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Autore: Cocchi    09/07/2017    0 recensioni
SPOILER FINALE DODICESIMA STAGIONE.
Pensieri di Dean dopo gli eventi della 12x23.
Abbassi lo sguardo e quasi ti ripieghi su te stesso; quello che vedi è ancora più sbagliato delle tue parole non dette.
Bruciature sul terreno ti sfiorano quasi le ginocchia e ti chiudono la bocca dello stomaco. La sagoma delle sue ali è intatta.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
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È freddo.
Te ne rendi conto mentre ti inginocchi a terra, i tuoi jeans premono contro il terreno leggermente umido e un brivido ti risale lungo la schiena.
È freddo e tira vento.
Lo senti chiaramente passarti fra i capelli mentre sollevi il volto a guardare verso il cielo stellato sopra di te.
Dei grilli friniscono lì vicino, non sei sicuro se c’erano anche prima, ma adesso li senti distintamente, riempiono la notte dei loro richiami e sovrastano quasi del tutto il rumore delle piccole onde del lago.

È una normale notte di maggio, una notte come quelle che ti piacciono tanto. Una di quelle in cui prendi l’Impala e guidi fino al campo vicino al bunker, ti sdrai sul cofano della tua piccola, una birra in mano e le stelle sopra di te.

Lo hai fatto tante volte in questi anni, una volta hai portato con te Kevin, per farlo staccare dallo studio delle tavolette. Un’altra ci hai portato Charlie, per scambiarvi segreti, che poi segreti non erano mai stati, non per lei, almeno.
Più di una volta ci hai portato Sam, dopo una caccia andata bene, oppure dopo una andata particolarmente male…Ha sempre avuto un effetto calmante, guardare le stelle; rendersi conto, almeno per qualche ora, di quanto siate veramente piccoli nell’universo. Un po’ come lasciare andare il peso che portate sulle spalle per una manciata di minuti.

Non ci hai mai portato Cass.
Non c’è mai stato il momento giusto e anche se ci fosse stato, non hai mai avuto il coraggio di proporglielo. Con lui le parole faticano sempre ad uscire e quando lo fanno sembrano dire l’opposto di quello che pensi.

Abbassi lo sguardo e quasi ti ripieghi su te stesso; quello che vedi è ancora più sbagliato delle tue parole non dette.

Bruciature sul terreno ti sfiorano quasi le ginocchia e ti chiudono la bocca dello stomaco. La sagoma delle sue ali è intatta.
Eppure ha continuato ad andare in giro con quel camioncino.

Per un istante ti aggrappi alla speranza che questo non sia lui. In fondo se queste fossero state le sue ali avrebbe potuto volare… Ma lo sai che è solo uno stupido pensiero. Solo un meccanismo di difesa per rifiutare la realtà.
Ti è già capitato altre volte, i corpi di Bobby, Charlie, Benny… Ritornano con prepotenza nella tua mente e stringi gli occhi per cacciarli via mentre batti un pugno contro il petto del corpo a terra vicino a te.

Riprendi fiato con fatica, ti brucia la gola e ti tremano le labbra. Vorresti ritirare la mano, ma rimane lì dov’’è; chiusa in un pugno sopra il suo petto.

«Cass?»
Quasi non riconosci la tua voce. È roca e debole; un sussurro quasi impercettibile.
Se non fosse così profonda sembrerebbe quella di un bambino timoroso, che cerca di evitare una punizione troppo severa per gli errori che ha commesso.

Probabilmente mii hai sempre visto così, dall’alto dei tuoi millenni e del tuo potere angelico; un bambino viziato che voleva giocare con qualcosa molto più grande di lui.

Sai che non è vero, ma la tua mente sta cercando di proteggerti ancora. Dipinge uno stronzo alato che non ha mai capito l’unica richiesta che gli hai mosso in questi ultimi anni. L’unica preghiera alla quale non ha mai risposto. E che tu non hai mai vocalizzato.

Resta con me.

Tre vocaboli. Ma non sei riuscito a dirli.

Una parte di te crede che lui lo sapesse anche senza aver bisogno delle tue parole. Un’altra, quella che ti ricorda dolorosamente di ogni volta che ti ha girato le spalle e se ne è andato, ti pungola rammentandoti di tutte le occasioni che hai avuto per dirgli di rimanere e che non hai sfruttato.

I tuoi occhi si muovono lungo il profilo delle ali e si fermano sulle sue spalle ed il suo petto. Sotto il tuo pugno, c’è un corpo immobile. Nessun respiro che riempie i polmoni, nessun cuore che batte.

