Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: Romanticgirl02    24/07/2017    1 recensioni
Ambientato in un lontano medioevo, due regni, una principessa in fuga e vecchio e nuovo amore, incomprensioni, assassini, tragedie... ricordate, niente è come sembra.
P.s premetto che l'ambientazione fa riferimento ad un opera già scritta e NON mia.
Spero di avervi incuriosito.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Regno del Nord, Westeros, anno 1458

 

Il sole non era ancora sorto ma come ogni mattina ero già pronto per uscire, senza essere visto, dalle enormi mura del castello. Indossato il cappuccio, presa la borsa e dopo essere passato dalla cucina per sgraffignare qualche pezzo di pane, andai dritto verso il canile per liberare il mio fedele compagno d'avventure: Phelan. Un meta lupo dal manto argentato e dalle iridi sull'oro. Mi era stato donato un paio di anni fa, quando ancora poteva essere definito cucciolo per sue sembianze, da un viandante che era venuto per rendere omaggio alla nostra famiglia. Avevo all'incirca quattro anni. Diventammo amici fin da subito... o meglio dopo che per poco non mi staccò un braccio. Dopo poco tempo divenne enorme, fino ad essere il doppio di me. Appena fui fuori mi misi a correre il più velocemente possibile verso la foresta del lupo, l'unico luogo in cui le guardie non sarebbero venute a cercarmi. Phelan era già sparito dietro ad un animale. Tirai fuori dalla borsa una lista, la scrutai per un po' e infine mi arresi: dopo sarei dovuto passare anche dal mercato. Mi tolsi il cappuccio lasciando ricadere i miei lunghi e argentei capelli, scoprendo anche le mie odiate orecchie canine. Mi concentrai, tesi le orecchie e puntai il naso verso l'alto e una volta trovato l'odore che cercavo, senza fare rumore lo seguii arrivando sotto un alveare. Bene il miele lo avevo preso. Andai su e giù per tutta la foresta alla ricerca degli oggetti che mi servivano per completare la lista. Il sole stava spuntando quando iniziai a dirigermi verso la strada principale che mi avrebbe portato al mercato. Appena sbucato dal bosco in mezzo alla strada sentii uno strano rumore alle mie spalle.

-Forza, vieni fuori e non farmi arrabbiare-

Dissi con tono fermo e minaccioso. E come al solito, ecco li, Phelan accompagnato da quel impiccione di Miroku. 

-Eddai amico, mi avevi promesso che mi avresti portato con te questa volta!- 

Miroku, il figlio del cuoco che lavora a palazzo. Venne a vivere con suo padre due anni fa e da allora mi è sempre stato attaccato come una cozza, continuava sempre a chiedere di diventare amici ma io rifiutavo sempre, uno perché probabilmente lo zio si sarebbe arrabbiato e due perché ero sempre stato da solo. Poi però alla fine, dopo l'ennesima richiesta ho accettato e con un po' di riluttanza devo ammettere che non mi dispiace la sua presenza. Miroku era un gran chiacchierone e nonostante avesse solo 10 anni si poteva definire in tutto e per tutto un gran donnaiolo, andava dietro a chiunque facesse parte del genere femminile. 

-Quante volte ti devo dire che è pericoloso? Potevi essere ucciso dagli orsi o anche dai lupi!- 

Gli lanciai uno sguardo di sbieco che lo fece rabbrividire e si nascose dietro Phelan. Alzai gli occhi al cielo e mi incamminai verso il mercato. Una volta arrivati lasciammo Phelan agli inizi del bosco per non far paura agli abitanti del villaggio che ospitava il mercato, anche se ormai da tempo demoni e umani vivono insieme portare un meta lupo nel villaggio non è molto rassicurante per nessuno. Mi misi il cappuccio in testa e andammo a comprare tutto ciò che ci serviva. Mi piaceva andare al mercato, c'era molta più vita che nel castello. La gente chiacchierava allegramente, c'era chi cantava, chi suonava e chi ballava, poi ovviamente non mancavano i mercanti che mettevano in mostra la loro merce con un punto di orgoglio. Essendo situati al nord per tutto l'anno c'era un clima abbastanza freddo, perciò in estate, potevi riconoscere i forestieri dagli abitanti con un colpo d'occhio. I forestieri erano perennemente ricoperti di pellicce dalla testa ai piedi mentre gli abitanti portavano abiti abbastanza corti sprovvisti di maniche. Io e Miroku passammo indisturbati tra la folla. Andammo direttamente da Midoriko, in mezzo a tutta questa gente, l'unica che sa veramente chi sono. 

