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Autore: Dragonheart 95    13/07/2017    1 recensioni
Questa storia sarebbe per me teoricamente Devil May Cry 5 e riprende gli eventi dopo il 4. Nero e Dante hanno battuto il salvatore e adesso Fortuna vive un momento di pace. Dante è tornato ai suoi incarichi mentre Nero ha preso il posto di Credo come comandante dell'Ordine e ha instaurato una relazione con Kyrie. ma la pace si sa ha durata breve e il ritorno di qualcuno legato a Dante e Nero presagirà una imminente catastrofe.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dante, Nero, Vergil
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<< Dante!!! >> gridò Nero preoccupato e shockato da quel che sembrava la sconfitta del suo amico.
<< Direi che è finita. >> sentenziò Vergil, ritrasformandosi.
 
Vergil sembrò aver vinto.
               
Nero era immobile, sconcertato. Dante, il famoso acchiappa demoni figlio di Sparda e secondo eroe di Fortuna, era stato sconfitto da suo fratello. Non che ciò fosse davvero impossibile, d’altronde Vergil si era dimostrato un osso veramente duro, ma non pensava che sarebbe bastato a causare la sconfitta del Devil Hunter.
 
<< Come pattuito la Rebellion è mia. >> Vergil espresse a voce la sentenza del combattimento.
Camminò verso il corpo esamine del fratello e quando lo raggiunse si chinò e afferrò la spada dalla sua mano. Si rialzò, esaminò l’arma e poi diede le spalle al gemello; allontanandosi. Si diresse verso Nero, ancora in preda allo shock. L’albino in azzurro si fermò di fronte a lui distanziandolo di 2 o 3 metri, come a voler assicurarsi uno spazio di reazione ad una sua possibile mossa d’attacco. Ma quella non arrivò mai, quindi continuò ad avvicinarsi al ragazzo.
<< Perché? >> chiese improvvisamente il giovane abbassando la testa e stringendo i pugni.
Vergil non rispose, continuando ad avvicinarsi e a guardarlo impassibile.
<< Perché Vergil? PER QUALE DIAVOLO DI MOTIVO?!! >> urlò Nero.
Il figlio di Sparda si fermò senza cambiare però espressione e senza rispondere.
<< Non rispondi maledetto?!! >>
<< Perché dovrei rispondere a una domanda così vuota? >>
Calmo, freddo, come se non avesse appena concluso un combattimento fratricida. Vergil in quel momento era ghiaccio puro. Ghiaccio che andava a scontrarsi con il fuoco rappresentato da Nero.
<< Vuota? Cos’è oltre che muto sei anche stupido?! Perché diavolo lo hai ucciso?!! Era tuo fratello, anche se a malapena lo consideravi tale, era pur sempre un tuo familiare!!! Lo hai ammazzato solo per una spada!!! >>
<< Ammazzato? Devi essere tu lo stupido ragazzo. Dante è svenuto, non morto. Per quanto la mia tecnica finale sia stata devastante non era alla massima potenza, inoltre Dante è pur sempre un figlio di Sparda, non muore per così poco. >>
Nero sgranò gli occhi, Vergil non aveva ucciso il fratello! Si era sicuramente trattenuto dallo sferrare il colpo finale alla massima potenza, eppure non era sembrato così quando la tecnica era stata scagliata.
<< Non lo hai ucciso? >>
<< No. Io volevo solo la sua spada per combattere Mundus. Quando lo avrò eliminato la renderò al suo possessore, non amo le spade rozze. >>
 
 
<< Quindi non ami nemmeno l’ombra di una spada rozza vero? >>
Vergil e Nero si guardarono intorno stupiti; la voce riecheggiante nell’edificio apparteneva a Dante, ma lui giaceva al suolo!
<< Com’è possibile? >> chiese confuso Nero.
Vergil non rispose alla domanda, indirettamente rivolta a lui. Nemmeno l’albino azzurro si capacitava di come fosse possibile sentire la voce di Dante, sana, tranquilla e non affaticata. Non l’aveva dunque colpito? Impossibile. Lo aveva colpito in pieno, a meno che …
<< Doppelganger. >> disse improvvisamente Vergil tornando a guardare la Rebellion in suo possesso. Essa divenne nera e si dissolse come un ombra. Si girò verso il corpo di dante e anche quello si dissolse.
<< Arguto come sempre fratellino. >> ritornò la voce dell’acchiappademoni.
<< Doppel.. che? >> Nero era ancora più confuso.
<< Hai ancora quello stile Dante? >> Vergil si rivolse alla voce, guardandosi intorno e cercando di individuare il fratello.
<< Si e direi che mi ha salvato le chiappe in piena regola. >>
Dettò ciò calò un silenzio tombale che durò qualche minuti prima che il rumore di un corpo in picchiata libera decise di spezzarlo.
I due demoni alzarono lo sguardo verso l’alto, osservando una figura che stava discendendo verso di loro velocemente; una figura in rosso, Dante.
Vergil fece in tempo ad evocare uno sbarramento di spade fantasma come protezione contro l’Helm Breaker di Dante, il quale infranse la difesa e costrinse il fratello ad una parata con la Yamato. Poi Dante scattò all’indietro e si affiancò a Nero.
 
<< Come diavolo hai fatto si può sapere?! >> Nero sperò che almeno questa domanda fosse ascoltata.
<< Ragazzino hai mai sentito parlare di Doppelganger? >> Dante era divertito dall’ignoranza di Nero.
<< Te lo avrei chiesto altrimenti? >>
<< Non ti agitare, te lo spiego subito, sembra che anche mio fratello voglia una spiegazione. >>
Dante aveva ancora quell’aria divertita.
<< Togliti quel sorriso Dante, un singolo colpo di genio non fa di te un eccellente stratega. >>
<< Eppure la tua faccia poco fa diceva il contrario, o evocare la mia ombra come diversivo non è abbastanza? >>
<< Basta chiacchiere finiamola qui! >>
Vergil corse verso dante con la Yamato sguainata e pronta a colpire.
<< Cala il sipario! >>
Dante gli andò incontro con lo Stinger.
 
<< E la mia spiegazione? >> chiese un’ultima volta il povero Nero.
 

 
  
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