeggiare il suo "nuovo" addio al celibato... e vede Blaine lavorare... Blaine sta lavorando li nello strip club... sopportando sguardi e tocchi sgradevoli solo per assicurarsi che "suo figlio" sia ben curato.... "
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaine Anderson, Burt Hummel, Carole Hudson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ruotando giù dal letto, Kurt corse, completamente nudo, fuori dalla camera da letto, sparì giù per il corridoio ed entrò velocemente in bagno , dove cominciò ad aprire con foga l’armadietto dei medicinali per rovistarci dentro.

Scavando tra le varie medicine per l’influenza di Blaine della scorsa settimana, trovò un interessante pacchetto , nascosto tra il vasto assortimento di bottiglie.

C’era una piccola scritta scarabocchiata sopra:

Forse un giorno mi ringrazierai per questo! Ti voglio bene, Coop”

Kurt, molto curioso, sbirciò nella scatola, arrossendo leggermente, alla vista di una bottiglia sigillata di lubrificante ed un pacchetto di preservativi.

La data dei preservativi era ancora buona, così Cooper doveva aver dato a Blaine il pacchetto non molto tempo dopo che Kurt era tornato.. e poi , quando ci pensò meglio, ricordò che Cooper aveva fatto una battuta sul far sesso durante il viaggio verso casa di Blaine, la prima sera che era ritornato a LA.

Non sarebbe dovuto essere del tutto sorpreso se quello scervellato dell’Anderson più grande avesse acquistato quella scatola come uno scherzoso regalo per Blaine , una volta che Kurt era ritornato nella sua vita.

Cooper aveva sempre imbarazzato, in uno strano modo , Blaine e che avesse punzecchiato suo fratello per la sua  vita sessuale ( o la mancanza di essa ) non aveva sorpreso Kurt più di tanto.

Pensando a questi oggetti e all’uomo nudo , nell’altra stanza , con cui li poteva usare , Kurt prese il pacchetto , con molto entusiasmo , dall’armadietto , sbatté lo sportello e tornò in corridoio.

Una volta che la porta della camera da letto fu chiusa a chiave dietro di lui, di nuovo, Kurt si gettò sul letto, sventolando il pacchetto davanti a Blaine , con un sorriso malizioso sul viso.

“Cooper aveva ragione..”

Blaine chiuse gli occhi, portandosi le mani in faccia per nascondere la sua imbarazzante umiliazione.

“Oh dio.. mi ero dimenticato di questi..”

“Che fratello premuroso , hum? Pensare alla tua salute e alla tua felicità..”

“Mi disse.. e cito.. “ Dovresti scopare, schizzo… Kurt è in città e tutti noi sappiamo cosa provi per quel cazzo..”

Volevo morire..

Non ero nemmeno sicuro di voler tornare di nuovo con te e lui stava presumendo che avremo fatto sesso fin dall’inizio..”

“Beh.. non aveva torto..” lo prese in giro Kurt, scrollando le spalle , prendendo un preservativo dalla scatole per gettarlo sul materasso.

Con una facilità data dall’esperienza  ( cosa che spezzò il cuore di Kurt visto come Blaine lo guardava mentre lo faceva ) si versò un po’ di lubrificante sulle dita e si chinò verso il suo fidanzato , avvicinando un dito all’apertura di Blaine

“Ti amo così tanto!”

“Ti amo anche io…”

Per Blaine, fare del suo meglio per sembrare calmo e controllato , sembrò non funzionare.

Non appena il dito di Kurt iniziò a spingersi in lui, Blaine si tese e si agitò per la sensazione di disagio.

“Scusa.. come ho detto.. è.. “ un sibilo “ ..passato un bel po’..”

“Faremo le cose con calma..”

“Non troppo piano … non penso che durerò…”

“Andrà tutto bene..”

Mantenendo la sua promessa , Kurt lavorò lentamente , assicurandosi di dilatare Blaine, con attenzione e precauzione.

Incurvò le dita , pompandole dentro e fuori , mentre valutava le reazioni del suo ex.

Blaine stava cominciando a goderne e a dimenarsi ;  la sua pelle brillava per il sudore .

Quando la risposta di Blaine divenne più appassionata, Kurt aggiunse un secondo dito, seguito poi da un terzo quando Blaine sembrò pronto.

In pochi secondi, Blaine stava farneticando e colpì il braccio di Kurt per farlo fermare..

“Ora.. ti prego…”

“Così impaziente…” sussurrò Kurt , sorridendo contro le labbra di Blaine, mentre si chinava e baciava più profondamente l’uomo che amava .

Prima che Blaine potesse cominciare a sentire la mancanza delle sue dita , Kurt strappò la bustina del preservativo , lo srotolò delicatamente sul suo pene, si passò un po’ di lubrificante e si allineò con l’entrata di Blaine.

“Ti amo così tanto..” sussurrò, spingendosi lentamente dentro Blaine, sentendo il proprio cuore battere forte, mentre Blaine inspirò profondamente , il dolore di essere dilatato al massimo, lo fece tremare.

“Così.. così perfetto per me.. Dio.. Blaine…”

Una volta che fu completamente dentro di lui, si prese un secondo per respirare, chiudendo gli occhi alla sensazione.

Fare sesso con Alex era stato divertente, ma non  aveva mai sentito una connessione con lui come la sentiva con Blaine..

Fare sesso con Blaine… non era solo sesso.. erano loro due che esprimevano il loro amore.. era connettersi in un modo che il solo essere l’uno accanto all’altro non bastava.

Anche i baci e gli abbracci con lui erano diversi.. erano molto meglio.. ma questo?

Questo era il paradiso…

Kurt  aveva avuto sempre problemi ad avvicinarsi troppo alle persone, Blaine incluso, ma .. man mano che gli anni passavano  ed iniziò a conoscere meglio Blaine, si ritrovò ad aprirsi alle sue emozioni e a Blaine.

Alla fine, non riuscì più a combattere contro il gelo che a volte avvolgeva il suo cuore, ma aveva deciso di farlo ora..

Li avrebbe riportati indietro ai primi giorni della loro relazione, quando cose come questa erano preziose e non una forma di liberazione come lo era stata negli ultimi giorni del loro fidanzamento.

Voleva che Blaine sapesse che questo significava qualcosa per lui e che sempre lo avrebbe fatto; che Blaine avrebbe sempre significato qualcosa per lui.

Sempre e per sempre.

“Puoi.. puoi muoverti?”

Annuendo, Kurt si tirò indietro , lasciando solo la punta dentro di lui, prima di spingersi di nuovo in lui.

Blaine gemette, senza fiato, ed il suono arrivò dritto al pene di Kurt.

Soddisfatto della reazione, Kurt continuò a muoversi, dentro e fuori, lentamente.

Le sue mani trovarono quelle di Blaine, intrecciò le loro dita mentre guardava il suo fidanzato muoversi insieme a lui.

