⌠ La storia partecipa al contest ideato da _Abyss_ per il gruppo di scrittori ⌡
Autore: Celyoa
Titolo: Non smette di danzare
Fandom scelto: Touken Ranbu
Personaggi principali: Tsurumaru Kuninaga
Genere: Introspettivo, malinconico
Rating: Verde
Avvertimenti: Nessuno
Tema: Il tempo
Il tempo è relativo.
Ogni essere vivente ha la sua concezione di tempo, lontano dal calcolo oggettivo che ci donano gli orologi, che battono secondo dopo secondo, minuto dopo minuto, ora dopo ora… e questo scandisce la nostra vita, intrappolandoci nel vortice di una routine quotidiana eterna.
Lunghezza: Flashfic per un pelo.
Note d'autore: Buonasera. Spero davvero che abbiate apprezzato questa drabble. Questa volta ad ispirarmi è stato Touken Ranbu, a mio parere un ottimo gioco e un'animazione piacevole. Ho scelto di parlare di Tsurumaru perché trovo che non sia stato approfondito granché il suo carattere in quest'ultima, sfoggiando perlopiù il suo lato umoristico quando invece, dal gioco sembra esserci molto di più. Ammetto che, questa flash può essere volendo associata a tutti i personaggi, che si trovano all'incirca nella stessa situazione, ma ho voluto sottolineare il fatto che stessi parlando di lui rivelando i due colori oro e argento della sua katana. In questa storia, se qualcuno l'ha notato, ho deciso di parlare di lui proprio come katana e non come personificazione (come è naturale figurarlo), questo per mettere in risalto il suo passato e la sua storia, plasmata a piacimento di coloro che hanno posseduto la sua lama. Il rapporto col tempo è specialmente evidente verso la fine, quando parlo di "ritornare sui suoi passi"; il gruppo che il Padrone avrebbe inviato in missione in soccorso degli eventi nell’epoca di Tsurumaru avrebbe difeso quell'asso di tempo, ma Tsurumaru in particolar modo l'avrebbe custodito tale, anche se probabilmente con malinconia (come Yamatonokami). Ultima cosa: il danzare è un riferimento non casuale riferito proprio a La danza delle spade (Touken Ranbu), titolo, oltre che alla continuità delle azioni del protagonista.


Mentre ricordava le tracce che aveva lasciato nel tempo, rivivevano in lui gli scontri di un'era passata dove la sua lama si batteva per gli ideali dei suoi possessori, che avevano messo alla prova la sua forza mettendo in gioco la loro vita; e dalle mani di chi lo aveva accompagnato in battaglia era stato scritto il suo fato, immortalato dal tempo eternatore, che ancora oggi canta i suoi colpi – uno a uno, componendo una malinconica danza, eseguita dalla sua punta d'acciaio, che donandogli uno spazio in cui rifugiarsi ritorna sui suoi passi, e in questi stessi passi preservava il suo ricordo, sferrando stoccate di oro e di argento.

Continua a danzare.