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Autore: damnslyth    21/07/2017    0 recensioni
Rose è una ragazza sociale e disponibile, infatti cercherà di aiutare sua cugina Lily a farsi notare dal misterioso, solitario e affascinante Scorpius Malfoy. Ce la farà?
E se accadesse qualcosa di inaspettato...
Uno strano discendente dei Black scombussolerà gli equilibri dei maghi e i Mangiamorte Superstiti si rimpatrieranno per vendicare il loro signore. Ci sarà una Terza Battaglia di Hogwarts?
Da uno dei capitoli:
Si buttò a peso morto sul letto: sistemare con ordine i suoi vestiti nell'armadio era stato faticoso. Le venne da ridere perché, effettivamente, era una ragazza davvero strana. Si abbuffava come una vacca, sporcandosi, e non aveva nemmeno un minimo di grazia, eppure era abitudine per lei avere camera e vestiti in ordine. Amava il Quidditch ma non trascurava lo studio, anzi, quello veniva prima di tutto; adorava combinare casini ma nonostante ciò non le dispiaceva un buon libro e sapeva come uscire dai guai con il di dietro “pulito”. Un carattere tutto suo, insomma, ma le andava bene così perché aveva molte persone che le volevano bene e la accettavano per quello che era.
Tranne una che, a quanto pare, non ricambiava il sentimento intenso che andava ben oltre l'amicizia.
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Dominique Weasley, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Nuova generazione di streghe e maghi | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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*toglie la polvere via dai suoi vestiti e dalla FanFiction, sepolta su una cartella da ben CINQUE anni* BUONSALVE A TUTTI *colpo di tosse* ... sono tornata.

<< Chi sarebbe costei? >>
<< Ma è ancora viva? >>
<< Che fine ha fatto? >>
<< Perché dovrei continuare a leggere le storie di questa scellerata che ci ha abbandonate all'improvviso e senza spiegazione? >>

Calme, calme. Vi spiego tutto. "Ma a chi vorresti spiegare? Non ci sarà più neanche un'anima disperata a seguire questo capitolo, dopo CINQUE anni, illusa". E vabbé. Anche se non leggerà nessuno, raccontare e scusarmi è qualcosa che voglio fare per espiare il mio comportamento ignobile, nella speranza che almeno una personcina ina ina, di quelle che mi seguivano, possa notare il mio ritorno, e magari un giorno, chi lo sa, anche coloro che sono sparite come me (eh si, vi ho un po' spiate per curiosità eheh), possano leggere.

Ma ora, passando a cose serie: Ciao, ragazze. Sono davvero passati cinque anni... non saprei nemmeno da dove iniziare. Ho finito il liceo, sono stata mezzo anno in Irlanda, ho iniziato l'università, mi sono dimenticata di postare -avevo finito il nuovo capitolo due settimane dopo aver pubblicato il 26esimo-, ho fatto altro... mi sono dimenticata di EFP *si sotterra*, di voi *chiude la buca* e... insomma, ho fatto altro.
Non saprei neanche dirvi come e perché, di colpo, sia sparita così, ma è successo. Negli anni, a volte, ho ripensato a questa storia, al sito -raramente, però, lo ammetto-, ma era come se non mi chiamasse più.

In alcuni dei momenti di ricordo della sua esistenza, ho anche pensato di chiuderlo "Tanto figurati se posterò di nuovo", ma qualcosa non mi ha mai spinto a toglierlo sul serio -magari la pigrizia di mettersi al pc e cancellare tutto? Boh- però, a dire il vero, ora ne capisco un po' il motivo.
Forse, dentro di me, in qualche modo, sentivo che sarei tornata.

