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Autore: OnlyAGirl    12/07/2017    0 recensioni
"Vi dico un segreto, io non sono preoccupato.
Che importa se sono pazzo? Le persone migliori lo sono. "
Salve a tutti.
So che forse sono solo un altra ragazzina che prova ad immaginare come sarà l'introduzione di Harley Quinn nella serie. Cosa di cui non vedo l'ora essendo una grande fan della DC e soprattutto della suddetta Arlecchina.
Ma nella mia testolina malata me la sono immaginata molto prima della 4° stagione come annunciato recentemente.
Vi avverto che sarà completamente diversa da ogni cartone, fumetto o film. La nascita di Harley non sarà dovuta al Joker. Ma con una trama completamente inventata. So che ci sono davvero dei grandi fan che conoscono tutti i dettagli quindi vi prego non linciatemi.
Con questo ho finito. Bè spero vi piaccia
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Jerome Valeska, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La biondina continuò a ridere per poi girarsi verso la mora e dargli un bacio.
Barbara rimase senza parole, come il rosso che la guardò con approvazione.
"Ma non mi dire." disse l'altra bionda guardando Jerome.
"Sicure di non averlo ucciso." ripetè Theo innervosito.
"Si è ancora tra noi." rispose la mora.
"Potete spiegarmi cosa ci fa lei qui?" disse Barbara indicando la biondina.
"Perché mi conosci?" disse lei guardandola di sbiego.
"Certo, sono stata al tuo funerale. Lei è la figliastra di Jim."
"Davvero? Esilerante. E tu sei ?"
"Barbara, l'ex fidanzata del tuo paparino."
"Davvero, io sono Harley piacere di conoscerti." disse con un gran sorriso allungando la mano verso la donna.
"Adoro il tuo profumo, come si chiama? Tanfo di morte?" disse iniziando a ridere vivacemente insieme a Tabhita.
"Io ti uccido." disse Barbara alzandosi.
"Wow ragazzi voi siete una squadra."
"E tu Jerome non dici niente." disse Barbara voltandosi.
"Cosa dovrei dire è veramente grandiosa." disse sorridente verso Harley, che gli sorrise di rimando.
Quando dentro di lei qualcosa iniziò a smuoversi. Sentiva come un fremito, che partiva dal petto fino al basso ventre.
Qualcosa che non aveva ancora mai sentito. Si fissarono per un periodo infinito sorridendosi.
"E ora di iniziare, andatevi a presentare al pubblico." disse Theo.
"E io che faccio? Solo i ragazzi devono divertirsi." Rispose Barbara.
"No, puoi divertirti con noi e con il sindaco un altro po'. Così potremmo ricominciare da capo." disse sorridente Harley passandole la sua mazza.
Barbara la prese riluttante per poi iniziare a martoriare l'uomo.
"Quando arriverà il mio momento?" disse la bionda verso Theo.
"Presto, ma ora perché non mi racconti di James Gordon." rispose l'uomo.
-
-
I ragazzi fecero il loro ingresso a Gotham lanciando dei poveri uomini rapiti in un cantiere navale dal tetto del Gotham Gazzette.
Ogn'uno con una lettera dipinta sul petto tanto da formare il nome del loro gruppo. I MANIAX. Mentre Tabhita e Harley li osservavano da un tetto circostante.
La bionda si trovava così incuriosita dal ragazzo rosso, tanto da non perderlo d'occhio nemmeno per un secondo, sapeva di conoscerlo. Lo sentiva.
Da parte sua il ragazzo era rimasto sconvolto nel vederla ma un sospiro di sollievo gli era uscito autonomamente, e vederla così cambiata, così pazza lo aveva reso euforico.
Pensava che finalmente tutto sarebbe stato perfetto. Ma in quel periodo, quando credeva che fosse morta, la sua mente si era spinta troppo in là,
i sui sentimenti erano stati spinti troppo in fondo, compresi quelli per il suo angelo biondo. Niente sarebbe stato semplice. Ma dopotutto cosa lo è ?
-
"Siete stati grandi, davvero grandi. Ora possiamo dare inizio allo spettacolo." disse Theo complimentandosi con i ragazzi al loro ritorno.
"E quello cos'era allora ?" chiese Jerome stranito.