È un angelo non ha bisogno di queste cose.

Però lui le faceva lo stesso.

Tiri su col naso, fa davvero freddo e questa sensazione potrebbe essere l’inizio di un raffreddore. Ti passi la mano che avevi ancora a terra, sotto al naso. Il dorso si inumidisce e lo asciughi contro la giacchetta, mentre cerchi un fazzoletto per soffiarti il naso.

Un alito di vento ti colpisce il volto e solo quando senti più freddo sulle linee di pelle bagnata capisci che non è raffreddore, ma stai piangendo.

Non è un pianto disperato, non ci sono singhiozzi e respiri mozzati, è calmo.
Come te.
Fatichi ancora a comprendere perché stai avendo questa reazione. Il tuo sguardo si muove veloce lungo il corpo di Cass come a cercare una risposta, anche se non sai bene a quale delle mille domande che ti ronzano in testa.

Perché sei scappato? Perché non hai voluto il nostro aiuto? Perché ci hai traditi così? Perché ho continuato a darti la possibilità di tornare? Perché non hai risposto alle mie chiamate? Perché devi sempre andartene? Perché sto piangendo per te?

«Ti odio.»
Stavolta ti sfugge un singhiozzo, ma probabilmente è dovuto al freddo che ti fa tremare le labbra. Il tuo sguardo si sposta sul suo volto e lo osservi serio, arrabbiato, nonostante tu sia consapevole, adesso, delle lacrime che stanno scendendo. Lo guardi con fare di sfida, come se ti aspettassi che da un momento all’altro riaprisse gli occhi per leggere le tue bugie.
Anche se non sei sicuro che sia sempre stato capace di vedere oltre…Non del tutto almeno.

I suoi occhi, però, non si aprono e non ti inchiodano per dire che non è vero, quindi continui.
La tua sicurezza vacilla e ti chini sopra di lui, la fronte poggiata sul pugno chiuso.

«Avevi promesso che saresti rimasto.» Sussurri arrabbiato. «Tutti morti eccetto te.» Sibili fra i denti. «Era solo un’altra bugia.» Il tuo tono si arrende all’inutilità della tua rabbia e il respiro si fa più affannato mentre il nodo che senti alla gola si stringe e sembra sciogliersi solo quando lo colpisci con un altro pugno all’altezza dello sterno. Lo colpisci di nuovo e ancora e ancora…
«Ti odio. Ti odio. Ti…»

Il singhiozzo che ti scappa dalle labbra è l’unico segnale che ti avvisa che stai per crollare.
Il pugno si sposta dal suo petto alla tua bocca, lo mordi perché non sei una dannata donnetta che piange sul corpo dell’uomo che… Fermi il pensiero prima che si completi e cerchi di ricomporti. Non puoi farti vedere così da Sam.
Ti volti a guardare verso la sua direzione, ma lui non c’è. Probabilmente è andato dentro…Ci sarà un Nephilim da combattere o accudire o uccidere, ormai un’opzione vale l’altra. Odi anche quell’affare. È solo colpa sua se adesso sei lì, seduto in terra, in riva ad un lago immerso nella natura, in un posto che sarebbe un paradiso se solo non fosse l’inferno.

Il tuo respiro si calma con una lentezza esasperante. Sulla mano destra hai i segni dei tuoi stessi denti, ma almeno adesso stai provando qualcosa oltre all’enorme vuoto che senti ingrandirsi dentro il petto. Guardi di nuovo il cielo.
Ci sono milioni e milioni di stelle, ma a te basterebbe vederne cadere una.
Avere un’ultima chance.
Un ultimo desiderio.
Hai salvato il mondo così tante volte, almeno stavolta una richiesta davvero tua potrebbero esaudirla. Chiudi gli occhi e pensi a Chuck e Amara.
Sai che Lucifero ha ragione. Sai che se ne stanno fregando, ma fai la tua richiesta lo stesso.
Solo un’altra occasione.
Per non mandare tutto a puttane.
Per dire la verità almeno una volta.
Per farlo restare.

 

 

 Saaalve!

Chi non muore si rivede, quindi eccomi qui. Yeeeeah,,,, *rotolano palle di fieno*

Ciao a tutti.

Scusate la botta di angst, è da Maggio che penso a questa ff, ma solo stamani mi sono decisa a buttarla giù. Non so bene cosa dire, credo di aver semplicemente buttato sale su una ferita ancora aperta e fresca e pulsante e… *Si soffia il naso rumorosamente*

Ok, sto calma e buona, voi non odiatemi, ma fatemi sapere che ne pensate, se volete.

Kisses & Love

Cos

  
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