E' successo un po' per caso. Ultimamente ero in un periodo di forte stress tra università e altre cose -entrare nel mondo degli adulti è una merda, vorrei essere perennemente una Rose a Hogwarts-, e raccontavo un sogno strano che avevo fatto ai miei amici, durante una serata di chiacchiere e patatine.
Tra un discorso e l'altro, uno di loro, la persona a me più cara, mi chiese perché non scrivessi qualcosa in merito. "Cosa? IO? Scrivere? E' da anni che non lo faccio, non sono più capace, e non sono in grado di portare nulla a termine". E niente, mi sono ricordata di colpo di questa FF e messa a raccontargli di cosa facevo qualche anno fa. Incuriosito, è andato a leggere, e anche io. Inutile dire che è stato un po' un trauma, e MOLTO strano. Non ricordavo come scrivessi, e ad essere sincera, non ricordavo nemmeno la storia. Mi sono ritrovata a divorarla in un giorno e mezzo, come se non fossi io l'autrice, e a pensare "Ma perché diamine non l'ho continuata?". Facevo qualche errore di stesura, sì, ma... avevo 14-15 anni. Non facevo proprio schifo, ecco. Anzi, probabilmente scrivevo meglio di ciò che sarei in grado di eseguire ora.

E così, d'improvviso, mi è tornata voglia di scrivere, e mille idee di come continuare Unexpected hanno cominciato a saltarmi al cervello. Ho iniziato a sentirmi di nuovo come viva, e mi sono resa conto che scrivere è una passione che ho sempre avuto; mi aiutava a immergermi in un altro mondo, in un mondo tutto mio, dove le cose andavano come volevo io, dove potevo condividerlo con altre persone e ricevere feedback, dove potevo staccare, per poco, la mente da pensieri tristi o dal peso che a volte sento addosso.
E ho smesso da sola, mi sono privata di qualcosa che mi faceva stare bene, perché ormai sei grande e non hai tempo. Ed è vero, per il ritmo di vita che faccio, di tempo ne ho davvero poco rispetto a quando andavo alle superiori, ma ho deciso che voglio ritagliarne lo stesso per dedicarmi a ciò che mi procura benessere. Per cui, vi dirò il piano che ho per Unexpected... non so se ci sarà ancora qualcuno a seguirlo; come ho detto sopra, ho provato a dare uno sguardo al profilo di molte di voi, e ho notato che non sono l'unica ad aver mollato il sito da qualche anno. Forse EFP è passato un po' di moda, come Harry Potter, ma non importa: sono determinata a continuare il mio progetto -questa volta senza andarmene, si spera- e vedrò come proseguirà strada facendo.


Dunque. Unexpected non continuerà, non in questo modo. Essendo cambiata e cresciuta, trovo sia inevitabile far compiere lo stesso ai miei amati personaggi. Per cui, aprirò una nuova storia, che sarà la continuazione e... sarà ambientata all'incirca sette anni dopo, con una Rose, un Scorpius e una combricola un po' più grande -di 25 anni più o meno-. 
La storia, quindi, potrà essere leggibile anche da chi non ha mai seguito questa ma, ovviamente, aver letto Unexpected darà una dinamica maggiore e migliore. Ma non demordete: in un certo senso, anche questa verrà continuata, con flashback. Spero il tutto vi possa piacere, ma qualcosa mi dice di sì.

Bene, ora vi lascio, o l'introduzione diventerà più lunga del capitolo stesso. "Ah già, il capitolo. Cos'è?".
Ve lo dico subito. Come detto precedentemente, lo scrissi due settimane dopo aver pubblicato l'ultimo. Per cui, ho deciso di postarlo senza correggerlo -perché la me di adesso correggerebbe alcune cose-, in memoria dei vecchi tempi e per poter dichiarare Unexpected concluso come se lo avessi fatto cinque anni fa.


Ringrazio di cuore chi ha seguito questa storia, ma ancora di più chi mi ha supportata con le recensioni. Anche se probabilmente non leggerete ciò per svariati motivi, spero che comunque, in qualche modo, il mio pensiero di affetto e riconoscimento vi possa arrivare. 

Buona vita, ragazze. A presto.

