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Autore: Tigre_Palmare    13/07/2017    1 recensioni
La Suicide Squad ritornerà in azione per sconfiggere una specie di Dio del fuoco però loro non sanno chi c'è dietro alla maschera. Lui vorrà impostersarsi del mondo in tutti e tre i tempi. Passato, Presente e Futuro. La Squadra dovrà andare indietro nel tempo o nel futuro per sconfiggerlo. Con l'aiuto del viaggiatore del tempo Rip Hunter e l'agente segreto dell'ARGUS Olivia Eastwood. Che sarà la leader della squadra. Nei loro viaggi ci saranno mille ostacoli che dovranno superare.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Il Joker ha colpito ancora questo era il titolo del giornale di Gotham City che il miliardario Bruce Wayne stava leggendo. 
Il contenuto in prima pagina del giornale riportava la notizia di un omicidio avvenuto in una piccola cittadina canadese riguardante la morte dei coniugi Eastwood e la scomparsa della figlia di cinque anni.
La descrizione sul giornale recitava:
"Sono stati uccisi brutalmente per mano del Joker. Lo si intuisce perché nel collo del marito un uomo di quarant’anni, psicologo in un prestigioso ospedale di New York é stata incisa un J. Ricerche aperte per la bambina o, più probabilmente, per il suo cadavere trattandosi del famigerato Joker. Il figlio maggiore, spera di trovare la sua sorellina salva, anche se le speranze sono molto flebili, anche per gli investigatori che stanno seguendo il caso. Non si sa ancora nulla sulle sorti della bambina scomparsa.” 


“No … no”, “No … loro” “Prendi me!” dico durante il sonno, girandomi e rigirandomi nel letto come se fossi una trottola, mi sentivo nervosa e arrabbiata quello stupido non vuole ascoltarmi! Finché non vedo tutto buio e lui che me li porta via. “No!” grido svegliandomi, sono sconvolta e tutta coperta di un leggero strato di sudore, neanche prendendomi dieci scatole di sonniferi riesco a dormire, faccio lo stesso incubo da quando sono bambina o per meglio dire da quando i mie genitori sono stati assassinati da quel mostro. Scuoto la testa provocando un uragano di capelli biondo platino, non voglio più pensare a quello...a lui...a loro... Sono ancora viva per un motivo, no? Solo adesso mi accorgo che la sveglia appoggiata su un mobiletto nero della stanza segna le quattro di mattina. Quindi ho tutto il tempo per farmi una doccia rilassante e prepararmi per andare a lavorare. Salto giù dal letto, mi dirigo verso il bagno ignorando il freddo delle piastrelle che mi fa rabbrividire. Preparo tutto per il bagno rilassante, e direi caldo, ovvero sapone per il corpo, shampoo per capelli delicati ecc…e perché no, mi lascio andare ad un piccolo capriccio aggiungendo anche dei sali profumati. Preparo anche l’acqua per la vasca, mi svesto ed entro lentamente. L’acqua è fredda come il mio cuore. Forse sto diventando quello che i miei genitori non volevano. Cattiva. Scossi la testa, non volevo diventarlo ma sono stata costretta. Ho dovuto costruire una barriera di ghiaccio intorno al mio cuore per non morire di dolore. Lacrime amare mi scendono nel viso formando solchi sulle guance. Perché mi hai abbandonato Edward, penso. Immergo la testa nell’acqua, annegando i miei dubbi, non ho tempo per dubitare di me stessa e delle mie scelte. Sto cosi per due ore circa perdendomi tra i miei pensieri. Sento il cellulare squillare e un lampo di nervoso mi attraversa la mente, scocciatori. Esco dalla vasca gocciolante, mi avvolgo in un asciugamano e raggiungo il cellulare, nel display c’è scritto "chiamata persa Amanda Wallerv. La richiamo subito sbuffando, chi poteva intetrompere il mio bagno rilassante se non lei?
“Amanda, perché mi hai chiamata?” dico in modo seccato appena risponde.
“Punto primo perche sei in ritardo e punto secondo ho una missione per te” esclama furiosa, riprese fiato esasperata. “Quindi muoviti per favore!” disse subito dopo attaccando.
Lanciai uno sguardo alla sveglia. Non mi ero accorta che si erano fatte le sei di mattina, mi metto dei leggins neri e un top bianco decorato con il pizzo di ugual colore e i laccetti dietro bianchi pure quelli, aggiungo una giacca di raso color nero per essere più "professionale", dice sempre cosi Amanda. Prendo la borsa nera di pelle che non uso mai però torna utile quando devo tenere una pistola nascosta per autodifesa, sennò la gente ti guarda in modo storto e devi fingerti una poliziotta con un documento falso, odio fingere di essere chi non sono anche in queste occasioni ma è neccesario essendo l’ARGUS una organizzazione segreta gestita dalla Waller. Cosi dovrà rimanere per il bene di tutti.