-Signorino Inuyasha che piacere vederti! Oh vedo che ci sei anche tu Miroku!-

Come al solito ci accoglieva con il suo dolce sorriso. Midoriko una ragazza umana che aveva all'incirca trent'anni. Aveva ereditato la bancarella da suo padre appena raggiunta la maggior età. Io e Miroku rimanevamo sempre ad ascoltare qualche sua stravagante storia, delle sue conquiste e delle voci che girano in paese. Purtroppo però il tempo volava via e al castello presto o tardi si sarebbero accorti della mia assenza. Presi le ultime cose e ritornammo sui nostri passi verso il castello. Miroku continuava a parlare riempiendomi la testa delle sue strane idee, quando però un rumore di zoccoli arrivò dritto alle mie orecchie. 

-Zitto...Miroku sta arrivando qualcuno-

Ci nascondemmo tra la folta vegetazione della foresta che affiancava la strada. Poco dopo dei soldati dall'armatura in oro, seguiti poi da una carrozza bianca, ci passarono davanti sfoggiando tutta lo loro maestosità.

-Il Sud- 

Sussurrai appena a Miroku intento a nascondersi meglio dietro di me. Sperai che procedessero per la loro strada ma la carrozza si fermò proprio davanti a noi. Sentivo la presenza di Phelan dietro di noi, pronto ad attaccare. Ma dalla carrozza scese una bambina umana dai corti capelli neri, scuri come la pece e dagli occhi color cioccolato. Rimasi fermo imbambolato per un po' finché lo sguardo di quella bambina di incrociò con il mio... ci aveva visti. 

-Ehi tu! Chi sei?-

Chiese curiosa la bambina. Mi alzai lentamente seguito da Miroku, se ci avessero presi saremmo stati nei guai, lo zio si sarebbe arrabbiato di nuovo. 

-Chi sei tu!-

Risposi acido cercando di incuterle timore. Ma l'unico movimento fu da parte dei soldati che si misero in posizione pronti ad intervenire. La bambina alzò una mano per fermarli e una voce lieve, appena percettibile uscì dietro di lei. 

-Kagome, forza vieni dentro che facciamo tardi- 

La bambina annuì, ci salutò e riparti. Rimanemmo fermi per qualche secondo poi il suono delle campane rimbombò fortemente per tutta la foresta. Salimmo in groppa a Phelan e veloci come il vento arrivammo a palazzo giusto in tempo. Andai velocemente nelle cucine dove lasciai la mia roba e salutai Miroku, corsi in camera mia, mi cambiai e mi diressi velocemente nella sala da pranzo per consumare la colazione. Mi misi seduto composto e mi alzai di nuovo quando entrò lo zio seguito dai consiglieri e poco a poco tutta la famiglia era riunita. Sembrava tutto normale, a parte la presenza di mio fratello, Sesshomaru. Di solito lui preferiva mangiare per conto suo. Stavo per sedermi di nuovo quando le porte si aprirono e fece capolino la bambina incontrata sulla strada. Mi si gelò il sangue, se quella lì avesse detto qualcosa di troppo avrei visto le pene dell'inferno. 

-Miei signori, sono la signora Higurashi, moglie del re del Sud, e lei è mia figlia, Kagome Higurashi- 

A parlare fu quella voce sottile e delicata. Ci alzammo tutti e le salutammo con un inchino.

