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Autore: Fanta Gaia    20/07/2017    0 recensioni
Per capire quanto sia forte l'amore, per capire fin dove ci si può spingere per qualcuno, siamo abbituati a sentire dire fino alla morte questa storia va oltre la morte
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Minerva McGranitt | Coppie: Albus Silente/Minerva McGranitt
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Minerva varco il cancello vide il castello ed il lago nero sembrava che di li non se ne fosse mai andata, Hogwarts aveva un qualcosa di magico ai suoi occhi che se pure tanto diversi da quelli di quella bambina che vi entro per la prima volta. Oltrepassata l'entrata fu invasa di ricordi di quei sette anni trascorsi li, si diresse nell'ufficio del preside quando entro gli bastò uno sguardo per capire che nonostante gli anni e tutte le volte che aveva provato a dimenticare l'amore per Albus, convincendo persino se stessa che quella era stata solo una cotta di una ragazza, ma non era così quello che aveva provato per Albus allora era amore, uno di quelli più puri ed innocenti. Guardo il preside che le chiese di sedersi in un attimo Minerva si senti di nuovo come una studentessa, non riusciva neanche a guardarlo senza arrossire è sperava che lui non se ne accorgese, a quel punto il preside torno a parlare le chiese perché fosse tornata ad Hogwarts, finalmente Minerva riuscì a controllare le sue emozioni e presse a parlare con voce ferma disse che voleva insegnare, Albus le chiese perché, Minerva non riusciva a spiegarsi perché ma sentiva di doverlo fare, lei dove tornare ad Hogwarts, lei doveva stare lì, vicino ad Albus perché nonostante ci avesse provato in nessun altro posto sembra che lei potesse avere pace, lo aveva capito quando era entrata nel suo ufficio, lei voleva stargli accanto non le importava di non essere ricambiata. Ma tutto questo non poteva dirlo gli disse semplicemente che avendo provato tanti lavori, non si sentiva soddisfatta è pensava che quello che lei cercava era insegnare , a quelle parole Albus le disse che se voleva poteva insegnare trasfigurazione una materia che per la quale se non ricordo male lei aveva una capacità innata, Minerva accetto anche se le lezioni non sarebbero iniziate fino a settembre decise di restare al castello per iniziarsi a sistemare. Le giornata al castello passavano tranquillamente ed in men che non si dica arrivo settembre Minerva si sentiva eccitata all'idea di iniziare ad insegnare il giorno prima che le lezioni inziarssero silente la mando a chiamare, spiegandole come si sarebbe svolta la giornata seguente. Il giorno dopo Minerva si sveglio e di preparo per andare in classe per la Prima volta voleva avere un aria seria e rispettabile decise di legare i capelli, entro in classe insieme a silente che aveva insistito molto il giorno prima per accompagnarla, la presento agli alunni che iniziarono a fare battute a quel punto Minerva trasformò il banco di un ragazzo in una puzzola il ragazzo cerco di scappare prima di essere spruzzato ma non fu abbastanza veloce, i ragazzi e silente risero mentre la McGranitt rimase seria e fece tornare il banco alla sua forma normale, silente era sicuro che non avrebbe avuto problemi era un ottima insegnate e non serviva certo un genio a capirlo, le sorrise dicendole che penso che non avrà problemi professoressa. Gli anni passarono Minerva si era abbituata a vedere Albus solo come un amico anche se non aveva mia smesso di amarlo ma adesso era in grado di non arrossire più quando gli parlava. Durante un ballo di fine anno silente la invito a ballare lei accetto e anche se non ballarono a lungo Minerva si sentiva finalmente viva anche se ormai aveva perso la speranza che silente ricambiase i sentimenti che lei provava per lui ma durante quel ballo poteva illidersi che il suo sogno fosse realtà almeno per la durata di quel ballo, finito il ballo l'incantesimo si rupe silente lascio la sua mano, in quel momento Minerva si senti quasi mancare e decise di uscire per prendere un po' d'aria mentre camminava tranquilla vicino il lago vide una figura uscire dal castello e dirigersi verso di lei era Albus, le si avvicinò e le chiese perché se ne stava lì fuori tutta sola lei le rispose che aveva semplice