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Autore: Chrisevanstan    28/07/2017    1 recensioni
"Non smetterò mai di scrivere,non smetterò mai di disegnare il tuo volto. Io non voglio dimenticarti. Sei stato di più del mio migliore amico."
Genere: Fluff, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James 'Bucky' Barnes, Steve Rogers, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Steve era steso sul divano a fissare il vuoto. Bucky viveva con lui da una settimana. Aveva lasciato il letto a Bucky per farlo stare più comodo. Voleva andare a correre come ogni mattina ma non gli andava. Prese il libretto e cominciò a scrivere.
"Caro diario,
io e Buck abbiamo passato una bellissima settimana insieme! Da quando l'ho trovato passo del tempo con lui per fargli ricordare tante cose. Siamo stati al Luna Park,ci siamo divertiti molto,la prima volta che ci sono stato da ragazzino non è stata una bella esperienza. Mi ricordo che lui era circondato di ragazzine e io me ne stavo dietro di lui in silenzio. Poi sono scappato via e sono rimasto tutta la notte sulle scale del porticato di casa mia a piangere. Piangevo perché credevo che non mi volesse più bene,per un momento pensai che Bucky mi avrebbe lasciato solo...Era tornato a casa di corsa,tutto sudato e cercava qualcuno con lo sguardo. Cercava me. Era preoccupato e quando mi vide piangere se ne andò completamente in panico. Per fortuna non è successo nulla del genere questa volta. Con noi c'erano anche Nat,Sam e Tony. Siamo andati su tutte le giostre! Abbiamo comprato lo zucchero filato e ci siamo sfidati nei giochi dove dovevamo colpire dei bersagli,ovviamente la sfida l'ha vinta Natasha,lei è la migliore in questo campo! Abbiamo riso un sacco quando Tony si è messo a litigare con un bambino e ci siamo goduti la faccia di Sam terrorizzata sulle montagne russe! Avresti dovuto vederlo,è stato fantastico! E la buona notizia è che tra le risate Buck ha ricordato qualcosa. Questa settimana l'ho portato anche al museo e al cinema. Appena finito il film si è voltato verso di me e mi ha detto "ti facevi picchiare sempre,eri coraggioso,non avevi paura dei bulli" e mi ha sorriso. Un altro ricordo di noi. Mi piacerebbe molto che ricordasse il nostro primo bacio,la prima volta che ci siamo detti "ti amo"...Ma credo proprio che lui sia attratto da Natasha. Li ho visti vicini questa settimana e mi è sembrato strano. Certo,sono stato bene questa settimana quando ero con lui ma appena mi sono ritrovato solo sul divano ho cominciato a crollare pezzo per pezzo. Sono con lui eppure sento una tristezza unica. Non può essere mio,lui è mio amico quando so bene cosa provo per lui. Sentimenti che ha dimenticato e che non proverà mai più per meL'amore che provo nei suoi confronti è più grande di me,incontrollabile. Lui è quel pezzo di paradiso che allontana il male,lui è quella persona che con lo sguardo mette a tacere i miei pensieri sbagliati,lui è quello che con la sua risata pone fine alle mie lacrime,lui è quello che con la sua voce mi culla,lui è quella cosa che non può mancare nella vita di nessuno. Quando i miei sono morti e io sono rimasto ancora più solo lui era lì. Io avevo perso le due persone più care che avevo e lui era rimasto con me. Quel giorno era morta una parte di me e poi quella parte l'aveva presa Bucky. Lui è metà del mio cuore,della mia vita,della mia anima,di me stesso. Sono riuscito a perderlo dopo la caduta. Mi ha detto cose orribili,gli hanno fatto cose orribili. Ha sentito tanto di quel dolore eppure riesce a gestirlo così bene a differenza mia. Sono sempre stato meno bravo di lui a fare tutto. Buck ha sempre saputo come fare a gestire le emozioni e come farmi capire che aveva bisogno di me,ha sempre saputo come sorridere sempre,ha sempre saputo prendersi cura di me,ha sempre saputo come essere bravo con le ragazze,ha sempre saputo essere migliore di me. Bucky è Bucky. È un essere umano troppo speciale. Forse è stato il destino a dividerci. Eravamo rimasti sempre uno con l'altro con quell'amore infinito tra noi ed ora abbiamo solo l'amicizia. Lui ha bisogno di una persona migliore di me." 