 


                                                                         * * *




<< A che età hai avuto il tuo primo... rapporto? >> chiese Rose seduta a gambe incrociate davanti al suo ragazzo mentre mangiava una Cioccorana, cercando di apparire per nulla imbarazzata dalla domanda che gli aveva posto. Scorpius osservò la camera piena di cuscini in cui la Stanza delle Necessità si era trasformata quella domenica pomeriggio, prima di rispondere: << Diciassette >>.
<< E chi? >> si affrettò subito la ragazza, con una punta di gelosia. Lui fece un bel sorriso, prima di guardarla: << Sei gelosa? >>.

<< Un po' >> confessò in un borbottio prima di fissarlo, attendendo la risposta. Il biondo esitò un attimo, prima di dichiarare: << Jenna Hudson >>.
<< La Corvonero? >> domandò Rose, sorpresa. Lui annuì. << E' carina... >>.
<< Sì >> rispose Scorpius indifferente, per poi alzare gli occhi grigi sui suoi, con sguardo un po' possessivo << E tu? >>.
La rossa abbassò lo sguardo, prima di rigirarsi la figurina di Silente tra le mani. << Io... >> iniziò senza vergogna ma con un po' di paura della sua reazione << non ho mai... beh, ecco, avuto rapporti. E tu sei il primo ragazzo che ho baciato >> non lo guardò ancora << Non è che non ho avuto corteggiatori, anzi, semplicemente non trovavo quello giusto e mi ritenevo troppo intelligente per buttare il mio primo bacio o altro al primo che passava >>.

Scorpius fece un sorriso tra il sollevato e l'incuriosito: << E' una bella cosa. Sei la classica ragazza che conserva i suoi valori e anche se, beh, gli altri potrebbero criticare questa tua scelta, semplicemente non ti importa e continui a conservarli. E' ammirevole! >>.
<< Grazie >> rispose più leggera, guardandolo riconoscente. << E' che aspettavo qualcuno che fosse alla mia altezza. E quando l'ho trovato, come ben sai, non me lo sono fatta sfuggire >>.
<< Oh, davvero? >> chiese Scorpius, finto ingenuo e interessato. << E chi sarebbe? >>.
<< Qualcuno che ti assomiglia molto >> annuì complice la ragazza. << Adesso sono geloso >> brontolò lui, prima che Rose iniziasse a ridere mollandogli uno scappellotto. Il biondo iniziò a farle il solletico fino a sovrastarla con il suo corpo, e quando lei iniziò a dimenarsi con calci tutt'altro che leggeri, smise lasciandole un bacio che ricambiò. In seguito si sdraiò accanto a lei, stringendole la mano. << Sei riuscita a decifrare il bigliettino? >> la guardò, mentre era persa tra i suoi pensieri.

Rose scosse la testa: << E' solo un pezzo, è quasi impossibile. Ma io e Kim siamo riuscite a tradurre un “Noi” scritto molto malamente, ed è difficile intuire cosa sia la figura, c'è solo un mezzo trattino >>. Scorpius annuì, ponderando a lungo: << E' strano il modo in cui l'hai trovato. Caduto dal cielo... qualcosa non quadra >>.

<< Ne sono consapevole >>.

<< Stai attenta, d'accordo? >> disse all'improvviso, in volto preoccupato, fissandola serio. << Non parlarne con molte persone, non è sicuro. Qualcosa mi dice che ne troverai altre, ma non voglio. Io... >> fece un lungo sospiro, angosciato << non voglio ti accada qualcosa. Forse quei messaggi sono per me e per mio padre e se ti succedesse qualcosa io… >>.

<< Ssht >> sussurrò dolce la ragazza, posando una mano sulla sua guancia e guardandolo presa negli occhi, per poi accarezzarla. << Nessuno farà nulla, né a me e né a te, stai tranquillo >>. Scorpius annuì più quieto, ricambiando il bacio a fior di labbra che lei gli lasciò. << E poi >> continuò << stiamo insieme da quasi tre mesi, in fondo so che non mi sopporti già più e aspetti con ansia che mi prendano! >>.

