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Autore: Itsmary17    17/07/2017    1 recensioni
E se dopo la serata in discoteca Caitlin si fosse risvegliata con un gran mal di testa, un buon odorino di cornetti caldi a solleticarle il palato e Barry alle prese con i fornelli?
|| after 1x12 [crazy for you] ||
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Barry Allen, Caitlin Snow
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Caitlin sollevó con grande fatica la testa dal cuscino, massaggiandosi il capo. Una grande confusione annebbiava la sua mente e per quanto si sforzasse non riusciva proprio a ricordare cosa aveva fatto ieri sera. Si tirò su e si stupí di aver lasciato macchie di rossetto sul cuscino: era andata a letto truccata?

Con grande stordimento si trascinò giù dal letto, lasciando dietro di sé una scia di lenzuola, e barcollando giunse fino all’armadio. Afferrò la maglietta più larga e trascurata che aveva e si recò in bagno, riuscendone poco dopo con solo quella addosso e un viso più pulito ma ugualmente confuso.

A quel punto sentì un brontolio nello stomaco e tenendosi la testa con la mano si diresse in cucina,sperando che il cibo potesse in qualche modo aiutarla a ricordare.

Cosa diavolo aveva combinato che l’aveva ridotta così? L’ultima cosa che le tornava in mente era il pomeriggio agli Star Labs, gli studi a fianco del dottor Wells e la sua eccitazione per… Oddio, ora ricordava. Aveva organizzato di uscire con Barry! Chissà cosa era successo, se aveva combinato qualche casino…

Si domandó anche solo se fosse davvero riuscita ad andarci. Magari no, pensò. Si sorprese a dispiacersi per questa ipotesi.

Abbandonó un attimo le riflessioni quando un odorino acre di caffè le penetró nelle narici, insieme a un croccante sapore di cornetto caldo. Fantastico, non solo non mi ricordo più cosa combino la sera, ma adesso mi sogno anche i profumi di cibo e bevande, pensó disperata.

Sospirando entrò in cucina, ma non ebbe neanche il tempo di fare un passo avanti che un grido le strozzò la gola, liberandosi subito dopo. Un uomo, intento ai fornelli, all’urlo della ragazza si girò di scatto facendo volare via quello su cui stava lavorando.

- Cait? - disse con sgomento lo sconosciuto, passando lo sguardo dalla ragazza alla frittella incollata al soffitto che pendeva da un lato, esattamente sulla testa di Caitlin.

- Ba… Barry? - balbettó lei di rimando, riconoscendo la voce dell’amico in quella dello sconosciuto.

Fissó incredula il ragazzo, che intanto si era portato una mano alla testa e si grattava il capo in cerca una soluzione a quel pasticcio.

- Ehy - rispose lui, continuando a fissare la frittella.

- Ma… Che ci fai tu qui? - chiese scombussolata, alzando anche lei lo sguardo al soffitto.

- Davvero non ti ricordi? - commentò lui divertito, riportando lo sguardo alla ragazza.

- Cosa dovrei ricordarmi? - domandó lei con un tono a metà tra lo spaventato e il curioso.

Ma la risposta non poté arrivare dal momento che la frittella decise allora di staccarsi del tutto dal soffitto e di lanciarsi a capofitto verso la testa di Cait. Barry se ne accorse e nella frazione di un secondo si lanció verso la ragazza, trascinandola con sé a terra poco più in là. La frittella si spiaccicò al suolo, facendo un rumore molto strano.

Barry guardó Caitlin e notó che era frastornata come prima, se non di più, ma che ora anche un guizzo divertito si agitava nei suoi occhi.

Caitlin guardò Barry e notó sul suo volto un sorriso dolce che la colpì molto.

-Emh... - tossì a un certo punto, rendendosi conto che era passato un bel po’ di tempo e che loro si trovavano ancora mezzi avvinghiati per terra, con i corpi intrecciati e i visi pericolosamente vicini. E lei aveva solo una maglietta addosso.

Anche Barry se ne accorse e tossendo anche lui si tirò su. Fu come se un legame che si era andato a formare in quei pochi secondi si spezzasse tutto insieme.

Il ragazzo offrí una mano all’amica e insieme si rialzarono in piedi, trovandosi a fissare imbarazzati la frittella che giaceva per terra. Trasmette un non so ché di malinconico, pensò Caitlin, distogliendo lo sguardo. Anche Barry la imitó, ma nel farlo il suo sguardo passó sull’outfit di Caitlin, composto soltanto dalla maglia lunga fino alle cosce. Cercò di distogliere lo sguardo prima che la sua mente iniziasse a fare pensieri strani.

