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Autore: whitesin    26/07/2017    0 recensioni
Un amante in grado di ingannare la morte con la sua arte, si macchio' del più terribile dei peccati.
Genere: Dark, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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C'era una volta in una terra lontana lontana un uomo con portamento elegante, sempre vestito di rassicurante nero, ma ogni abito sbiadiva in confronto ai suoi capelli color' corvino e alle sue scure espressioni. Di nome Zacharie. Egli imbalsamava i defunti per i ricchi che non volevano lasciar andare i loro amati. Era di una bravura rara nel suo lavoro. Una notte di luna nera, uscì per una passeggiata notturna. Più avanzava per i bui sentieri più dentro la sua mente cresceva un valzer con cadenza delicata. E si lasciava guidare dagli archi e dagli archetti. Giunse in una valle circondata da alberi tetri e avvelenati dalla cattiveria della terra che ormai era stata viziata dalla troppa avarizia dei ricchi. Tanto adornati quanto vuoti. Ma il suo sguardo si posò sulla dama che leggera e aggraziata come piuma abbandonata al vento, ma sicura come decision' presa da esperto combattente, danzava in compagnia dei corvi. Quel valzer tanto nobile quanto raro era proibito poiché la donna più ricca di tutte non era in grado di ballarlo. Dama pericolosa poiché non veniva punita soltanto colei che osava eseguire i passi, ma anche coloro i cui occhi si posavano sul peccatore. Incantato, Zacharie, non si rese conto che albeggiava. E con il crescendo della luce la dama fatta della seta della notte si confuse col diradarsi delle tenebre, e la musica si silenziò lentamente poco dopo di lei. Zacharie, oramai già sulla strada per la perdizione del cuore, chiamò gli dèi a gran voce implorandoli di donargli il nome della fanciulla. Accorto, fu colpito dalla profondità della sua voce uno dei fortunati ballerini della dama. E si posò sul ramo di un albero. "Dimmi ti prego, o fortunato compagno delle danze proibite, il nome della bella dama dalla pelle di perla e dai vestiti neri come le ali della morte." "Sento la disperazione di un amante nella tua voce. Ma dimmi chi sei, disperato poeta dagli occhi maledetti." "Il mio nome è Zacharie ma io son molto di più del mio nome corvo. Io inganno l'eternità con la mia arte. E faccio si che l'illusione dell'amore perduri oltre la morte." "Il nome della dama che tanto avete ammirato è Valentine Fourì, e vive nella foresta delle streghe. Attento però Zacharie, che la foresta è ingannevole e gelosa della bella Valentine." "Non temo le insidiose radici degli alberi stregati. Ora che il mio sguardo si è posato sulla sua oscura luce non desidero veder' altro." "Buona fortuna Zacharie. Che il desiderio non ti abbandoni a mezza via." E il corvo volò via. Rincorrendo la notte che scappava con l'arrivo del sole. Zacharie si mise subito in marcia verso la foresta stregata e ne varcò la soglia senza timore alcuno. Giunse alle porte di un castello decadente e in rovina, ma dall'animo solido, esattamente quando giunse la sera. E rivide la bella Valentine intenta a cogliere i gigli porpora. "Siete giunto finalmente alla mia soglia Zacharie. Markus il Corvo mi aveva avvisata che saresti arrivato. Mi son permessa di prepararti il tè" e con gesto dolce come il profumo delle tenebre gli indicò la via della soglia. Zacharie entrò a passo svelto e incredulo. "Vi ringrazio Valentine, e mi inchino al vostro coraggio e alla vostra bravura. Non avevo visto nessuno sfidare così apertamente la donna più ricca." Versando il tè Valentine rispose "Non inchinatevi mai al mio cospetto, poiché io son come voi di materia e poesia e siamo dunque dello stesso valore. Quella donna dall'animo pomposo non ha diritto di dettar legge al mio cuore. Visto che oramai siete condannato anche voi dalla sua legge, perché non vi unite alla mia danza questa notte?" E la musica cominciò a suonare e crebbe di intensità allo stesso passo con cui crebbe l'affetto nei loro cuori. E si abbandonarono leggeri a quella danza illecita. I corpi si confusero con le tenebre e gli spiriti si innalzarono alla luce. Danzarono con così tanta passione che salirono una scala a spirale fatta di musica stessa. Ma la notte finì nuovamente. E Valentine si ritirò nella sue stanze dopo aver accompagnato Zacharie alla soglia. Congedandolo con un sugellante bacio. Zacharie tornò alla sua dimora, ma poco prima di varcarne l'ingresso, Markus il Corvo si posò sul suo tetto. "Zacharie che la morte inganna, Valentine mi manda a dirti che questa notte vi verrà a trovare per danzare ancora." E così come giunse, Markus se ne andò. Ma Zacharie era affamato e quindi tornò al suo lavoro. Da poco era morto il III marito della donna più ricca. Inesorabilmente morivano quando non appagavano più la sua vanità. E quindi andò nel palazzo dei ricchi per firmare l'ennesimo patto con l'eternità. Ma si fece sera in fretta e guidata dalla musica del cuore del suo amato Valentine venne condotta nella sua tomba, poiché fu riconosciuta dalle guardie come la creatrice della danza proibita, e la giustiziarono esattamente lì dove si trovava. Zacharie disperato pianse lacrime di resina. E con questa stessa resina imbalsamò il cadavere freddo della sua Valentine. Per potersi ingannare. Fece un lavoro così accurato e preciso che la morte stessa non ricordava più la differenza tra la dama morta e viva. Quindi insicura per la prima volta nell'eternità abbandonò quelle carni per sempre. Ma Valentine aveva gli occhi vitrei e le membra irrigidite, non poteva più ballare coi corvi ne con la notte. Ma non poteva neanche più morire e fu condannata dall'uomo che ella stessa amava che ignaro le aveva strappato ogni cosa. Logorato dalla consapevolezza di ciò che aveva fatto Zacharie venne corroso dalla follia e dal dolore. E dopo essersi minuziosamente estratto ogni lembo di pelle, si immerse nella vasca di resina per imbalsamarsi. Voleva passare l'eterna con la sua amata. Ma la morte lo prese. E Valentine si lasciò immobile, vestita della pelle del suo amato, cadere dell'oblio.
   
 
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