Blaine era sorprendente sotto il riflesso della luna, il ventre scintillava di sudore e del liquido preseminale che gocciolava dal suo pene..

I suoi capelli stavano perdendo il gel, alcuni ricci si erano attaccati alla sue fronte, mentre le sue spesse sopracciglia erano aggrottate per la concentrazione.

I suoi occhi erano chiusi, la bocca aperta, da cui uscivano dei meravigliosi suoni e Kurt sentì i suoi occhi riempirsi di lacrime per quanto gli era mancato tutto questo..

A dire il vero, gli era mancato avere Blaine in quel modo per anni..

Avere la possibilità di essere di nuovo con lui fu come se fosse stato colpito da una freccia dritto al cuore.

Il modo in cui Blaine si adattava a lui?

Il modo in cui le loro mani combaciassero come due pezzi di un puzzle?

Gli era mancato…

Gli era mancato Blaine dal secondo dopo averlo lasciato e persino ora.. nonostante fosse con lui in modo così intimo.. sentiva ancora la sua mancanza.

Comunque avrebbe sistemato tutto.. dio.. avrebbe sistemato tutto..

Un senso di oppressione allo stomaco , gli fece capire di essere ormai vicino all’orgasmo e , un’altra occhiata a Blaine, gli mostrò che anche lui lo fosse..

“Sono così vicino..”

“Anche io… “ piagnucolò Blaine, voltando la testa di lato per ansimare contro il cuscino.

Kurt stava ancora stringendo la sua mano cercando di tenerlo ancorato con i piedi per terra .. visto che si sentiva come se stesse fluttuando via.

Rimpiangeva di non aver più avuto tutto questo dopo la loro rottura.

Le notti in cui si svegliava duro come il marmo lo faceva soffrire il pensiero di Kurt e solo Kurt.. sapendo che non sarebbero stati così mai più.

Ma ora… stavano di nuovo insieme ed avrebbe assaporato questo momento per sempre…

“Cazzo.. Kurt.. “

Le mani di Kurt lasciarono la sue, con una gli afferrò un fianco , con l’altra gli accarezzò una guancia ed i capelli sudati.

Incrociarono i loro sguardi , perdendosi nei loro profondi occhi , mentre Kurt si spingeva in lui con movimenti costanti.

L’avvolgente calore che lo stava perseguitando da quando avevano iniziato a fare l’amore, stava diventando più forte ed il viso di Blaine si corrucciò , sentendosi precipitare in quell’ abisso , che Kurt aveva creato per lui.

“Urgh!.. più veloce.. ti prego.. “

“Sono con te.. amore..”.

Rassicurandolo con dei baci, Kurt mosse i fianchi velocemente, togliendo la mano dal fianco di Blaine per avvolgere il braccio attorno alla sua vita.

Con l’altra afferrò il retro del collo di Blaine, avvicinando il volto dall’altro uomo , mentre ansimavano e gemevano nella bocca dell’altro.

Ogni spinta lo faceva dolere.. tremare di piacere mentre guardava il volto di Blaine diventare l’immagine perfetta del piacere.

Strinse la presa sulla sua vita sottile , spingendosi in lui con forza, mentre il suo ragazzo urlava in estasi , gridando, senza sosta, il nome di Kurt come una cantilena.

Sentirlo urlare il suo nome in quel modo, distrusse la sua fermezza, ed iniziò a piangere, spingendosi in lui sempre più profondamente, guardando Blaine andare in pezzi sotto di lui.

Aveva bisogno di questo..

Voleva questo ..

E lo avrebbe avuto  per il resto della sua vita.

Per sempre..

“Kurt..!. “

“Ti amo.. ti amo così tanto.. dio.. ti amo .. Blaine.. “

Continuò a ripetere ancora ed ancora..

Ti amo .. Ti amo.. Ti amo .. Blaine.. Ti amo

Lacrime scorrevano sul suo viso, cadendo sul mento di Blaine e scivolando sul suo collo , mischiandosi al sudore della sue pelle.

L’aria intorno a loro era troppo calda;  sembrava che non ci fosse altro al mondo.. solo loro.. e quando , alla fine, Blaine venne, lo fece sussurrando il nome di Kurt e non urlando come pensava avrebbe fatto.

I gemiti di Blaine mentre veniva, fecero rabbrividire Kurt , che si spinse il lui ancora due volte prima di venire, singhiozzando,  mentre il nome di Blaine usciva dalla sua bocca come una dichiarazione.

“Blaine..”

 Con le braccia stanche , Kurt si accasciò in avanti , distendendosi , protettivamente , sul corpo del suo ragazzo, appoggiando la testa nell’incavo del collo di Blaine.

Gli baciò il collo , respirando l’odore muschiato del corpo di Blaine e cominciò ad appisolarsi, ormai esausto per la pesante giornata e per il meraviglioso sesso che aveva appena fatto..

“Ti amo.. “

Mentre scivolava nel sonno, poté sentire il pesante respiro di Blaine sotto di lui, il petto che si alzava ed abbassava , che aiutò Kurt a sprofondare in un sonno più profondo di quanto avrebbe mai immaginato.

Anche Blaine stava ondeggiando tra sonno e veglia.. incantato dalla sensazione di Kurt steso su di lui ( e con lui ) di nuovo.

Si sentiva al sicuro..

Si sentiva.. amato e mentre accarezzava su e giù la schiena sudata di Kurt e baciò i capelli sudati dell’uomo più grande, realizzò che avrebbe voluto rimanere così per tutta l’eternità.

“ti amo anche io..”



I raggi del sole filtravano attraverso le tende aperte e riscaldavano il letto ed il corpo di Kurt , già molto caldo per l’intima presenza del corpo accanto a lui.

 Un sorriso assonnato si diffuse sul suo viso mentre stringeva il braccio attorno alla vita sottile dell’uomo al suo fianco.

Blaine era ancora profondamente addormentato , il volto schiacciato contro il cuscino per evitare che i raggi del sole lo svegliassero.

Era ancora completamente nudo, il meraviglioso corpo premuto contro il suo, mentre entrambi dormivano nascosti sotto un’enorme quantità di lenzuola.

Ricordi della notte precedente attraversarono la mente di Kurt , che arrossì, chinandosi in avanti per lasciare un tenero bacio sulla pelle profumata della spalla di Blaine e si alzò dal letto per poter sgattaiolare in bagno.

Si vestì , chiuse meglio le tende per permettere a Blaine di dormire ancora un po’ e poi si incamminò verso il bagno , dove fece pipì prima di lavarsi le mani per poi guardarsi allo specchio.

Sembrò riposato.. più felice del solito e ,  mentre si passava una mano bagnata tra i capelli , non poté fare a meno di sorridere al pensiero che le cose , alla fine, stavano andando bene per lui.

Aveva una meravigliosa famiglia, un bel gruppo di amici, un bellissimo e sano bambino e l’amore della sua vita era di nuovo tra le sue braccia .

