Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |      
Autore: RoloChan105    19/07/2017    5 recensioni
"Il piccolo neon situato all'interno dell'ascensore si spense, così come tutti i bottoni e il suo avanzare.
-Che diavolo...!?-
-Oh no...-Mormorò l'uomo iniziando ad imprecare sonoramente.
-Che succede!?- Chiese impaurita Nami sbarrando gli occhi.
-Beh, non c'è molto da capire.-Si voltò verso di lei con un espressione seria. -Siamo chiusi dentro.-"
Dopo mesi, una shot su Zoro e Nami.
Genere: Comico, Demenziale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eustass Kidd, Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

L'ascensore

 

Le offerte per il cavolo quella sera, erano state davvero proficue. Con enorme soddisfazione, assieme ad una busta piena di ottime verdure e qualche abito preso in sconto ai grandi magazzini, la sua giornata poteva considerarsi conclusa.

Era questo che pensava Nami, una giovane ragazza che da qualche mese, aveva preso appartamento nel caotica città di Water seven.

A causa del suo lavoro, aveva dovuto trasferirsi, lasciando la tranquilla vita di campagna, ad una, sebbene situata vicino al mare come lo era la sua isoletta, immersa nel più completo caos.

Si poteva definire un città sempre attiva: le luci erano sempre accese, un sacco di fontane e per muoversi, oltre alle macchine, si usavano i canali. Davvero una città strana.

Sebbene il suo stipendio fosse abbastanza alto, dividere le spese dell'affitto con quelle delle sue esigenze primarie e le bollette, era davvero difficile.

Per questo risparmiava sui costi.

Quei grandi magazzini vicino a casa inoltre, erano stati una benedizione.

Con un sorriso, cercò le chiavi del portone di casa, pronta ad immergersi in una rilassante vasca piena d'acqua calda ed infine, in una tranquilla esperienza culinaria. Da poco aveva imparato a cucinare e non le riusciva così male. Aveva ancora da imparare, ma col tempo, ci sarebbe riuscita.

Le scale, sebbene fossero ampie e sicure, non erano la sua più grande ambizione quella sera.

Fissò l'ascensore vicino alle porte per andare nei garage e si apprestò a premere il bottone.

Il sesto piano con tutte quelle buste...era più facile spararsi in testa che poterlo affrontare.

Non appena l'ascensore arrivò, le porte bianche si aprirono mostrando l'interno pulito e con il solito specchio a figura intera ad attenderla.

Con un sospiro entrò dentro, pronta a premere il bottone del suo piano.

-Aspetti!-Urlò una voce facendola fermare. In pochi istante, comparve la figura alta e muscolosa di un ragazzo.-Entro anch'io- Le spiegò poggiando con malagrazia dentro l'ascensore il borsone sportivo.

-Ok-Borbottò Nami sentendo il piccolo ascensore farsi più piccolo con il nuovo arrivato.-A che piano?-

-Settimo-

-Beh, allora è dopo di me.-Affermò premendo il bottone del sesto piano. Con il suono di un campanello, le porte si chiusero e l'ascensore, cominciò la sua ascesa verso i piani alti dell'edificio.

Non era facile incontrare dei coinquilini in quell'appartamento. Molti lavoravano e come lei, tornavano a casa nelle ore tarde della sera.

Aveva ancora addosso la divisa e l'uomo con lei, era in tenuta sportiva.

Non puzzava, però, al contrario: odorava di bagnoschiuma, segno che si era docciato dopo i suoi vari allenamenti sportivi. Con un sospiro, fissò le borsa delle spesa che ancora teneva in mano. Iniziavano a pesare, ma doveva resistere.

-Si è trasferita da poco?-Domandò l'uomo appoggiato alla parete alle sue spalle. Capelli verdi, un espressione incuriosita e massiccio. Mai visto prima.

-Già-Ammise Nami abbozzando un sorriso.-Da qualche mese.- Spostò lo sguardo verso i numeri dei piani, ancora pigramente al secondo.

-Si trova bene?-Parlò l'uomo facendole alzare lo sguardo.-L'affitto è buono, ma ultimamente l'inquilino dell'ottavo piano fa casino ogni notte- Digrignò i denti.-Lei sente qualche rumore?-

Ora che ci pensava...Ogni tanto sentiva qualche schiamazzo, musica alta ad ore della notte, ma niente che andava oltre.