<< Non è vero >> borbottò il biondo, offeso, ma quando vide Rose ridere allegra e divertita, non poté fare a meno di venire contagiato. << Promettimi solo una cosa >> riprese dopo, guardandola intensamente negli occhi. << Che cosa? >> soffiò lei sul suo fiato caldo, giocando con le dita della sua mano. << Che... che qualunque cosa accada, non lascerai a nessun altro toglierti la verginità. Voglio essere io il primo che potrà toccare e amare il tuo corpo come meriti >>.

Rose lo fissò un po' sorpresa da quelle parole, e lo prese sull'ironico: << Cosa sei, un vampiro? Il conte Drapius? >> ma quando notò i suoi occhi colmi di sincerità, quasi supplica, amore e anche possessività, capì che era serio come mai. << Te lo prometto >>.


                                                                            * * *


<< Non vedo l'ora che arrivino le studentesse di Beauxbatons! >> esultò Hugo, stravaccato sulla poltrona della Sala Comune di Grifondoro. Dalle finestre si notava un cielo nuvoloso e grigio, ormai il freddo aveva preso il sopravvento sulle giornate calde e soleggiate, preannunciando un inverno lungo da passare sotto i libri di scuola.

<< Stai certo che le conquisterai con il tuo mitico charm >> constatò Roxanne sogghignante, prima di ricevere un colpetto dal sottoscritto. << Tu non sei da meno, da quanto vedo il ragazzo non ce l'hai! >> ribatté immusonito e offeso.

<< Tu che ne sai se ho il ragazzo o no? >> sogghignò la mora cugina con aria furba. Rose sapeva che lo stava prendendo in giro. Hugo scattò dalla poltrona: << Ce l'hai? >>. << Di certo non vengo a dirlo a te >> e, dopo un sorriso sornione e un bel occhiolino, tornò a gustarsi una Gelatina Tuttigusti+1. Il rosso borbottò qualcosa e poi tornò a guardare il soffitto.

Rose assisté ancora un po' ai battibecchi del fratello e della cugina, poi si alzò e si sedette accanto a Alice, che stava scrivendo presa una lettera. << Ciao >> le sorrise. << Scrivi a James? >>.
La ragazza sobbalzò avvampando e balbettando: << C-come? No... >>. Rose rise intenerita: << tranquilla, scherzavo! >>.La bionda ragazza si sistemò alcune ciocche dietro l'orecchio, poi chiuse la lettera e la guardò sorridendo: << E' per una mia amica. Lei... lei ha la nostra età, ma non frequenta la scuola perché è una Maganò >> poi sospirò mesta << Soffre molto per questo, anche se non lo dà a vedere... studia le nostre materie a casa, e spera sempre in un giorno in cui riuscirà a praticare la teoria, ma quando si rende conto che non accadrà ci rimane male. Però è come te: sorride sempre. La ammiro molto per questo. E ha anche un dono, in compenso... >> proseguì, ma quando si rese conto che aveva detto più del dovuto, ammutolì.

Rose si accigliò leggermente e, curiosa, provò a estirparle il seguito: << Sai che con me i segreti sono al sicuro >>. Alice si guardò attentamente attorno per sincerarsi che nessuno ascoltasse, poi si avvicinò alla rossa e mormorò piano: << Vede i morti. Le compaiono per chiederle di comunicare con i loro cari, prima di passare all' “Altro Mondo” >>. Rose spalancò la bocca, sorpresa ed entusiasta, per poi urlare inconsapevolmente: << Wow! Una sorta di Melinda Gorgon di Ghost Whisperer!! >>. L'altra la zittì, prima di guardarla confusa: << Cosa...? >>.

<< Lascia perdere >> si affrettò con un cenno noncurante della mano. << Comunque, non pensavo esistessero ancora persone così! Ho letto una volta su di loro, non ci sono persone in grado di possedere questo dono precisamente dal 1850 >>. << Lo so... ma è questo che la rende speciale! >> sorrise mettendo la lettera dentro la busta. << Un giorno magari te la presenterò. A lei piacerebbe molto! Ammira la tua famiglia >>. << Sarà un onore farlo >> annuì stiracchiandosi allegra. << Come si chiama? >>.

