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Autore: FeBookworm    10/07/2017    0 recensioni
Il custode del tesoro, questo significa il tuo nome Edward. Mi chiedo se tu l’abbia mai saputo.
Forse sì, all’inizio. Quando ancora non giocavi ad essere re, quando c’era ancora Eddie a tenerti a bada, a farti da cervello. Fino a quando non hai deciso di sposarti con quella strega sei stato in grado di difendere l’eredità di nostro padre, di mantenere intatto il tesoro della casata di York.
Se con Richard mamma e papà azzeccarono appieno il nome, con me accadde proprio l’opposto. Il lavoratore della terra, un nome da persona umile, seria e rispettosa delle leggi morali. Un nome proprio adatto a me, insomma.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: George Plantagenet
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Torre di Londra
 
Dopo tanti giorni di pioggia questa limpida notte, con il cielo pieno di stelle luminose anche se senza Luna, sembra quasi un dono divino. Notti belle come questa non sono capitate molto spesso di recente. O, forse, ci sono state ed io non le ho notate affatto.
Mi ricordo una notte simile a questa quando io e Richard eravamo in viaggio verso la Borgogna, quando mamma cercò di metterci in salvo dalla minaccia della Regina Cattiva; ricordo che Richard non riusciva a dormire per via del mal di mare e decisi di portarlo sul ponte per prendere un po’ d’aria. Era così limpida, dello stesso colore scuro del mare, e io e Richard giocavamo a chi trovava più costellazioni nel cielo…
Quelli sì che erano stati bei tempi. Da allora non ho mai più avuto un momento di così grande rilassatezza, con la mente così libera da tutti i brutti pensieri.
Oh, sono stato felice, per quanto un uomo avido come me possa ambire ad essere felice. Isabel ha contribuito in larga misura a questa felicità e anche i miei figli, sebbene li abbia avuti così poco tra le mie braccia. Prima del matrimonio l’unica persona che contribuiva e partecipava alla mia felicità era Dickon.
Già, Dickon…
Mai nome fu più azzeccato per una persona come la scelta dei miei genitori di chiamare l’ultimo nato come mio padre. Dominatore valoroso. E lui lo è stato, ne ha dato prova da giovane e lo ha dimostrato anche più avanti con l’età.
Il miglior soldato che io abbia mai visto in campo, in grado di guidare le truppe anche nei momenti più ardui della battaglia. Ned ne ha saputo approfittare in larga misura, finché anche lui non si è ribellato, rompendo quella gabbia in cui Ned l’aveva rinchiuso a tutti i costi per averlo a sua disposizione nei momenti di maggior bisogno, mentre lui si divertiva come più gli piaceva. L’aver sposato di nascosto la piccola Anne è stato il primo atto di insubordinazione del mio leale fratello nei confronti dell’altro fratello, il pagliaccio.
Ah, Ned. Così tanto potenziale, così tanta forza… Hai sprecato tutto quanto.
Il custode del tesoro, questo significa il tuo nome Edward. Mi chiedo se tu l’abbia mai saputo.
Forse sì, all’inizio. Quando ancora non giocavi ad essere re, quando c’era ancora Eddie a tenerti a bada, a farti da cervello. Fino a quando non hai deciso di sposarti con quella strega sei stato in grado di difendere l’eredità di nostro padre, di mantenere intatto il tesoro della casata di York.
Se papà avesse potuto prevedere quello che avresti fatto al buon nome di York, se solo lui avesse saputo che ti saresti allevato una serpe in seno sposando quella Woodville, dubito fortemente che ti avrebbe lasciato carta bianca. Se papà fosse diventato re, o se anche solo fosse rimasto in vita, non ti avrebbe designato come suo erede. Avrebbe scelto Edmund, senza alcun dubbio.
Il protettore del tesoro, e Eddie lo era davvero.