Certo.. avevano ancora molta strada da fare .. ma l’avrebbero fatta.. stavano cercando di essere di nuovo loro e Kurt decise che avrebbe fatto di tutto per rimediare al tempo perduto.

Passò ancora per qualche minuto al bagno, pensieroso, mentre si guardava allo specchio con sguardo assente.

Fu solo quando un odore stuzzicante penetrò nella sua mente, che lasciò finalmente la stanza, ritrovandosi davanti , immediatamente , due piccoli occhi che lo spiavano dalla soglia.

Landon lo stava spiando dalla cucina, il corpo mezzo nascosto dal muro mentre guardava furtivamente l’uomo di fronte a lui.

Rimase così per un secondo o due.. urlando un “sorpresa” mentre saltò fuori dal suo nascondiglio.

Kurt rise, avvicinandosi al bambino per dargli un bell’abbraccio del buongiorno .

Fu solo quando si allontanò leggermente che notò che il sorriso di Landon era.. diverso..

Più ampio.. più pronunciato.. ed.. arancione?

“Giorno” lo salutò una voce dietro Landon.

Kurt alzò lo sguardo ed incrociò quello del padre… che ricambiò con un cenno del capo.. prima di voltarsi di nuovo a guardare il bambino che stringeva le sue gambe.

Burt notò il suo sguardo confuso così cominciò a spiegare, notando che Kurt era, probabilmente, ancora perso nella assonnata  foschia indotta da Blaine che lo aveva reso perplesso al piccolo scherzo di Landon .

“Un certo.. qualcuno.. voleva la frutta per colazione.. ti lascio indovinare.. cosa ha scelto..”

Prima che Kurt avesse la possibilità di dire una parola, Landon allungò una mano e si tolse la bavosa buccia di una fettina d’arancia, ridacchiando tra se, quando lo sguardo di Kurt cadde sulla scorza nella sua mano.

“Ho preso un’arancia..”

“Vedo..”

“Ho un buffo sorriso!.. guarda!”

Velocemente il bambino infilò di nuovo la buccia in bocca e poi sorrise , mostrando nuovamente il suo buffo sorriso .

Allungò le braccia in su, per permettere a Kurt di prenderlo in braccio per essere abbracciato per iniziare poi ad agitarsi per essere rimesso giù.

Kurt lo portò prima in cucina poi lo mise giù, mentre guardava Carole lavorare ai fornelli, impegnata a mescolare qualcosa dal delizioso profumo.

Quando la donna realizzò che Kurt era sveglio e li sentì parlare di Landon , decise di unirsi a loro, parlando , con modestia  , dei ricordi di quando suo figlio era un bambino.

“Non ho mai visto un bambino che voglia così tanto mangiare frutta e verdura , senza fare discussioni.

Finn preferiva riempire il suo viso di cereali ricchi di zuccheri mentre guardava i cartoni animati in Tv.

Non sono riuscita a fargli mangiare verdure per anni!”

“Kurt era uguale” aggiunse Burt, lanciando uno sguardo divertito a suo figlio e ridacchiando quando Kurt ruotò gli occhi .

“Elizabeth gli permetteva di mangiare qualsiasi cosa volesse per colazione e lui sceglieva sempre toast con zucchero di canna , burro di arachidi e sciroppo .

Tutte le volte.

Poi si sedeva in salotto a guardare Disney Channel per ore, mentre sua madre faceva le faccende di casa.

Fu solo quando divenne più grande che lasciò perdere i cartoni della Disney , ma ancora vuole quel dannato toast “.

“Perché quel toast è delizioso..” brontolò Kurt ruotando di nuovo gli occhi, mentre il padre borbottava qualcosa sulle sue abitudini alimentari.

Mentre loro due litigavano , una voce si intromise nella discussione sulle scelte di Landon per il cibo, scuotendo Kurt dalla sua discussione.

Non si aspettava che fosse li..

“Credo che abbia preso da Blaine.. in realtà.

Avevamo una tata che ci costringeva a mangiare sano quando eravamo piccoli..

I nostri genitori erano piuttosto pignoli su questo..

Quando sono cresciuto , ho potuto scegliere altri cibi a casa dei miei amici.. ma Blaine era ancora piccolo, così mangiava qualsiasi cosa la nostra tata gli dava..

Lei amava i cibi biologici così questo è quello che Blaine mangiava.

Ed è li che finisce la maggior parte dello stipendio di Blaine; nel cibo di Landon .

Vuole che suo figlio cresca in salute quanto più possibile e visto che lui è stato cresciuto con cibo sano, ha deciso di crescere anche Landon così”.

Carole annuì alle parole di Cooper, concordando con la sua emozioni.

“Comunque è una grande idea..

Devo congratularmi con Blaine per aver fatto lo stesso .

E’ ovvio che ha fatto un ottimo lavoro continuando ad essere fermo sul cibo.

Gli piacciono molti cibi, ma è meraviglioso che gli piacciano anche quelli freschi.

Molti ragazzi non lo fanno .”

Mentre loro continuarono a parlare di cibo, Landon si tolse il pezzetto di arancia dalla bocca e lo gettò via, rubando un altro paio di spicchi dal piatto per fare uno spuntino.

Attorno a lui, gli adulti continuarono a chiacchierare su frutta e mercati, così Landon mangiò la sua arancia in silenzio, guardando tutti gli altri mentre finivano di preparare qualsiasi cosa stessero cucinando per colazione.

In pochi secondi , il piatto di patatine al forno che Carole stava cucinando , fu pronto e Carole lo tirò fuori per poggiarlo sul bancone a raffreddare mentre serviva i piatti di polpettine croccanti e le uova fritte.

Cooper fece i toast ,Kurt raccolse i piatti e Burt mangiò un paio di spicchi d’arancia avanzati, infilandosi poi la buccia in bocca, per imitare i precedenti gesti  di Landon .

Insieme, il duo nonno/nipote , riuscì a far ridere l’intera stanza e quando Blaine entrò inciampando in cucina, dieci minuti dopo , fu accolto dalle risate di tutta la famiglia.

Kurt lo intercettò prima che avesse la possibilità di salutare gli altri, ma , una volta che Kurt parlò, Blaine non poté fare a meno di esserne felice.

“Ci ho pensato.. e.. vorrei essere… papi..”

Scherzando con Burt, Landon fece un altro sorriso “ all’arancia” e si diresse piombando a tutta velocità verso i due uomini  , ridacchiando mentre correva verso il suo papà e Kurt.

Sembrava davvero felice di vedere entrambi insieme ed il cuore di Blaine si gonfiò d’orgoglio al pensiero che questa sarebbe diventata la norma.

Arrossendo, alzò lo sguardo su Kurt e gli sorrise con dolcezza, accarezzando i ricci di Landon mentre il bambino gli stringeva le gambe.

“E.. papi sia..” mormorò , più felice di quando fosse stato da lungo, lungo tempo.



“Cooper.. posso chiederti un favore?”

“Certo, schizzo. Di cosa hai bisogno?”

