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Autore: SellyLuna    22/07/2017    5 recensioni
Una sera Ladybug decide di andare da Adrien. Insomma, chi l'ha detto che deve essere sempre Chat Noir ad andare da lei?
«E aspettare, comoda comoda nella tua stanza, l’arrivo del tuo cavaliere come fanno tutte le principesse?»
«Per quanto le moderne principesse si siano emancipate, aspettano sempre il bacio del loro cavaliere.»
«Stai forse dubitando del mio amore per te, my Lady?»
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Tempi moderni

 

 

 

Volava tra i tetti di Parigi grazie al suo yo-yo. Amava spostarsi così – uno dei vantaggi di essere Ladybug – e vedere la sua amata città da un’altra prospettiva.

E, in quelle vesti, si sentiva più sicura di sé, meno goffa. Era un sollievo pensare –almeno per poco tempo – che tutto era possibile e raggiungibile. Non aveva nessuna restrizione a mostrare la vera se stessa, era libera.

La brezza serale le solleticava i capelli, era una sensazione piacevole.

Agilmente atterrò sul tetto di un’immensa villa, la sua destinazione.

Era consapevole che quello che stava facendo non era corretto – poi Tikki l’avrebbe sgridata – , non c’era nessuna emergenza che la spingesse a usufruire dei poteri del suo Miraculous.

Per una volta, si sentì come Chat Noir e provò l’ebbrezza di fare qualcosa di vietato.

Raggiunse la finestra di una camera spaziosa. Osservò l’interno e vide un ragazzo seduto alla scrivania, intento a studiare. Era così concentrato che quasi quasi le dispiaceva interromperlo.

Ma il desiderio di vederlo e parlarci ebbe la meglio. Picchiettò un paio di volte al vetro. Non dovette aspettare molto, il giovane raggiunse subito la finestra e la aprì, permettendole di entrare.

«Quale onore, my Lady!» la accolse Adrien, porgendole galantemente la mano, accompagnandola nella stanza.

Era indecisa se sentirsi infastidita dal suo lieve tono di presa in giro o se sorridergli.

«A cosa devo la tua visita, Principessa? Non mi sembra hai qualche messaggio.»

Era rimasto sorpreso nello scoprire l’eroina in tuta rossa a pois neri fuori dalla finestra della sua stanza, di solito era lui che saltava di tetto in tetto per farle visita.

Solo una volta la sua Lady si era premurata di andare da lui di persona per recapitargli un messaggio importante. Lei era sempre così diligente, non sgarrava alle regole e non usava i poteri per scopi prettamente personali.

«Volevo vederti» confessò lei, flebilmente, mentre le sue guance si imporporavano.

«E aspettare, comoda comoda nella tua stanza, l’arrivo del tuo cavaliere come fanno tutte le principesse?» le chiese, curioso e divertito. Perché aveva in programma, prima di andare a letto, di controllare come stava, era d’obbligo dare il bacio della buona notte alla sua Princesse.

«Lo sai, no? Io non sono come le altre. E poi i tempi sono cambiati. Non aspettiamo più il nostro principe. Andiamo a prendercelo» gli disse lei, ammiccando.

Gli si avvicinò e, con decisione, gli afferrò il colletto della maglia e lo baciò con trasporto, a cui Adrien rispose senza pensarci due volte.

Ci aveva messo un po’ ad abituarsi al fatto che la sua partner, l’invincibile Ladybug, fosse in realtà la sua dolce e timida compagna di classe. Ma, facendo più attenzione, aveva notato talvolta in Marinette quella decisione tipica della sua Lady e nell’eroina aveva scorto di rado l’insicurezza della giovane studentessa.

Era stato uno shock realizzare che Ladybug era sempre stata sotto i suoi occhi.

Si era sentito sollevato nell’apprendere che Marinette e Ladybug erano la stessa persona e, inizialmente, non aveva capito questa sua reazione. Ora lo sapeva: amava quella ragazza, sia nei panni dell’eroina di Parigi, sia in quelli della premurosa Marinette.

«Oh vi prego, risparmiatevi!» s’insinuò una voce disgustata.

I due giovani si separarono.

«Potresti rilasciare Tikki, così che possa avere qualcuno con cui parlare, mentre voi amoreggiate?» si lamentò Plagg, il kwami gatto nero.

«Oh certo» così dicendo la ragazza annullò la trasformazione e subito la piccola divinità coccinella svolazzò verso la scrivania, dove Plagg era accomodato vicino a una bella fetta di Camembert, il suo formaggio preferito.

«Plagg! Non sei stato per niente gentile!» lo riprese Tikki.

Adrien roteò gli occhi al cielo, seccato per l’insensibilità del suo kwami, mentre Marinette sorrise, divertita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ehm salve a tutti!^^

Sono nuova in questo fandom e non so nemmeno perché sono qui. Avevo voglia di scrivere su questi due, anche se non sono molto preparata in materia.  Ho visto qualche episodio e letto qualche fic e so che questa serie mi piacerà. ;) In futuro, mi devo rifare assolutamente. ù.ù

Ad ogni modo, spero che i personaggi non siano troppo OOC… Ad essere sincera, questa cosa qui non mi convince moltissimo… :(

Diciamo che è una piccola flash senza pretese.

Aspetto un vostro riscontro. C:  

Per ora, vi saluto!

À bientôt! ;)

Selly

 

   
 
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