Caitlin intanto riprese a guardare l’amico confusa.

- Insomma, cosa dovrei ricordarmi? - sospiró, dirigendosi verso una mensola a prendere uno straccio per ripulire quel casino.

- Ieri sera…

- Cosa è successo ieri sera? - insisté.

- Beh, ecco, noi… - iniziò incerto Barry, arrossendo.

- Oh mio Dio - lo interruppe la ragazza, portandosi una mano alla bocca - Non avremo mica…?

Le parole rimasero sospese nell’aria, in un detto che sapeva d’amaro.

- No, no - si affrettò a rassicurarla Barry - Siamo solo usciti insieme.

Quindi siamo usciti, alla fine, pensò lei. E un sorrisetto le attraversò il volto.

- Abbiamo bevuto qualcosa, tu più di solo “qualcosa”... Non ti fermavi più - ridacchiò lui. La ragazza arrossì, domandandosi che cosa aveva potuto pensare Barry, a quanto disperata lei potesse essergli sembrata - Poi sei andata al karaoke e hai preteso che cantassimo qualcosa… È stato divertente, davvero - si affrettò ad aggiungere, vedendo Cait pronta a sprofondare - Ci siamo divertiti. Abbiamo ballato e poi… Diciamo che forse ballare e cantare dopo aver bevuto non è stata l’idea migliore, avrei dovuto fermarti.

Se prima Caitlin era arrossita e aveva un gran desiderio di sotterrarsi, dopo ció divenne paonazza e per un momento sognó di avere il potere del teletrasporto o dell’invisibilità solo per poter sparire alla vista del ragazzo.

- E… E poi? - chiese, pregando che ciò che sarebbe venuto dopo non fosse più tragico di quel che aveva già sentito.

- Eri stanca, ti ho portata a casa e umh, ti ho aiutata a metterti a letto.

Lo sguardo di fuoco della ragazza fu così veloce ad arrivare che prontamente Barry aggiunse: - Non ho sbirciato, lo giuro! Anche se tu mi avevi dato il permesso…

- COSA? - strillò lei.

- Ma tranquilla, non mi scandalizzo io - scherzó lui.

L’espressione di Caitlin non cambió di una virgola e Barry tornò serio.

- E poi che ho combinato? - sospiró la ragazza, ormai pronta a tutto.

- Nulla… Mi hai chiesto di rimanere con te.

- Ti ho… Chiesto di rimanere con me?

- Sì.

- Dovevo essere proprio ubriaca forte - commentó la ragazza, abbassandosi a ripulire il pavimento dalla frittella.

Per qualche strano motivo il viso di Barry si oscurò per un momento.

- È stato dolce - commentó piano.

- È stato imbarazzante, sicuro. O almeno, lo è ora - ribatté lei, prendendo a strofinare per terra.

Lui la osservó, guardando la maglietta sollevarsi piano e lasciarle scoperte tutte le cosce, fino a risalire alle...

- Barry?

- Mh? - si scosse il ragazzo.

- Ma dormi? È la terza volta che ti chiedo se mi puoi passare quel rotolo di carta, per favore.

- C-certo, subito - rispose lui.

Si allungò a prenderlo, levando dalla sua visuale il corpo mezzo nudo di Cait. Chissà se girava sempre così, in casa, si domandò.

Ripulito il pavimento, la ragazza si tirò su, passandosi un braccio sulla fronte leggermente madida di sudore.

- Adesso devo per forza farmi una doccia - commentò lei ridendo.

Nella mente di Barry per qualche secondo passarono le immagini della ragazza che si strofinava le spalle, scendendo sempre più giù…

- Barry? Ehy? - lo chiamò lei, scuotendolo per una spalla.

Quel piccolo contatto fisico scatenò una scarica elettrica che si mosse tra i due fino a perdersi nell’aria.

Caitlin ritirò subito il braccio, andandosi a sistemare con una mano i capelli dietro l’orecchio.

Barry la fissò intensamente, quindi distolse lo sguardo.

- Cosa… Cosa stavi facendo qui, prima? - domandó lei per rompere il silenzio.

- Ti preparavo la colazione - balbettò lui.

Il viso di Caitlin si distese in un sorriso.

- Ma non dovevi - gli sussurró.

- Era il minimo. E comunque è finita male… - commentò guardando la frittella finita nel cestino.

- Beh, d’altra parte sento un buon profumo di cornetti caldi…

Barry sorrise e svelò un piatto di cornetti ai gusti più svariati.

- Buona colazione, dottoressa Snow.  

   
 
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