<< Faith >> rispose. Rose annuì, poi tornò a guardare annoiata la sala comune, facendo una smorfia disgustata alla vista di Connor Strouss scaccolarsi deliberatamente. << E con James? Come va? >>. Alice arrossì e fece un piccolo sorriso: << Meglio. Non mi prende più in giro >>.

<< Ma sta ancora con quella baldracca >> constatò aggrottata e indignata. << Ah, quel buzzurro! Quando la lascerà ballerò una canzone di Celestina Warbeck sopra il tavolo della sala grande >>. << Promettilo >> sbucò davanti a lei un Sean Jordan ghignante accanto a Hugo. Rose lo guardò inarcando un sopracciglio mentre Alice osservava la scena: << Come scusa? >>.

<< Sapevo che non avresti avuto il coraggio di non prometterlo! >>. Rose si eresse in tutto il suo cocciuto orgoglio: << Mi stai dando della codarda? >>. << Questo dipende da come agirai adesso >> concluse tirando fuori dalla tasca delle caramelle tutt'altro che sicure del Tiri Vispi Weasley. << Io, Rose Weasley, prometto solennemente di ballare una canzone di Celestina Warbeck sopra il tavolo della sala grande qualora James Potter mollasse quella poco di buono! >> disse con tono impettito. Hugo e Sean sogghignarono soddisfatti: << L'hai promesso eh! >> e se ne andarono.

Rose grugnì qualcosa, rendendosi conto di cosa avrebbe dovuto fare, ma poi sbuffò e uscì verso il campo per allenarsi un po'. Arrivata lì fece qualche giro sulla scopa, quando notò dall'alto qualche figura con la divisa di Serpeverde. Scese irritata. << Ma chi si vede, pel di carota! >> derise Gregory Goyle, seguito dai risolini delle altre Serpi.

<< Che cosa vuoi pappaciccia? Il campo è già occupato >> ringhiò affrontandolo.

<< Il campo non è di tua proprietà, feccia >> schernì ghignante.

<< Oooh, sai dire solo questo? Il tuo vocabolario è ridotto! Perché non vai a imparare nuovi termini al posto di dare spettacolo con la tua ciccia che svolazza nel cielo a destra e a manca? >>. Le serpi cessarono di ridere, trattenendosi dal non farlo alla sua constatazione. Rose sorrise soddisfatta, mentre Gregory avvampò di rabbia e sfoderò la bacchetta. Prontamente la rossa fece lo stesso, e quando stava per scagliare una Fattura Orcovolante, qualcuno la fermò dalle spalle e la trascinò via. Ciò che vide furono solo alcuni compagni della sua casa iniziare una guerra di Caccabombe contro loro, cogliendo al volo un pretesto per attaccare i rivali verde argento.

<< MOLLAMI! >> si dimenò, accigliandosi altamente quando vide Albus e Jonh. << Mi avete proibito del divertimento!! >>. << E finire nei guai? Farti saltare la partita di sabato? >> le spiattellò in faccia Jonh. Lei sbuffò indignata: << Tu l'avresti preso a pugni >>.

<< Forse quando c'è di mezzo il Quidditch mi sarei trattenuto, non credi? >> sentenziò, lasciandola ammusonita. << Certo che sei proprio cocciuta eh >> brontolò Al, sedendosi sotto un faggio. I due amici fecero lo stesso. << Parla per te >> rispose al cugino, ancora offesa. << A proposito >> iniziò Jonathan, guardando la rossa. << Perché Draco era a scuola? >>.

<< Draco?! >> scattò Rose, aggrottando le sopracciglia. L'amico annuì: << Cercava Scorpius >>.
<< Ah >> rispose lei, spiazzata e pensierosa. << Hanno avuto notizie da Astoria: è venuto a riferirle al figlio >> li guardò Al, torturandosi l'interno della guancia.
<< Ah sì? >> lo guardò Rose, speranzosa. Il moro annuì, senza guardarla: << Presumono sia in Russia >>.