                                                                                                                 ***
Arrivata davanti al palazzo della  ARGUS mi raggiunge quasi immediatamente Jim, il segretario di Amanda.
“Signorina Eastwood, deve venire subito nell’ ufficio della signora Waller” dice tutto a un fiato. “Se vuole l’accompagno." aggiunge subito dopo.
"Non c’è bisogno Jim” dico prima di varcare la porta del palazzo della ARGUS a passo spedito. Cammino per i vari corridori che mi fanno sempre un effetto strano, come di soggezione, finche non arrivo all’ultimo ufficio quello più grande, quello del capo. “Salve signora Waller” dico entrando nella stanza e lanciandole un'occhiata veloce. “Accomodati Olivia” dice in tono professionale la donna di colore, sulla quarantina con lunghi capelli neri affianco ad un computer portatile nero chiuso. La mano mi indica la sedia dove devo sedermi.
“Amanda mi dica subito che missione devo svolgere” dico in modo serio ma leggermente seccato.
“Calmati Olivia” dice Amanda “Dobbiamo aspettare lui” dice subito dopo.
“lui?” domando confusa. Io sono abituata a lavorare rigorosamente da sola. Qualcuno spalanca la porta e io sento un tuffo al cuore, è Rip!
“Rip!” dico avvicinandomi abbracciandolo. Non volevo ammeterlo ma mi era mancato.
“Olivia” dice lui di rimando rispondendo dolcemente all’abraccio.
“Dopo questa riunione affettuosa, potete accomodarvi” dice la Waller acida indicando le due sedie. “La missione che vi è stata affidata è di ritrovare dei prigionieri scappati la notte scorsa.” spiega calma, troppo calma, la donna
“E poi dopo averli ritrovarti dobbiamo porterli nella Waverider" conclude Rip.
“Esatto Hunter” risponde Amanda un po' seccata dal suo intervento. “Perché nella nave del tempo Amanda?” domando più confusa di prima.
“I miei scienziati hanno scoperto che il criminale di Los Angeles di origini latino americane di nome Chato Satana era posseduto da un dio del fuoco, morì durante la prima missione della Task Force X” sospirò amareggiata dalla situazione. “ La sua parte umana morì in quelle circostante ma la parte del demone è sopravissuta, quindi adesso è un corpo di fuoco che vaga nei tempi causando distruzione, per questo dovete ritrovare la Task Force X ovvero questi prigionieri e portali nella nave di Rip.” dice un pochino arrabbiata.
Amanda ci congeda velocemente dopo qualche raccomandazione.
Io e Rip usciamo insieme dal palazzo dell’ARGUS “C’e li dividiamo quei criminali?”domando a Rip, lui mi risponde con un cenno di assenso. 
Perfetto. A quanto pare lavorerò ancora da sola, proprio come piace a me.

Angolo Autice:

Buona sera a tutti!

Questa piccola long scritta insieme alla autrice Stregattina, andateci a darci un occhiata è un'autrice bravissima.

Comunque riprendiamo il discorso, ci saranno due nuovi personaggi, che sono un personaggi della serie tv Legends of Tomorrow e altro è un mio personaggio. È ambietata dopo nove anni dai fatti del film.

Spero di non avervi, annoiato con queste precisazioni.

Vi ringraziamo fin d'ora per l'attenzione e per l'eventuale decisione di dare a noi e alla nostra storia una chance e di tenervi compagnia per un pò.

Bacioni da Francy e Stregattina 💋

   
 
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