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Autore: tixit    08/07/2017    23 recensioni
Un uomo si trova a fare da baby-sitter ad una bambina bionda che vuole assolutamente sentirsi raccontare una favola.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alain de Soisson
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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La Caccia alle Lucciole

"... Allora lui non la amava, ma amava la sua amica..."

"Non sono convinta!" La bambina batté il piedino in terra, irritata.

"Ma se te la sto raccontando io questa storia, ma saprò ben io?" L'uomo aggrottò le sopracciglia con un gesto di sdegno.

"Mi pare strano, perché non la amava?" la bambina lo guardò dubbiosa.

"Ma che ne so? Non c'è un perché!" L'uomo si passò una mano nei capelli, a disagio.

"Ci deve essere!" Esclamò la piccola guardandolo da sotto in sù.

"E invece non c'è, ma guarda un po'! Quando uno si innamora non lo sa perché: capita e basta."

"Ma così ti puoi innamorare di una persona brutta!" La bambina sgranò gli occhi orripilata.

"Brutta non è il peggio che possa capitare, c'è anche chi si innamora di persone cattive che non mantengono le promesse e non si fanno scrupoli."

"Ma è orribile!"

"Si, lo è, ma bisogna avercelo sempre presente e ricordarsi che si merita il meglio."  L'uomo aveva gli occhi lucidi e si passò distrattamente una mano sul viso "E non si deve pensare che tutto è finito perché non è finito proprio un cazz... un nulla, e ci sono ancora tante cose che devono capitare, e se un vestito da sposa non lo usi il lunedi può essere che ora di mercoledi ti torna utile!" poi aggiunse brusco "E questo vedi di ricordartelo bene pure tu!"

"Mi ricorderò, comunque i vestiti da sposa non mi piacciono." La piccola lo guardò severamente.

"Non sei nemmeno capace di farti una treccia di sola, cosa vuoi capire dei vestiti da sposa, ma io dico!" ribatté l'uomo "Comunque sia, andiamo avanti! Lui non la amava, ma amava questa sua amica molto bella e un po' sciocchina, e le scriveva dei bigliettini."

"Coi cuoricini?"

"Boh non so, forse, era un tipo un po' loffio e ce lo vedo a fare i cuoricini con la piuma d'oca. E poi a profumarli con l'acqua di rose!"

"Beh era gentile..."

"Si, e lei li recapitava alla sua amica."

"No!"

"Si, perché era una signora."

"Era scema, io un pugno gli avrei dato, proprio sul naso." La bambina si agitò sdegnata.

"Ah questa sarebbe stata un'ottima idea, ma erano anche amici, migliori amici e allora è difficile."

"Eh si con gli amici è difficile..." convenne la bambina con aria sussiegosa.

"Difficilissimo!"

"E quindi?"

"Quindi una sera mentre lei tornava a casa sotto la pioggia dovo aver portato i bigliettini, lui andò a prenderla."

"Lui chi?" La bambina lo guardò sospettosa.

"Un altro, un amico di lei, un vecchio amico."

"Ma erano tutti amici in questa storia?"

"Più o meno."  

"Stavano in un paese piccolo?" 

"Ah in un certo senso si, comunque quest'altro, un omone, con due gambe da granatiere e due spalle da facchino che non ti dico, la va a prendere."

"E che succede?"

"Beh le tira un mantello e la ripara dalla pioggia."

"Oooh!"

"Oooh si, puoi dirlo forte e lì si capisce che lui, l'altro, il granatiere l'amava in silenzio e che lei non capiva proprio un bel nulla."

"Era di coccio?"

"Era di coccio. Non l'avevano sculacciata abbastanza da piccola."

"Mio papà non mi sculaccia mai."

"E fa malissimo!"

"Non sono d'accordo!"

"E quando mai sei d'accordo, tu? Degna figlia di tua madre! Comunque sia lei un giorno decide di fare una mattata e si acchitta tutta, sai come fanno le donne, no? merletti, pendaglietti, nastrini, fiocchetti, sete, mussole, perline, piume di struzzo e di marabù, chantilly, alençon..."