<< Oh >> sospirò sollevata la ragazza, con un piccolo sorriso. << Si progredisce >>. Albus annuì distrattamente, prima di alzarsi: << Devo andare adesso. Ci si vede! >> e si incamminò. Rose restò a fissarlo. << Vado anche io >> si alzò l'altro, aiutandola. << A dopo! >>. Gli sorrise e poi si diresse anche lei a fare un bagno caldo.

                                                                              * * *

<< Oh, signorina Weasley! Finalmente ti ho trovata >> esclamò la preside McGranitt, avanzando piano verso lei.
<< Me? >> chiese, sorpresa, fermandosi.
<< Precisamente. Non... >> si guardò attorno con aria austera << non posso invitarti attualmente nel mio ufficio, ma ci tenevo a riferirti un suggerimento da custodire con devozione >>.

<< Cioè, scusi? >> chiese garbata anche se confusa. La grande strega la guardò dritta negli occhi, lasciandole un messaggio allegorico: << Non rivelare a nessuno la collocazione dell'oggetto >>. Rose boccheggiò, non capendo: << Mi scusi ma non riesco a comprendere di cosa stia parlando >>.
Minerva la guardò con accurata attenzione, come se l'avvertisse con lo sguardo di fare come le era stato detto, poi se ne andò, mentre Rose restò lì impalata a ponderare sulle sue parole, attualmente senza un senso.

<< Oh, eccoti! >> si illuminò Lily, poi la prese per un braccio e trascinò per il corridoio borbottando qualcosa. << Mi servi >>.

<< A cosa? >> chiese meccanicamente, la testa ancora in lavoro sulla decifrazione della frase.

<< Ho visto Alan andare al settimo piano, se tu fai finta di passeggiare con me per di lì puoi fermarlo e farmi scambiare due chiacchiere >>. Rose annuì distrattamente, e quando giunsero davanti al muro dove era nascosta la Stanza delle Necessità, d'istinto nascose sé e Lily dietro la grande colonna portante lì di fronte, invitandola a tacere. Alphard uscì guardandosi attentamente attorno, prima di guardare il foglietto che aveva in mano e che era molto simile a quello che era piombato a Rose in testa giorni prima. Sgranò bocca e occhi, incredula, poi quando lo vide scendere si scostò davanti al centro della stanza, fissando il punto in cui era svanito. Aveva la continuazione del messaggio indecifrabile! Lui! E aveva l'aria di uno che aveva appena nascosto qualcosa di segreto, importante e forse anche oscuro. Ma non era possibile... lui era suo amico, loro amico, non poteva essere quel genere di persona! Ma i fatti mostravano altro, e Rose si sentì male, addirittura come ferita, e indecisa sull'agire.

<< Ma che stava facendo secondo te? >> chiese Lily, confusa. Lei nemmeno sapeva del foglietto scovato da Rose, gli unici alla conoscenza erano Kimberly e Scorpius. << Non ne ho la più pallida idea >> rispose rigida, con tono di una che l'avrebbe scoperto molto presto.

Prima di entrare alla sala grande per la cena Rose, affiancata da Kim, lesse sulla bacheca la notizia che mancavano solo due settimane all'arrivo degli studenti di Beauxbatons e Durmstrang.
<< Wow! Che figata! Chissà quanti bei maschioni avremo in giro >> ridacchiò Liberty, allegra. Una ragazza dai capelli lisci e castani e due occhi meravigliosamente azzurri sorrise entusiasta quanto la sua amica, prima di proferire con le sue labbra carnose: << Potremo sbavare su loro tutti i giorni! >>.

<< Anche se il pensiero delle civettuole di Beauxbatons non mi esalta molto >> concluse la prima, rivolgendosi anche a lei e Kim. Rose, al pensiero di quanto si era sentita inferiore agli atteggiamenti perfetti e mozzafiato di Isabelle, fece una smorfia, irritandosi altamente all'immagine di tante belle francesi che si portavano una mano davanti alla bocca con fare raffinato per commentare e stuprare con lo sguardo il SUO ragazzo.