“Ho bisogno che porti Carole e Burt fuori domani, se non sei troppo impegnato.

Forse puoi portarli da Rachel o a fare un giro per la città?

Io e Kurt dobbiamo fare una cosa..”

“Se voi due state pianificando di fare di nuovo sesso… oh.. no.. non guardarmi così!

Posso vedere quel succhiotto da lontano un miglio e posso sentire il suo odore su di te..”

“Cooper…”

“Ti sto solo prendendo in giro.. comunque .. perché vuoi che li porti fuori? Vuoi che porti anche Landon?”

“No.. ho bisogno che Landon resti qui ..

È coinvolto anche lui in questo… “

“Coinvolto in cosa? “

“Ho bisogni di dirgli una cosa domani.. cioè.. io e Kurt abbiamo qualcosa da dirgli….”

“Che sarebbe?... oh.. Oh!.. Oh, okay…. Davvero?

Sei serio?”

“Si.. perché? ..

Pensi che sia troppo presto?”

“No.. penso sia il momento giusto”.

Guardandosi indietro , entrambi i due Anderson videro Landon passare un pettine tra i capelli di Kurt, mentre l’uomo seduto a gambe incrociate, gli occhi chiusi ed un sorriso sul volto, lasciava che il “barbiere Landon” gli facesse una nuova pettinatura..

“E’ sicuramente.. il momento giusto..”

“bene.. “ concordò Blaine, il cuore che batteva forte in petto al pensiero di quello che stava per fare, “lo penso anche io..”



“Ok.. puoi entrare..”

Landon si arrampicò sul letto e si accoccolò immediatamente tra il suo papà e Kurt, fissandoli interrogativamente con quella adorabile espressione che tendeva a fare.

Cooper fece un piccolo cenno di saluto con la mano alla famigliola e poi chiuse la porta, urlando che li avrebbe chiamati più tardi per sapere quando riaccompagnare Burt e Carole a casa.

Kurt gli rispose, ringraziandolo per l’immenso favore che stava facendo loro e poi , il suono della porta che veniva chiusa risuonò nel corridoio vuoto facendo capire ai due uomini che era arrivato il momento di fare quello per cui si erano preoccupati per tutta la mattinata.

Baciando la testa riccioluta di Landon, Blaine tirò su il bambino e lo fece sedere sulle sue ginocchia, accarezzando la sua schiena mentre lo guardava sistemarsi su di lui.

Kurt si avvicinò , appoggiando la testa sulla spalle di Blaine mentre fissava le sue due persone preferite sedute accanto a lui.

Nell’ultimo anno da solo, tutto era cambiato.

Una parte della sua vita che non avrebbe mai immaginato , era li .. accanto a lui.

Il pensiero di essere padre non era qualcosa che avrebbe preso in considerazione dopo la rottura, ma ora… non poteva immaginare di non essere padre.

Solo l’idea di poter essere a New York e di vivere con un altro uomo ( e più tardi lo avrebbe sposato ) gli fece dolere lo stomaco.

C’era così tanto per cui essere grati e davvero riconoscenti .

Il destino ha giocato un ruolo enorme per cui lui era li e sarebbe stato eternamente grato ai suoi stupidi amici di averlo trascinato in uno strip club quella sera.

Se non fosse stato per la loro incessante insistenza.. non avrebbe mai rivisto Blaine e non avrebbe nemmeno mai conosciuto Landon.

Entrambi questi pensieri erano incredibilmente difficili da capire.

Perché loro erano tutta la sua vita ora… e sperava che lo sarebbero stati sempre .

“Cosa succede, papà?” chiese Landon, fissando i due uomini con un’espressione dubbiosa.

Indossava il suo pigiamino di Spiderman , fresco e pulito dopo il suo bagnetto mattutino e Kurt non poté fare a meno di sorridere per il fatto che i suoi capelli bagnati stavano cominciando ad arricciarsi in piccoli e preziosi boccoli.

Anche umidi, erano ondulati, ma man mano che si sarebbero asciugati , sarebbero diventati come delle soffici nuvole di ricci.. qualcosa che Kurt adorava.

Li amava su Blaine e li amava anche su Landon.

Erano un’altra delle cose che facevano battere il cuore più velocemente.

Perché guardare il bambino accanto a lui faceva tutta la differenza di questo mondo.

Landon era il frutto del loro amore; era un pezzo di entrambi, sia di Blaine che di Kurt.

Dai suoi capelli ricci ed i suoi occhi nocciola, alle guance lentigginose e il naso all’insù .. era loro.

In qualche modo avevano avuto in dono qualcosa di così fragile e puro.

Qualcuno la fuori li aveva ritenuti abbastanza speciali da poter crescere un bambino e, mentre Kurt non credeva nell’esistenza di qualche potere superiore, si interrogò sui miracoli e sul loro significato quando riguardavano il bambino.

Perché si sentiva onorato di essere il padre di questo bambino e sapeva che Blaine si sentiva benedetto anche se la sua vita non era stata tutta rose e fiori.

Entrambi sapevano quanto importante fosse crescere nel modo giusto questo bambino ed è per parlare di questo che erano rimasti a parlare tutta la notte.

Avevano parlato per ore dell’importante per Landon di conoscere il suo passato e quando la luce del sole cominciò a spuntare tra le nuvole, quindi decisero di dire a Landon tutto quello che potevano ora..

Gli avrebbero parlato di cose che erano sicuri che Landon avrebbe capito e poi, quando si sarebbe fatto più grande, gli avrebbero detto di più.

Fino ad allora, gli avrebbero fatto capire l’importanza del signor Kurt e che non era solo un amico, ma una persona di famiglia.

Landon sapeva di suo zio e di sua zia onoraria e chiamava felicemente con i loro nomi Burt e Carole, aggiungendo occasionalmente un signor e signora solo per essere educato come faceva con Kurt.

Ma visto che le cose si erano fatte serie, Blaine voleva che lui capisse il valore della loro piccola famiglia .

Kurt era l’altro suo papà e se tutto sarebbe andato secondo i loro piani oggi, Landon lo avrebbe saputo e tutto sarebbe andato a gonfie vele.

“Faremo un gioco?”

“No.. faremo una chiacchierata..

E’ molto importante, così ho bisogno che tu stia tranquillo e che ascolti , fin quando papà non avrà finito di parlare, okay?”

“Ma perché?”

“Perché papà ha qualcosa da dirti.

E’ una bella notizia e se sarai un buon ascoltatore .. papà ed il signor Kurt ti porteranno a pranzo fuori, okay?”

“Possiamo prendere la pizza?”

“Forse.. ora fai silenzio ed ascolta, okay Lan?”

“Okay”

Inalando quanta più aria possibile , Blaine iniziò a parlare, cominciando a raccontare la storia di Avery e di quella volta , un po’ di tempo fa, quando gli presentò suo cugino e suo marito.

“Ti ricordi del signor Justin e del signor Bradley?