-Ogni tanto...-

-Dovrò farlo presente alla prossima riunione di condominio...-Si grattò la nuca scocciato.

-Umh...si, perchè n-Le parole le morirono in gola quando un tremendo scossone le fece quasi perdere l'equilibrio.

Il piccolo neon situato all'interno dell'ascensore si spense, così come tutti i bottoni e il suo avanzare.

-Che diavolo...!?-

-Oh no...-Mormorò l'uomo iniziando ad imprecare sonoramente.

-Che succede!?- Chiese impaurita Nami sbarrando gli occhi.

-Beh, non c'è molto da capire.-Si voltò verso di lei con un espressione seria. -Siamo chiusi dentro.-

 

 

-COSA!?-Sbraitò ad alta voce la rossa iniziando a premere ripetutamente i tasti sul display.-Io devo uscire!-

-Hey, così peggiora solo le cose!-La riprese cercando di fermarle le mani.-Aspetti-Si interruppe-Per caso...soffre di claustrofobia?- Nami scosse il volto cercando di inquadrarlo in quel minuscolo spazio.

-No!-

-Un problema in meno da affrontare allora-Cercò nella tasca dei pantaloni il cellulare e compose un numero. Dopo pochi squilli, una voce energica rispose.

-Oi-

-Usopp-La voce dell'uomo era chiara e calma.

-Hey Zoro-Nami udì in quel silenzio, anche la voce provenire dall'apparecchio-Come mai mi chiami a quest'ora?-

-L'ascensore si è bloccato-Sospirò pesantemente scivolando a terra con la schiena.-Di nuovo-

-Come di nuovo!?-Borbottò Nami nel sentire quella parola. Non era dunque la prima volta!?

-Ah, un bel guaio-Esplose il moro dall'altro capo del telefono-Amico, sono un po' impegnato con un programma da consegnare entro domani...-

-USOP!- Urlò l'uomo iniziando a perdere la calma.-

-Non preoccuparti, ti mando Kidd ok!?- Il verde alzò gli occhi al cielo.

-Mio cugino distruggerà questo ascensore, lo sai!?-

-è la volta buona per cambiarlo!-

 

 

Con un sonoro bip, il ragazzo chiuse la chiamata. Sorridente, le fece segno di accomodarsi a sedere.

-Non è la prima volta...-Ripetè infine Nami poggiando a terra le borse della spesa.

-Già.-Allungò i piedi mostrando delle comodissime ma consunte scarpe da ginnastica.-Arriverà il tecnico-Cercò di rassicurarla.-Questione di minuti...-

-Suo cugino-

-Già, mio cugino-Le diede conferma posando la testa contro la parete.-Sa il fatto suo.-

Beh, allora se sapeva il fatto suo, non aveva niente da temere.

Con movimenti ben attenti, cercò di mettersi a sedere in un modo che sperò potesse esserle comodo.

Scarpe col tacco e gonna stretta, non erano certamente indumenti comodi.

-Non mi sono presentato.- Mormorò il ragazzo alzando gli occhi su di lei.-Roronoa Zoro, abito al settimo piano- Nami annuì cercando di tendere una mano verso di lui.

-Nami Cocoyashi-Non appena il ragazzo gliela strinse, sentì l'atmosfera farsi più tranquilla.-Sesto piano.-

-E si è trasferita da pochi mesi-

-E mi sono trasferita da pochi mesi-Annuì per la sua memoria, parole dette giusto per rompere il silenzio qualche minuto prima.

-Ha qualcuno da avvertire?-Riprese il telefono-Suo marito o...-

-EH?!-Nami scosse il volto alle sue parole-No, no! Io abito da sola...- Marito, pff! Solo perchè indossava quella stupida divisa, non voleva mica significare che fosse una donna sposata.

Non portava fedi e tanto meno aveva una relazione da...beh, chi se lo ricordava!

-Perdono-Chinò il volto-è solo...-Alzò una mano ad indicarla, come se il suo aspetto avesse qualcosa che non andava.

