Film > Alice nel paese delle meraviglie
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Autore: Stregattina    18/07/2017    2 recensioni
solo io ho notato che lo Stregatto, nei film di Tim Burton, ha una passione per il cappello del Cappellaio matto? E se pure lui ne volesse uno?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Quasi tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Risi lanciano una palla di neve a Tarrant e nascondendomi dietro ad un albero al limitare del bosco.  
-Prova a prendermi!- esclamai correndo tra gli alberi innevati.
-Ehi Alice!- mi richiamò il Cappellaio divertito, probabilmente mi stava rincorrendo.
Risi e iniziai a correre più velocemente. Almeno, veloce per quanto me lo permetteva la neve alta fino alle ginocchia.
Corsi fino a non sentire più le risate e i gridolini divertiti dei miei amici.
Forse andai avanti per troppo. Ad un certo punto mi fermai.
Ero nei pressi di un sentiero, una specie di sentiero.
L’avevo già visto, ma così ricoperto dalla neve non riuscivo a ricordare ne perché ne quando.
Lo osservai meglio. Gli alberi erano alti e coprivano il cielo, il sentiero era delimitato da rocce di varie dimensioni e proprio davanti a me c’era un albero col tronco scuro, era più grosso e alto degli altri e aveva un ramo particolarmente grande e sul tronco dei cartelli…certo, l’albero dello Stregatto!
Sorrisi ricordando come da piccola, a sei anni, e da adolescente, a diciannove anni, ci ero passata in parte e quel matto del mio amico mi aveva aiutato ad andare dal Cappellaio e dalla Lepre Marzolina!
Mi avvicinai sorridendo ai cartelli di legno che erano inchiodati al tronco dell’albero e scostai la neve da alcuni, dicevano: “Per di qua”, “Per di là”, “In su”, “In giù”…
Poi notai una cosa. Accanto ad un cartello che recitava: “Dentro” c’era un piccolo pomello di legno scuro.
Senza pensarci due volte presi il piccolo pomello e tirai.
Si aprì una piccola porticina che dava su delle scale a chiocciola che salivano verso l’alto ed erano illuminate da una luce violacea.
Dovevo entrare? Beh, stavo gelando di freddo non ci sarebbe stato nulla di male a entrare solo per riscaldarsi…
Mi chinai un poco e iniziai a scendere le scalette. Per farlo dovevo stare piegata in due in quanto il soffitto era più basso di me.
Rischiai di inciampare un paio di volte ma alla fine arrivai a un piccolo corridoio.
Questo aveva il muro più in alto (per fortuna mia e della mia schiena) ed era illuminato da una luce semplice.
Le pareti erano azzurre chiare e appesi c’erano dei quadri.
Camminai fino ad una porta, la prima di una lunga fila. Era della mia grandezza, il legno era bianco immacolato e al posto della maniglia c’era l’immagine di una zampa azzurra.
Allungai la mano e non appena sfiorai la porta questa si volatilizzò in una nuvoletta bianca.
Sbirciai all’interno, doveva essere una camera da letto.
Una camera molto particolare visto che i mobili fluttuavano a circa cinquanta centimetri da terra.
-Alice?- chiese una voce piatta alle mie spalle.
Mi girai di scatto come se fossi stata una bambina scoperta mentre rubava i biscotti.
-Oh…mmm…ciao Stregatto…- dissi guardandolo un po’ imbarazzata.
Lui mi guardava con il suo tipico sorriso sornione.
-Alice. Vedo hai trovato la mia casa…- disse fluttuandomi intorno alla tasta.
-Sì…mi dispiace non dovevo entrare…- mormorai dispiaciuta cercando di seguire con gli occhi il percorso che faceva intorno alla mia testa.
Lui alzò le spalle con noncuranza.
-Va tutto bene…adesso andiamo però, ti stanno cercando tutti.- disse sfiorandomi la spalla con la lunga coda.
-Oh…certo.- dissi obbediente seguendolo fino alle scalette.
Mentre camminavo nel corridoio lo sguardo mi scivolò su un quadro.
Lì c’erano due gatti. Uno era un gatto totalmente grigio, un musetto tondo e con gli occhi blu che indossava un cappello a cilindro di un nero molto lucido e assomigliava tantissimo allo Stregatto e la seconda era una graziosa gattina azzurra con il pelo lungo, gli occhi verde smeraldo e indossava un cappello rotondo di paglia con alcuni fiori finti cuciti sulla base.
-Stregatto, chi sono questi gatti?- chiesi indicando il quadro.
Lui si bloccò e fece un giro su se stesso guardando il punto dove il mio dito indicava.
Per la prima volta da quando lo conoscevo il suo sorriso diventò mesto e non mostrava più i suoi dentoni.
-I miei genitori…- disse con un filo di voce.
In effetti il mio amico era quasi identico al gatto grigio solo che aveva le strisce azzurre e il pelo mediamente folto della madre.
-Sono una coppia bellissima…- mormorai.
-Erano.- mi corresse il mio amico perdendosi a contemplare i lineamenti dei genitori. –Sono morti molto tempo fa…ho perso il conto degli anni. Chissà perché è così difficile ricordare le persone belle nei momenti brutti…-
Mi commosse quella parte fragile e delicata del mio amico che di solito era burlone e sorridente. Gli passai una mano sulla schiena morbida.
Poi il cappello a cilindro del padre attirò la mia attenzione.
-Hai notato il cappello vero?- chiese facendo le fusa. Io annuii. –Vedi, i miei genitori facevano i cappellai una volta e mio papà voleva tantissimo che io imparassi la loro passione, ma a me non piaceva per niente. Ora però voglio rendergli onore. Lui aveva un cappello come quello che ho chiesto a Tarrant e pensavo che avendolo anche io sarebbe stato come avere vicino mio padre.-
-Anche mio padre era morto quando ero piccola…- mormorai accarezzandogli la testa ricordando il mio papà. –Scommetto che ora i tuoi genitori sarebbero fieri di te, sei un vero Stregatto.-
Lui alzò i suoi grandi occhi verde-azzurro incredibilmente simili per forma a quelli della madre e li posò nei miei. Mi sorrise.
-Penso che tu gli staresti simpatica Alice…un giorno ti farò conoscere mia sorella…le piacerai.- disse recuperando la sua aria burlona e misteriosa.
-Hai una sorella!?- esclamai stupita. Ma lui era già sparito lasciandomi a bocca aperta. –Ehi aspettami!-
Corsi su per le scale sperando di recuperarlo. Con lui le sorprese non finiranno mai, credetemi.
 
 
Angolo autrice:
E dopo secoli di silenzio eccomiii!!!
Con la fine della scuola ho impiegato due mesi a finire di scrivere questo capitolo, finire il secondo di Warrior Cats-Nuove vite e iniziare il terzo di Campeggi Leggendari…finalmente il tutto con l’html!
(parte la canzone alleluia)
Okay, okay. Comunque, ora manca l’ultimo capitolo ovvero la fantastica riunione dello Stregatto col suo cappello.
(riparte la canzone alleluia)
Aspetto vostri commenti! Grazie a chi recensirà e grazie anche ai lettori silenziosi, hanno comunque letto no?
Ora vi abbandono!
Baci,
Stregattina
 
 
 




 
   
 
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