"S'è messa tutte queste cose addosso? Proprio tutte?"

"Non so, non c'ero, ma il granatiere trovò che stava una sciccheria."

"Beh se l'amava." La bambina alzò gli occhi al cielo.

"E hai ragione pure tu. Però era una bella donna e secondo me stava bene. Stava così bene che pure il loffio si mette a ballare con lei."

"Ma no!"

"Ma si! Si inchina, la invita e dopo la sbatacchia e la fa frullare per tutto il salone, pieno di candele e lampadari e lui le zompettava di lato, le girava intorno agitando le mani, poi saltava su un piede solo e si inchinava e diceva tutte cose da loffio."

"Ma non era innamorato della sua amica?" 

"Eh questo era quello che diceva lui! Ma era uno loffio e quando attaccavano un minuetto andava fuori di testa e non capiva più niente..."

"Non so se mi piacerebbe uno così."

"Meglio se non ti piace! I loffi tu lasciali perdere! Ricordati! Comunque lui le fa tanti complimenti e salta fuori che non l'ha riconosciuta!"

"Nooo!"

"Siiii! Non l'aveva riconosciuta!"

"Ma non è che aveva bisogno degli occhiali proprio come papà?"

"Ah questo dettaglio non lo so, ma era un tipo che non capiva troppo, gli capitava spesso di non riconoscere la gente, tu pensa che non distingueva bene nemmeno i maschi dalle femmine!"

"Non ci credo!"

"Ti dico di si! Ma lo saprò! Tu pensa che una volta passo per un giardino e quello che ti fa? Si mette a scavalcare delle siepi! Un loffio fatto e finito! E comunque lui le dice che lei gli ricorda tanto lei."

"Bella forza! Ovvio se lei era lei!"

"Tu ci sei arrivata, lui no! E le dice che non la ama e non la amerà mai e allora lei scappa via dal salone da ballo."

"Ah questa la so! Scappa e lascia una scarpetta e lui la trova..."

"Non lascia nessuna scarpetta!"

"Io so di una scarpetta!" insistette la bambina con un tono che non ammetteva repliche.

"Non in questa storia, in questa storia non ci sono scarpette!"

"Va bene, non ti arrabbiare..."

"Lo stesso carattere di tua madre! Poveretto chi ti sposa! Comunque torna a casa, incontra il granatiere e litigano."

"Ma perché? Che c'entrava il granatiere, lui le voleva bene..."

"Perché era una donna! Ecco perché! Una femmina tremenda! E le donne quando hanno le paturnie vanno sempre a scocciare quei poveracci che gli vogliono bene e gli stracciano i ... vogliono sapere le cose più strane se sono carine, se sono troppo grasse, troppo magre, se hanno ragione, se la loro mamma ha ragione, una cosa da pazzi!"

"E il granatiere?"

"Il granatiere non era pratico di femmine. Avrebbe solo dovuto dire Si cara, hai ragione  tranne che se una ti dice che si vede grassa che allora devi dire No, cara, non è assolutamente così, due frasi e vivi tranquillo, non importa le cazz... le scemenze che le senti dire, dici di sì e aspetti che le passi e torni la solita persona meravigliosa che di norma è."

"E il granatiere che fece invece?"

"Si mise a discutere! Con una femmina! Ci voleva ragionare! Con una che stava sragionando! Ma dove s'è mai visto? E su cosa poi? rose e lillà. E così discussero e non si parlarono più e lei andò via e gli disse Tu prova a venirmi a cercare e ti faccio calpestare dal mio cavallo."

"Forte però!"

"Si, molto forte, ma il granatiere si mise a piangere."

"Poverino!"

"Poverino si! perché non aveva capito che lei aveva discusso con lui proprio come si fa con un marito! Perché solo ad un marito fai certe domande esistenziali sul senso della vita che non stanno né in cielo né in terra, mica al panettiere!"

"Quindi lo amava!"

"Secondo me si, ma era di coccio!"

"Poverino il granatiere!"