-A cosa devo la vostra presenza mie signore?- 

La voce profonda dello zio era cortese. Chi diamine erano queste qua? La moglie e la figlia del re del sud? Che diamine ci fanno così lontano da casa? La loro presenza mi metteva a disagio. Mi persi nei miei pensieri senza ascoltare troppo la conversazione e poco dopo mi ritrovai seduto vicino a quella bambina che aveva un odore dolciastro. Mangiai in silenzio e appena ebbi finito mi alzai e me ne andai ricevendo occhiatacce da tutti i presenti e senza farci troppo caso andai nei giardini. Tra poco avrei dovuto iniziare a lavorare, ma mentre camminavo mi arrivo ancora al naso il suo odore.

-La smetti di seguirmi?-

Mi voltai e vidi uno strano sorrisetto su quel volto da bambina. 

-Non mi hai ancora detto come ti chiami!- 

La guardai male, che diavolo voleva? Mi girai di nuovo e continuai a camminare.

-Eddai! Voglio sapere come ti chiami!... ehi!!! Mi stai ascoltando! Facciamo così mi presento prima io e poi lo fai tu va bene?-

La ignorai completamente. Come diceva mia madre, se qualcuno ti da fastidio tu ignoralo prima o poi se ne andrà. Ma era più ostinata del previsto. Mi seguì per un bel po' tant'è che non ce la feci più!

-Inuyasha, ve bene? Mi chiamo Inuyasha! Sono il secondo genito del Grande generale cane Inu No Thashio!- 

Urlai esasperato. Alla bambina gli si illuminarono gli occhi e continuò a camminare al mio fianco in silenzio.

-si può sapere cosa diavolo vuoi?- 

Mi metteva una strana soggezione... lei mi aveva visto prima sulla strada... ma come era possibile? Lei era chiusa dentro una carrozza!

-Mi annoio e penso che tu sia una persona interessante... perché ti nascondevi nella foresta?- 

Wow una bambina senza i peli sulla lingua... come ha detto che si chiamava? Ka... Kagome? Può darsi. 

-perché dovrei risponderti?-

La vidi corrugare la fronte, ma non mollò

-Per fare conversazione, infondo abbiamo più o meno la stessa età... penso... io ho 6 anni tu?-

Mi fermai di colpo e la squadrai, solo sei anni e cosi chiacchierona? Andai a sedermi su una panchina seguito a ruota da lei.

-Ho 10 anni, contenta? E comunque mi ero nascosto dai tuoi soldati, non volevo che mi prendessero...- 

Rimasi sul vago. Perché diamine glielo sto raccontando?

-Hai fatto qualcosa di male?- 

Vidi i suoi occhi rattristarsi per qualche secondo.

-No sono solo uscito senza permesso-

Il suo sguardo triste tramutò in mediamente in uno sguardo solare che mi fece arrossire appena. Che diamine, ma questa qui ha davvero sei anni? Ok per la sua statura ma di intelligenza sembra molto più avanti. Da lontano sentii Miroku che mi chiamava mi alzai per andargli in contro e lei mi seguii ma qualcosa deve essere andato storto perché sentii un tonfo, mi voltai e la vidi letteralmente spiaccicata per terra. Si tirò su, il suo viso era tutto sporco di terra e le mani erano leggermente scorticate. Delle piccole lacrime scesero sul suo volto. Mi avvicinai per consolarla un po' ma appena le toccai la spalla. Un urlo mi spaccò i timpani facendomi cadere all'indietro. Mi rimangio tutto, è proprio una bambina! La guardai stralunato e intanto Miroku ci aveva raggiunti. 

Kagome continuava a piangere a squarcia gola tant'è che preso da un moto di stizza le bloccai la bocca con la mano.

-Finiscila! Sei solo caduta razza di scema! Non c'è bisogno di urlare così tanto!- 

Lei pian piano smise e mi guardò, strinse gli occhi e se li asciugò con le mani. Mentre lei si rassettava il vestito spiegai velocemente a Miroku chi era e insieme stavamo decidendo cosa fare.