-Ah?-

-è vestita come una donna in carriera che prima di tornare a casa, va a fare la spesa.-Non appena la vide assottigliare gli occhi, cercò di spiegarsi-Beh, ecco... da donna divorziata e con dei figli...-No, non stava migliorando la sua situazione così.

-Le garantisco che non sono né divorziata, né ho figli.-Aveva ventisette anni, mica era un vecchio manico di scopa con un passato orribile alle spalle. Era giovane e ancora nel fiore degli anni!-E tan to meno sposata.-

-Capisco...-

-Lei invece?-Si mise a braccia conserte.

-Io sono un insegnante- Si portò una mano al petto-Insegno il kendo ai bambini-

Beh, questa si che era una bella mansione: alto, bello e predisposto coi bambini. Non da tutti.

-Oh, un lavoro molto bello-Si ritrovò ad annuire. -E la sua vecchia moglie sa che è bloccato in ascensore?- Al suono della sua domanda, Zoro scoppiò a ridere.

-Una vendetta eh?-Si mise a braccia conserte- No, ecco...- Non fece in tempo a spiegare che dei colpi li fecero tremare.

Nami si alzò in ginocchioni lanciando un urlo e reggendosi alle parete dietro di sé.

-COS'è STATO?!-Urlò facendo scattare sull'attenti Zoro.

-Forse qualche cardine o corda, il meccanismo forse...-

-ODDIO!-Iniziò a spaventarsi tornando eretta in piedi.

-Stia a sedere, magari siamo più stabili...- Nuovamente, un altro colpo.

-AHHH!- Gridò cascando a sedere e finendo contro di lui.

-Signora!-

-SIGNORA!? A me!?-Il suo tono di voce rasentava l'isteria, forse più per l'epiteto offensivo che per gli scossoni in sé.

-Nami-Si arrese infine chiamandola col proprio nome-Va tutto bene!- L'afferrò per le spalle togliendosi il suo peso di dosso.

-Non che non va bene!-Indicò le pareti che traballavano.-Ti sembra che vada tutto bene!?-

-Magari è mio cugino...-

-Suo cugino sa che siamo dentro!?-

-Beh, penso proprio di sì...-

-Penso non è il termine giusto!-Si portò le mani alla testa.-Oddio, moriremo. Moriremo!-

-Non essere così drastica-Cercò di farla ragionare.

-Morirò a ventisette anni senza uno straccio di fidanzato!-Iniziò a muovere avanti e indietro la testa.

-Non siamo in pericolo di morte...-

-Saremo metri e metri sospesi nel vuoto!-Si ricordò strabuzzando gli occhi.-Moriremo, come nei film!-

-Non siamo così in alto...-Sbuffò tenendosi la fronte.

-Perchè non ho preso le scale!?-Si rannicchiò su se stessa per poi, afferrarlo per la tuta e sbatterlo qua e là-Perchè non ho preso le scale!?-Ripetè come se lui potesse darle una valida spiegazione.

-E io che ne so per quale arcano motivo non l'ha fatto!-Le afferrò i polsi cercando di non farle male.-Ora mi stia a sentire!-Alzò il tono di voce.-Sanno che l'ascensore ha problemi, verranno a salvarci. Così poi, potrà tornare dal suo gatto e farsi un bel bagno rilassante.-

Nami scosse il volto per poi, fermarsi.

-Io non ho un gatto!-

-Un cane?-

-No!-

-Un uccello?-

-Beh, magari, ma no!-

-EH!?-

-Lasci pedere-Si arrese-Non ho animali!-

-Vive da sola?- Cercò di distrarla-Completamente sola?- Quando la vide annuire si calmò. - Da sola in questa grande città?-

-Si...-Abbassò il volto restando a sedere.

-E i suoi genitori?- Si, le stava parlando più per rassicurarla e farla stare calma che per le informazioni in sé. Funzionava però; almeno aveva smesso di urlare.

-Vivono a Coconut...-

-Ci sono stato una volta...- Le spiegò.-Qualche incontro, niente di serio-

-Oh...-Annuì lei per poi, fare un grosso sospirone. Stava meglio ora che l'attacco isterico era passato.

-Si appoggi qui, accanto a me-Le consigliò facendole spazio e togliendo il grosso borsone. Di buon grado, Nami seguì il suo suggerimento. Le luci erano ancora spente e in quel silenzio, potevano udire i rumori degli altri coinquilini ai piani in cui si erano fermati, svolgere il loro tranquillo vivere.