Alla festa di compleanno di zia Avery?”

“Si!.. I principi sposati!.. ricordo..”

“Bene.. ricordi che avevano una piccola bimba di nome…”

“Ayla!.. La amo… E’ così bella!”

A questo, Kurt ridacchiò e Blaine ruotò gli occhi, con affetto, ricordandosi benissimo di quanto fosse infatuato Landon di quella bimba dell’asilo , con i capelli biondi e gli occhi azzurri.

I due piccoli avevano passato l’intera festa di compleanno a guardare film insieme e a mangiare dolci e , per la fine della serata, Blaine era certo di aver perso suo figlio per una principessina di 5 anni.

“Si.. si chiamava Ayla..

Sono contento che tu la ricordi.. comunque.. cos’erano per lei il signor Justin ed il Bradley?

Te lo ricordi?”

“Umm.. erano.. erano..”

“.. i suoi papà?”

“Papà!... Aveva due papà.. me lo ricordo.. “

“Beh.. molte persone hanno due papà.. alcuni hanno due mamme.. ed altri hanno una mamma ed un papà..

E poi ci sono persone che hanno solo la mamma o solo il papà…”

“Come me?”

“Beh.. si e no..

Si perché io sono il tuo papà.. ma no.. perché .. beh.. e se ti dicessi che hai un altro papà?”

“Ho due papà?”

Se l’entusiasmo e gli occhi brillanti significavano qualcosa per entrambi gli uomini , di sicuro mostravano quanto entusiasta fosse Landon a questa notizia.

Balzò all’in piedi e cominciò a saltellare sul letto per un attimo, fin quando Blaine non gli chiese di risedersi.

Non importava quanto eccitato fosse, saltare sul letto era ancora molto pericoloso.

“Si.. tesoro.. hai due papà.. me e qualcun altro..

Qualcuno che ti ama tanto , tanto.. e che è fiero di essere tuo padre”

Landon sbatté le palpebre, per un attimo, guardando profondamente negli occhi suo padre Blaine, prima di voltarsi , finalmente, a guardare Kurt, fissandolo come se stesse cercando di capire quello che gli stava dicendo Blaine.

“Signor Kurt?”

“Si Landon?”

Senza dire altro a Kurt, Landon si voltò di nuovo verso Blaine.

“Signor Kurt?”

“Vuoi sapere se è il signor Kurt?”

Un cenno..

“Vuoi che lo sia?”

Una serie di cenni affermativi.

A questa risposta, Blaine lanciò uno sguardo a Kurt, facendogli così capire che era toccava a lui ora prendere le redini della discussione, e Kurt lo fece con molto piacere, gli occhi già pieni di lacrime.

“Sono io.. tesoro.. sono io l’altro tuo papà.. hai ragione..”

“Ho due papà” urlò praticamente Landon, scendendo dal grembo di Blaine per sedersi su quello di Kurt.

Scrutò l’altro uomo, allungando poi la sua piccola manina per accarezzare la guancia di Kurt, sorridendo tutto ad un tratto..

“Tu..!”

“Io..”

Schiacciando le guance di Kurt insieme per fargli fare una faccia da pesce , Landon sghignazzò dalle risate , chinandosi per baciare il naso di Kurt.

“Tu..!”

“Io..!”

Blaine guardava i due con le lacrime agli occhi , scuotendo la testa mentre Landon continuava a coccolare Kurt ogni volta che piangeva.

Subito Landon cercò di calmare entrambi, abbracciandoli .

Ci misero un po’ a calmarsi tutti e due, ma poi Kurt lanciò uno sorriso acquoso e ricominciarono entrambi a piangere, fin quando non buttarono tutto fuori.

Landon rimase perplesso dalle loro azioni e  si rimise seduto a guardarli, ma quando Kurt si chinò per lasciare un bacio veloce sulle labbra di Blaine, il bambino strillò per la sorpresa.

“Hai baciato il mio papà!”

“Si.. l’ho fatto”

“Lo sposerai?”

“Forse un giorno.. se me lo permetterà”.

A questo Blaine arrossì e Kurt gli fece l’occhiolino, stringendo Landon tra le braccia.

“Posso chiederti una cosa tesoro?”

“Uh.. huh!”

“Ti sta bene che io sia l’altro tuo papà?”

“Si!”

Nessuno dei due era sicuro che Landon avesse completamente capito quello che gli stavano dicendo, ma non gli avrebbero spiegato come Kurt fosse suo padre, fin quando il bambino non avrebbe iniziato a fare domande su dove vengono i bambini.

Per fortuna non era ancora accaduto, così avevano tutto il tempo per capire come parlargliene , ma fino ad allora non avrebbero insistito.

Per ora gli avrebbero solo detto di Kurt, poi più in la, gli avrebbero spiegato di più.

“Hai un appellativo con cui vuoi chiamarmi ? "

 Puoi continuare a chiamarmi signor Kurt se vuoi o puoi chiamarmi papi.. o…”

“Papi?”

“Si.. è un altro modo per dire papa. Il tuo papà può essere papà ed io.,. potrei essere papi se sei d’accordo..

Landon guardò a lungo ed intensamente i suoi genitori, un dito premuto sulle labbra mentre li guardava confuso.

Per un momento, rimase seduto in silenzio e poi annuì , sorridendo a Kurt, mostrandogli i suoi piccoli dentini.

“Papi..

Papà e papi!

Papà” indicando Blaine, “ e papi..  “ indicando Kurt.

Quando i due uomini annuirono, Landon batté le mani, poi scese dal letto, sparendo per un momento , lasciando la stanza , i suoi passi risuonarono nel corridoio.

Blaine si alzò per seguirlo, ma Landon tornò in pochi secondi, stringendo un foglio su cui c’era un disegno fatto a matita.

“Guardate la mia famiglia!.. Guardate cosa ho fatto!”

Nel disegno c’erano tutti: Blaine, Landon, Kurt, Avery, Cooper, Burt, Carole.. tutti loro erano in piedi accanto ad una casa che sembrava , più o meno, l’edificio in cui loro ( Blaine e Landon ) vivevano.

Sopra le testa di Burt e Carole c’era scarabocchiato un grande cuore rosso.. e lo stesso cuore era disegnato sulle teste di Blaine e Kurt.

E tra loro, mano nella mano , c’’era Landon.

“Ho fatto questo!  La foto della mia famiglia!”

La foto della sua famiglia.

Lottando per trattenere le lacrime, Blaine diede a Kurt il foglio e si chinò per abbracciare suo figlio ancora una volta, mentre Kurt studiava il disegno tra le sue mani.

Pochi secondi dopo, anche lui era in ginocchio, sul pavimento, con il suo fidanzato  e suo figlio, stringendo i due tra le sue braccia, mentre, baciando i capelli di Landon, esprimeva tutto il suo amore per loro.

Tutto di quel momento sembrò giusto.