bisogno di un po' d'aria, Albus le chiese se poteva restare, Minerva acconsenti restarono per un bel pezzo in silenzio mentre camminavano, finalmente Albus presse la parola le chiese se le poteva concedere un altro ballo, Minerva gli chiese ma non c'è la musica, Albus fece apparire un piccolo gramofono che prese a suonare un dolce letto a quel punto silente si inchino e le chiese di nuovo se volesse ballare lei accetto, Albus la strinse a se ed iniziarono a muoversi dolcemente ed in silenzio, Minerva decise che forse per quella sera poteva abbassare le sue difese, Albus inizio a parlare le chiese come andavano le sue lezioni, ed ogni volta che la conversazione sembrava giungere ad un punto morto silente la stringeva più forte a se quasi a non lasciarla andare mai più voleva ricordarsi tutto di quel ballo lui la amava ne era certo non poteva pensare la sua vita senza di lei però non sapevo come dirglielo. Le luci ne castello si stavano spegnendo ad indicare che il ballo era finito, Minerva dise che probabilmente era ora di rientrare a quel punto silente le la lascio un po' di spazio in modo che lei potesse vederlo in viso, le dise perché rovinare un momento tanto bello semplicemente perché il tempo scorre, mentre pronuncia a queste parole la guardava negli occhi e senza che se ne accorgese le dise ti amo a quelle parole Minerva sembro paralizzata ma silente non ci fece caso pose le sue labra su quelle di Minerva che per un attimo rimasero immobiliare ma poi risposero con passione al bacio, avrebbe voluto che quel momento non finisse mai. Il giorno seguente Minerva cerco silente ovunque ma non lo trovo soltanto quando tutti gli insegnanti se ne furono andati ed anche lei era pronta ad lasciare il castello per le vacanze vide silente sembrava freddo distaccato quasi come se una parte di lui fosse morta nel preciso istante in cui la guardo, Minerva gli si avvicinò fu sul punto di baciarlo quando silente si irrugidi e si tiro indietro Minerva si chiese perché reagisce così è lui capendo cosa lei stesse pensando le dise quello di ieri è stato solo un errore scusami non avrei mai dovuto baciarti tanto meno dirti quelle cose, a quel punto Minerva sembrava fuori di se come puoi soltanto pensare che quello di ieri sera è stato un errore io ora so che mi ami e ti amo anch'io perché mi dici questo, Albus le dise io ti amo si è vero ho provato a cercare di convincermi che non era così ma io ti amo ed per questo che non possiamo stare insieme, Minerva a quel punto non capiva ma non voleva restare senza dire niente l'uomo che amava da quasi tutta la vita la ricambiava ma non voleva stare con lei com'era possibile lei riprese a parlare cercava di dare un tono sicuro alla sua voce ma non ci riusciva com'è mi ami ma non possiamo stare insieme Albus non ti rendi conto che ciò che dici è assurdo, lui rispose io ti amo più della mia stessa vita è lo so che per te ora sembra assurdo ma proprio perché ti amo non possiamo stare insieme, vederti soffrire per me sarebbe peggio che morire non potrebbe sopportare di vederti ferita e stando accanto a me la possibilità che ciò succeda è molto alta ed io non mi perdonerei mai se a causa mia ti venisse torto anche solo un capello, lei con le lacrime agli occhi riprese quasi susurando mai io per te morirei, a quel punto anche lui scoppiò in lacrime è per questo che devi starmi lontana io voglio solo proteggerti, lei gli rispose allora permettimi di stare con te, lui la strinse a se un ultima volta e la bacio chiuse gli occhi quasi ad imprimere nella memoria e se ne ando. Minerva rimase li sola a piangere. Tanti anni dopo Minerva finalmente era riuscita a capire quanto Albus la amava aveva deciso di tenerla lontana perché solo così la sapeva al sicuro è ciò anche se non era come averla affianco riusciva a farlo sentire meglio ed ora che era morto Minerva capiva perché lo aveva fatto lui la amava più di quanto lei avesse mai sperato però se ne era accorto troppo tardi, ma lei sapeva che in qualche modo lui era li con lei perché il loro amore andava oltre tutto ciò che era umano. Lei si trovava in piedi vicino la sua tomba bianca aveva con se una rosa blu come il colore dei suoi occhi e depositandola sopra la tomba dise ti amo
   
 
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