-Forse è solo un guasto all'ascensore...-Parlò Nami spezzando il silenzio.

-Pensavo che riguardasse tutto il palazzo, ma probabilmente, è così.-

-Umh-Annuì per poi poggiare la testa conto la parete.

-Quanto ha detto che ci impiegava suo cugino?-

-Non l'ha detto.-Il silenzio tornò.

-Suo cugino è bravo?-

-è anche single-Al sentire quel particolare, alzò gli occhi all'insù.

-Mi ha sentita...-

-Sarebbe stato davvero difficile non sentirla-Abbozzò un ghigno.-Vuole che glielo presenti?-

-Dammi del tu e no.-Mise in avanti le mani-Non mi interessa.-

-è rosso di capelli-

-Che me ne importa se è rosso?!-

-Tutti adorano i rossi...-Piegò da un lato il volto.

-Non mi pare di aver espresso questo giudizio...-Sporse le labbra in una brutta smorfia.-Ad ogni modo, mi stavi dicendo prima...Zoro?Giusto?-

-Si-Annuì cominciando a grattarsi poco dopo la fronte.-Che dicevo?-

-Di tua moglie-Le ricordò e nel farlo, la sua espressione cambiò.

-Ah-Chiuse gli occhi-Non ho una moglie. Sono divorziato.- Oh! Che particolare...inatteso.

-Divorziato.-

-Già- Non sapendo che dire, Nami iniziò a giocherellare con i piedi.

-Avete divorziato perchè hai tentato di presentargli tuo cugino?-

-AH AH- Fece finta di ridere ad alta voce-Molto spiritosa.- Si mise a braccia conserte.-Mio cugino non è così male...-

-è solo tuo cugino.-

-Giusto, è solo mio cugino-Il rumore del suo stomaco fece fermare la conversazione.

Con uno sguardo preoccupato, fissò l'orologio che teneva al polso e sbuffò.

-Hai fame?-

-No-Scosse il volto mentendo.

-Ho qui...-Cercò di afferrare la busta della spesa.-Qualche cosa...- La trascinò vicino a loro- Sai, la vecchia megera è andata a fare la spesa prima di tornare dal gatto.-

-Devo averti offeso parecchio con questa storia...-Notò Zoro sporgendo il volto verso la busta.

C'era della frutta, verdura e qualche scatoletta di tonno.

-Serviti pure-Glieli offrì con aria da superiore -Poi mi risarcirai-

-Ah, caschi male-Mormorò il verde afferrando una banana-Non ho soldi.-

-Come non hai soldi!?-Si immobilizzò Nami.

-è così.-Stava per aprire quel povero frutto quando la donna, gli si scagliò contro.

-RIDAMMELA!-Urlò cercando di prendergliela tra le mani.

-HEY!-Si ritrovò quella furia a cavalcioni.

-Hai detto di non avere soldi, ridammi quella banana!-

-è solo una banana!-La protese in alto.

-Morto di fame! Pezzente!- Si spalmò sopra di lui cercando di arrivare a prenderla. Era inutile tentare un altro approccio, lo spazio era stretto.

-HEY PAZZA! Sei tu che l'hai offerta, adesso è mia!-Con tutte le sue forze, cercò di alzare la banana più in alto che potette.-CI SONO ALTRE BANANE! CAZZO, MANGIA QUELLE!-

-Non voglio mangiarla, io...- Le sue parole vennero interrotte quando le porte, poco alla volta si aprirono.

Un uomo, capelli rossi e con un espressione corrucciata, osservava perplesso la scena non riuscendo a capire che diavolo stesse succedendo.

A giudicare dalla divisa intera che indossava, doveva essere il tecnico.

-...-

-...-

-Ripasso dopo se volete...-

-NO!- Con una mossa, Zoro se la tolse di dosso -APRì QUESTO CAZZO DI ASCENSORE, KIDD!- Lo pregò sporgendosi verso di lui.

-Già!-Esplose Nami -Tirami fuori di qui!-

-No, tira fuori prima me! Questa è una completa invasata!-La indicò con la banana.