Ho vaghissimi ricordi di lui, un po’ perché ero troppo piccolo all’epoca, un po’ perché il vino mi ha  annebbiato di molto la memoria. Ma una cosa non mi dimenticherò mai: la sua aura di completo controllo, i suoi nervi ben saldi, la sua capacità di proteggerci tutti dall’umore instabile di papà. Sapeva sempre trovare una scusa plausibile per le tue assenze, sapeva come calmare papà e sapeva come trattare noi fratelli più piccoli. Era lui a tenerci uniti e a volte mi chiedo che cosa sarebbe successo se fossi morto tu, Ned, al posto suo. Eddie avrebbe saputo mantenere il controllo, , Richard non sarebbe così chiuso in se stesso ed io forse non sarei passato dall’altra parte…
Ma con tutti questi se mi sto immaginando un mondo che non ci sarà mai, che mai potrà venire alla luce.
Se con Richard mamma e papà azzeccarono appieno il nome, con me accadde proprio l’opposto. Il lavoratore della terra, un nome da persona umile, seria e rispettosa delle leggi morali. Un nome proprio adatto a me, insomma.
Avrei dovuto comportarmi diversamente. Avrei dovuto chinare più spesso il capo, tenere i nervi saldi e rimanere accanto alla mia famiglia. Avrei dovuto amare di più Isabel, o almeno dimostrarle più spesso quanto in realtà tenessi a lei. Il dubbio che sia morta senza sapere quanto fosse amata e rispettata da me mi ha portato alla pazzia.
Ma cosa serve pensare in questo modo? Ormai il danno è fatto e io vago per questi corridoi bui e freddi da molto tempo. In qualsiasi caso nessuno si ricorderà di George duca di Clarence, quindi perché preoccuparsene?
Il mio ricordo morirà con i miei figli e forse nemmeno loro hanno davvero un’idea di chi io sia stato.
Ah, Teddy, vorrei essere come te in questo momento. Dormi il sonno delle persone innocenti in questa tua ultima notte di vita. Il fatto che quel sudicio verme di Enrico Tudor abbia emesso la tua sentenza di morte non disturba affatto il tuo sonno.
Ma Teddy, ti rendi conto di quello che accade attorno a te?
Me lo sono sempre chiesto. Ogni tanto, mentre vagavo per queste stanze, le stesse in cui ero rinchiuso io decenni fa e che ora sono la tua prigione, mi sono chiesto se tu sentissi la mia presenza qui con te o se anche solo ti accorgessi del mondo attorno a te.
Mi sono sempre chiesto se il seme della pazzia che germogliava in me stesse facendo lo stesso in te. Quale terribile eredità per un padre da lasciare al proprio figlio.
Eppure Teddy anche tu sei un custode. Hai saputo, in un modo del tutto imprevedibile, rimanere uno York fino alla fine. Le poche volte che sei uscito da questa Torre il popolo di Londra ti ha riconosciuto subito come membro fedele della rosa bianca, erede delle famiglia di York. Hai custodito la nostra eredità, Teddy, e forse è giunto il tempo di lasciarla andare per sempre.
Sai, non è così terribile morire. Ti lasci tutto il dolore alle spalle, anche se nell’esatto momento in cui giungerà al morte ti sembrerà impossibile pensarla così. E poi, dopo un momento di tenebra che ti parrà infinito, apparirà tutto più chiaro, migliore. Fidati del tuo vecchio padre, Teddy, è così. E’ veramente così. Me lo disse anche Isabel.
Ah, quanto l’ho odiata in quel momento… Stavo per esalare l’ultimo respiro e lei mi è apparsa vestita totalmente di bianco, luminosa come un angelo. Mi disse che il mio compito su questa terra non era ancora finito e che avrei dovuto prendermi cura di te. Ci ho messo un po’ di tempo per capire a cosa si stesse riferendo e ho riempito quel tempo con un rancore mai provato in vita mia. Ma poi quando sei arrivato tu, così piccolo e indifeso nonostante la tua età, mi si è aperto un mondo.
Dopo tutto, penso di essere anche io un custode, non credi?



Eccomi tornata su questo fandom!
Spero che la storia vi piaccia =) sentivo che c'era il bisogno di un riscatto della figura di George e metterlo in versione padre/angelo custode mi sembrava l'ideale.
Buona serata!

-Fé-
   
 
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