D.Gray Man, 'Racchiuso in un tratto di inchiostro blu' di

DISCLAIMER: I personaggi presenti in questa storia non mi appartengono, ma sono proprietà di Katsura Hoshino &CO; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro, ma solo per divertimento ~~o autolesionismo, dipende dal caso~~.

~ Racchiuso in un tratto di inchiostro blu ~

Il pennino scivola, svelto e raffinato sulla superficie ingiallita della carta. Sta prendendo appunti, Lavi, seduto all’ombra di un rigoglioso faggio, al riparo dal fastidioso sole battente.

July 8^th, 18xx

In this-

Lavi si blocca. Inconsciamente, il suo cervello ha eseguito un calcolo, generando un pensiero, sciocco probabilmente. Non può che sorridere. Alza lo sguardo dal libro e dal blocco degli appunti che ha in grembo. Davanti a lui, Kanda in allenamento sta volteggiando con la sua consueta grazia, agitando Mugen contro un nemico immaginario.
– Yuu? –
Kanda non si volta, né si ferma; fende l’aria con un movimento appena più lento.
– Hai mai pensato che oggi è il giorno che sta alla metà esatta fra i nostri due compleanni? –
Kanda rallenta fino a fermarsi, fino a bloccare la spada all’altezza dell’invisibile giugulare avversaria, e resta così, come pietrificato, per diversi istanti. Il sudore scorre sul suo pallido viso a gocce fine, la frangia scompigliata si incolla alla fronte. Sospira, mentre con fare annoiato lascia cadere le braccia lungo i fianchi.
– E quindi? – domanda, guardando il rosso a mezz’asta.
L’altro ridacchia, con imbarazzo.
Appunto, è stato un pensiero sciocco.
– Niente. Mi è venuto così, mentre scrivevo! Però dai, non pensi che sia… carino? È il giorno esattamente a pari distanza fra le due date. – E si gratta la nuca, nervoso, non sapendo che altro aggiungere per giustificarsi.
– Tsk. Che roba – sbotta Kanda, con tono acido. Si gira, dando le spalle a Lavi. Con un lungo respiro, carica i polmoni di ossigeno e riprende la sua danza, graffiando lo spazio cocente intorno a lui.
Ora il sorriso del rosso si spegne. Torna serio, quasi rattristato; eppure sa bene che Kanda è fatto così, che non dovrebbe prendersela per il suo essere scontroso. L’occhio di smeraldo cade sul foglio in parte scritto, sulla data blu scuro, poi oscilla fra il libro accanto, lo spadaccino che si allena, di nuovo la data, di nuovo Yuu.
Yuu. Una manciata di lettere soltanto, pura semplicità. Yuu come “gentilezza” o “superiorità”, come “distanza” o “piacevole”. Sogghigna fra sé: il nome pare proprio azzeccato. Dopotutto, è un nome come tanti altri, che identifica una vita, che racconta una storia, che svela un particolare nascosto – il lato gentile di Kanda è un dono infatti, si deve guadagnare la sua fiducia per vederlo. L’inchiostro è straordinario, pensa Lavi, perché dà realtà alle parole.
Si sofferma ancora ad osservare Kanda. Mugen affonda, si ritrae, risplende trionfante sotto i raggi del sole, costringe chiunque ne ammiri la splendida sagoma ad abbassare gli occhi. La mano che la impugna è risoluta, il corpo che la manovra incanta lo sguardo con la sua eleganza. I capelli stretti in una coda alta disegnano curve sinuose, come inchiostro blu, come se stessero scrivendo quel momento della sua storia, che si perde nella calura del pomeriggio.
E riprende in mano il pennino, il Bookman Jr., sopraffatto dal desiderio di far parte di quella storia. Traccia una linea secca sopra quanto scritto in precedenza, come Mugen squarcia l’errore di una rea esistenza. Corregge, scrivendo cosa di veramente importante è accaduto in quel giorno. Compone i caratteri con una grafia ancora più accurata e preziosa, in una lingua leggibile solo dal giapponese. Quando ha terminato, abbandona il foglio fra le pagine del tomo che dovrebbe aver già registrato per intero, al sicuro tra le braccia oscure della Storia, celate ai più. Si alza e corre in contro a Kanda, il quale ha concluso l’esercizio e sta rinfoderando la katana. Abbraccia il moro alle spalle, prendendolo alla sprovvista; avvicina le labbra all’orecchio, lo bacia lievemente.
– LaviYuu no hi omedetō! <3 – mormora.
In fondo, il suo non è stato un pensiero così sciocco. Sarebbero da festeggiare tutti i giorni, tutti i momenti che trascorrono assieme, e li annoterebbe uno per uno con inchiostro blu sul proprio cuore, traboccante di sentimenti come mai successo prima.

Author’s ~~blind~~ corner
…
Vi ringrazio per aver letto questa cosuccia insignificante (?).
Ho scritto questa breve fic la scorsa estate, ma è finita nel dimenticatoio come tante altre che attendono ancora di vedere la luce. Sarebbe stata da postare l'8 luglio, il giorno del LaviYuu Day, l'apice del LaviYuu Festival, per chi ancora non ha dimenticato questa ricorrenza.
Ringrazio la mia cara Laura senpai~ per avermi dato le giuste dritte per le parole e l'augurio di "Buon LaviYuu Day" in giapponese!
Con questa, spero di riprendere abbastanza regolarmente a leggere, recensire, pubblicare. Non entravo qui da un anno, forse di più. E devo ammettere che mi è mancato moltissimo.