-La banana è mia!-

-Sentite...-Kidd, cercò di mettere dentro la testa, nonostante il dislivello dei piani.-Vi consiglio di mettere via quella banana...-Con uno sguardo d'intesa, fissò il cugino-Io tirerei fuori la mia di banana, non so se capisci... e facciamo che ritorno tra un ora.-

Al solo sentire quell'allusione, Nami divenne rossa come un pomodoro.

-TU, BRUTTO TULIPANO DEI MIEI STIVALI-Afferrò dalle mani di Zoro il frutto e con mosse omicide, puntò il frutto contro il rosso. - Aprì questa cazzo di porta o vedrai come ti sbuccio la banana se non mi fai subito uscire da qui hai capito?!- Al solo sentire quelle parole, Kidd ghignò soddisfatto.

-Non vedo l'ora.- Benzina sul fuoco.

-TU!-Indicò Zoro-Issami!-

-COSA!?- Sbraitò incredulo.

-Ho detto issami!- Iniziò a scalciare.-Lo faccio fuori! GIURO CHE FACCIO FUORI LUI E LA SUA BANANA!- Dei rumori poco promettenti, iniziarono a farsi risentire.

-Nami...-

-E questo tu lo chiami tecnico!? Per me è solo un cretino!-

-Stai parlando con Eustass “riparatore” Kidd, mocciosa.-Digrignò i denti-Sono un cazzo di riparatore professionista.-

-Kidd!- Zoro chiamò il cugino cercando ancora, di tenere ferma Nami.

-Riparatore del cazzo!-

-Ti riparerei volentieri a te...- Niente, i due erano proprio due teste calde.

-HEY!-Urlò infine Zoro attirando l'attenzione di entrambi mentre i rumori, continuarono a farsi più forti. Non appena ottenne silenzio da entrambi, afferrò Nami per la vita.

-HEY, CHE TOCCHI!?-

-Chiudi il becco tu-Lanciò uno sguardo al rosso.-Aprì le porte!-

-è quello che sto tentanto di fare...-

-Ora te la passo e la fai uscire!- Al solo sentire quel proposito, Kidd tirò fuori la testa.

-Sai, non sono così sicuro... ha detto che ha intenzioni ostili con la mia banana e io al mio calamitone ci tengo.-

-LASCIA PERDERE LA BANANA, QUI RISCHIA DI CROLLARE L'ASCENSORE!-

-COSA!?-Nami si accorse dei tremendi rumori.-FAMMI USCIRE!- Sporse le mani verso il rosso. -Giuro che non farò niente alla tua banana!-

-è BASTA CON STA BANANA!-Senza più pazienza Zoro l'alzò e l'avvicinò verso il dislivello dei piani. Kidd era riuscito ad aprire l'ascensore quel tanto che bastava per poterci passare.

-Prendila!-

-Prendimi!- Con entrambe le braccia, Kidd l'afferrò per le spalle e spingendo, riuscì a tirarla fuori e ad adagiare sul pianerottolo.

-Bene!-Con un braccio, il rosso si asciugò il sudore, pronto a tirare fuori suo cugino.

-Ora la spesa!-Nami lo sorpassò e si protese per prendere il sacchetto.

-LASCIA PERDERE LA SPESA!-

-La mia spesa è importante!-Lo riprese-Ci sono le banane!-

-Già, le banane!-Si sporse anche Kidd protendendo il braccio.

-SIETE DUE IDIOTI!-

 

 

 

Con enorme stanchezza, Nami si voltò verso le ampie rampe di scale che l'aspettavano.

Erano passati mesi dall'ultima volta che era rimasta rinchiusa nell'ascensore e da allora, aveva sempre fatto i piani a piedi.

Il pensiero che Kidd avesse riparato l'ascensore e l'avesse sostituito, non era un informazione abbastanza rilassante per poterle far tornare la fiducia in quella tecnologia.

Sbuffante e con due buste della spesa cariche di cibo, inziò la sua tortuosa scalata per arrivare a casa. Due mani, però, l'afferrarono facendola quasi cadere. Per sua fortuna, un petto ampio e due braccia forti fermarono la sua caduta.

Voltando la testa, notò quel deficiente dalla testa di verza con un ghigno derisorio stampato sul volto.

-Dove stai andando?-

-A casa- Ringhiò assottigliando gli occhi.