<< Capre >> grugnì con poca classe, entrando in Sala e prendendo posto tra Kim e James. Una volta seduta, tornò a pensare alle parole della Preside, mentre sovente lanciava sguardi intensi ad Alan che rideva e chiacchierava allegramente due posti più in là di fronte a lei. Lui intercettò uno degli sguardi e le sorrise un po' accigliato, con aria confusa, per poi tornare a mangiare il suo pasticcio di carne dopo che lei anche lei aveva stentato un sorriso.

<< Non puoi accusarlo da solamente una percezione >> disse Kim, sorseggiando e comprendendo i suoi pensieri. << Lo so, ma... aveva l'altra metà! >> sospirò. << Non crucciarti: cogli l'occasione e parlagliene. Sicuramente saprà spiegarti, e magari potremo scoprire un pezzo in più del messaggio >> propose, guardandola.
La rossa annuì, più sollevata: << Hai ragione, lo farò >> poi alzò lo sguardo e vide la sua gemella ridere con Thayla Summers.

<< A proposito, non mi hai raccontato la storia della tua gemella! >> constatò curiosa. Kim si accigliò e irrigidì un attimo, prima di mangiare fissando il bicchiere e rispondere: << Non c'è molto da dire. Sapevo di essere stata adottata da una famiglia, sono cresciuta convinta di essere una Nata Babbana figlia di due semplici Babbani, invece non è così. Quest'estate mi è giunta una lettera che diceva che sono figlia di due maghi Purosangue e Auror uccisi da Mangiamorte quando io e lei avevamo solo un anno, e che avevo una gemella con cui mi hanno divisa per motivi di sicurezza. Lei viene dall'Irlanda, io da Washington, e ora eccoci qui: mandate nella stessa scuola con la speranza di farci riallacciare i rapporti, cosa altamente impossibile >>.

<< Mi dispiace... >> sussurrò sincera << perché impossibile? >>.

<< Perché io sono asociale e lei presuntuosa. Le cose non combinano >> rispose schiettamente con una smorfia finale.

<< Ma è pur sempre tua sorella, per lo più gemella! Dovreste sentirvi anche solo biologicamente legate >> sospirò.

<< Tutte palle >> ribatté convinta. << Molte persone non hanno avuto pudore ad uccidere i propri famigliari, il legame di sangue non è nulla se la mente umana ha un'altra percezione. Ti cito Bellatrix Lestrange che ha ucciso cugino, nipote, e quant'altro >>.

<< Quella era una pazza >> borbottò finendo di mangiare e pulendosi la divisa macchiata. << Ma non ti posso giudicare, anche se credo che un giorno riuscirete a scambiarvi un dialogo decente >>.
<< Si vedrà >> concluse. Rose alzò lo sguardo e, con un tuffo al cuore, notò Scorpius ridere spontaneamente con Samantha: uno dei suoi incubi più grandi era lì, due tavolate più distante. Restò a fissarli, cercando Al con lo sguardo in cerca di una spiegazione che la potesse acquietare, ma il cugino fissava insistentemente il piatto, come se evitasse uno sguardo che sapeva sarebbe giunto presto. Iniziò a sentirsi male.

<< Rose, tutto bene? >> si accigliò James, notandola. Lei annuì con la gola secca e il suo pensiero venne interrotto dalla Preside, che si piazzò in mezzo alla sala: << Vi pregherei di portare attenzione >> quando la ebbe ottenuta, guardò i suoi studenti. << Recentemente ci è stata comunicata la scomparsa del Pensatoio, un oggetto tondo e di marmo bianco contenente attorno scritte in Antiche Rune. All'interno vi fluttuano i pensieri più importanti di Albus Silente e altri maghi, volti a non dimenticare la storia del nostro mondo avvenuta all'incirca vent'anni fa. Se qualcuno segnalerà la presenza dell'oggetto, è pregato di comunicarla a me o al professor Wenklesolt, e verrà ricompensato >> concludendo, lanciò un'occhiata furtiva e significativa a Scorpius e Rose.

