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Autore: Jo The Strange    29/07/2017    0 recensioni
Questa storia partecipa alla challenge "All Summer Long" a cura di Piscina Di Prompt e Fanwriter.it!
Quando Tony decide di organizzare un bel week end di relax per la squadra, non ha idea di quello che si sta per scatenare... Tra inconvenienti sull'aereo, spiagge super affollate e situazioni imbarazzanti, ne vedremo delle belle!
Prima one shot di una mini serie di avventure tragicomiche dei nostri eroi preferiti!
Genere: Comico, Demenziale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Un Week End Da Incubo'
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Questa storia partecipa alla challenge "All Summer Long" a cura di Piscina Di Prompt e Fanwriter.it!

Numero Parole: 1219

Prompt/ Traccia: A e B arrivano in spiaggia, ma è fin troppo piena di gente

Genere: Comico

Bonus: Estate Fredda

E' Colpa Di Visione!

Quando Tony aveva deciso di organizzare una bella gita fuori porta per il week end con tutta la squadra, non avrebbe mai immaginato il casino che sarebbe successo nell’arco di due giorni.

Tutto ebbe inizio venerdì sera: Tony, Steve, Natasha, Wanda, Visione, Rodhey, Sam e Peter si diedero appuntamento fuori dalla base operativa, muniti di trolley, pronti per un week end di relax.

-Sono sicuro che vi piacerà l’Italia – commentò Tony, caricando le valigie nella stiva del suo jet privato -Ci sono stato qualche anno fa con Pepper. E’ un posto fantastico –

Nessuno ebbe nulla da obiettare e in pochi minuti decollarono. Il viaggio fu abbastanza tranquillo, fino a quando a Sam non venne un violento attacco di vomito.

-Come fai a volare tutto il giorno su quell’armatura da piccione e poi soffrire il mal d’aereo, me lo spieghi?! – domandò Rhodey infuriato, visto l’orrendo stato in cui si ritrovavano le sue scarpe, ricoperte da un’orribile poltiglia.

-Il piccione sarai tu… - disse Sam con un fil di voce, rigettando la testa in un sacchetto di plastica -E poi non è la stessa cosa –

Dopo questo piccolo inconveniente il resto del volo procedette sereno, fino a quando, dopo ben 12 ore, atterrarono sull’isola di Capri. Ma non appena scesero dall’aereo, una folata di vento freddo travolse i Vendicatori, facendoli rabbrividire da capo a piedi.

-Non mi sembra un posto eccezionale in cui passare le vacanze… -commentò Steve, alzando un sopracciglio in maniera piuttosto scettica.

-Non avevi detto che ci sarebbe stato un clima quasi tropicale?! – rincarò Natasha, strofinandosi le braccia.

Tony alzò gli occhi al cielo, ma dopo diverse discussioni li convinse ad andare in spiaggia: magari sulla costa l’aria sarebbe stata tutt’altro che fredda.

Così, una volta sistemati tutti i bagagli nella lussuosa villa di Tony, (il quale la aveva terribilmente sminuita definendola “Una bettola da quattro soldi, nulla di più”), i Vendicatori si armarono di costume, crema solare, ombrelloni e si diressero alla spiaggia più vicina.

Ma secondo voi le scocciature erano finite? Certo che no! E anzi, erano solo all’inizio…

Non appena raggiunsero la spiaggia, a Tony venne un colpo: non era piena, di più. Non si riusciva quasi a vedere la sabbia a causa dell’enorme quantità di persone ammassate le une sulle altre pur di piazzare i propri ombrelloni.

-Dimmi che è uno scherzo – disse Wanda, nervosa, la quale non amava i luoghi troppo affollati.

-Temo di no – sospirò Tony.

Steve diede un’occhiata ai dintorni, cercando di scorgere qualche posto libero: -Non potremmo andare in un’altra spiaggia? –

-Sono tutte uguali – disse Tony, rassegnato – F.R.I.D.A.Y ha fatto una rapida scansione alle spiagge dell’isola e conferma che la situazione è la stessa ovunque –

Peter fece una smorfia, grattandosi il capo: -Ma che ci trovano tutti nell’andare in spiaggia con un tempo del genere?! Non sembra nemmeno estate! – Peter accennò a un paio di nuvoloni neri situati proprio sopra le loro teste.

-Non ne ho idea… - rispose vagamente Tony, rassegnandosi ad entrare in quella bolgia.

Dopo una serie pressoché eterna di “mi scusi” e “permesso”, i ragazzi riuscirono a trovare un minuscolo spazietto dove stendere gli asciugamani. Rinunciarono ad aprire l’ombrellone, dal momento che non c’era né lo spazio necessario né un sole eccessivamente rovente, e iniziarono a godersi un po’ di relax: Steve leggeva il giornale, Wanda sfogliava un libro, Peter scattava qualche foto etc.