Da come aveva reagito Landon alla notizia al meraviglioso disegno che aveva portato loro , che mostrava quanto il bambino desiderasse che il suo papà ed il signor Kurt si amassero  ( diamine... per quanto intelligente era Landon… Kurt era sicuro che , quasi sicuramente, già sapeva tutto.. quel piccolo monello impertinente) .

Tutto era perfetto.

Era il più sorprendente inizio di qualsiasi cosa Kurt potesse immaginare.

Ma di certo.. quando Landon si voltò verso di lui .. “ Ti prego.. non piangere.. papi..”.. beh.. anche questo fu meraviglioso.



Ottobre 2018

Paragonata all’Ohio e a New York , l’aria autunnale in California era ancora calda, quel giorno sembrava una mattinata di fine estate  nell’East Coast.

Una folla di gente, eccitata di iniziare la loro giornata, sfrecciava accanto a Kurt , ma tutto quello che lui poté fare fu aspettare..

Non gli importava però.

La giornata non era per lui, quella giornata era per qualcuno di più importante di lui.. beh!.. era per due persone..

Per la prima volta dopo anni, Kurt era parte di qualcosa che , giusto un anno prima, non avrebbe mai immaginato di essere incluso e ancora meno immaginava di venire a conoscenza di tutto questo .

Sbattendo le palpebre per fermare le lacrime che gli offuscavano la vista, guardò alla sua destra e sentì un sorriso diffondersi sul suo viso , alla vista di fronte a lui.

Landon era li accanto a lui, incantato, gli occhi nocciola spalancati per la meraviglia, mentre fissava le zucche ed i palloncini allineati sul sentiero.

Un enorme zucca intagliata era esposta al centro del parco ed una volta che l’attenzione di Landon ne fu attratta , fu spacciato, fermandosi col padre li accanto.

“Guarda papà!.. guarda.. una zucca.. !”

“ho visto , piccolo.. a chi assomiglia?”

“Topolino..! Assomiglia a Topolino!”

Landon si fermò di botto, saltellando per un momento, prima di voltarsi alla sua sinistra per guardare Kurt.

“Papi.. sembra Topolino! Amo Topolino! Papi.. ti piace Topolino?”

“Si.. ma non quanto amo te ed il tuo papa..” disse Kurt dolcemente, sorridendo a suo figlio, prima di alzare lo sguardo su Blaine, arrossendo per lo sguardo innamorato del suo ragazzo.

In tutti questi mesi da quando si erano ritrovati allo strip club, avevano fatto tanta strada.

Erano di nuovo insieme, recuperando, lentamente,  la loro relazione ( al passo di Blaine) e le cose tra loro stavano funzionando.

Dopo essere ritornati insieme ed aver rivelato il suo legame con Landon, fu come se tutto.. tutti i cuori spezzati ed il dolore vissuto.. stesse iniziando a guarire.

Kurt aveva accettato un lavoro temporaneo per Vogue li a LA; faceva tutto quello che faceva a New York.

Solo che questa volta si stava occupando del settore moda di metà West Coast riportando poi ad Isabelle e a tutti gli altri pezzi grossi cosa è hot in quella città e cosa non è chic.

Poi lavorare a LA, aveva la possibilità di stare vicino a Blaine e a Landon .

Ed essere più vicini.. significò anche che ebbero la possibilità di vivere di nuovo insieme.

Abbastanza incredibilmente, fu proprio Blaine il primo a suggerire la cosa.

Quando Kurt chiamò Vogue per far sapere che sarebbe rimasto rintanato a LA per un altro paio di settimane , Isabelle gli offrì il lavoro (Kurt fu certo che lo avesse fatto dopo aver passato alcune ore a parlare con lei al telefono  di tutto quello che era successo in quei mesi mentre lei era stata impegnata in Europa) .

Kurt accettò immediatamente l’offerta , ne parlò con Blaine, rimanendo sbalordito quanto Blaine lo guardò  e disse:

“Puoi rimanere qui invece di cercarti un appartamento”.

Insieme, parlarono anche di trasferirsi , più in là, in un appartamento più bello.

Per ora erano felici di dividere il piccolo appartamento di Blaine mentre entrambi  mettevano da parte i soldi per un appartamento migliore in futuro.

Blaine trovò un altro lavoro poco dopo che Kurt si era trasferito.

Un ristorante d’altra classe , li in città, cercava un intrattenitore, un cantante che facesse un po’ di musica per i clienti durante le loro cene, e Blaine, dopo molte esortazioni dei suoi amici e della sua famiglia, decise di fare l’audizione.

Lui, insieme ad altri 3 cantanti , furono assunti per alternarsi sul palco in varie serate.

La paga era abbastanza buona e dava a Blaine la possibilità di esibirsi di nuovo, cosa che Kurt desiderava rivedere così tanto.

Un paio di volte aveva lasciato Landon con Avery mentre lui andava a vedere Blaine cantare  ed ogni singola volta , rimaneva fortemente impressionato da quanto talentuoso fosse realmente il suo ragazzo.

Ma vedere quanto le cose fossero cambiate per loro, lo ferì anche.

Tanto tempo fa, immaginava di andare a vedere Blaine a Broadway ( solo le sera in cui lui non si esibiva).

Si supponeva dovessero conquistare la Nyada e New York, ma non era mai successo  a causa della sua stupidità.

Ora, però, sapeva che lo avrebbero fatto.. personalmente e professionalmente.

Avrebbe attraversato le fiamme dell’inferno per proteggere la sua famiglia.

Avrebbe affrontato qualsiasi cosa affinché Blaine fosse felice.

Questo era qualcosa che Kurt si era ripromesso così tanti mesi fa, mentre stringeva  un  Blaine, nudo e soddisfatto,  di nuovo tra le braccia , felice di essere nel posto in cui apparteneva.

In passato aveva ferito Blaine ( e Landon di conseguenza ) così tanto per il suo egoismo e per la sua testardaggine.

Non avrebbe permesso che accadesse di nuovo.

Ora supportava ogni singola cosa che faceva Blaine.

Passavano le notti a letto solo parlando dei sentimenti di Blaine e del loro futuro.

CI furono discussioni sul tornare al college, sul lasciare la California ed andare in un posto nuovo e ricominciare daccapo.

C’erano state liti , naturalmente.

Kurt cercava sempre di frenare se stesso per evitare di esplodere come suo solito; invece, erano più che lo volte in cui Blaine esplodeva che quelle in cui non lo faceva, gli anni di solitudine e paura lo costringevano a ricadere in una spirale  ..in cui Kurt si sarebbe reso conto di aver fatto un errore a tornare con lui e lo avrebbe lasciato di nuovo.

Kurt , sempre, si affrettava a rassicurare il suo ragazzo che non se ne sarebbe  andato, mai più se Blaine gli avrebbe permesso di restare.

Le liti erano estenuanti e sfinivano entrambi gli uomini , ma Kurt sapeva che ne avevano bisogno.