"Poverino si, ti ripeto! Perché poi si fece avanti un altro che la chiede in sposa."

"Questo ci vedeva?"

"Questo ci vedeva benissimo, pure troppo, infatti le fa pure delle proposte che di solito è meglio di no. Comunque era fatto a modo suo, molto moderno. Rose lillà, gli piaceva tutto, e portava i capelli lunghi quasi fino alla vita e tutti pizzi, sulla camicia e sulla giacca e ricami, uno molto particolare, fanatico dei mulini, ed era inutile discuterci che in queste cose ognuno poi è giusto che faccia come è più felice."

"E lei?"

"Lei dice no e fa una scena madre davanti a suo padre e a tutti i parenti riuniti che le volevano combinare un matrimonio, che ancora se la ricordano! E dopo questa cosa tutti hanno ben chiaro che lei non vuole che le si cerchi un marito perché non le interessa  proprio per niente."

"Minaccia di farli calpestare dal cavallo?"

"Più o meno, così la lasciano tutti in pace e per un po' le girano al largo perché era chiaro che non era aria."

"Pure il granatiere?"

"Perfino il granatiere. Così lei una sera va lì e gli dice Ehi dico a te! Cosa è questa storia che non mi accompagni più a casa? Che ti rode?"

"Non l'accompagnava più?"

"No quella sera voleva andare in una bettola con gli amici e lei gli dice Le strade non sono sicure, così ora tu vieni con me e mi proteggi, poche storie, vile maschio! Altrimenti ti slancio contro il cavallo proprio dritto sulle rotule e voglio proprio vedere dopo come fai ad andare in giro per bettole! Che poi vorrei sapere che ci vai a fare? A casa siamo pieni di vino!"

"E lui?"

"E lui l'accompagna. Che doveva fare?"

"Oh bene e poi che succede?"

"E poi passano per un prato, pieno di lucciole e decidono di dargli la caccia."

"Danno la caccia alle lucciole?"

"Si, tutta la notte danno la caccia alla lucciole."

"Non mi sembra un gran divertimento..."

"Perché sei piccola! Non sai nemmeno allacciarti le scarpe da sola! E le lucciole adesso non sono roba per te."

"Se lo dici tu..."

"Si! Lo dico io! E poi il giorno dopo lei gli dice Ora tu da bravo te ne stai a casa! Che io ho da fare! Devo cambiare il mondo e tu mi fai impiccio!"

"Ma non gli aveva chiesto lei di accompagnarla?"

"Si, prima, ma dopo no, era una femmina!" 

"E che succede?"

"Che discutono e lei va da sola e si ficca in un mare di cas... di guai, e quando stanno per spararle lui, che l'aveva seguita, balza fuori dalla folla e la butta a terra e le salva la vita!"

"E poi che fanno?"

"E poi lei gli dice Adesso che ho cambiato il mondo e ho cinque minuti di tempo, è arrivato il momento che mi sposi perché così possiamo dare la caccia alle lucciole insieme tutte le volte che ci pare senza nessuno che mette becco, e poi io non ho tempo da perdere e sappi che ho già scelto il posto. Tu puoi scegliere il vino!"

"E lui che disse?"

"Beh il granatiere si era fatto furbo con le femmine e disse la frase magica! te la ricordi?"

"Si cara hai ragione!"

"Bravissima. E così si sposano in una chiesetta in campagna."

"Come mamma e papà?"

"Si quell'anno le chiesette erano di gran moda. Come ti giravi ci trovavi dentro una coppia che diceva di sì. Le vecchiette che sgranavano i rosari erano tutte imbizzarrite e fecero pure un esposto al parroco!"

"Sei sicuro?"

"Ti dico di si! Ma se non lo so io lo vuoi sapere tu? C'eri tu? Non eri ancora nata!"

 


"Grazie per averla tenuta, Alain..."

"Di niente André, però la prossima volta lasciatemi un libro di favole perché è stata dura..."

"Fa un mucchio di obiezioni eh?"

"Tutta sua madre!"

 
   
 
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