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Autore: Taming Flare    14/06/2009    1 recensioni
Oddio, trovare un'introduzione soddisfacente non è facile, visto che è il primo racconto che scrivo °-°, bhe questo ha l'intenzione di essere un racconto d'azione principalmente, ha un'ambientazione abbastanza futuristica all'inizio per poi diventare di stampo fantasy. I protagonisti sono prettamente di stampo manga, il solito beneamato gruppetto di ragazzi in lotta contro il male e alla ricerca di Des'ir, ma non ho ancora intenzione di dirvi chi/cosa è xD. Aspetto critiche e suggerimenti...non so più che dire...beh buona lettura °___°
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Non scorderò mai il suo viso. Così bello, così unico...e ora rischio di perderlo. Non ho nemmeno fatto in tempo a dirle che la amo. Già, la amo, e la cosa più strana e che fino a poco fa non l'avevo capito...e appena la incontrai ho anche rischiato di ucciderla...il primo incontro con lei, con il gruppo...saranno secoli che non ci penso più...-

»Tre anni prima«

Era una serata perfetta. 

La luna, quella luna così rossa da sembrare impregnata di sangue, faceva ben da sfondo all'ultimo colpo di Guillame. 

A dispetto del suo altolocato nome, e della sua reale discendenza, il ragazzo viveva di espedienti, di furtarelli, di omicidi anche, pur di sfuggire alla dorata gabbia che la sua vita precedente era.Il suo aspetto lo aiutava: il viso spigoloso e lungo e il suo appuntito naso lo facevano un po' assomigliare ad uno squalo, e i suoi capelli costantemente in disordine facevano intuire che non era il tipo da rimanere fermo per troppo tempo. 

Al momento era in fuga da una paio di criminali appartenenti ad una gang a cui aveva sottratto un po' di bigliettoni – nulla di personale contro di loro, ma bisogna pur campare, n.d.Guillame -; ed era pure riuscito ad uccidere un paio di membri; forse era per questo che gli altri lo avevano inseguito. La sua cosra sfrenata lo aveva condotto attraverso vie secondarie del quartiere, perfette per nascondersi, ma ottime anche per morire. Le sue gambe cercavano di dare il 120 % di quel che potevano, lui era perfettamente a conoscenza del fatto che un passo falso lo avrebbe condotto alla morte, quindi sfrecciava come meglio poteva fra la gente che si parava davanti.

Ma la sua fortuna non durò a lungo. 

Svoltando in un angolo andò a sbattere contro uno strano figuro, vestito troppo pesantemente per essere l'inizio della lunga ed afosa estate, un individuo davvero strano.

-Uh?- fu il solo suono emesso dall'individuo

-ehm, ti toglieresti per favore? Me ne devo andare...- disse Guillame -e di corsa anche!- aggiunse sentendo gli strepiti dei suoi inseguitori-

-...- l'altro non emise un suono, ma portò la sua mano destra sull'impugnatura della sua spada, che pendeva insieme al fodero dalla sua cintura.

Fu solo un istante. Guillame vide i due malviventi sbucare dal vicolo adiacente, e la lucente lama del tizio misterioso schiantarsi prima contro il collo di uno dei due e poi sull'altro. E il panico prese il sopravvento su di lui, non per la velocità dell'esecuzione, ma per il fatto che il suo presunto salvatore non avesse mostrato emozioni, sembrava più avesse compiuto un freddo gesto meccanico. Sapeva che quella era gente pericolosa, gente che non ha problemi ad ucciderti come se nulla fosse.

"Un esper. Deve per forza esserlo, solo loro sono così spietati" pensò Guillame, ma osò parlare comunque con l'esper

-Yo, yojimbo, grazie per l'aiuto! Ora però io me ne andrei...-disse.

-Stai fermo qui, per favore- gli rispose l'altro

-Sai pure parlare?- fù il commento sarcastico del ragazzo

-Guillame Von Brauken, pretendente al trono di Altestazia, ho bisogno della tua persona...-esordì l'esper, ma fù bruscamente interrotto dalla risposta seccata di Guillame

-oh dio mio, la casa reale non si è stufata di darmi la caccia? Comunque non ho intenzione di tornare laggiù, vai a dirlo al cancelliere...-

-gradirei non essere interrotto.- replicò stizzito l'altro -abbiamo bisogno delle tue capacità, non dei tuoi titoli-

"noi chi?" pensò fra se e se il ragazzo

e l'esper, come se potesse leggere la mente gli rispose

-scoprirai fra poco di chi, di cosa stò parlando, e perchè proprio tu- e tirò fuori dallo spolverino una pistola.

-ora però dormi.-

BANG!

Fu un colpo solo, secco, preciso, dritto in mezzo alla nuca.

Il corpo di Guillame trovò ben presto la resistenza del duro suolo. Il ragazzo iniziò a perdere i sensi. L'unica cosa che riuscì a ricordare fu la voce dell'esper che gli sussurrava: << Benvenuto fra noi, Shark. >>

  
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