C’era così tanto dolore nel cuore di Blaine ancora adesso , per come era stato ridotto in pezzi e sputato da tutti , che aveva bisogno di tirar tutto fuori .. così esplodeva.

Secondo Kurt, ci volevo solo del tempo.

Perché il Blaine di cui si era innamorato tanto tempo fa, lasciava che le cose lo consumassero come acido , spogliandolo del suo guscio esterno fino ad esporre la parte più interna di se, più fragile e tenera.

Questo Blaine aveva invece una pelle più spessa a proteggere il suo cuore di porcellana e Kurt doveva assicurarsi che Blaine sapesse che non avrebbe mai più fatto a pezzi il suo amore di nuovo.

Così avevano iniziato ad andare in terapia, insieme o da soli.

Ci andavano da solo un paio di mesi, ma i cambiamenti nelle loro vite erano enormi.

Era diventato più facile parlare tra loro , si erano riavvicinati e, mentre i giorni passavano, Kurt fu sicuro che Blaine stesse meglio per aver deciso di vivere con Kurt a tempo pieno.

E se le probabilità era a loro favore ( e Kurt era certo che ci stessero arrivando) si sarebbero fidanzati di nuovo e forse si sarebbero potuti sposare ed avere altri bambini presto.

Soprattutto la parte dei figli , perché più passava del tempo con Landon più Kurt realizzava di desiderare altri bambini.

Ne voleva un bel po’..

Amava Landon con ogni parte del suo cuore e della sua anima.

C’era qualcosa di sorprendente nell’essere padre e , guardare un bambino , che hai aiutato a “creare” , diventare una piccola entità.

Landon era divertente, brillante ed intelligente e vivace.

Era una gioia, la luce della vita di Blaine e Kurt ( che era completamente sdolcinato da dire, ma Kurt ora capiva cosa spingesse i genitori a dirlo )

Viveva per le mattine quando si svegliava al suono di Landon che cantava davanti alla tv.

Adorava vedere suo figlio ballare , trascinando i piccoli piedi in quel suo solito modo, mentre arricciava il naso lentigginoso e sorrideva al suo papi.

La sera amava stendersi sul piccolo letto di Landon con suo figlio sotto le coperte accanto a lui , le palpebre cadenti, messo addormentato , mentre il suo papi gli leggeva la fiaba della buonanotte.

Nel frattempo, Blaine restava sulla soglia , guardandoli con amore mentre Landon e Kurt legavano.

Era tutto … nonostante i capricci e le lacrime che crescere un bambino portava.

Loro erano tutto per lui e Kurt si sentiva onorato di avere il permesso di far parte delle loro vite.

“Papiii! Papii”.. andiamo!.. voglio andare a vedere Topolino!.. Voglio vedere Topolino e Mulan e ….”

La lista continuò, balbettata dal bambino trascinava i suoi papà attraverso il parco , fino a quando i suoi occhi non individuarono uno dei personaggi  che stava cercando.

Kurt si lasciò trascinare , stringendo saldamente, la piccola mano di Landon nella sue, voltandosi poi  a guardare Blaine non sorpreso di trovare il suo ragazzo che lo fissava.

Anni prima, poteva solo sognare momenti come questo; passeggiare per il parco con Blaine e loro figlio.

Allora sognava che entrambi fossero più grandi e sposati, invece si essere poco più che ventenni e solo fidanzati; ma tutto questo non importava, non quando Kurt sapeva che ci sarebbero arrivati, alla fine.

Sorridendo , abbassò la testa per un secondo e poi mormorò un ti amo,  a fior di labbra, a Blaine mentre Landon li trascinava, voltando l’angolo per prendere un nuovo sentiero.

Come sempre, il suo cuore perse un battito quando Blaine arrossì ripetendo le sue parole, calmo e deciso.

C’era stato un periodo in cui Kurt temeva di aver perso per sempre il diritto di sentirsi dire di nuovo quelle parole, e di aver perso per sempre Blaine.

Tuttavia, come il tempo, il destino o qualsiasi altra cosa aveva dimostrato , che a volte succedono le cose più folli.

A volte esci con i tuoi amici per andare in un posto che non hai mai frequentato e ti imbatti in qualcuno del tuo passato.

A volte scoprì un mucchio di cose folli che creano una serie di eventi che attraversano la tua vita e tutto ciò che una volta consideravi normale , all’improvviso non è così normale come credevi.

A volte il tuo cuore ti urla contro perché lo hai maltrattato troppo e tutto quello che vorrebbe è essere amato di nuovo da qualcuno che lo aveva amato nel miglior modo possibile.

A volte i loro cuori vogliono le stesse cose, ma sono troppo spaventati per provarci di nuovo.

A volte bisogna rischiare ed a volte funziona.

Kurt era abbastanza felice per tutti questi.. “ a volte..”

“E’ Pippo, papà!!!.. Guarda… è Pippo.. Papi andiamo.. sei lento! Forza..”

Da Pippo a Topolino , ad Elsa , a Gaston.. la piccola famiglia passò l’intera giornata ad incontrare personaggi per tutto il parco.

Mangiarono del delizioso cibo, comprarono un sacco di regali per Landon nei negozi ,e Kurt , addirittura pianse quando Ariel cantò “buon compleanno” a Landon , baciandogli una guancia.

Per tutto il giorno , il piccolo ometto girovagò nel parco con la mano sulla guancia, canticchiando canzoni della “La Sirenetta”.. mentre borbottava qualcosa sullo sposare Ariel un giorno.

Blaine ridacchiò prendendolo in giro, dicendo che avrebbe amato avere una sirena come nuora ed anche Kurt rise , divertito per lo sguardo innamorato sul viso di suo figlio.

SI divertirono un mondo a passare la giornata a Disney , godendosi i luoghi ed i profumi del parco mentre Landon saltellava alloro fianco, eccitato per il fatto di aver trascorso il suo quarto compleanno nel posto più magico della terra.

A fine giornata però , dopo che il sole era tramontato da tempo e la luna e le stelle brillavano in cielo , tutti erano esausti.

“ Mi fanno male i piedi”.. " borbottò Kurt, sistemando le braccia, mentre spostava il corpo appesantito dal sonno di Landon un po’ più su sul petto, alzando una spalla per appoggiare il volto di suo figlio contro il suo collo.

La giornata era stata lunga e stancante per il bimbo, che aveva ormai quattro anni, così era crollato mentre si dirigevano verso l’uscita del parco.

Il suo volto era stato truccato da tigre ( “ Oggi non sono Landon.. Sono Rajah!” ) ed aveva indossato un paio di orecchie da topo sulla testa riccioluta.

Kurt era sicuro che il trucco stesse sporcando i suoi vestiti, ma non gli importò.

L’unica cosa che contava di più per lui era che Landon aveva avuto il miglior compleanno di sempre ed era sicuro che lo fosse stato per le tantissime volte in cui Landon aveva ringraziato i suoi genitori per la gita.