Ad un tratto però, Natasha iniziò a sentirsi piuttosto osservata. E questa volta era abbastanza sicura che la bella scollatura del suo costume e le sue natiche non centrassero per niente.

-Ragazzi! – sussurrò, cercando di attirare la loro attenzione -Non vorrei allarmarvi, ma ci stanno fissando tutti –

Subito Tony e Steve diedero una rapida occhiata nel circondario e notarono che effettivamente molte persone avevano gli occhi puntati su di loro.

-Perché ci guardano tutti?! –

-E’ colpa di Visione! – disse Sam, indicando l’androide – Andiamo, ma lo avete visto? Con la pelle rossastra e quella COSA piantata in fronte è normale che attiri l’attenzione! –

Visione incrociò le braccia infastidito: -Invece di dire sciocchezze, stammi a sentire. Sai benissimo che la mia intelligenza artificiale è molto più sviluppata di quella umana e sai benissimo anche che per me è molto semplice entrare in sintonia con le persone che mi circondano –

-E con ciò che cosa vuoi dire? – rispose Sam, ancora convinto che fosse Visione la causa del problema.

-Voglio dire, che ho compreso il motivo – o meglio, i motivi - per cui tutti ci fissano e ti assicuro che io non c’entro affatto. Il primo è perché ci hanno riconosciuti –

-E io che iniziavo a pensare di essermi sporcato con il gelato – disse Peter, con un sospiro di sollievo.

-Il secondo motivo è che l’intera sezione femminile di questa spiaggia nutre un grande interesse per Steve e Tony –

Sam, Rhodey e Peter si rabbuiarono, guardando i compagni in cagnesco: -Con voi due non si riesce mai a fare colpo… -

Natasha abbassò gli occhiali da sole per dare un’occhiata a quei due bellocci: -In quanto parte della sezione femminile direi che non hanno tutti i torti, che ne dici Wanda? –

-Direi che hanno tutte le ragioni del mondo per sbavare per loro – poi face spallucce -Ma io continuo a preferire Visione… -

L’androide fece un sorriso radioso, mentre Tony e Steve rimasero piuttosto scioccati dalla schiettezza della compagna.

-Fama o bellezza, questi sguardi iniziano a mettermi a disagio… - commentò Steve, qualche secondo prima che una biondina dagli occhi azzurri e il seno palesemente rifatto si avvicinasse a lui.

-Scusami – cinguettò, sbattendo anche le ciglia -Ma sei proprio tu Captain America? –

Steve esitò: -Si signorina, sono io – Si sentiva parecchio in imbarazzo e il fatto che tutti i suoi amici fossero lì a fissarlo non aiutava per niente.

-Ne ero sicurissima – continuò quella, civettuola -Chi mai potrebbe avere un corpo così…. Perfetto – concluse, sospirando.

-Dite che si è accorta di chi ha di fianco?! – biascicò Tony a Nat, mentre il suo ego subiva una bella sconfitta. La Vedova Nera gli fece segno di tacere e di godersi lo spettacolo.

-Comunque, mi chiedevo se potessi farmi un autografo… - riprese la biondina, tirando fuori un pennarello dalla sua borsa da spiaggia.

-Volentieri – disse Steve, servizievole -Dove devo firmare? –

-Qui – sussurrò quell’oca, indicando le belle curve del suo seno.

Tutti quanti, compreso Steve, strabuzzarono gli occhi per la sorpresa. E per l’imbarazzo, nel caso del Capitano, il quale però non disse nulla e si limitò a fare ciò che gli era stato chiesto.

-Ti ringrazio, sei stato gentilissimo – concluse la biondina, scoccandogli un bacio sulla guancia, mentre Tony non riusciva a credere alla scena.

-Se ne è andata senza nemmeno guardarmi, ci rendiamo conto?! Chi è il genio, miliardario, playboy, filantropo, eh?! – sbraitò Tony, arrabbiato anche a causa delle risate dei suoi amici -Non certo Steve! Lui è solo filantropo…. Credo –

-Mi spiace contraddirti – lo avvisò Wanda -Ma credo che quella folla di ragazzine urlanti stia venendo proprio per Steve –

In effetti, tutta la componente femminile della spiaggia si era alzata dai propri ombrelloni e munita di fogli, macchine fotografiche e pennarelli si stava dirigendo a grandi falcate verso il Capitano, il quale in due minuti si ritrovò sommerso da fans.

-Visione, dovresti farmi sistemare quella tua intelligenza artificiale… - bofonchiò infine Tony, lanciando un’occhiataccia all’androide -Se non hai notato sono venute tutte solo per Steve… -

   
 
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