-Non vi preoccupate... non dirò niente... a patto che domani mi portate con voi, mi insegnate ad andare a cavallo e a maneggiare una spada-  

Quella voce ancora singhiozzante mi fece sgranare gli occhi. Quella mocciosa! Prima fa l'amichevole, poi piange come un isterica e infine ci ricatta?!? Alzai gli occhi al cielo e gli promisi che ci avrei pensato, infondo era la figlia del re del Sud, almeno un po' di rispetto dovevo darglielo. 

-Mia dolce e divina Dama, quanto a lungo rimarrete ad onorarci della vostra illustre presenza?- 

Mi misi una mano in faccia e scossi la testa. Miroku sapeva sempre come farmi imbarazzare, anche davanti a una bambina di sei anni! Kagome ci pensò su per poi comunicarci che sarebbe stata da noi fino alla fine dell'estate... quindi all'incirca ancora un mese. Un mese con una mocciosa lunatica? Che questa sia la punizione per le mie scappatelle al di fuori del castello? Molto probabile. Ci dirigemmo verso le stalle mentre Kagome e Miroku continuavano a parlare allegramente, quei due andavano stranamente d'accordo. 

-Mocciosa, se devi seguirci ci darai una mano, perciò prendi, mettiti questi così sarai più comoda.-

Gli porsi un paio di pantaloni strappati in qua e là e una camicia senza maniche verde. Si mise dietro alla porta e si cambio velocemente.

-Ma così ho freddo!-

Piagnucolò! Le feci notare che anche io e Miroku eravamo vestiti proprio come lei e non sentivamo niente, quindi si doveva adattare. Iniziammo a strigliare e a dar da mangiare ai cavalli, poi pulendo tutta la stalla da cima a fondo. A metà mattina il padre di Miroku venne a portarci la merenda. Dopodiché riprendemmo a lavorare fino all'ora di pranzo. Salutai Miroku che doveva andare ad aiutare suo padre e scortai la mocciosa cibo alle sue stanze.

-Ecco, questa è la tua camera, se te lo stessi chiedendo la mia si trova subito svoltato l'angolo. Ora lavati e cambiati per il pranzo.-

Feci per andarmene ma la sua piccola manina mi afferrò la mano. 

-Oggi pomeriggio... mi insegni ad andare a cavallo?-

Mi chiede timidamente con uno sguardo quasi supplichevole. 

-Va bene... ma sappi che non sono un maestro tanto buono!-

Il suo volto si illuminò! Mi saltò al collo e mi abbracciò! L'allontanai e me ne andai via velocemente ancora rosso in viso. Non ci conosciamo nemmeno e mi da tutta questa confidenza... poi io... io non sono nessuno! Lei dovrebbe frequentare altra gente, gente del suo rango! Feci velocemente il bagno e in un batter d'occhio fui pronto per il pranzo.  La incontrai per il corridoio nel suo vestitino lilla tutto ricamato con i capelli tutti scompigliati tenuti fermi da un piccolo fiocchetto rosa. Pranzammo allegramente e nel pomeriggio le insegnai a cavalcare, dopo qualche difficoltà riuscì  ad andare al passo, tutto in un solo giorno! Così nei giorni a venire le feci conoscere Phelan, le insegnai a trottare e a galoppare, le insegnai perfino ad usare una spada. E l'ultimo mese d'estate volò via, portandosi con se quella piccola, dolce mocciosa che non smetteva mai di stupirmi. Prima di andarsene con le lacrime agli occhi mi regalò un braccialetto nero di cuoio uguale al suo, promettendomi che un giorno ci saremo rivisti.  

 

Ciao a tutti!!

Dopo varie fonti di ispirazioni ho deciso di provare a scrivere questa storia. Come potete vedere non mi sono soffermata su alcuni particolari, per esempio chi è lo zio, perché gli umani e i demoni vivono insieme... ma tutto si vedrà più avanti. 

Spero di avervi almeno un po' incuriosito.

A presto!!

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Romanticgirl02