“Grazie per portarlo” rispose Blaine, avvicinandosi a Kurt mentre venivano schiacciati tra la folla.

La sua mano scivolò in quella di Kurt , le loro dita si incastrarono perfettamente, mentre si fermarono per voltarsi a guardare lo spettacolo dei fuochi d’artificio.

Nonostante il rumore , Landon continuò a dormire, troppo distrutto dalla giornata, così i suoi papà si guardarono lo spettacolo da soli, abbracciati e mano nella mano.

“Penso che si sia divertito oggi.. io so di averlo fatto..”

“Anche io.. penso che abbiamo avuto abbastanza divertimento per un anno intero..”

“lo dici a me..”

I fuochi d’artificio scoppiavano in cielo , illuminando il buio con mille colori .

Gente di ogni età era incantata e meravigliata per lo spettacolo, ma Kurt si ritrovò disinteressato perché la sua attenzione fu attratta dagli occhi splendenti del suo ragazzo.

Proprio come aveva fatto Landon quando erano arrivati al parco, Blaine sembrava incantato dalla magia della Disney.

I suoi occhi , così simili a quelli di Landon, erano completamente spalancati, la bocca aperta a formare una O, ed un leggero sorriso mentre guardava il cielo.

Rimase così a lungo, senza accorgersi che Kurt stava fissando lui e solo lui, e fu solo quando Landon si lamentò che Blaine si voltò trovando gli occhi grigio-azzurri di Kurt su di lui.

“Mi stai fissando..”

“Si.. è difficile non farlo quando hai la persona più bella al mondo accanto a te..”

Blaine ruotò gli occhi , arrossendo mentre colpiva scherzosamente il braccio di Kurt .

“Sta zitto..”

“Attento.. ho un bambino in braccio..”

“Sei un idiota…”

“Un idiota innamorato.. che posso dire?”

Per puntualizzare le sue parole, si chinò per baciare un lato della testa di Blaine, spostandosi poi sulle sue labbra.

Blaine rispose al bacio, come sempre, e poi entrambi si allontanarono , aprendo lentamente gli occhi per fissarsi l’un l’altro.

 
“Grazie per avermi permesso di farlo..”

“Di fare cosa?”

“Questo.. essere con te e Landon.. Festeggiare questo giorno con voi ragazzi..”

“Sei suo padre ed il mio ragazzo.. Perché non avrei dovuto?”

“Perché quattro anni fa, lo stavi mettendo al mondo, da solo.. Questo giorno riguarda te quanto lui. Potrà essere il giorno in cui è nato, ma è il giorno in cui tu lo hai fatto nascere”.

“Kurt..”

“Così.. volevo solo dirti grazie..

Perché potevi scegliere di portarlo qui da solo o festeggiare da soli o altro.. ma hai deciso di condividere questo momento come me .. e lo apprezzo..

Così come lo faccio con te e Landon.

Sono così orgoglioso di te per tutto quello che hai superato .

Sono così grato che tu abbia avuto la forza di andare avanti invece di arrenderti..

Sono felice che mi hai permesso di tornare con te e ti amo così tanto..

Volevo solo fartelo sapere..

Ti amo più di qualsiasi cosa…”

Blaine distolse lo sguardo per un momento, riportandolo sulla nube di fumo e sulle luci scoppiettanti sopra di loro.

Quando si voltò di nuovo , i suoi occhi erano pieni di lacrime.

“Ti amo anche io..:”

Lasciò che Kurt lo tirasse più vicino con il braccio libero ed insieme rimasero così, abbracciati l’uno all’altro mentre guardavano il finale dello spettacolo dei  fuochi artificiali.

Verso la fine , Landon si mosse, svegliandosi ed allungando le braccia verso il suo papà, così Blaine alleggerì Kurt  dal peso di Landon e prese Landon tra le braccia, cantando dolcemente buon compleanno sotto voce( con Kurt che armonizzava ) al piccolo bimbo stanco mentre uscivano dal parco.

Kurt tenne il palmo sulla piccola schiena del suo ragazzo, guardando con amore suo figlio lottare per rimanere sveglio mentre lasciavano Disneyland.

Blaine era l’immagine della perfezione, mentre cullava tra le braccia Landon ( che stava crescendo come erba diventando troppo grande per qualcuno dell’altezza di Blaine per portarlo in quel modo ancora a lungo) mentre venivano schiacciati tra la folla.

Pallide luci verdi, arancio e viola piroettavano attorno a loro e Kurt ammirò il modo in cui illuminavano il volto del suo ragazzo.

Mai in un milione di anni , avrebbe immaginato una vista così: due fidanzamenti falliti alle spalle,  viveva sulla West Coast  ed era diventato padre poco più che ventenne.. nulla , nella sua vita , era andato secondo i suoi piani.

Niente di quello che era successo era qualcosa a cui aveva mai pensato.

Nei suoi confusi pensieri ,  credeva che , in quel momento , sarebbe stato una giovane promessa di Broadway .. questo o che avrebbe conquistato , come un ciclone, il mondo della moda.

Credeva che avrebbe avuto successo, che si sarebbe sposato verso i trent’anni e poi sarebbe diventato padre.

Ma ora, mentre guardava Blaine e Landon camminare accanto a lui, gli stessi capelli ricci, le lunghe ciglia e lo stesso adorabile comportamento… Kurt realizzò che questa era la vita che aveva sempre voluto.

Voleva l’amore e la felicità; ed essere diventato padre gli dava tutto ciò moltiplicato per dieci.

Una volta qualcuno gli disse:

Puoi sognare come vorresti che fosse la tua vita; puoi scegliere come viverla.

Beh.. essere qui, essere con le due persona che amava di più?

Prendere parte alla crescita di Landon?

Vedere Blaine rimettersi in gioco e diventare la star che era destinato ad essere?

Essere parte della loro felicità ed avere loro per la sua ?

Questo era quello che voleva.

Era la sua vita ora, e sempre lo sarà.. e..”

“Papi?”

“Si?”..

Alzando lo sguardo dalla spalle del suo papà, Landon sorrise ancora assonnato , inclinando la testa ,nello stesso modo di Blaine, mentre guardava Kurt con una espressione piena d’affetto ed amore.

“Ti voglio bene”..

“Ti voglio bene anche io..”

Si.. forse questa non era la vita che aveva pianificato…

Potrebbe non aver mai immaginato di essere padre così giovane, innamorarsi così profondamente, o niente del genere…

Ma quando c’era Landon che lo guardava così come se avesse fatto cose meravigliose , e Blaine che lo guardava come se non ci fosse nulla al mondo di cui avesse bisogno se non di questo, Kurt realizzò di provare le stesse cose e sempre lo avrebbe fatto.

Questa era la sua vita ora.. e sempre lo sarebbe stato..

Che bella vita era e lo sarebbe sempre stata.


Note

Fine... SIGH!!!

 questo è il link della storia originale.

https://www.fanfiction.net/s/10334792/1/What-I-Call-Life
  
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