-Cosa avevamo detto?- Al solo sentire quella domanda, storse la bocca.

-Niente-

-Avevi promesso di riprendere l'ascensore.-

-Io non ho promesso niente!-Si voltò posando i sacchi della spesa accanto a loro.

-Perchè non hai fiducia negli ascensori?-

-Io ho fiducia negli ascensori!-Spiegò portandosi una mano al petto ed indicando quello nell'angolo- è in tuo cugino che non ho fiducia!-

-Sciocchezze-La riprese afferrandole le busta della spesa. -Verrò con te, faremo questa cosa insieme.-

-HEY!-Lo afferrò per la giacca-Dove stai andan...!?-Si immobilizzò quando con una mossa, la trascinò dentro e l'afferrò per la vita. Velocemente, premette i bottoni di un piano a caso e le porte si chiusero.

-NO!!!-Urlò iniziando a diventare bianca.

-Calmati!-Continuò a tenerla da dietro.

-è SE RIMARREMO BLOCCATI ANCORA!?-

-Non succederà-

-è se moriremo per la caduta!?-

-Ti ricordo che l'altra volta non è successo!- Posò il volto sopra la sua spalla.

-E se...!?-

-Oh, chiudi il becco.-La fece voltare e le tappò la bocca con la sua. Per mesi aveva atteso di poterlo fare, di chiuderle quella dannata bocca e di farla stare zitta ed il risultato, non era niente male.

-Questo è il peggio che ti può capitare adesso quando sei in ascensore con me, hai capito!?-Le afferrò il volto e la costrinse a fissarlo.

Lei inebetita, sembrava essersi dimenticata perfino dell'ascensore. Un rossore adorabile si era impossessato delle sue guance mettendole in risalto le piccole lentiggini e il bel rosso dei suoi capelli.

-N-non è...così male...-Mormorò a bassa voce osservando il pianerottolo del suo piano, aprirsi dinnanzi a lei. Velocemente, Zoro le afferrò le buste della spesa e gliele depositò fuori dall'ascensore.

-Ah si...?-Domandò quindi con un ghigno stampato sul volto, portandole una mano dietro la schiena per indirizzarla ad uscire.

Prima che le porte si richiudessero, però, con il volto vicino al suo, le sussurrò un altro pensiero.

-Ero indeciso se usare questo come espediente per convincerti....oppure...-

-Oppure cosa?- Domandò lei inarcando un sopracciglio.

-Oppure...la mia banana.- Le porte automatizzate, si chiusero al momento giusto, il tempo sufficiente a salvarlo dall'ira di Nami che come una scimmia, si era riscossa dal torpore per poterlo strangolare. Quell'ascensore, però, non l'avrebbe salvato per sempre...

 

---

 

Salve a tutti.

Per chi non mi conosce, sono Rolo, per chi mi conosce, sono Rolo.

Era da MESI che non riscrivevo qualcosa su Zoro e Nami e spero di esserci riuscita e di avervi fatto divertire un poco.

Si, Kidd per voi è un elemento di disturbo, ma per chi mi conosce, sa quanto io lo adori.

Oltre alla Zoro x Nami, io sono una grande amante del Kidd x Nami.

Ogni tanto, mi diverto a farci qualche fan art.

Tornando a noi, ho creato questa ff in onore del midori mikan che piano piano, si rimette in moto.

Cos'è il midori mikan vi starete chiedendo? Ma semplicemente la più grande risorsa italiana: e cioè, il forum per eccellenza di Nami e Zoro, dove potrete trovare doujinshi, fan art, fan fiction e video. Insomma un universo verde e arancio al 100%, tranne me che sono un po' fedifraga e se fossi in Nami mi farei un harem. MAAAAA lasciando questo da parte, il forum ha anni di esperienza alle spalle e sarebbe bello se tornasse quello di un tempo.

Sebbene i miei impegni a livello lavorativi siano tanti, non potevo non festeggiare i 20esimo anniversario di one piece. Tanti auguri sensei Oda, spero che non vedrai mai le mie porcate.

 

E niente quindi, vi lascio il link del forum per chi volesse venire a vederlo, iscriversi e fare tante conversazioni disagianti.

http://midorimikan.forumfree.it/

 

   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: RoloChan105