-Che stai facendo?- James lo stava guardando da un paio di minuti. Guardava Steve di spalle,seduto che scriveva. Steve lo aveva ignorato,aveva chiuso il libretto,lo aveva messo nella tasca della giacca e si era voltato a sorridergli.
-Niente,appuntavo alcune parole,vuoi fare qualcosa?- Bucky si sedette.
-Perché non mi dici cosa scrivevi Steeeeeve! Siamo amici,puoi dirmelo!- gli stava facendo la faccia da cucciolo pur di riuscire a strappargli qualcosa.
-No Buck,non ti interessa.- il soldato sbuffò.
-Acido-.
Il biondo stava seriamente pensando di bruciare il libretto,se lo avesse preso il moro per lui sarebbe stata la fine. Da una parte sarebbe positivo far leggere il passato dei due scritto su delle pagine,probabilmente lo avrebbe aiutato,ma per Steve era una cosa privata,una cosa sua e si sarebbe sentito in imbarazzo. È sempre stato un ragazzo riservato e anche per una sciocchezza era capace di arrossire in un secondo. Quando erano giovani e ancora insieme Bucky faceva di tutto per farlo diventare rosso peperone,gli diceva di tutto e di più per vedere il colorito rosso porpora sulle guance del compagno e poi una volta che ci era riuscito gli accarezzava il viso in modo dolce. Steve sentiva sempre il fuoco nelle guance,perché per colpa di James lui provava delle cose che gli scombussolavano lo stomaco. Quando lo guardava,quando sentiva la sua voce,quando lui lo toccava,quando veniva abbracciato e stretto da lui,sentiva il cuore partire veloce,come se stesse per uscire dal petto,sentiva che il terreno spariva ed erano solo loro due. Non sapeva come definire l'amore che provava,chi sa veramente cosa è l'amore? È un sentimento che a parole non si riesce nemmeno a descrivere perché ogni persona lo sente in maniera diversa,c'è chi ha le farfalle nello stomaco,chi sente un emozione troppo forte,chi sente anche paura e chi,come Steve,arrossisce. L'amore è qualcosa di bello e insuperabile,è il sentimento più bello che qualcuno possa mai provare. Chi ama,è una persona in grado di vivere davvero. Chi sa amare è libero. Steve e Bucky erano stati in grado di amarsi davvero anche se troppo piccoli per capire cosa era davvero quel sentimento per loro. Erano stati in grado di scambiarsi baci e carezze sotto le coperte. Erano stati in grado di esprimere il loro amore sempre. Erano stati in grado di sentirsi completi. Si erano amati e adesso Steve aveva paura che tutto quello non sarebbe tornato,che tutto quell'amore ancora vivo volasse via lasciando un vuoto nella sua vita. Barnes era la cosa più importante per lui,la più bella che potesse capitargli. Il panorama di New York o del Queensboro Bridge non era niente in confronto alla bellezza di quegli occhi,di quelle labbra,di quel viso tremendamente stupendo e quel cuore così grande. 
-Mi stai ascoltando?- la voce dolce del moro lo fece riprendere dai suoi pensieri. 
-Scusa,non ti stavo ascoltando,che hai detto?- lo guardò sorridente. 
-Stavo dicendo che oggi vado con Natasha a cena,mi ha invitato lei-. Sembrava veramente felice di ciò che aveva detto,aveva un sorriso a trentadue denti e gli occhi si erano illuminati. Al biondo svanì il sorriso. Il suo Bucky era felice perché stava uscendo con Nat. 
-Fantastico- fece un sorrisetto finto. Adesso credeva proprio di essere uno sfigato.
-Mi raccomando divertiti,io vado in camera mia ora-. 
Bucky era andato via senza salutarlo,era incazzato. Prese il borsone e andò nella grande palestra dello S.H.I.E.L.D. dove si allenava di solito. Aveva iniziato a prendere a pugni il sacco e più lo colpiva,più la rabbia ribolliva nel sangue. Si,magari era esagerato,ma Natasha sapeva bene cosa Steve aveva passato per ritrovarlo,sapeva tutto su loro due,sapeva che si amavano e adesso lo invitava ad uscire? Che diavolo stava cercando di fare? Era il SUO Bucky. Diede un pugno più forte e il sacco si ruppe. Tutto sudato prese un altro sacco e ricominciò a tirare pugni. La sua rabbia non aveva niente a che vedere con la cattiveria,la sua rabbia era dovuta al semplice fatto che voleva proteggersi da quella situazione per lui dolorosa. Voleva proteggere se stesso da quella che era la sua più grande fragilità.
Bucky.

   
 
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