Lei restò immobile: si sarebbe subito alzata a dirlo, in fondo lo chiedeva la McGranitt, ma poi ripensò alle sue parole, ricordò che Se qualcuno segnalerà la presenza dell'oggetto, è pregato di comunicarla a me o al professor Wenklesolt, e a quel punto guardò Scorpius, indecisa sul da farsi. Lui le indicò con lo sguardo Charlus, e lei comprese al volo: restò in silenzio e fece finta di nulla, notando poi la serenità sul volto della preside. Ma che stava succedendo? Come faceva a sapere che lei e Scorpius erano finiti là? Con questi pensieri, ne balenò poi un altro: Scorpius e Samantha. Ritornò a fissare Scorpius, con aria profondamente turbata, e le fece cenno della ragazza accanto a lui, chiedendogli come spiegazione. Lui le fece un sorriso e l'occhiolino, prima di mimare un “ti amo” con le labbra. A quel punto Rose sentì come se il suo cuore fosse rinato, e gli fece un bel sorriso, sollevata e contenta come mai. Il biondo tornò a mangiare serio, mentre al invece sbatté la posata sul tavolo e si alzò come arrabbiato, uscendo dalla sala. Scorpius lo seguì con lo sguardo e lo stesso fece Rose, confusa, ma James la destò.

<< Mi sono lasciato con Jennifer >>.

A quella frase Alice si bloccò con il bicchiere a mezz'aria, e nei volti di tutti i cugini e amici – Rose compresa- comparve un'espressione come se avessero ricevuto la notizia più allettante del secolo. Scoppiò la felicità in ognuno di loro, mentre Alice non sembrava molto contenta, e Rose si chiese il perché.

James tossicchiò e riprese: << Sto con Susan Stanley, la Corvonero laggiù >>. I menti dei soggetti parvero cadere sul pavimento, e Rose restò allibita: ma che diamine combinava? Doveva mettersi con Alice! Il ragazzo non si spiegò tanta indignazione e si accigliò: << Che c'è? Almeno è seria! >> tutti borbottarono qualcosa e tornarono a fare altro, quando l'arrivo di qualcuno fece nascondere subito Rose sotto il tavolo.

<< Dov'è Rose? >> chiesero Hugo e Sean, divertiti, e Roxanne, ingenua, indicò sotto il tavolo: << Lì. Le è caduta la forchetta >>. La suddetta si alzò lentamente a sedere con la forchetta in mano e una faccia che esprimeva chiaramente tutti i suoi istinti omicidi verso la cugina, tanto che si sentì terrificata da lei come non mai. << Rosellinaaaaa! Ricordi il patto? >> ammiccò Sean.

Rose gli fece cenno del “ti taglio il collo” e poi fece spazio sul tavolo, salendoci piano. A quella scena ogni persona che si ritenesse con un minimo di orgoglio fece deliberatamente finta di non conoscere quella ragazza dai capelli rossi e occhi azzurri sopra il tavolo che aveva catturato l'attenzione di tutti, mentre Scorpius aveva sgranato gli occhi e quasi sputato l'acqua -di nuovo- addosso a Samantha. Rose schiarì la voce e iniziò, prima che i professori la vedessero:

<< Vieni, mescola il mio calderone,
e, se con passione ti riuscirà,
il mio forte amor bollente questa notte ti scalderà >>.

Tutta la sala iniziò a ridere sonoramente e a piegarsi in due, in particolare Hugo e Sean, mentre cugini e amici stretti la fissavano pallidi. Appena la McGranitt lanciò un urlo mostrando la sua voce potente e stridula come mai, Rose scese immediatamente, temendo come mai la sua sorte. << ROSELINE HERMIONE WEASLEY, IN PRESIDENZA, ADESSO >>.
  
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