"Quella era l'ouverture. Ora ho delle faccende pubbliche da sbrigare Harley vi terrà d'occhio Tab. andiamo." disse sorridente l'uomo.
"Certo e tu vuoi lasciare lei a badare a loro. Una neonata che bada a dei bambini." disse non convinta della sua scelta.
"Farà la brava, non è vero Harley?"
"Certo sarò bravissima." disse sorridente facendo l'occhiolino alla mora.
"Allora a dopo." rispose la mora dandole uno schiaffo sulle natiche.
La biondina le rispose facendole il verso di ruggito, sbattendo i denti leggermente.
Jerome digrignò leggermente e invisibilmente i denti per il piccolo fastidio che era nato nel suo petto.
I due se ne andarono mentre la bionda si diresse alla macchina del caffè. Osservata strettamente dal rosso.
"Allora vuoi smetterla con questa commedia." disse Barbara andando verso di lei.
"Quale commedia ?" rispose la biondina.
"Credevo fossi morta sul serio, dove sei finita?" disse Jerome alle sue spalle.
"Bè sono stata in un posticino davvero carino, dove hanno iniziato a friggermi il cervello e a darmi tante pillole colorate." disse mettendosi gl'indici sulle tempie
e iniziando a canticchiare.
"Mi hanno rubato la memoria giorno dopo giorno e volevano rubare anche i miei organi. Non sanno proprio come trattare una ragazza." disse incrociando le braccia
facendo la finta offesa.
"Ma sono riuscita a scappare." disse con un largo sorriso sulla bocca.
"Io non ti credo. Puttana."
La biondina allora iniziò a ridere fortemente prendendo un coltello.
"Puttana?" disse ridendo prima di farsi seria e alzarlo in una mano lanciandolo verso la bionda che fù sfiorata dalla lama prima che essa si conficcasse nel muro dietro di lei.
Ricominciò a ridere malatamente prima di girarsi.
"Invece di pensare a me, pensa a come mettere nel sacco il tuo fidanzatino." disse passandole affianco.
L'altra bionda sorrise felice della risposta ricevuta. Mentre la ragazzina si avvicinò a tavola per bere il proprio caffè canticchiando felicemente.
Di tanto in tanto puntava gli occhi sul ragazzo davanti a lei che fissava il suo piatto con interesse.
"Facciamo un giochino." propose la bionda.
Tutti alzarono il viso incuriositi. Mentre la bionda prendeva la pistola e la svuotava per inserirci un unico colpo facendo ruotare il caricatore.
"Conoscete il gioco giusto?"
"Lo adoro." rispose il rosso sorridente.
"Siamo una banda giusto? Allora chi vuole essere il capo?" disse ridendo mettendo la pistola in mezzo al tavolo.
Jerome e Greenwood sembravano indecisi, finche non sorrisero.
"Prima le signore." disse ridacchiando il rosso afferrando la pistola per porla a quest'ultimo.
Che lentamente se la puntò alla testa, per premere il grilletto, dal quale non uscì niente. Sorrise e la porse all'altro.
Jerome allora l'afferrò e la guardò per qualche secondo.
"Sai Greenwood qual è il segreto di una bella commedia?" disse puntandosi il ferro alla testa.
"I tempi." disse quando dalla canna non uscì niente sorridendo.
"E cos'è il coraggio?" disse puntandola alla sua guancia.
"Eleganza sotto pressione." disse quando la pistola andò ancora a vuoto.
"E... chi è il capo." disse puntandola alla sua gola.
"Il capo sono io." disse ridendo malignamente quando dalla pistola non uscì ancora niente.
"Direi di si." disse sogghignando la bionda e riprendendosi la sua pistola.
Ma nel mentre la riprendeva dalle mani del rosso, le loro dite si sfiorarono e Harley sentii una scossa.
Una vibrazione piacevole, come quando veniva sottoposta all'elettro-shock.
Una scossa fine e veloce che le fece luccicare gli occhi inondandola di adrenalina.
Mentre Jerome felice come un bambino saltellava nella stanza urlando : Io sono il capo.
La ragazza lo indicò e sorridente disse più a se stessa che agli altri: Io amo questo ragazzo.
  
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